DENOMINAZIONE
BUCCOLAM SOLUZIONE PER MUCOSA ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicolettici, derivati delle benzodiazepine.
PRINCIPI ATTIVI
Buccolam 2,5 mg soluzione per mucosa orale: ogni siringa preriempita per somministrazione orale contiene 2,5 mg di midazolam (come cloridrato) in 0,5 ml di soluzione. Buccolam 5 mg soluzione per mucosa orale: ogni siringa preriempita per somministrazione orale contiene 5 mg di midazolam (come cloridrato) in 1 ml di soluzione. Buccolam 7,5 mg soluzione per mucosa orale: ogni siringa preriempita per somministrazione orale contiene 7,5 mg di midazolam (come cloridrato) in 1,5 ml di soluzione. Buccolam 10 mg soluzione per mucosa orale: ogni siringa preriempita per somministrazione orale contiene 10 mg di midazolam (come cloridrato) in 2 ml di soluzione. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili, acido cloridrico (per l’aggiustamento del pH e la conversione di midazolam nel sale cloridrato), sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH).
INDICAZIONI
Trattamento di crisi convulsive acute prolungate, in bambini e adolescenti (da 3 mesi a < 18 anni). Buccolam deve essere usato solo da genitori/persone che prestano assistenza in pazienti che abbiano ricevuto una diagnosi di epilessia. Per i bambini di eta’ compresa tra 3 e 6 mesi il trattamento deve essere eseguito in contesto ospedaliero, in cuisia possibile il monitoraggio e siano disponibili presidi per la rianimazione. Vedere paragrafo 4.2.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo, alle benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; miastenia grave; grave insufficienza respiratoria; sindrome delle apnee notturne; grave alterazione della funzione epatica.
POSOLOGIA
Posologia. Le dosi standard sono indicate di seguito. Intervallo di eta’: da 3 a 6 mesi contesto ospedaliero. Dose: 2,5 mg; colore dell’etichetta: giallo. Intervallo di eta’: da >6 mesi a <1 anno. Dose: 2,5 mg; colore dell’etichetta: giallo. Intervallo di eta’: da 1 anno a <5 anni. Dose: 5 mg; colore dell’etichetta: blu. Intervallo di eta’: da 5 anni a <10 anni. Dose: 7,5 mg; colore dell’etichetta: viola. Intervallodi eta’: da 10 anni a <18 anni. Dose: 10 mg; colore dell’etichetta: arancione. Chi presta assistenza al paziente deve somministrare solo una singola dose di midazolam. Se la crisi non cessa entro 10 minuti dalla somministrazione di midazolam, deve essere richiesta assistenza medica d’emergenza e la siringa vuota deve essere consegnata all’operatore sanitario, per fornire informazioni sulla dose ricevuta dal paziente. Quando le crisi si ripresentano dopo una risposta iniziale, una seconda dose o una dose ripetuta non deve essere somministrata senza consultare prima il medico (vedere paragrafo 5.2). Popolazioni speciali. Insufficienza renale: non e’ richiesto un aggiustamento della dose; tuttavia, Buccolam deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza renale cronica, in quanto l’eliminazione di midazolam puo’ essere ritardata e gli effetti possono essere prolungati (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza epatica: l’insufficienza epatica riduce la clearance di midazolam, con successivo aumento dell’emivita terminale. Pertanto, gli effetti clinici possono essere rafforzati e prolungati; siraccomanda quindi un attento monitoraggio degli effetti clinici e deiparametri vitali dopo la somministrazione di midazolam in pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4). Buccolam e’ controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di midazolam nei bambini di eta’ compresa tra 0 a 3 mesi non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: Buccolam e’ per mucosa orale. L’intera quantita’ di soluzione deve essere inserita lentamente nello spazio tra la gengiva e la guancia. L’inserimento laringo-tracheale deve essere evitato, per prevenire l’aspirazione accidentale della soluzione. Se necessario (per volumi maggiori e/o pazienti piu’ piccoli), circa meta’ dose deve essere somministrata lentamente in un lato della bocca, somministrando poi lentamente l’altra meta’ nell’altro lato. Per le istruzioni dettagliate sulla somministrazione del medicinale, vedere paragrafo 6.6. Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale. Allasiringa per somministrazione orale non devono essere collegati aghi, set per infusione endovenosa o altri dispositivi per la somministrazione parenterale. Buccolam non e’ per uso endovenoso. Il tappo della siringa per somministrazione orale deve essere rimosso prima dell’uso, per evitare il rischio di soffocamento.
CONSERVAZIONE
Tenere la siringa per somministrazione orale nel tubo di plastica protettivo. Non refrigerare o congelare.
AVVERTENZE
Insufficienza respiratoria: in pazienti con insufficienza respiratoria cronica, il midazolam deve essere utilizzato con cautela, perche’ puo’ deprimere ulteriormente la respirazione. Pazienti pediatrici da 3 a6 mesi di eta’: dato il piu’ elevato rapporto metabolita/farmaco progenitore nei bambini piu’ piccoli, non e’ possibile escludere una depressione respiratoria ritardata, in conseguenza delle alte concentrazioni di metaboliti attivi, nella fascia di eta’ da 3 a 6 mesi. Pertanto, nella fascia di eta’ da 3 a 6 mesi, l’uso di Buccolam deve avvenire sotto la supervisione di un operatore sanitario, in un contesto in cui siano disponibili presidi per la rianimazione, la funzione respiratoriapossa essere monitorata e siano disponibili apparecchiature per la respirazione assistita, se necessario. Alterata eliminazione di midazolam: il midazolam deve essere utilizzato con cautela in pazienti con insufficienza renale cronica e alterazione della funzione epatica o cardiaca. E’ possibile un accumulo di midazolam nei pazienti con insufficienza renale cronica o alterazione della funzione epatica, mentre nei pazienti con alterazione della funzione cardiaca puo’ verificarsi una ridotta clearance di midazolam. Uso concomitante con altre benzodiazepine I pazienti debilitati sono piu’ soggetti agli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) delle benzodiazepine e, pertanto, possono essere richieste dosi inferiori. Anamnesi positiva per abuso di alcol o di stupefacenti: l’uso di midazolam deve essere evitato in pazienti con anamnesi positiva per abuso di alcol o di stupefacenti. Amnesia: il midazolam puo’ causare amnesia anterograda.
INTERAZIONI
Il midazolam e’ metabolizzato dal CYP3A4. Gli inibitori e gli induttori del CYP3A4 possono rispettivamente aumentare e ridurre le concentrazioni plasmatiche e, successivamente, gli effetti del midazolam e richiedono pertanto un opportuno aggiustamento della dose. Le interazioni farmacocinetiche con gli inibitori o gli induttori del CYP3A4 sono piu’ marcate per midazolam orale, rispetto a midazolam per mucosa orale oper via parenterale, poiche’ gli enzimi del CYP3A4 sono presenti anche nel tratto gastrointestinale superiore. Dopo somministrazione per mucosa orale viene interessata solo la clearance sistemica. Dopo una singola dose di midazolam per mucosa orale, la conseguenza sull’effetto clinico massimo dovuta all’inibizione del CYP3A4 sara’ di minore entita’, mentre la durata dell’effetto puo’ essere prolungata. Pertanto, si raccomanda un attento monitoraggio degli effetti clinici e dei parametri vitali durante l’uso di midazolam con un CYP3A4 inibitore, anche dopo una singola dose. Anestetici e analgesici narcotici: il fentanil puo’ ridurre la clearance di midazolam. Antiepilettici: la somministrazione concomitante con midazolam puo’ causare un aumento della sedazioneo della depressione respiratoria o cardiovascolare. Il midazolam puo’interagire con altri medicinali metabolizzati per via epatica, ad es.fenitoina, causando un potenziamento. Calcio-antagonisti: e’ stato dimostrato che diltiazem e verapamil riducono la clearance di midazolam e di altre benzodiazepine e possono potenziarne l’azione. Medicinali antiulcera: e’ stato dimostrato che cimetidina, ranitidina e omeprazoloriducono la clearance di midazolam e di altre benzodiazepine e possono potenziarne l’azione. Xantine: il metabolismo di midazolam e di altre benzodiazepine e’ accelerato dalle xantine. Medicinali dopaminergici: il midazolam puo’ causare inibizione della levodopa. Miorilassanti: ad es. baclofene. Il midazolam puo’ causare un potenziamento dei miorilassanti, con un aumento degli effetti depressivi sul SNC. Nabilone: la somministrazione concomitante con midazolam puo’ causare un aumento della sedazione o della depressione respiratoria e cardiovascolare. Medicinali che inibiscono il CYP3A4: e’ probabile che le interazioni farmacologiche in seguito alla somministrazione per mucosa orale di midazolam siano simili a quelle osservate dopo la somministrazione di midazolam per via endovenosa, piuttosto che per via orale. Cibo: il succo di pompelmo riduce la clearance di midazolam e ne potenzia l’azione. Antifungini azolici: il ketoconazolo ha aumentato le concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa di 5 volte, mentre l’emivita terminale e’ aumentata di circa 3 volte. Il voriconazolo ha aumentato l’esposizione di midazolam per via endovenosa di 3 volte, mentre la suaemivita di eliminazione e’ aumentata di circa 3 volte. Sia fluconazolo che itraconazolo hanno aumentato le concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa di 2-3 volte, in associazione a un aumento dell’emivita terminale di 2,4 volte per itraconazolo e di 1,5 volte per fluconazolo. Il posaconazolo ha aumentato le concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa di circa 2 volte. Antibiotici macrolidi: l’eritromicina ha prodotto un aumento delle concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa di circa 1,6-2 volte, in associazione a un aumento dell’emivita terminale di midazolam di 1,5-1,8 volte. La claritromicina ha aumentato le concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa fino a 2,5 volte, in associazione a un aumento dell’emivita terminale di 1,5-2 volte. Inibitori delle proteasi dell’HIV: la co-somministrazione con inibitori delle proteasi (ad es. saquinavir e altri inibitori delle proteasi dell’HIV) puo’ causare un grande aumento della concentrazione di midazolam. Con la somministrazione concomitante di lopinavir potenziato con ritonavir, le concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa sono aumentate di 5,4 volte, in associazione a un aumento simile dell’emivita terminale. Calcio-antagonisti: una dose singola di diltiazem ha aumentato le concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa di circa il 25%, mentre l’emivita terminale e’ stata prolungata del 43%. Vari medicinali L’atorvastatina ha evidenziato un aumento di 1,4 volte delle concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa, rispetto al gruppo di controllo. Medicinali che inducono il CYP3A4. Rifampicina: la somministrazione di 600 mg una volta al giorno per 7 giorni ha ridotto le concentrazioni plasmatiche di midazolam per via endovenosa di circa il 60%. L’emivita terminale e’ diminuita di circa il 50-60%. Fitoterapici: l’erba di San Giovanni ha diminuito le concentrazioni plasmatiche dimidazolam di circa il 20-40%, in associazione a una riduzione dell’emivita terminale di circa il 15-17%. L’effetto di induzione del CYP3A4 puo’ variare a seconda dello specifico estratto di erba di San Giovanni. Interazioni farmacodinamiche farmaco-farmaco: e’ probabile che la somministrazione concomitante di midazolam con altri medicinali sedativi/ipnotici e depressori del SNC, incluso l’alcol, produca un aumento della sedazione e della depressione respiratoria. Alcuni esempi sono derivati oppiacei (usati come analgesici, sedativi della tosse o trattamenti sostitutivi), antipsicotici, altre benzodiazepine impiegate come ansiolitici o ipnotici, barbiturici, propofol, ketamina, etomidate, antidepressivi sedativi, antistaminici-H1 non recenti e medicinali antipertensivi ad azione centrale. L’alcol (inclusi medicinali contenenti alcol) puo’ potenziare notevolmente l’effetto sedativo di midazolam. L’assunzione di alcol dovrebbe essere fortemente evitata in caso di somministrazione di midazolam (vedere paragrafo 4.4). Midazolam riduce la concentrazione minima alveolare (MAC) degli anestetici per inalazione.L’effetto degli inibitori del CYP3A4 puo’ essere maggiore nei bambinipiccoli, poiche’ parte della dose per mucosa orale viene probabilmente inghiottita e assorbita nel tratto gastrointestinale.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: gli studi clinici pubblicati mostrano che midazolam per mucosa orale e’ stato somministrato a circa 443bambini con crisi epilettiche. Depressione respiratoria si verifica con un’incidenza fino al 5%, anche se si tratta di una complicanza notadelle crisi convulsive, oltre a essere correlata all’uso di midazolam. Un episodio di prurito e’ stato verosimilmente imputato all’uso di midazolam per mucosa orale. Elenco delle reazioni avverse. L’elenco seguente elenca le reazioni avverse segnate quando midazolam per mucosa orale e’ stato somministrato ai bambini negli studi clinici e nell’esperienza post-marketing. La frequenza delle reazioni avverse e’ classificata nel modo seguente. Comune: >=1/100, <1/10; non comune: >=1/1.000,<1/100; molto raro: <1/10.000; non nota: la frequenza non puo’ esseredefinita sulla base dei dati disponibili. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita’. Disturbi psichiatrici. Molto raro: aggressivita’**, agitazione**, rabbia**, stato confusionale**, umore euforico**, allucinazioni**, ostilita’**, disturbi del movimento**, aggressione fisica**. Patologie del sistema nervoso. Comune: sedazione, sonnolenza, diminuzione del livello di coscienza, depressione respiratoria molto raro: amnesia anterograda**, atassia**, capogiri**, cefalea**, crisi epilettica**, reazioni paradosse**. Patologie cardiache. Molto raro: bradicardia**, arresto cardiaco**, ipotensione**, vasodilatazione**. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: apnea**, dispnea**, laringospasmo**, arresto respiratorio**. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea e vomito; molto raro: stipsi**, secchezza delle fauci**. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash e orticaria; non nota: angioedema*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: affaticamento**, singhiozzo**. **La comparsa di queste reazioni avverse e’ stata segnalata quando il midazolam viene iniettato nei bambini e/o negliadulti; cio’ puo’ essere pertinente per la somministrazione per mucosa orale. *Reazione avversa da farmaci (ADR) identificata nell’esperienza post-marketing. Descrizione di reazioni avverse selezionate: un aumento del rischio di cadute e fratture e’ stato registrato negli utilizzatori di benzodiazepine anziani. E’ piu’ probabile che incidenti potenzialmente letali si verifichino in pazienti con preesistente insufficienza respiratoria o alterata funzione cardiaca, in particolare quandosi somministrano dosi elevate (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all’uso di midazolam in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali nonindicano effetti teratogeni di tossicita’ riproduttiva, ma e’ stata osservata fetotossicita’ nell’uomo, cosi’ come con altre benzodiazepine. Non sono disponibili dati relativi a gravidanze esposte per i primi due trimestri di gravidanza. E’ stato riferito che la somministrazionedi dosi elevate di midazolam nell’ultimo trimestre di gravidanza, o durante il travaglio, produce reazioni avverse materne o fetali (rischio di aspirazione di liquidi e contenuto gastrico durante il travaglio per la madre, irregolarita’ della frequenza cardiaca fetale, ipotonia,scarsa suzione, ipotermia e depressione respiratoria nel neonato). Ilmidazolam puo’ essere usato durante la gravidanza in caso di assolutanecessita’. In caso di somministrazione di midazolam nel terzo trimestre di gravidanza, deve essere tenuto in considerazione il rischio peri neonati. Allattamento: il midazolam e’ escreto nel latte materno inpiccole quantita’ (0,6%). Di conseguenza, potrebbe non essere necessario interrompere l’allattamento dopo una dose singola di midazolam. Fertilita’: studi sugli animali non hanno evidenziato una compromissionedella fertilita’ (vedere paragrafo 5.3).
Forma farmaceutica
SOLUZIONE PER MUCOSA ORALE
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
SIRINGA