ARIKAYCE LIPOSOMIALE INAL 28FL

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DENOMINAZIONE

ARIKAYCE LIPOSOMIALE 590 MG DISPERSIONE PER NEBULIZZATORE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico, altri aminoglicosidici.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino contiene amikacina solfato equivalente a 590 mg di amikacina in formulazione liposomiale. La dose media rilasciata da ogni flaconcino e’ di circa 312 mg di amikacina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Colesterolo, dipalmitoilfosfatidilcolina (DPPC), cloruro di sodio, idrossido di sodio (per regolare il pH), acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

ARIKAYCE liposomiale e’ indicato per il trattamento delle infezioni polmonari da micobatteri non tubercolari (non-tuberculous mycobacterial, NTM) causate dal complesso Mycobacterium avium (Mycobacterium avium Complex, MAC) negli adulti con opzioni terapeutiche limitate, non affetti da fibrosi cistica (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Prestare attenzione alle linee guida ufficiali sull’uso corretto degli agenti antibatterici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo, a qualsiasi antibatterico aminoglicosidico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipersensibilita’ alla soia. Somministrazione concomitante con qualsiasi aminoglicosidico somministrato per qualsiasi via. Severa compromissione renale.

POSOLOGIA

Il trattamento con ARIKAYCE liposomiale deve essere iniziato e condotto da medici esperti nel trattamento della malattia polmonare non tubercolare dovuta al complesso Mycobacterium avium. ARIKAYCE liposomiale deve essere usato in associazione ad altri agenti antibatterici attivicontro le infezioni polmonari da complesso Mycobacterium avium. Posologia: la dose raccomandata e’ di un flaconcino (590 mg) somministrato una volta al giorno, per inalazione orale. Durata del trattamento: il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria, come componente di un regime antibatterico combinato, deve proseguire per 12 mesi dopo la conversione delle colture di espettorato (sputum culture conversion, SCC). Il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria non deve proseguire oltre un massimo di 6 mesi se fino a quel momento non e’ stata confermata la conversione delle colture di espettorato (sputum cultureconversion, SCC). La durata massima del trattamento con amikacina liposomiale inalatoria non deve superare i 18 mesi. Dosi mancate: se si salta una dose giornaliera di amikacina, la dose successiva deve esseresomministrata il giorno successivo. Non somministrare una dose doppiaper compensare la dimenticanza della dose. Anziani: non e’ necessarioalcun aggiustamento della dose. Compromissione epatica: Amikacina liposomiale inalatoria non e’ stata studiata in pazienti con compromissione epatica. Poiche’ amikacina non e’ metabolizzata a livello epatico, non e’ necessario alcun aggiustamento della dose in caso di compromissione epatica. Compromissione renale: Amikacina liposomiale inalatoria non e’ stata studiata in pazienti con compromissione renale. L’uso e’ controindicato in caso di compromissione renale severa (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di amikacina liposomiale inalatoria nei pazienti pediatrici sotto i 18 anni di eta’ non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Mododi somministrazione: uso inalatorio Amikacina liposomiale inalatoria deve essere usata soltanto con il sistema nebulizzatore Lamira (nebulizzatore portatile, testina aerosol e unita’ di controllo). Per le istruzioni d’uso, vedere paragrafo 6.6. Non deve essere somministrata per altra via o con sistemi di inalazione di altro tipo. ARIKAYCE liposomiale va somministrato soltanto con il sistema nebulizzatore Lamira. Come avviene per tutti gli altri trattamenti mediante nebulizzazione, la quantita’ rilasciata nei polmoni dipende da fattori legati al paziente. Nei test raccomandati in vitro con il pattern respiratorio degli adulti (volume corrente 500 mL, 15 atti respiratori al minuto e rapporto inspirazione: espirazione di 1:1), la dose media rilasciata dal boccaglio e’ stata di circa 312 mg di amikacina (il 53% circa di quanto specificato), con una velocita’ media di rilascio del farmaco di 22,3 mg/min, assumendo un tempo di nebulizzazione di 14 minuti. In media, il diametro aerodinamico mediano di massa ( mass median aerodynamic diameter, MMAD) delle goccioline di aerosol nebulizzate e’ di circa 4,7 mcm, con D 10 pari a 2,4 mcm e D 90 pari a 9,0 mcm, come determinato mediante metodo impattore di prossima generazione.

CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (2 gradi C – 8 gradi C.). Non congelare. ARIKAYCE puo’ essere conservato a una temperatura ambiente inferiore a 25 gradi C. per un massimo di 4 settimane.

AVVERTENZE

Anafilassi e reazioni di ipersensibilita’: in pazienti che assumevanoamikacina liposomiale inalatoria sono state segnalate reazioni di ipersensibilita’ gravi e potenzialmente fatali, anafilassi inclusa. Primadi iniziare la terapia a base di amikacina liposomiale inalatoria, devono essere valutate eventuali precedenti reazioni di ipersensibilita’agli aminoglicosidici. Se si manifesta anafilassi o una reazione di ipersensibilita’, la somministrazione di amikacina liposomiale inalatoria deve essere interrotta e devono essere avviate misure di supporto idonee. Alveolite allergica: con l’uso di amikacina liposomiale inalatoria in studi clinici sono state segnalate alveolite allergica e polmonite (vedere paragrafo 4.8). In presenza di alveolite allergica, il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria deve essere interrotto ei pazienti devono essere trattati come opportuno dal punto di vista medico. Broncospasmo: con l’uso di amikacina liposomiale inalatoria in studi clinici e’ stato segnalato broncospasmo. Nei pazienti con anamnesi di disfunzione reattiva delle vie aeree, asma o broncospasmo, la somministrazione di amikacina liposomiale inalatoria deve essere preceduta dall’uso di un broncodilatatore a breve durata d’azione. In caso dievidenza di broncospasmo dovuto all’inalazione di amikacina liposomiale inalatoria, il paziente puo’ essere pretrattato con broncodilatatori (vedere paragrafo 4.8). Esacerbazione di una malattia polmonare sottostante: negli studi clinici, l’esacerbazione di una malattia polmonare sottostante (malattia polmonare ostruttiva cronica, esacerbazione infettiva di una malattia polmonare ostruttiva cronica, esacerbazione infettiva di bronchiectasia) e’ stata segnalata con frequenza maggiore nei pazienti trattati con amikacina liposomiale inalatoria rispetto ai pazienti che non ricevevano amikacina liposomiale inalatoria. Deve essere prestata attenzione quando si inizia il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria in pazienti affetti da queste malattie sottostanti. Prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con amikacina liposomiale inalatoria qualora si osservino segni di esacerbazione. Ototossicita’: negli studi clinici, l’ototossicita’ (inclusi sordita’, capogiro, presincope, tinnito e vertigine) e’ stata segnalata con frequenza maggiore nei pazienti trattati con amikacina liposomiale inalatoria rispetto ai pazienti che non ricevevano amikacina liposomiale inalatoria. Il tinnito e’ stata la reazione avversa associata a ototossicita’ piu’ comunemente segnalata. La funzione uditiva e vestibolare deve essere monitorata periodicamente in tutti i pazienti e un monitoraggio frequente e’ raccomandato in pazienti con disfunzione uditiva o vestibolare nota o sospetta. Se si manifesta ototossicita’ durante il trattamento, va considerata l’interruzione di amikacina liposomiale inalatoria. Nefrotossicita’: negli studi clinici e’ stata segnalata nefrotossicita’ in pazienti trattati con amikacina liposomiale inalatoria. La funzione renale deve essere monitorata periodicamente durante iltrattamento in tutti i pazienti e un monitoraggio frequente e’ raccomandato in pazienti con disfunzione renale preesistente. Considerare l’interruzione di amikacina liposomiale inalatoria nei pazienti che durante il trattamento manifestano evidenza di nefrotossicita’. L’uso e’ controindicato nei pazienti con compromissione renale severa (vedere paragrafo 4.3). Blocco neuromuscolare: negli studi clinici sono stati segnalati disturbi neuromuscolari (segnalati come debolezza muscolare, neuropatia periferica e disturbo dell’equilibrio) con amikacina liposomiale inalatoria. Gli aminoglicosidici possono peggiorare la debolezza muscolare a causa di un effetto simile al curaro a livello della giunzione neuromuscolare. L’uso di amikacina liposomiale inalatoria in pazienti affetti da miastenia gravis non e’ raccomandato. I pazienti con qualsiasi disturbo neuromuscolare noto o sospetto devono essere strettamente monitorati. Cosomministrazione con altri medicinali: la cosomministrazione di amikacina liposomiale inalatoria con altri aminoglicosidici e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). La cosomministrazione con qualsiasi altro medicinale con effetti sulla funzione uditiva, sullafunzione vestibolare o sulla funzione renale (diuretici inclusi) non e’ raccomandata.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi clinici d’interazione farmacologica con amikacina liposomiale inalatoria. Interazioni farmacodinamiche: l’uso di amikacina liposomiale inalatoria con qualsiasi aminoglicosidico somministrato per qualsiasi via e’ controindicato (vedere paragrafo 4.3). L’uso contemporaneo e/o sequenziale di amikacina liposomiale inalatoria con altri medicinali potenzialmente neurotossici, nefrotossici oototossici che possono potenziare la tossicita’ degli aminoglicosidici (ad es. diuretici quali acido etacrinico, furosemide o mannitolo endovenoso) non e’ raccomandato (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse respiratorie segnalate piu’ comunemente sono state disfonia (42,6%), tosse (30,9%),dispnea (14,4%), emottisi (10,9%), dolore orofaringeo (9,2%) e broncospasmo (2,2%). Altre reazioni avverse non respiratorie segnalate comunemente comprendevano stanchezza (7,2%), diarrea (6,4%), esacerbazione infettiva di bronchiectasia (6,2%) e nausea (5,9%). Le reazioni avverse gravi piu’ comuni comprendevano malattia polmonare ostruttiva cronica (Chronic Obstructive Pulmonary Disease, COPD) (1,5%), emottisi (1,2%) ed esacerbazione infettiva di bronchiectasia (1,0%). Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avverse al farmaco riportate di seguito sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA, sulla base di dati provenienti da studi clinici e dall’esperienza post-marketing. All’interno di ogni classe di sistemi e organi, la frequenzae’ definita secondo la terminologia seguente: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Riassunto delle reazioni avverse. Infezioni ed infestazioni. Comune: esacerbazione infettiva di bronchiectasia, laringite, candidiasi orale. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche, reazioni di ipersensibilit?. Disturbi psichiatrici. Ansia. Patologie del sistema nervoso.Comune: cefalea, capogiro, disgeusia, afonia, disturbo dell’equilibrio. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Comune: tinnito, sordit?. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: disfonia, dispnea, tosse, emottisi; comune: dolore orofaringeo, alveolite allergica, malattia polmonare ostruttiva cronica, respiro sibilante, tosse produttiva, espettorato aumentato, broncospasmo, polmonite, infiammazione delle corde vocali, irritazione della gola. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea, vomito, bocca secca,appetito ridotto. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia, artralgia. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza, piressia,fastidio al torace. Esami diagnostici. Comune: peso diminuito. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all’uso di amikacina liposomiale inalatoria in donne in gravidanza non esistono. Si ritiene che l’esposizione sistemica ad amikacina dopo inalazione di amikacina liposomiale inalatoria sia bassa in confronto alla somministrazione parenterale di amikacina. I dati relativi all’uso di aminoglicosidici in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli aminoglicosidici possono danneggiare ilfeto. Gli aminoglicosidici attraversano la placenta e sono stati segnalati casi di sordita’ congenita totale, irreversibile e bilaterale inbambini le cui madri avevano ricevuto streptomicina durante la gravidanza. Benche’ non siano state segnalate reazioni avverse a carico del feto o del neonato in donne in gravidanza trattate con altri aminoglicosidici, il rischio di potenziali danni esiste. Con amikacina inalata non sono stati effettuati studi di tossicita’ della riproduzione suglianimali. Negli studi di tossicita’ della riproduzione condotti su topi, ratti e conigli con amikacina somministrata per via parenterale nonsono state segnalate malformazioni fetali. A scopo precauzionale, e’ preferibile evitare l’uso di amikacina liposomiale inalatoria durante la gravidanza. Allattamento: non esistono informazioni sulla presenza di amikacina nel latte materno. Tuttavia, si ritiene che l’esposizionesistemica ad amikacina liposomiale inalatoria dopo inalazione sia bassa in confronto alla somministrazione parenterale di amikacina. Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interromperela terapia/astenersi dalla terapia con amikacina liposomiale inalatoria tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita’: non sono stati condotti studi sulla fertilita’ con amikacina liposomiale inalatoria.

Forma farmaceutica

DISPERSIONE PER NEBULIZZATORE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

FLACONE