CAVERJECT 5FL 10MCG+5F 1ML SOL

SKU: 29561053 Category:

DENOMINAZIONE

CAVERJECT POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci usati nella disfunzione erettile.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flacone da 5 microgrammi contiene: alprostadil 6,15 microgrammi.1 ml di soluzione ricostituita contiene 5 microgrammi di alprostadil.Ogni flacone da 10 microgrammi contiene: alprostadil 11,9 microgrammi. 1 ml di soluzione ricostituita contiene 10 microgrammi di alprostadil. Ogni flacone da 20 microgrammi contiene: alprostadil 23,2 microgrammi. 1 ml di soluzione ricostituita contiene 20 microgrammi di alprostadil. Eccipienti con effetti noti: alcol benzilico (ogni ml di soluzione ricostituita contiene circa 8,0 mg di alcool benzilico), sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Caverject 5 microgrammi/ml: lattosio (anidro), sodio citrato (anidro), acido cloridrico, sodio idrossido. Ogni fiala e ogni siringa preriempita contengono: alcool benzilico, acqua per preparazioni iniettabili.Caverject 10 microgrammi/ml, Caverject 20 microgrammi/ml: lattosio (anidro), alfadex, sodio citrato (anidro), acido cloridrico, sodio idrossido. Ogni fiala e ogni siringa preriempita contengono: alcool benzilico, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Caverject (alprostadil; prostaglandina E 1) per somministrazione intracavernosa e’ indicato nel trattamento delle disfunzioni erettili. Caverject non e’ indicato per l’uso pediatrico (vedere paragrafo 4.4).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

L’alprostadil per somministrazione intracavernosa non deve essere utilizzato in pazienti con ipersensibilita’ nota al principio attivo o aduno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, o in pazienti che presentano condizioni di predisposizione al priapismo, quali: pazienti con anemia falciforme o portatori dell’anemia falciforme, mieloma multiplo o leucemia, o in pazienti con malformazioni anatomiche del pene, quali angolazione, fibrosi dei corpi cavernosi o malattia di Peyronie. I pazienti con impianti penieni non devono essere trattati con Caverject. Caverject non deve essere somministrato a uomini per i quali l’attivita’ sessuale e’ sconsigliata o controindicata. Questo medicinale non deve essere dato ai bambini prematuri o ai neonati (vedere paragrafo 4.4).

POSOLOGIA

Caverject viene somministrato per iniezione intracavernosa diretta, secondo le modalita’ descritte di seguito. Generalmente, si raccomanda l’uso di un ago del calibro di 27-30 G x 1/2″ (12 mm). Posologia. La dose di Caverject deve essere stabilita in base alle esigenze individuali di ciascun paziente, mediante una accurata identificazione della dose sotto controllo medico. Negli studi clinici, i pazienti vennero trattati con Caverject in dosi da 0,2 a 140 microgrammi; tuttavia, poiche’ al 99% dei pazienti vennero somministrate dosi da 60 microgrammi o meno, non sono raccomandate somministrazioni di oltre 60 microgrammi. In genere, si raccomanda di somministrare sempre la minima dose efficace. Identificazione iniziale della dose, da effettuarsi nello studio del medico: seguire lo schema di dosaggio indicato qui di seguito, a seconda della risposta erettile, fino alla determinazione del dosaggio che provochi un’erezione adeguata per permettere un rapporto sessuale, ma che non superi la durata di 60 minuti. In caso di mancata risposta alla dose somministrata la successiva dose piu’ elevata puo’ essere somministrata entro 1 ora. In caso di risposta, e’ necessario rispettare un intervallo di almeno 1 giorno prima di procedere alla successiva somministrazione. Il paziente deve rimanere nello studio del medico finoa completa detumescenza. Dose iniziale da iniettare. Eziologia neurologica (Trauma Vertebrospinale): 1,25 microgrammi; eziologia vascolare,psicologica o mista: 2,5 microgrammi. Seconda dose da iniettare. Eziologia neurologica (Trauma Vertebrospinale): 2,5 microgrammi; eziologiavascolare, psicologica o mista: risposta parziale: 5,0 microgrammi, nessuna risposta: 7,5 microgrammi. Terza dose da iniettare. Eziologia neurologica (Trauma Vertebrospinale): 5,0 microgrammi. Incrementi successivi per raggiungere il dosaggio individuale ottimale. Eziologia neurologica (Trauma Vertebrospinale): 5,0 microgrammi; eziologia vascolare, psicologica o mista: 5,0 – 10,0 microgrammi. Terapia di mantenimento: le prime iniezioni di Caverject devono essere effettuate nello studio del medico, da personale specializzato. Il prodotto puo’ essere iniettato direttamente dal paziente solo dopo appropriato addestramento edistruzioni adeguate sull’auto-somministrazione. Il medico deve attentamente accertare la capacita’ e manualita’ del paziente in questa tecnica. L’iniezione intracavernosa deve avvenire in condizioni che garantiscano la sterilita’. Caverject viene solitamente iniettato nelle areedorso-laterali del terzo prossimale del pene. Evitare i vasi sanguigni visibili. Alternare il lato e l’area di iniezione ad ogni somministrazione; l’area di iniezione deve essere disinfettata con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. La terapia di autosomministrazione, che il paziente effettuera’ a casa propria, deve iniziare con la stessa dose che e’ stata determinata dal medico. La dose scelta per il trattamento di autosomministrazione dovrebbe provocare al paziente un’erezioneadeguata per permettere un rapporto sessuale. Tale dose deve produrreun’erezione di durata non superiore a 60 minuti. Se la durata dell’erezione supera i 60 minuti, sara’ necessario ridurre la dose. Durante la fase di autosomministrazione, il paziente deve essere tenuto sotto attento controllo medico. Questo vale soprattutto per le prime autosomministrazioni, poiche’ puo’ essere necessario rivedere lo schema posologico di Caverject. Aggiustamenti del dosaggio (se necessari) devono essere effettuati solo dopo aver consultato il medico ed in conformita’ alle linee guida sopra indicate per la definizione iniziale della doseottimale. (Per il 57% dei pazienti inclusi in uno studio clinico, e’ stato necessario modificare la dose). Durante il trattamento per mezzodi autosomministrazione, si raccomanda che il paziente si rechi dal proprio medico ogni 3 mesi. In quelle occasioni dovranno essere determinate l’efficacia e la sicurezza del trattamento e, se necessario, la dose di Caverject sara’ modificata. Caverject dovrebbe essere somministrato circa 5-10 minuti prima del rapporto sessuale. La frequenza di somministrazione raccomandata e’ di non oltre una iniezione al giorno e non oltre tre volte alla settimana, con almeno 24 ore di intervallo fra una somministrazione e l’altra. Caverject quale Complemento nella Diagnosi della Disfuzione Erettile: durante il piu’ semplice dei test diagnostici per stabilire le cause della disfuzione erettile (test farmacologico), i pazienti vengono monitorizzati per stabilire l’insorgere di una erezione dopo l’iniezione intracavernosa di Caverject. Estensioni di questo test sono rappresentate dall’uso di Caverject quale complemento in alcune indagini strumentali, quali duplex o Doppler, test diwashout allo Xenon ^133, penogramma radioisotopico ed arteriografia del pene, per permettere di visualizzare e valutare la vascolarizzazione del pene. Per tutti questi test, si dovra’ iniettare una singola dose di Caverject, che provochi una erezione adeguata. Modo di somministrazione: 1) Per ricostituire la soluzione, si suggerisce di utilizzare un ago dal calibro 22 G x 11/2″ (38 mm). 2) Prelevare il solvente dalla fiala e trasferirlo nel flacone (fig. 1). Nel caso della siringa preriempita: a) ruotare la parte superiore del sigillo bianco della siringa, sino a rompere il sigillo stesso; b) applicare l’ago piu’ lungo dal calibro 22 G x 11/2″ (38 mm) e fissarlo ruotando sul collo della siringa; c) togliere la guaina dall’ago e trasferire il solvente direttamente nel flacone (fig. 1).

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Le cause cliniche latenti che provocano disfunzione erettile e che possono essere trattate, devono essere diagnosticate e curate prima di iniziare la terapia con Caverject. Casi di priapismo (erezioni prolungate per oltre 6 ore) possono manifestarsi a seguito di somministrazioneintracavernosa di Caverject. Il trattamento del priapismo non deve essere ritardato per piu’ di 6 ore (vedere paragrafo 4.9). Per minimizzare il rischio, somministrare la dose minima efficace. Al paziente deveessere richiesto di _segnalare immediatamente al proprio medico o, senon disponibile, di richiedere assistenza medica in ogni caso di erezione che si prolunghi per oltre 4 ore. I casi di priapismo andranno trattati con le appropriate terapie mediche. Un’erezione dolorosa ha maggiori probabilita’ di verificarsi in pazienti con deformazioni anatomiche del pene, come angolazione, fimosi, fibrosi cavernosa, malattia diPeyronie o placche. Casi di fibrosi del pene, inclusa la malattia di Peyronie, si sono manifestati nell’1% dei pazienti inclusi in studi clinici condotti con Caverject. La fibrosi del pene, che comprende angolazione, fibrosi dei corpi cavernosi, noduli fibrosi e malattia di Peyronie, puo’ verificarsi dopo la somministrazione intracavernosa di Caverject. La comparsa di fibrosi puo’ aumentare con l’aumentare della durata dell’uso del farmaco. Si consiglia vivamente di sottoporre i pazienti a controlli regolari, con accurato esame del pene, per individuarel’insorgere di fibrosi del pene o malattia di Peyronie. Il trattamento con Caverject deve essere interrotto nei pazienti che dovessero sviluppare angolazione del pene, fibrosi dei corpi cavernosi o malattia diPeyronie. In alcuni pazienti l’iniezione di Caverject puo’ dar luogo a piccoli sanguinamenti nel sito di iniezione. Nei pazienti affetti dapatologia che si trasmette per via ematica, tale eventualita’ puo’ aumentare il rischio di trasmissione della malattia al partner. I pazienti in trattamento con anticoagulanti, quali warfarin o eparina, possono essere maggiormente predisposti al sanguinamento dopo l’iniezione intracavernosa. L’uso dell’alprostadil per somministrazione intracavernosa non costituisce una protezione dalla trasmissione di malattie sessuali. Gli individui che fanno uso di alprostadil devono essere informati sulle misure protettive necessarie per difendersi dal diffondersi dimalattie a trasmissione sessuale, inclusa la sindrome da immunodeficienza acquisita (infezione da HIV). Caverject deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio cardiovascolari e cerebrovascolari. Caverject deve essere usato con cautela nei pazienti con pregressi attacchi ischemici transitori o in quelli con disturbi cardiovascolari instabili. La stimolazione e il rapporto sessuale possono determinare effetti di tipo cardiaco e polmonare nei pazienti con coronaropatia, insufficienza cardiaca congestizia o malattie polmonari. Durante laterapia con Caverject, questi pazienti devono usare cautela nell’avere rapporti sessuali. Caverject non e’ destinato alla somministrazione concomitante con eventuali altri farmaci per il trattamento della disfunzione erettile (vedere anche paragrafo 4.5). Nei pazienti con precedenti disturbi psichiatrici o dipendenza da farmaci deve essere tenuto presente il potenziale di abuso di Caverject. Le soluzioni ricostituite di Caverject sono destinate ad un singolo impiego. La siringa e ognisoluzione rimanente devono essere smaltiti adeguatamente. Per la somministrazione di Caverject si utilizza un ago superfine. Come per tuttigli aghi superfini, esiste la possibilita’ di rottura dell’ago. Sono stati riportati casi di rottura dell’ago con parte di esso rimasta nelpene che, in alcuni casi, hanno richiesto il ricovero ospedaliero e la rimozione chirurgica. La possibilita’ di rottura dell’ago puo’ essere minimizzata fornendo ai pazienti precise istruzioni sulla manipolazione e le tecniche di iniezione appropriate. Occorre avvertire i pazienti che, se l’ago e’ piegato, non devono utilizzarlo; inoltre, non devono tentare di raddrizzare un ago piegato. I pazienti devono rimuovere l’ago dalla siringa, gettarlo e applicare un nuovo ago sterile ed inutilizzato sulla siringa. Caverject polvere e solvente per soluzione iniettabile contiene alcool benzilico che puo’ provocare reazioni di ipersensibilita’. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Caverject polvere e solvente per soluzione iniettabile contiene alcool benzilicocome conservante. L’impiego dell’alcool benzilico e’ stato associato a reazioni avverse gravi, inclusa ” gasping syndrome ” e decesso in pazienti pediatrici. La quantita’ minima di alcool benzilico alla quale si puo’ manifestare la tossicita’ non e’ nota. Il rischio di tossicita’ da alcool benzilico dipende dalla quantita’ somministrata e dalla capacita’ epatica di eliminare la sostanza. Nei neonati prematuri e sottopeso puo’ esservi maggiore probabilita’ di sviluppare tossicita’. Questo medicinale non deve essere dato ai bambini prematuri o ai neonati.L’alcool benzilico puo’ causare reazioni tossiche e anafilattiche neibambini fino ai 3 anni di eta’. Caverject polvere e solvente per soluzione iniettabile contiene sodio. Questo medicinale contiene meno di 1mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe’ e’ praticamente ‘senza sodio’.

INTERAZIONI

Gli effetti di combinazioni di alprostadil con altri farmaci per il trattamento della disfunzione erettile (es. sildenafil) o altri farmaciin grado di indurre l’erezione (es. papaverina) non sono stati formalmente studiati. Tali farmaci non devono essere usati in combinazione con alprostadil in considerazione del rischio potenziale di indurre erezioni prolungate. I farmaci simpaticomimetici possono ridurre l’effetto di alprostadil. Alprostadil puo’ aumentare gli effetti dei farmaci antiipertensivi, vasodilatatori, anticoagulanti e inibitori dell’aggregazione piastrinica. I pazienti in trattamento con anticoagulanti, quali warfarin o eparina, possono essere maggiormente predisposti al sanguinamento dopo l’iniezione intracavernosa.

EFFETTI INDESIDERATI

I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati durante studi clinici, che hanno incluso 1712 pazienti trattati con Caverject. L’effetto indesiderato piu’ frequentemente riportato a seguito di iniezione intracavernosa di Caverject e’ dolore al pene. Nel corso degli studi clinici, il 30% dei pazienti riporto’ dolore al pene almeno in un’occasione; tuttavia, questa reazione risulto’ associata solamente all’11% delle iniezioni praticate. Nella maggioranza dei casi, il dolore al peneveniva definito di intensita’ lieve o moderata. Il 3% dei pazienti sospese il trattamento a causa del dolore al pene. Fibrosi del pene, compresa l’angolazione del pene, noduli fibrosi, e malattia di Peyronie, e’ stata segnalata nel 3% di tutti i pazienti che hanno partecipato agli studi clinici. In uno studio con auto somministrazione in cui la durata dell’uso arrivava fino a 18 mesi, l’incidenza di fibrosi del penefu piu’ elevata, circa l’8%. Ematomi ed ecchimosi nel sito di iniezione, correlati alla tecnica di iniezione, piuttosto che agli effetti dell’alprostadil, si sono verificati rispettivamente nel 3% e nel 2% deipazienti. L’erezione prolungata (definita come erezione della durata di 4-6 ore) si e’ verificata nel 4% dei pazienti. Il priapismo (definito come erezione dolorosa della durata di oltre 6 ore) si e’ verificato nello 0,4%. Nella maggioranza dei casi, si e’ risolto spontaneamente. Le reazioni avverse al farmaco che sono state riportate durante gli studi clinici e durante l’esperienza dopo la commercializzazione sono elencate nella tabella sottostante, le frequenze sono: molto comune (>= 1/10); comune (>= 100, < 1/10); non comune (>= 1/1000, <1/100), non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse al farmaco sono elencate in ordine di gravita’ decrescente all’interno di ciascuna categoria di frequenza e classificazione per sistemi e organi. Infezioni ed infestazioni. Non comune: infezione da miceti, raffreddore comune. Patologie del sistema nervoso. Non comune: presincope, ipoestesia, iperestesia; non nota: accidente cerebrovascolare. Patologie dell’occhio. Non comune: midriasi. Patologie cardiache. Non comune: extrasistole sopraventricolare; non nota: ischemia miocardica. Patologie vascolari. Non comune: emorragia venosa, ipotensione, vasodilatazione, disturbi vascolari periferici, disturbi venosi. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, secchezzadelle fauci. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune:eritema; non comune: eruzione, iperidrosi, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: emorragia uretrale, ematuria, disuria, pollachiuria, urgenza urinaria. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: dolore al pene; comune:erezione prolungata, malattia di peyronie, disturbi del pene; non comune: priapismo, dolore pelvico, massa testicolare, spermatocele, gonfiore testicolare, edema testicolare, disturbi testicolari, dolore allo scroto, eritema dello scroto, edema dello scroto, dolore testicolare, disturbi allo scroto, erezione dolorosa, balanite, fimosi, disfunzioneerettile, disturbi dell’eiaculazione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: ematoma al sito di iniezione, ecchimosi; non comune: emorragia, emorragia al sito di iniezione, infiammazione, infiammazione al sito di iniezione, sensazione di calore al sito di iniezione, edema al sito di iniezione, gonfiore alsito di iniezione, dolore al sito di iniezione, irritazione al sito di iniezione, astenia, perdita di sensibilita’ al sito di iniezione, edema, edema periferico, prurito al sito di iniezione. Esami diagnostici. Non comune: aumento della creatininemia, diminuzione della pressionearteriosa, aumento della frequenza cardiaca. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non si applica.

Forma farmaceutica

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

FLACONE