AFINITOR 30CPR 2,5MG

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DENOMINAZIONE

AFINITOR COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agenti antineoplastici.

PRINCIPI ATTIVI

Afinitor 2,5 mg compresse: ogni compressa contiene 2,5 mg di everolimus. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 74 mg di lattosio. Afinitor 5 mg compresse: ogni compressa contiene 5 mg di everolimus Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 149 mg di lattosio. Afinitor 10 mg compresse: ogni compressa contiene 10 mg di everolimus. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 297 mg dilattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Butilidrossitoluene, magnesio stearato, lattosio monoidrato, ipromellosa, crospovidone tipo A, lattosio anidro.

INDICAZIONI

Carcinoma mammario avanzato con stato recettoriale ormonale positivo Afinitor e’ indicato per il trattamento del carcinoma mammario avanzato con stato recettoriale ormonale positivo, HER2/neu negativo, in combinazione con exemestane, in donne in postmenopausa in assenza di malattia viscerale sintomatica dopo recidiva o progressione a seguito di trattamento con un inibitore dell’aromatasi non steroideo. Tumori neuroendocrini di origine pancreatica: Afinitor e’ indicato per il trattamento di tumori neuroendocrini di origine pancreatica, bene o moderatamente differenziati, non operabili o metastatici, in progressione di malattia, negli adulti. Tumori neuroendocrini di origine gastrointestinaleo polmonare: Afinitor e’ indicato per il trattamento di tumori neuroendocrini di origine gastrointestinale o polmonare, ben differenziati (Grado 1 o Grado 2), non funzionanti, non operabili o metastatici, in progressione di malattia, negli adulti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Carcinoma renale: Afinitor e’ indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma renale avanzato, che hanno presentato progressione duranteo dopo trattamento con terapia mirata anti-VEGF.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo, ad altri derivati della rapamicina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Il trattamento con Afinitor deve essere iniziato e supervisionato da un medico esperto nell’utilizzo di terapie antitumorali. Posologia: per i differenti regimi di dosaggio Afinitor e’ disponibile in compresseda 2,5 mg, 5 mg e 10 mg. La dose raccomandata di everolimus e’ di 10 mg una volta al giorno. Il trattamento deve continuare fino a quando si osserva un beneficio clinico o finche’ non compaia tossicita’ inaccettabile. Se una dose viene omessa, il paziente non deve assumere una dose aggiuntiva, ma assumere la successiva dose abituale prescritta. Aggiustamento della dose a causa di reazioni avverse: la gestione di sospette reazioni avverse gravi e/o intollerabili puo’ richiedere una riduzione della dose e/o una temporanea interruzione di Afinitor. Per reazioni avverse di Grado 1, normalmente non e’ richiesto un aggiustamento della dose. Se la riduzione della dose e’ necessaria, la dose raccomandata e’ 5 mg/die e non deve essere piu’ bassa di 5 mg/die. La Tabella 1 riassume le raccomandazioni per un aggiustamento della dose per specifiche reazioni avverse (vedere anche paragrafo 4.4). Raccomandazioni per l’aggiustamento della dose di Afinitor. Polmonite non infettiva.Grado 2: considerare l’interruzione della terapia fino al miglioramento dei sintomi a grado <=1. Riprendere il trattamento a 5 mg die. Sospendere il trattamento se non c’? un recupero entro 4 settimane. Grado 3: interrompere il trattamento fino a che i sintomi ritornino a grado <=1. Considerare la ripresa del trattamento a 5 mg die. Se la tossicit? ritorna a grado 3, considerare la sospensione della terapia. Grado 4: sospendere il trattamento. Stomatite. Grado 2: temporanea interruzione della somministrazione della dose fino al recupero a grado <=1. Riprendere il trattamento alla stessa dose. Se la stomatite ritorna a grado 2, interrompere la somministrazione della dose fino al raggiungimento del grado <=1. Riprendere il trattamento a 5 mg die. Grado 3: temporanea interruzione della dose fino al recupero a grado <=1. Riprendereil trattamento a 5 mg die. Grado 4: sospendere il trattamento. Altre tossicit? non-ematologiche (esclusi eventi metabolici). Grado 2: se latossicit? ? tollerabile, non ? richiesto un aggiustamento della dose.Se la tossicit? diventa intollerabile, interrompere temporaneamente la dose fino al recupero a grado <=1. Riprendere il trattamento alla stessa dose. Se la tossicit? ritorna a grado 2, interrompere il trattamento fino al recupero a grado <=1. Riprendere il trattamento a 5 mg die. Grado 3: interrompere temporaneamente la dose fino al recupero a grado <=1. Considerare la ripresa del trattamento a 5 mg die. Se la tossicit? ritorna a grado 3, considerare la sospensione della terapia. Grado 4: sospendere il trattamento. Eventi metabolici (per esempio iperglicemia, dislipidemia). Grado 2: non ? richiesto un aggiustamento della dose. Grado 3: temporanea interruzione della dose. Riprendere il trattamento a 5 mg die. Grado 4: sospendere il trattamento. Trombocitopenia. Grado 2 (<75, >=50×10^9/l): temporanea interruzione della dose fino al recupero a grado <=1 (>=75×10^9/l). Riprendere il trattamento alla stessa dose. Grado 3 &4 (<50×10^9/l): temporanea interruzione della dose fino al recupero a grado <=1 (>=75×10^9/l). Riprendere il trattamento a 5 mg die. Neutropenia. Grado 2 (>=1×10^9/l): non ? richiesto un aggiustamento della dose. Grado 3 (<1, >=0,5×10^9/l): temporanea interruzione della dose fino al recupero a grado <=2 (>=1×10^9/l). Riprendere il trattamento alla stessa dose. Grado 4 (<0,5×10^9/l): temporanea interruzione della dose fino al recupero a grado <=2 (>=1×10^9/l). Riprendere il trattamento a 5 mg die. Neutropenia febbrile. Grado 3: temporanea interruzione della dose fino al recupero a grado <=2 (>=1,25×10^9/l) e assenza di febbre. Riprendere il trattamento a 5 mg die. Grado 4: sospendere il trattamento. Categorie particolari di pazienti Pazienti anziani (>=65 anni di eta’): non e’ necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: non e’ necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Compromissione epatica. Compromissione epatica lieve (Child-Pugh A): la dose raccomandata e’ 7,5 mg al giorno. Compromissione epatica moderata (Child-Pugh B): la dose raccomandata e’ 5 mg al giorno. Compromissione epatica grave (Child-Pugh C): Afinitor e’ raccomandato solo se il beneficioatteso supera il rischio. In questo caso, non deve essere superata ladose di 2,5 mg al giorno. Devono essere apportati aggiustamenti delladose se la condizione epatica del paziente cambia durante il trattamento (vedere anche paragrafi 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di Afinitor nei bambini di eta’ compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione Afinitor deve essere somministrato per via orale una volta al giorno alla stessa ora, regolarmente con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2). Le compresse di Afinitor devono essere inghiottite intere con un bicchiere d’acqua. Le compresse non devono essere masticate o frantumate.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umidita’.

AVVERTENZE

Polmonite non infettiva: la polmonite non infettiva e’ un effetto di classe dei derivati della rapamicina, everolimus incluso. La polmonitenon infettiva (compresa la malattia polmonare interstiziale) e’ statafrequentemente riportata in pazienti trattati con Afinitor (vedere paragrafo 4.8). Alcuni casi sono stati gravi e, in rare occasioni, e’ stato riportato esito fatale. Una diagnosi di polmonite non infettiva deve essere presa in considerazione nei pazienti che manifestano segni respiratori non specifici e sintomi quali ipossia, versamento pleurico,tosse o dispnea per i quali siano state escluse, dopo appropriate analisi, cause infettive, neoplastiche e altre motivazioni non correlate al farmaco. Le infezioni opportunistiche come la polmonite da pneumocystis jirovecii (carinii) (PJP/PCP) devono essere escluse nella diagnosi differenziale di polmonite non infettiva (vedere “Infezioni” di seguito). I pazienti devono essere avvisati di riportare prontamente ogni sintomo respiratorio nuovo o in peggioramento. I pazienti che presentano modificazioni radiologiche indicative di una polmonite non infettiva ed hanno pochi sintomi o nessun sintomo possono continuare la terapia con Afinitor senza aggiustare la dose. Se i sintomi sono moderati (Grado 2) o severi (Grado 3) puo’ essere necessario l’uso di corticosteroidi fino a quando i sintomi clinici non sono risolti. Per i pazienti che richiedono l’uso di corticosteroidi per il trattamento della polmonite non infettiva, puo’ essere considerata una profilassi per la PJP/PCP. Infezioni: Everolimus ha proprieta’ immunosoppressive e puo’ predisporre i pazienti ad infezioni batteriche, micotiche, virali o da protozoi, comprese infezioni con patogeni opportunistici (vedere paragrafo 4.8). In pazienti in trattamento con Afinitor sono state descritte infezioni localizzate e sistemiche, compresa la polmonite, altre infezioni batteriche, infezioni micotiche invasive, come aspergillosi, candidosi o PJP/PCP e infezioni virali compresa la riattivazione del virus dell’epatite B. Alcune di queste infezioni sono state gravi (es. portando a sepsi, insufficienza respiratoria o epatica) e occasionalmente fatali. I medici e i pazienti devono essere consapevoli dell’aumentato rischio di infezioni con Afinitor. Infezioni preesistenti devono essere trattate in modo appropriato e devono essere completamente risolte prima di iniziare il trattamento con Afinitor. Durante il trattamento con Afinitor si deve prestare attenzione ai sintomi e ai segni di un’infezione; se viene diagnosticata un’infezione si deve intraprendere prontamente un trattamento appropriato e considerare la sospensione o l’interruzione di Afinitor. Se viene diagnosticata un’infezione micotica sistemica invasiva, il trattamento con Afinitor deve essere prontamente e permanentemente interrotto e il paziente deve essere trattato con una terapia antifungina appropriata. In pazienti in trattamento con everolimus, sono stati riportati casi di PJP/PCP, alcuni con esito fatale. La PJP/PCP puo’ essere associata con l’uso concomitante di corticosteroidi o altri agenti immunosoppressivi. La profilassi della PJP/PCP deve essere considerata quando e’ richiesto l’uso concomitante di corticosteroidi o altri agenti immunosoppressivi. Reazioni di ipersensibilita’. Reazioni di ipersensibilita’ che si sono manifestate con sintomicomprendenti, ma non limitati a, anafilassi, dispnea, vampate, doloreal torace o angioedema (es. gonfiore delle vie respiratorie o della lingua, con o senza compromissione respiratoria) sono state osservate con everolimus (vedere paragrafo 4.3). Uso concomitante con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE): i pazienti che assumono ACE-inibitori come terapia concomitante (ad esempio ramipril)possono presentare un aumento del rischio di angioedema (ad esempio gonfiore delle vie respiratorie o della lingua, con o senza compromissione respiratoria) (vedere paragrafo 4.5). Stomatite: la stomatite, comprese le ulcerazioni della bocca e le mucositi del cavo orale, e’ la reazione avversa piu’ comunemente riportata nei pazienti trattati con Afinitor (vedere paragrafo 4.8). La stomatite si verifica soprattutto nelle prime 8 settimane di trattamento. Uno studio a singolo braccio inpazienti in postmenopausa affette da carcinoma mammario trattate con Afinitor e exemestane ha evidenziato che una soluzione orale con corticosteroide senza alcol, somministrata come colluttorio durante le prime 8 settimane di trattamento, puo’ ridurre l’incidenza e la gravita’ della stomatite (vedere paragrafo 5.1). La gestione della stomatite puo’ quindi comprendere l’uso terapeutico e/o la profilassi con trattamenti topici, come una soluzione orale con corticosteroide senza alcol incolluttorio. Comunque devono essere evitati prodotti contenenti alcol, perossido di idrogeno, prodotti iodati e derivati del timo perche’ possono peggiorare la condizione. E’ raccomandato il monitoraggio e il trattamento delle infezioni fungine, in particolare nei pazienti trattati con medicinali a base di steroidi. Non si devono usare agenti antifungini se non e’ stata diagnosticata un’infezione micotica (vedere paragrafo 4.5). Eventi di insufficienza renale: casi di insufficienza renale (compresa insufficienza renale acuta), alcuni con esito fatale, sono stati osservati in pazienti trattati con Afinitor (vedere paragrafo 4.8). La funzionalita’ renale deve essere monitorata in particolare quando i pazienti hanno fattori di rischio aggiuntivi che possono compromettere ulteriormente la funzionalita’ renale. Analisi di laboratorio e monitoraggio. Funzione renale: sono stati riportati aumenti della creatinina sierica, generalmente lievi, e della proteinuria (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di monitorare la funzione renale, includendo la misurazione dei livelli di azoto ureico ematico (BUN), delle proteine urinarie o della creatinina sierica, prima di iniziare la terapia con Afinitor e periodicamente durante la terapia. Glicemia: sono stati riportati casi di iperglicemia (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di monitorare la glicemia a digiuno prima di iniziare la terapia conAfinitor e periodicamente durante la terapia. Si raccomanda un monitoraggio piu’ frequente quando Afinitor e’ somministrato contemporaneamente con altri medicinali che possono indurre iperglicemia. Quando possibile si deve ottenere un controllo ottimale della glicemia prima di trattare un paziente con Afinitor. Lipidi: sono stati riportati casi didislipidemia (comprendenti ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia).Si raccomanda un controllo del colesterolo e dei trigliceridi ematiciprima dell’inizio della terapia con Afinitor e in seguito periodicamente, cosi’ come una gestione con appropriata terapia farmacologica.

INTERAZIONI

Everolimus e’ un substrato del CYP3A4, e anche un substrato e un moderato inibitore della PgP. Pertanto l’assorbimento e la successiva eliminazione di everolimus possono essere influenzati da sostanze che interferiscono con il CYP3A4 e/o la PgP. In vitro, everolimus e’ un inibitore competitivo del CYP3A4 e un inibitore misto del CYP2D6. Interazioni note e teoriche con selezionati inibitori e induttori del CYP3A4 e della PgP sono elencate di seguito. Inibitori del CYP3A4 e della PgP che aumentano le concentrazioni di everolimus: le sostanze che sono inibitori del CYP3A4 o della PgP possono aumentare le concentrazioni ematiche di everolimus diminuendo il metabolismo o l’efflusso di everolimusdalle cellule intestinali. Induttori del CYP3A4 e della PgP che diminuiscono le concentrazioni di everolimus Le sostanze che sono induttoridel CYP3A4 o della PgP possono diminuire le concentrazioni ematiche di everolimus aumentando il metabolismo o l’efflusso di everolimus dalle cellule intestinali. Effetti di altre sostanze attive su everolimus.Potenti inibitori di cyp3a4/pgp. Ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo, telitromicina, claritromicina, nefazodone, ritonavir, atazanavir, saquinavir, darunavir, indinavir, nelfinavir: il trattamento concomitante di afinitor con potenti inibitori non e’ raccomandato. Moderati inibitori di cyp3a4/pgp. Eritromicina, imatinib, verapamil, ciclosporina orale, fluconazolo, diltiazem, dronedarone, amprenavir, fosamprenavir: usare cautela quando la co- somministrazione di moderati inibitori del cyp3a4 o della pgp non puo’ essere evitata. Se i pazienti richiedono la co-somministrazione di un moderato inibitore del cyp3a4 o della pgp, si puo’ considerare una riduzione della dose a 5 mg/die o a 2,5 mg/die. Tuttavia, non ci sono dati clinici a sostegno diquesto aggiustamento della dose. A causa della variabilita’ tra soggetti, gli aggiustamenti raccomandati della dose possono non essere ottimali in tutti gli individui, pertanto e’ raccomandato un attento monitoraggio degli effetti indesiderati. Se l’inibitore moderato viene interrotto, si deve considerare un periodo di washout di almeno 2-3 giorni(tempo medio di eliminazione per gli inibitori moderati piu’ comuni) prima di ritornare alla dose di afinitor usata precedentemente alla co-somministrazione. Succo di pompelmo o altri cibi che influenzanocyp3a4/pgp: la combinazione deve essere evitata. Potenti e moderati induttori del cyp3a4. Rifampicina, desametasone, carbamazepina, fenobarbital,fenitoina, efavirenz, nevirapina: evitare l’uso concomitante con potenti induttori del cyp3a4. Se i pazienti richiedono la co-somministrazione di un potente induttore del cyp3a4, si deve considerare un aumentodella dose di afinitor da 10 mg/die fino a 20 mg/die, utilizzando incrementi di 5 mg o inferiori applicati al giorno 4 e 8 dopo l’inizio del trattamento con l’induttore. Si stima che questa dose di afinitor adatti l’auc all’intervallo osservato in assenza di induttori. Tuttavia,non ci sono dati clinici a sostegno di questo aggiustamento della dose. Se il trattamento con l’induttore viene interrotto, si deve considerare un periodo di washout di almeno 3-5 giorni (tempo ragionevole perla de-induzione significativa dell’enzima) prima di ritornare alla dose di afinitor usata precedentemente alla co-somministrazione. Erba disan giovanni (hypericum perforatum): preparazioni contenenti l’erba di san giovanni non devono essere utilizzate durante il trattamento coneverolimus. Agenti la cui concentrazione plasmatica puo’ essere alterata da everolimus Sulla base di risultati in vitro , e’ improbabile che le concentrazioni sistemiche ottenute dopo dosi orali giornaliere di10 mg determinino un’inibizione della PgP, del CYP3A4 e del CYP2D6. Tuttavia, una inibizione del CYP3A4 e della PgP nell’intestino non puo’essere esclusa. Uno studio di interazione su soggetti sani ha dimostrato che la co-somministrazione di una dose orale di midazolam, un substrato sensibile validato del CYP3A, e di everolimus ha portato ad un aumento del 25% della C max di midazolam e un aumento del 30% della AUC(0-inf) di midazolam. E’ probabile che l’effetto sia causato dall’inibizione del CYP3A4 intestinale da parte di everolimus. Quindi everolimus puo’ influenzare la biodisponibilita’ di substrati del CYP3A4 co-somministrati oralmente. Tuttavia, non e’ atteso un effetto clinicamenterilevante sull’esposizione di substrati del CYP3A4 somministrati oralmente (vedere paragrafo 4.4). La co-somministrazione di everolimus e octreotide a lento rilascio ha aumentato la C min di octreotide con un rapporto della media geometrica (everolimus/placebo) di 1,47. Non e’ stato possibile stabilire un effetto clinicamente significativo sulla risposta di efficacia a everolimus nei pazienti con tumori neuroendocrini in stadio avanzato. La co-somministrazione di everolimus ed exemestane ha aumentato la C min e la C 2h di exemestane rispettivamente del 45% e del 64%. Tuttavia, i corrispondenti livelli di estradiolo allo steady state (4 settimane) non erano diversi nei due bracci di trattamento. Nelle pazienti con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale positivo in stadio avanzato che ricevevano l’associazione non e’ stato osservato un aumento di reazioni avverse correlate all’exemestane. E’ poco probabile che l’aumento dei livelli di exemestane possa avere un impatto sull’efficacia o sulla sicurezza. Uso concomitante con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) I pazienti che assumono ACE-inibitori come terapia concomitante (ad esempio ramipril) possono presentare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Vaccinazioni Afinitor puo’ influenzare la rispostaimmunitaria alle vaccinazioni e, quindi, le vaccinazioni effettuate durante il trattamento con Afinitor possono essere meno efficaci. L’usodi vaccini vivi deve essere evitato durante il trattamento con Afinitor (vedere paragrafo 4.4). Esempi di vaccini vivi sono i seguenti: influenza intranasale, morbillo, parotite, rosolia, polio orale, BCG (Bacillus Calmette-Gue’rin), febbre gialla, varicella, e TY21a tifoide. Radioterapia: nei pazienti in trattamento con everolimus e’ stato riportato un potenziamento della tossicita’ della radioterapia (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

EFFETTI INDESIDERATI

Sintesi del profilo di sicurezza: il profilo di sicurezza si basa sull’insieme dei dati raccolti da 2.879 pazienti trattati con Afinitor inundici studi clinici, che comprendono cinque studi randomizzati di fase III, in doppio cieco, controllati verso placebo e sei studi di faseI e fase II in aperto nelle indicazioni approvate. Dall’insieme dei dati di sicurezza le reazioni avverse piu’ comuni (incidenza >=1/10) sono state (in ordine decrescente): stomatite, rash, affaticamento, diarrea, infezioni, nausea, diminuzione dell’appetito, anemia, disgeusia, polmonite, edema periferico, iperglicemia, astenia, prurito, riduzionedi peso, ipercolesterolemia, epistassi, tosse e cefalea. Le reazioni avverse di Grado 3-4 piu’ frequenti (incidenza >=1/100 a <1/10) sono state stomatite, anemia, iperglicemia, infezioni, affaticamento, diarrea, polmonite astenia, trombocitopenia, neutropenia, dispnea, proteinuria, linfopenia, emorragia, ipofosfatemia, rash, ipertensione, polmonite, aumento dell’alanina aminotransferasi (ALT) aumento dell’aspartato aminotransferasi (AST) e diabete mellito. La classificazione per gradisi attiene alla versione 3.0 e 4.03 del CTCAE. Di seguito elenca la categoria di frequenza delle reazioni avverse riportate nell’analisi aggregata per i dati di sicurezza. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e la categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, lereazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita’. Reazioni avverse riportate negli studi clinici. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni ^a,*. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: anemia; comune: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia, linfopenia; non comune: pancitopenia; raro: aplasia eritroide pura. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita’. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: diminuzione dell’appetito, iperglicemia, ipercolesterolemia; comune: ipertrigliceridemia, ipofosfatemia, diabete mellito, iperlipidemia, ipokaliemia, disidratazione, ipocalcemia. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: disgeusia, cefalea; non comune: ageusia. Patologie dell’occhio. Comune: edema delle palpebre; non comune: congiuntivite. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiaca congestizia. Patologie vascolari. Comune: emorragia^b, ipertensione, linfedema^g; non comune: vampate, trombosi venosa profonda. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: polmonite^c, epistassi, tosse; comune: dispnea; non comune: emottisi, embolia polmonare; raro: sindrome da distress respiratorio acuto. Patologie gastrointestinali. Molto comune: stomatite^d, diarrea, nausea; comune: vomito, secchezza della bocca, dolore addominale, infiammazione delle mucose, dolore del cavo orale, dispepsia, disfagia. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dell’aspartato aminotransferasi, aumento dell’alanina aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash, prurito; comune: secchezza della pelle, disturbidell’unghia, alopecia lieve, acne, eritema, onicoclasia, sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare, esfoliazione della pelle, lesione cutanea; raro: angioedema*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie renali e urinarie. Comune: proteinuria*, aumento della creatinina nel sangue, insufficienza renale*; non comune: aumento della minzione durante il giorno, insufficienza renale acuta. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Comune: mestruazioni irregolari^e; non comune: amenorrea^e*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento, astenia, edema periferico; comune: piressia; non comune: dolore toracico non cardiaco, rallentata guarigione delle ferite. Esami diagnostici. Molto comune: riduzione di peso. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non nota^f: sindrome da recall da radiazioni, potenziamento della reazione da radiazioni; * vedere anche il sottoparagrafo “descrizione di reazioni avverseselezionate”. ^a comprende tutte le reazioni nell’ambito della classificazione per sistemi e organi ‘infezioni e infestazioni’ comprese (comune) polmonite, infezione del tratto urinario; (non comune) bronchite, herpes zoster, sepsi, ascesso e casi isolati di infezioni opportunistiche [es. Aspergillosi, candidiasi, pjp/pcp e epatite b (vedere ancheparagrafo 4.4)] e (raro) miocardite virale. ^b comprende vari eventi di sanguinamento da sedi differenti non elencati singolarmente. ^c comprende (molto comune) polmonite, (comune) malattia polmonare interstiziale, infiltrazione polmonare e (raro) emorragia polmonare alveolare, tossicita’ polmonare, e alveolite. ^d comprende (molto comune) stomatite, (comune) stomatite aftosa, ulcerazioni alla bocca e alla lingua e (non comune) glossodinia e glossite. ^e frequenza in base al numero didonne dai 10 ai 55 anni di eta’ nei dati aggregati. ^f reazione avversa identificata nell’esperienza post-marketing. ^g la reazione avversae’ stata determinata sulla base delle segnalazioni post-marketing. Lafrequenza e’ stata determinata sulla base del pool dei dati di sicurezza degli studi oncologici. Descrizione di reazioni avverse selezionate: in studi clinici e in segnalazioni spontanee post-marketing, everolimus e’ stato associato a casi gravi di riattivazione dell’epatite B, inclusi esiti fatali. Durante periodi di immunosoppressione la riattivazione di una infezione e’ un evento atteso. In studi clinici e in segnalazioni spontanee post-marketing, everolimus e’ stato associato a eventi di insufficienza renale (compresi casi con esito fatale) e proteinuria. Si raccomanda di monitorare la funzionalita’ renale (vedere paragrafo 4.4). In studi clinici e in segnalazioni spontanee post-marketing, everolimus e’ stato associato a casi di amenorrea (amenorrea secondaria ed altre irregolarita’ del ciclo mestruale). In studi clinici e in segnalazioni spontanee post-marketing, everolimus e’ stato associato con casi di PJP/PCP, alcuni con esito fatale (vedere paragrafo 4.4).In studi clinici e in segnalazioni spontanee post-marketing, e’ statoriportato angioedema con o senza l’uso concomitante di ACE inibitori (vedere paragrafo 4.4). Pazienti anziani: nell’insieme dei dati di sicurezza, il 37% dei pazienti trattati con Afinitor erano di eta’ >=65 anni.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne potenzialmente fertili/Contraccezione negli uomini e nelle donne: le donne in eta’ fertile devono fare uso di un metodo contraccettivo di elevata efficacia (per esempio metodo ormonale di controllo dellenascite non contenente estrogeni per via orale, iniezione o impianto,contraccettivi a base di progesterone, isterectomia, legatura delle tube, astinenza completa, metodi di barriera, dispositivo intrauterino [IUD], e/o sterilizzazione femminile/maschile) durante l’utilizzo di everolimus, e fino a 8 settimane dopo la fine del trattamento. Ai pazienti di sesso maschile non deve essere proibito concepire dei figli. Gravidanza: non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di everolimus indonne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato effetti di tossicita’ riproduttiva inclusa embriotossicita’ e fetotossicita’ (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e’ noto. Everolimus non e’ raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta’ fertile che non usano contraccettivi. Allattamento:non e’ noto se everolimus sia escreto nel latte umano. Tuttavia, nei ratti, everolimus e/o i suoi metaboliti passano rapidamente nel latte (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, le donne in trattamento con everolimus non devono allattare al seno durante il trattamento e per 2 settimane dopo l’ultima dose. Fertilita’: la potenzialita’ di everolimus di causare infertilita’ in pazienti maschi e femmine non e’ nota, tuttaviain pazienti femmine e’ stata osservata amenorrea (amenorrea secondaria ed altre irregolarita’ del ciclo mestruale) associata a squilibrio del rapporto ormone luteinizzante (LH)/ormone follicolo-stimolante (FSH). La fertilita’ maschile e femminile, sulla base dei risultati non clinici, puo’ essere compromessa dal trattamento con everolimus (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

COMPRESSE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

BLISTER