DENOMINAZIONE
CORTIMENT 9 MG, COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antinfiammatori intestinali, corticosteroidi ad azione locale.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa contiene 9 mg di budesonide.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: acido stearico (E570), lecitina (soia) (E322), cellulosa microcristallina (E460), idrossipropilcellulosa (E463), lattosio monoidrato, silice colloidale idrata (E551, magnesio stearato (E470b). Rivestimento in film della compressa: copolimero di acido metacrilico; metilmetacrilato (1:1); copolimero di acido metacrilico; metilmetacrilato (1:2); talco (E553b); titanio diossido (E171); trietilcitrato.
INDICAZIONI
w’ indicato negli adulti per indurre la remissione nei pazienti con colite ulcerosa (CU) attiva da lieve a moderata nei casi in cui il trattamento con 5-ASA non e’ sufficiente.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo, all’olio di soia, all’olio di arachidi.
POSOLOGIA
Adulti. La dose giornaliera raccomandata per indurre la remissione e’una compressa da 9 mg al mattino, per un massimo di 8 settimane. Quando il trattamento viene sospeso, puo’ essere utile ridurre gradualmente la dose. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l’efficacia di Cortiment compresse nei bambini di eta’ compresa tra 0 e 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili, pertanto l’uso nella popolazione pediatrica non e’ raccomandato fino alla disponibilita’ di ulteriori dati. Anziani. Non e’ raccomandato nessun particolare aggiustamento della dose. Tuttavia, negli anziani l’esperienza d’uso e’limitata. Popolazione con compromissione renale e danno epatico. Il farmaco non e’ stato studiato in pazienti con compromissione renale e danno epatico, pertanto e’ necessario esercitare cautela nella somministrazione e nel monitoraggio del prodotto in questi pazienti. Modo di somministrazione. Una compressa viene assunta per via orale al mattino,con o senza cibo. La compressa deve essere deglutita con un bicchiered’acqua e non deve essere rotta, frantumata o masticata, poiche’ il rivestimento con film e’ studiato per assicurare un rilascio prolungato.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
Deve essere usato con cautela nei pazienti con infezioni, ipertensione, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica, glaucoma o cataratta o con anamnesi familiare di diabete o glaucoma oppure affetti da altridisturbi in cui l’uso di glucocorticoidi puo’ avere effetti indesiderati. Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, e’ necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSC), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici. Una ridotta funzionalita’ epatica puo’ influire sull’eliminazione dei glucocorticoidi, compresi budesonide, causando una piu’ alta esposizione sistemica. Bisogna stare attenti ai possibili eventi avversi sistemici. Gli effetti sistemici potenziali includono glaucoma. Quando la terapia deve essere interrotta, puo’ rivelarsi utile ridurre gradualmente la dose, a discrezione del medico curante. Il trattamento porta a livelli di steroidi sistemici inferiori rispetto alla tradizionale terapia con glucocorticoidi orali. Il passaggio da altre terapie steroidee puo’ portare a sintomi correlati al cambiamento dei livelli steroidei sistemici. Alcuni pazienti possono avvertire una sensazione di malessere non specifico durante la fase di sospensione, ad esempio dolori muscolari e articolari. Se insorgono, in rari casi, sintomi come spossatezza, cefalea, nausea e vomito, si deve sospettare uno scarso effetto generale dei corticosteroidi. In questi casi puo’ essere a volte necessario un aumento temporaneo della dose di corticosteroidi sistemici. Poiche’ e’ risaputo che i corticosteroidi hanno effetti immunologici, e’ probabile che la somministrazione concomitante di Cortiment compresse riduca la risposta immunitaria ai vaccini. Deve essere evitata la somministrazione concomitante di ketoconazolo o di altri potenti inibitori del CYP3A4. Se cio’ non e’ possibile, il periodo tra i trattamenti deve essere piu’ lungo possibile e deve essere inoltre considerata una riduzione della dose di Cortiment (vedere anche paragrafo 4.5). A seguito di una significativa assunzione di succo di pompelmo (che inibisce l’attivita’ del CYP3A4 prevalentemente a livello della mucosa intestinale), l’esposizione sistemica per la budesonide assunta per via orale e’ aumentata di circa il doppio. Come nel caso di altri farmaci metabolizzati prevalentemente tramite il CYP3A4, e’ necessario evitare la regolare ingestione di pompelmo o succo di pompelmo in concomitanza con la somministrazione della budesonide (altri succhi di frutta, come il succo d’arancia o di mela, non inibiscono il CYP3A4). Vedere anche paragrafo 4.5. Cortiment compresse contiene lecitina (olio di soia). Se il paziente e’ ipersensibile alle arachidi o alla soia, non deve usare questo medicinale. Cortiment compresse contiene lattosio monoidrato e non deve essere assunto da pazientiaffetti da rari problemi ereditari come intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio. Le seguenti avvertenze e precauzioni sono state generalmente identificate per i corticosteroidi. E’ stata osservata soppressione corticosurrenalenel passaggio dei pazienti da trattamento con corticosteroidi sistemici con effetto sistemico maggiore. La soppressione della risposta infiammatoria e del sistema immunitario accresce la suscettibilita’ alle infezioni. I corticosteroidi possono causare soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e ridurre la risposta allo stress. Quando i pazienti sono sottoposti a interventi chirurgici o ad altri stress, si raccomanda una terapia sistemica supplementare con corticosteroidi. Varicella e morbillo possono seguire un decorso piu’ grave nei pazienti interapia con glucocorticoidi orali. Fare particolare attenzione ad evitare l’esposizione nei pazienti che non hanno avuto queste malattie precedentemente. Se il paziente e’ infetto o si sospetta che sia infetto, si deve considerare la riduzione del dosaggio o la sospensione dellaterapia con glucocorticosteroidi, a discrezione del medico curante. Possono verificarsi effetti sistemici per via dell’assunzione di steroidi, particolarmente se prescritti a dosi elevate e per lunghi periodi.Tali effetti possono comprendere sindrome di Cushing, soppressione surrenalica, ritardo nella crescita, riduzione della densita’ minerale ossea, cataratta, glaucoma e molto raramente un ampio spettro di effetti psichiatrici/comportamentali (vedere paragrafo 4.8). E’ necessario prestare particolare cautela al momento di considerare l’uso dei corticosteroidi sistemici in pazienti con gravi disturbi affettivi correnti o pregressi nell’anamnesi personale o di familiari di primo grado. La sostituzione del trattamento con corticosteroidi con alto effetto sistemico puo’ talvolta rivelare la presenza di allergie, ad es. riniti edeczema, precedentemente controllate dal farmaco sistemico.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi d’interazione. La budesonide e’ principalmente metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Gli inibitoridi tale enzima sono ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, inibitori della proteasi HIV (compresi i medicinali contenenti cobicistat) e succo di pompelmo. Si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori d el i CYP3A possa aumentare di piu’ volte l’esposizione sistemica alla budesonide e il rischio di effetti indesiderati sistemici (vedereparagrafo 4.4). L’associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi, in questo caso e’ necessario monitorare i pazienti per verificare l’assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi. Se i trattamenti sono associati, il periodo tra di essi deve essere piu’ lungo possibile e deve essere considerata una riduzione della dose della budesonide. E’ improbabile che la budesonide inibisca altri farmaci metabolizzati mediante il CYP3A4, vista labassa affinita’ della budesonide con questo enzima. Il trattamento concomitante con induttori del CYP3A4 come carbamazepina puo’ ridurre l’esposizione alla budesonide, cio’ puo’ richiedere un incremento della dose. Le interazioni corticosteroidee che possono rappresentare un rischio significativo per pazienti selezionati sono quelle con i glicosidi cardioattivi (aumento dell’effetto dovuto a ridotti livelli di potassio) e con i diuretici (aumentata eliminazione del potassio). Nelle donne in terapia anche con estrogeni e contraccettivi steroidei sono stati osservati innalzamenti dei livelli plasmatici ed effetti potenziatidei corticosteroidi, ma questo effetto non e’ stato osservato con budesonide e assunzione concomitante di contraccettivi orali combinati a basse dosi. Sebbene non studiata, la somministrazione concomitante di colestiramina o antiacidi puo’ ridurre la captazione della budesonide,analogamente ad altri farmaci. Pertanto, questi preparati non devono essere assunti simultaneamente, ma a distanza di almeno due ore. Alle dosi raccomandate, l’omeprazolo non influisce sulla farmacocinetica della budesonide orale, mentre la cimetidina ha un effetto lieve ma clinicamente non significativo. Dal momento che la funzionalita’ surrenalica puo’ essere soppressa, un test di stimolazione con ACTH per la diagnosi di insufficienza ipofisaria potrebbe dare un falso risultato (bassi valori).
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse riportate negli studi clinici sono presentate di seguito. Le reazioni avverse riportate per la classe terapeutica sono presentate di seguito. Negli studi clinici di Fase II e III, l’incidenza di eventi avversi alla dose raccomandata di 9 mg/die, e’ stata paragonabile al placebo. La maggior parte degli eventi avversi e’ stata diintensita’ da lieve a moderata e di natura non grave. Gli eventi avversi sono elencati secondo la frequenza seguente: molto comune (>= 1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000). Reazioni avverse correlate alfarmaco segnalate durante gli studi clinici con piu’ di un caso (N = 255). Infezioni e infestazioni. Non comune: influenza. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucocitosi. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia; non comune: umore alterato. Patologie del sistemanervoso. Comune: mal di testa; non comune: capogiri. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale superiore, distensione addominale, dolore addominale, secchezza della bocca, dispepsia; non comune: flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia; non comune: dolore alla schiena, spasmi muscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; Non comune: edema periferico. Esami diagnostici. Comune: ridotto cortisolo ematico. Eventi riportati per la classe terapeutica (agenti anti-infiammatori intestinali, corticosteroidi attivi localmente, budesonide). Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazione anafilattica. Patologie endocrine. Comune: caratteristiche Cushingoidi; molto raro: ritardo della crescita nei bambini. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipokalemia. Disturbi psichiatrici. Comune: cambiamenti comportamentali come nervosismo, insonnia e sbalzi d’umore, depressione; non comune: iperattivit? psicomotoria, ansia; raro: aggressivit?. Patologie del sistema nervoso.Non comune: tremore. Patologie dell’occhio. Raro: cataratta inclusa cataratta subcapsulare, glaucoma, visione offuscata. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Comune: dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: reazioni della pelle (orticaria, esantema); raro: ecchimosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: crampi muscolari. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disturbi mestruali. La maggior parte degli eventi avversi menzionati in questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto puo’ essere attesa anche per altri trattamenti con glucocorticoidi. Possono insorgere effetti indesiderati tipici dei corticosteroidi sistemici (es. caratteristiche cushingoidi e ritardo nella crescita). Tali effetti indesideratisono dipendenti dalla dose, dalla durata del trattamento, dall’assunzione concomitante e pregressa di corticosteroidi e dalla sensibilita’ individuale. Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionaledi segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
I dati relativi all’uso della budesonide per inalazione in un numero molto elevato di gravidanze esposte non indicano effetti avversi. Sebbene non vi siano dati in merito agli esiti delle gravidanze in seguitoalla somministrazione orale, la biodisponibilita’ dopo la somministrazione orale e’ bassa. Negli esperimenti sugli animali, ad esposizioni elevate, i corticosteroidi si sono dimostrati dannosi. Deve essere usato durante la gravidanza solo sei benefici potenziali giustificano i rischi potenziali per il feto. La budesonide e’ escreta nel latte materno. La terapia di mantenimento con budesonide per via inalatoria (200 o 400 mcg due volte al giorno) in donne asmatiche che allattano comporta una trascurabile esposizione sistemica alla budesonide nei neonati allattati al seno. In uno studio di farmacocinetica la dose pediatricagiornaliera stimata e’ stata dello 0,3% della dose giornaliera materna per entrambi i livelli di dosaggio, e la concentrazione plasmatica media nei bambini e’ stata stimata essere di 1/600 delle concentrazioniosservate nel plasma materno, supponendo una completa biodisponibilita’ orale nei bambini. Nei bambini, le concentrazioni di budesonide neicampioni di plasma erano tutte inferiori al limite di rilevazione. Sulla base dei dati ottenuti con budesonide per via inalatoria e del fatto che la budesonide presenta proprieta’ farmacocinetiche lineari all’interno degli intervalli di dosaggio terapeutico dopo somministrazioniper via inalatoria, orale e rettale, si prevede una bassa esposizioneper il lattante alle dosi terapeutiche di budesonide. Questi dati supportano l’uso continuato di budesonide, somministrata per via orale e rettale, durante l’allattamento. Non vi sono dati sull’effetto del farmaco sulla fertilita’ nell’uomo. Non sono emersi effetti sulla fertilita’ nel ratto in seguito al trattamento con budesonide.
Forma farmaceutica
COMPRESSE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BLISTER

