ASADROX 30CPS 5MG+100MG

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DENOMINAZIONE

ASADROX CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sostanze modificatrici dei lipidi, combinazioni.

PRINCIPI ATTIVI

5 mg/100 mg: ogni capsula rigida contiene 5 mg di rosuvastatina (comerosuvastatina sale di calcio) e 100 mg di acido acetilsalicilico. 10 mg/100 mg: ogni capsula rigida contiene 10 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio) e 100 mg di acido acetilsalicilico. 20 mg/100 mg: ogni capsula rigida contiene 20 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio) e 100 mg di acido acetilsalicilico. Eccipienti con effetto noto. 5 mg/100 mg: ogni capsula rigida contiene 25,92 mg di lattosio monoidrato, vedere paragrafo 4.4. 10 mg/100 mg: ogni capsula rigida contiene 51,84 mg di lattosio monoidrato, vedere paragrafo 4.4. 20 mg/100 mg: ogni capsula rigida contiene 103,68 mg di lattosio monoidrato, vedere paragrafo 4.4. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Compressa rivestita con film di rosuvastatina. Nucleo della compressa: lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; magnesio ossido, pesante; crospovidone (tipo A); silice colloidale anidra; magnesio stearato. Sistema del film di rivestimento: alcol polivinilico; titanio diossido (E171); talco; ossido di ferro giallo (E172); lecitina (soia); ossido di ferro rosso (E 172); gomma di xantano; ossido di ferro nero (E 172). Compressa di acido acetilsalicilico: cellulosa microcristallina; amido di mais; silice colloidale anidra; acido stearico. Rivestimento della capsula: gelatina; titanio diossido (E171); indigotina (E132); ossido di ferro giallo (E172). Inchiostro nero: gommalacca; glicole propilenico; soluzione forte di ammoniaca; ossido di ferro nero (E172); potassio idrossido.

INDICAZIONI

Asadrox e’ indicato per la prevenzione secondaria degli eventi cardiovascolari, come terapia di sostituzione nei pazienti adulti adeguatamente controllati con i componenti somministrati in concomitanza a dosi terapeutiche equivalenti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Relativamente al componente rosuvastatina: malattia epatica in fase attiva inclusi inspiegabili, persistenti aumenti dei livelli delle transaminasi sieriche e qualsiasi aumento delle transaminasi sieriche oltre 3 volte il limite superiore di normalita’ (LSN); grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min); miopatia; in pazienti in trattamento concomitante con una combinazione di sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (vedere paragrafo 4.5); trattamenti contemporanei con ciclosporina; gravidanza e allattamento, donne in eta’ fertile chenon usano idonee misure contraccettive; ipersensibilita’ alla rosuvastatina. Relativamente al componente acido acetilsalicilico: ipersensibilita’ all’acido acetilsalicilico; ipersensibilita’ agli antinfiammatori non steroidei (FANS); pazienti con asma, rinite e polipi nasali; pazienti con pre-esistente mastocitosi, nei quali l’uso di acido acetilsalicilico puo’ indurre gravi reazioni da ipersensibilita’ (incluso shock circolatorio con vampate, ipotensione, tachicardia e vomito); ulcera peptica e/o emorragia gastrica/intestinale ricorrente attiva o pregressa, o altri tipi di emorragia quali emorragie cerebrovascolari; diatesi emorragica, disturbi della coagulazione come emofilia e trombocitopenia; grave compromissione epatica o renale; grave insufficienza cardiaca non compensata; metotrexato usato a dosi superiori a 15 mg/settimana (vedere paragrafo 4.5); dosi di acido acetilsalicilico superiori a150 mg al giorno nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Relativamente a Asadrox: ipersensibilita’ ad uno qualsiasi deglieccipienti elencati al paragrafo 6.1; Asadrox contiene soia. I pazienti allergici alle arachidi o alla soia non devono assumere questo medicinale.

POSOLOGIA

Posologia. Adulti: la dose raccomandata di Asadrox e’ una capsula al giorno. La combinazione fissa della dose non e’ adatta per la terapia iniziale. Prima di passare a Asadrox, i pazienti devono essere controllati con dosi stabili dei monocomponenti assunti allo stesso tempo. Ladose di Asadrox deve essere basata sulle dosi dei singoli componenti della combinazione al momento del cambio. Se e’ richiesta una modificadella posologia per uno qualsiasi dei principi attivi della combinazione fissa per una qualsiasi ragione (ad es. nuova diagnosi di malattiacorrelata, cambiamento della condizione del paziente o dovuta all’interazione tra farmaci), e’ necessario tornare ad utilizzare nuovamente i singoli componenti per determinare la posologia. Pazienti anziani: non sono richiesti adattamenti posologici. Pazienti con compromissione renale: non e’ necessario alcun adeguamento della dose in pazienti concompromissione renale da lieve a moderata. L’uso di Asadrox in pazienti con compromissione renale grave e’ controindicato a tutte le dosi (vedere paragrafo 4.3 e paragrafo 5.2). Pazienti con compromissione epatica: non e’ necessario alcun adeguamento della dose in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L’uso di Asadrox in pazienti con compromissione epatica grave e’ controindicato a tutte le dosi. In soggetti con punteggio Child-Pugh <= 7 non e’ stata osservata un’aumentata esposizione sistemica alla rosuvastatina. Tuttavia, e’ stata osservata un’aumentata esposizione sistemica nei soggetti con punteggioChild-Pugh di 8 e 9 (vedere paragrafo 5.2). In questi pazienti deve essere considerata una valutazione della funzionalita’ renale (vedere paragrafo 4.4). Non vi e’ esperienza in soggetti con punteggio Child-Pugh > 9. Asadrox e’ controindicato nei pazienti con malattia epatica infase attiva (vedere paragrafo 4.3). Differenze etniche: un’aumentata esposizione sistemica alla rosuvastatina e’ stata osservata nei soggetti asiatici (vedere paragrafo 5.2). Polimorfismi genetici: e’ noto chespecifici tipi di polimorfismi genetici possono portare ad un aumentodell’esposizione alla rosuvastatina (vedere paragrafo 5.2). Per quei pazienti noti per avere tali specifici tipi di polimorfismi, e’ raccomandata una dose giornaliera piu’ bassa di rosuvastatina. Terapia concomitante: la rosuvastatina e’ un substrato per diverse proteine di trasporto (ad es. OATP1B1 e BCRP). Il rischio di miopatia (inclusa la rabdomiolisi) e’ aumentato quando rosuvastatina viene somministrata in concomitanza con determinati medicinali che possono aumentare la concentrazione plasmatica di rosuvastatina a causa delle interazioni con questi trasportatori proteici (ad es. ciclosporina e certi inibitori delle proteasi che includono combinazioni di ritonavir con atazanavir, lopinavir, e/o tipranavir; vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Quando possibile, devono essere presi in considerazione medicinali alternativi e, se necessario, la temporanea interruzione della terapia con rosuvastatina. Insituazioni in cui la co-somministrazione di questi medicinali con rosuvastatina e’ inevitabile, il beneficio e il rischio del trattamento concomitante e gli adeguamenti del dosaggio di rosuvastatina devono essere valutati con attenzione (vedere paragrafo 4.5). Dosi piu’ elevate di acido acetilsalicilico diminuiscono gli effetti benefici della rosuvastatina, pertanto l’assunzione di dosi addizionali di acido acetilsalicilico deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di rosuvastatina/acido acetilsalicilico nei bambini e negli adolescenti di eta’ inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Rosuvastatina/acido acetilsalicilico non e’ raccomandata per l’uso nei pazienti di eta’ inferiore a 18 anni. Modo di somministrazione: le capsule di Asadrox possono essere assunte in qualsiasi momento della giornata e devono essere assunte con il cibo. Le capsule devono essere inghiottite con abbondante liquido e non devono essere masticate.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidita’.

AVVERTENZE

Rosuvastatina. Effetti renali: in pazienti trattati con dosi piu’ alte di rosuvastatina, in particolare 40 mg, e’ stata osservata proteinuria, per lo piu’ di origine tubulare, rilevata con il dipstick test, che nella maggior parte dei casi e’ stata transitoria o intermittente. La proteinuria non e’ risultata predittiva di danno renale acuto o progressivo (vedere paragrafo 4.8). La frequenza degli eventi renali gravie’ piu’ elevata con la dose da 40 mg. Effetti a carico della muscolatura scheletrica: nei pazienti trattati con rosuvastatina, a tutte le dosi ed in particolare alle dosi superiori a 20 mg, sono stati segnalati effetti a carico della muscolatura scheletrica, ad es. mialgia, miopatia e, raramente, rabdomiolisi. Sono stati segnalati casi molto rari di rabdomiolisi con l’uso di ezetimibe in associazione con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi. Non si puo’ escludere una interazione farmacodinamica (vedere paragrafo 4.5) e si raccomanda cautela nell’uso di questa associazione. Dosaggio della creatinchinasi: il dosaggio della creatinchinasi (CK) non deve essere effettuato dopo intensa attivita’ fisica o in presenza di una possibile altra causa di aumento della CK che possa confondere l’interpretazione del risultato. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5xLSN), deve essereeffettuato un test di conferma entro 5-7 giorni. Se tale test conferma un valore basale di CK > 5xLSN, il trattamento non deve essere iniziato. Prima del trattamento: come per gli altri inibitori della HMG-CoAreduttasi, Asadrox, deve essere prescritto con cautela in pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi a causa della componente rosuvastatina. Tali fattori includono: compromissione renale, ipotiroidismo, storia personale o familiare di malattie muscolari ereditarie, storia pregressa di tossicita’ muscolare con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi o fibrati, abuso di alcol, eta’ >70 anni, casi incui si puo’ verificare un aumento dei livelli plasmatici (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.2), uso concomitante di fibrati. In questi pazientiil rischio correlato al trattamento deve essere considerato in rapporto al possibile beneficio ed e’ raccomandato il monitoraggio clinico. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5xLSN), il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento: si deve chiedere ai pazienti di comunicare immediatamente la comparsa di dolore muscolare, debolezza o crampi inspiegabili, in particolar modo se associati a malessere o febbre. In questi pazienti devono essere misurati i livelli di CK. Il trattamento deve essere interrotto in caso di marcato aumento dei livelli di CK (> 5xLSN) o se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbi quotidiani (anche se i livelli di CK sono < 5xLSN). La ripresa della terapia con rosuvastatina o con altri inibitori della HMG- CoA reduttasi puo’ essere riconsiderata se i sintomi scompaiono e i livelli di CK tornano alla normalita’, utilizzando la dose piu’ bassa e sotto stretto controllo medico. Nei pazienti asintomatici non e’ richiesto il monitoraggio di routine dei livelli di CK.Ci sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (Immune- Mediated Necrotizing Myopathy, IMNM) durante o dopoil trattamento con statine, inclusa la rosuvastatina. L’IMNM e’ clinicamente caratterizzata da debolezza muscolare prossimale e da creatinchinasi sierica elevata, che persistono nonostante la sospensione del trattamento con statine. La somministrazione contemporanea di rosuvastatina ed altri farmaci in un ridotto numero di pazienti trattati negli studi clinici, non ha evidenziato un aumento degli effetti a carico della muscolatura scheletrica. Tuttavia, nei pazienti sottoposti a terapia con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi somministrati insieme aderivati dell’acido fibrico, compreso gemfibrozil, ciclosporina, acido nicotinico, antifungini azolici, inibitori delle proteasi e antibiotici macrolidi, si e’ registrato un aumento dell’incidenza di miosite edi miopatia. Gemfibrozil aumenta il rischio di miopatia quando viene somministrato in concomitanza con alcuni inibitori della HMG-CoA reduttasi. Pertanto, la combinazione di rosuvastatina/acido acetilsalicilico e gemfibrozil non e’ raccomandata. Il beneficio, in termini di ulteriori modifiche dei livelli lipidici, ottenibile con l’uso combinato diAsadrox con fibrati o niacina deve essere attentamente valutato in relazione ai potenziali rischi che tali combinazioni comportano (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Asadrox non deve essere co-somministrato con formulazioni sistemiche di acido fusidico o nei 7 giorni successivi all’interruzione del trattamento con acido fusidico. In pazienti per i quali l’uso di acido fusidico per via sistemica e’ considerato essenziale,il trattamento con statine deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) in pazienti che hanno assunto acido fusidico e statine in combinazione (vedere paragrafo 4.5). I pazienti devono essere avvisati di consultare immediatamente il medico in caso si verifichi qualsiasi sintomo come debolezza muscolare, dolore o dolorabilita’. La terapia con statine puo’ essere reintrodotta sette giorni dopo l’assunzione dell’ultima dose di acido fusidico. In circostanze eccezionali, nelle quali e’ richiesto l’uso prolungato di acido fusidico per via sistemica, ad es. per il trattamento di infezioni gravi, la necessita’ di co-somministrare Asadrox e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretto controllo medico. Asadrox non deve essere somministrato a pazienti che manifestino una condizioneacuta, grave che possa essere indicativa di miopatia o predisporre allo sviluppo di insufficienza renale secondaria a rabdomiolisi (ad es. sepsi, ipotensione, intervento chirurgico maggiore, trauma, gravi disturbi metabolici, endocrini ed elettrolitici, o convulsioni non controllate). Effetti a carico del fegato: come per gli altri inibitori dellaHMG-CoA reduttasi, Asadrox deve essere usato con cautela nei pazientiche consumano eccessive quantita’ di alcol e/o che hanno una storia di malattia epatica. Si raccomanda di effettuare i test di funzionalita’ epatica prima di iniziare il trattamento e di ripeterli 3 mesi dopo l’inizio del trattamento con rosuvastatina. Se il livello delle transaminasi sieriche e’ di oltre 3 volte il limite superiore di normalita’,il trattamento con Asadrox deve essere interrotto o la dose di rosuvastatina deve essere ridotta. Nei pazienti con ipercolesterolemia secondaria causata da ipotiroidismo o da sindrome nefrosica, la terapia conAsadrox deve essere iniziata solo dopo il trattamento di queste patologie.

INTERAZIONI

Relativamente al componente rosuvastatina. Effetto della co-somministrazione di medicinali sulla rosuvastatina. Inibitori delle proteine ditrasporto: rosuvastatina e’ un substrato per determinate proteine di trasporto inclusi il trasportatore di assorbimento epatico OATP1B1 e il trasportatore di efflusso BCRP. La somministrazione concomitante di rosuvastatina con medicinali che sono inibitori di queste proteine di trasporto puo’ causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rosuvastatina e un aumento del rischio di miopatia. Ciclosporina: durante il trattamento concomitante con rosuvastatina e ciclosporina i valori di AUC di rosuvastatina sono stati, in media, 7 volte superiori a quelli osservati nei volontari sani. Rosuvastatina e’ controindicato nei pazienti trattati contemporaneamente con ciclosporina (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione concomitante non ha avuto effetti sullaconcentrazione plasmatica di ciclosporina. Inibitori delle proteasi: sebbene non sia noto l’esatto meccanismo dell’interazione, l’uso concomitante degli inibitori delle proteasi puo’ aumentare fortemente l’esposizione a rosuvastatina. Per esempio, in uno studio di farmacocinetica, la somministrazione concomitante di 10 mg di rosuvastatina ed una combinazione di due inibitori delle proteasi (300 mg di atazanavir/100 mg di ritonavir) in volontari sani e’ stata associata con un aumento di circa tre volte e sette volte rispettivamente dell’AUC e della Cmax di rosuvastatina allo stato stazionario. L’uso concomitante di rosuvastatina e alcune combinazioni di inibitori delle proteasi puo’ essere preso in considerazione dopo un’attenta valutazione degli adeguamenti della dose di rosuvastatina sulla base dell’aumento previsto dell’esposizione alla rosuvastatina. Gemfibrozil e altri prodotti ipolipemizzanti: l’uso concomitante di rosuvastatina e gemfibrozil ha provocato un aumento di 2 volte della Cmax e AUC di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4). Sulla base di dati ottenuti da studi specifici di interazione, non sono attese interazioni farmacocinetiche rilevanti con fenofibrato,tuttavia possono verificarsi interazioni farmacodinamiche. Gemfibrozil, fenofibrato, altri fibrati e dosi ipolipemizzanti (uguali o superiori a 1g/die) di niacina (acido nicotinico) aumentano il rischio di miopatia quando somministrati in concomitanza con inibitori della HMG- CoA reduttasi, probabilmente poiche’ possono originare miopatia anche quando somministrati da soli. Ezetimibe: l’uso concomitante di rosuvastatina 10 mg ed ezetimibe 10 mg ha determinato un aumento di 1,2 volte dell’AUC di rosuvastatina nei soggetti ipercolesterolemici. Tuttavia, un’interazione farmacodinamica, in termini di effetti indesiderati, traAsadrox ed ezetimibe non puo’ essere esclusa (vedere paragrafo 4.4). Antiacidi: la somministrazione contemporanea di rosuvastatina e di unasospensione di antiacidi contenente alluminio e idrossido di magnesioha provocato una diminuzione della concentrazione plasmatica di rosuvastatina di circa il 50%. Questo effetto risultava attenuato quando gli antiacidi venivano somministrati 2 ore dopo Asadrox. La rilevanza clinica di tale interazione non e’ stata studiata. Eritromicina: l’uso concomitante di rosuvastatina e di eritromicina ha causato una diminuzione dell’AUC di rosuvastatina del 20% e una diminuzione della Cmax del30%. Questa interazione sembra essere causata dall’aumento della motilita’ intestinale provocata dall’eritromicina. Enzimi del citocromo P450: i risultati degli studi condotti in vitro e in vivo mostrano che rosuvastatina non e’ ne’ un inibitore ne’ un induttore degli isoenzimi del citocromo P450. Inoltre, rosuvastatina non e’ un buon substrato per questi isoenzimi. Pertanto, non sono attese interazioni tra farmaci derivanti dal metabolismo mediato dal citocromo P450. Non sono state osservate interazioni clinicamente rilevanti tra rosuvastatina e fluconazolo (un inibitore di CYP2C9 e CYP3A4) o ketoconazolo (un inibitore di CYP2A6 e CYP3A4). Ticagrelor: ticagrelor potrebbe influenzare l’escrezione renale di rosuvastatina, aumentando il rischio di accumulo di rosuvastatina. Sebbene l’esatto meccanismo non sia noto, in alcuni casi, l’uso concomitante di ticagrelor e rosuvastatina ha portato a riduzione della funzione renale, aumento del livello di CPK e rabdomiolisi. Interazioni che richiedono adeguamenti della dose di rosuvastatina: quando e’ necessario somministrare contemporaneamente rosuvastatina con altri medicinali noti per aumentare l’esposizione alla rosuvastatina, le dosi di rosuvastatina devono essere adattate. Iniziare con una dosegiornaliera di rosuvastatina da 5 mg se l’aumento atteso all’esposizione (AUC) e’ approssimativamente di 2 volte o superiore. La dose massima giornaliera di rosuvastatina deve essere adeguata in modo che l’esposizione attesa di rosuvastatina non superi quella che si avrebbe verosimilmente con una dose da 40 mg al giorno di rosuvastatina assunta senza medicinali potenzialmente interagenti, ad esempio una dose da 20 mg di rosuvastatina con gemfibrozil (aumento di 1,9 volte), e una dose da 10 mg di rosuvastatina con combinazione di atazanavir/ritonavir (aumento di 3,1 volte). Se si osserva che il medicinale aumenta l’AUC della rosuvastatina meno di due volte, la dose iniziale non deve essere diminuita, ma occorre prestare attenzione se si aumenta la dose di rosuvastatina sopra i 20 mg. Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (400 mg-100 mg-100 mg) + voxilaprevir (100 mg) una volta al giorno per 15 giorni: 10 mg, dose singola. Ciclosporina 75 mg BID to 200 mg BID, 6 mesi: 10 mg OD, 10 giorni. Darolutamide 600 mg BID, 5 giorni: 5 mg dose singola. Regorafenib 160 mg, OD, 14 giorni: 5 mg, dose singola. Atazanavir300 mg/ritonavir 100 mg OD, 8 giorni: 10 mg, dose singola. Simeprevir150 mg OD, 7 giorni: 10 mg, dose singola. Velpatasvir 100 mg OD: 10 mg, dose singola. Ombitasvir 25 mg/paritaprevir 150 mg/ ritonavir 100 mg OD/ dasabuvir 400 mg BID, 14 giorni: 5 mg, dose singola. Grazoprevir200 mg/elbasvir 50 mg OD, 11 giorni: 10 mg, dose singola. Glecaprevir400 mg/pibrentasvir 120 mg OD, 7 giorni: 5 mg OD, 7 giorni. Lopinavir400 mg/ritonavir 100 mg BID, 17 giorni: 20 mg OD, 7 giorni. Clopidogrel 300 mg dose di carico, seguita da 75 mg dopo 24 ore: 20 mg, dose singola. Gemfibrozil 600 mg BID, 7 giorni: 80 mg, dose singola. Eltrombopag 75 mg OD, 5 giorni: 10 mg, dose singola. Darunavir 600 mg/ritonavir 100 mg BID, 7 giorni: 10 mg OD, 7 giorni. Tipranavir 500 mg/ritonavir 200 mg BID, 11 giorni: 10 mg, dose singola. Dronedarone 400 mg BID: non disponibile. Itraconazolo 200 mg OD, 5 giorni: 10 mg, dose singola. Ezetimibe 10 mg OD, 14 giorni: 10 mg, OD, 14 giorni. Fosamprenavir 700 mg/ritonavir 100 mg BID, 8 giorni: 10 mg, dose singola. Aleglitazar0.3 mg, 7 giorni: 40 mg, 7 giorni. Silymarina 140 mg tid, 5 giorni: 10 mg, dose singola.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse sono classificate in base alla classificazione per sistemi ed organi (SOC). Entro ogni classe le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); rara (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto rara (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Elenco delle reazioni avverse. Patologie del sistema emolinfopoietico. Sanguinamento come sangue dal naso, sanguinamento gengivale, ecchimosi o sanguinamento del tratto urogenitale con possibile prolungamento del tempo di coagulazione. Acido acetilsalicilico:comune. Sanguinamento intracranico, sangue nelle urine. Acido acetilsalicilico: non comune. Grave sanguinamento come emorragia cerebrale, particolarmente in pazienti con ipertensione non compensata e/o trattamento concomitante con anticoagulanti, che in casi singoli puo’ metterea rischio la vita. Acido acetilsalicilico: rara. Trombocitopenia. Rosuvastatina: rara. Emolisi ed anemia emolitica in pazienti con grave deficit di glucosio-6- fosfato-deidrogenasi. Acido acetilsalicilico: nonnota. Disturbi del sistema immunitario. Reazioni di ipersensibilita’ della cute, tratto respiratorio, tratto gastrointestinale e del sistema cardiovascolare, specialmente in pazienti con asma. I possibili sintomi sono: ipotensione, attacchi di respiro corto, rinite, congestione nasale, shock anafilattico o edema di Quincke. Acido acetilsalicilico:rara. Reazioni di ipersensibilita’ incluso angioedema. Rosuvastatina:rara. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Ipoglicemia. Acidoacetilsalicilico: molto rara. Ridotta escrezione di acido urico che porta ad attacchi di gotta in pazienti suscettibili. Acido acetilsalicilico: molto rara. Patologie endocrine. Diabete mellito ^1. Rosuvastatina: comune. Disturbi psichiatrici. Depressione. Rosuvastatina: non nota. Confusione mentale. Acido acetilsalicilico: rara. Patologie del sistema nervoso. Capogiro, cefalea. Rosuvastatina: comune; acido acetilsalicilico: rara. Alterazione dell’udito. Acido acetilsalicilico: rara. Polineuropatia, perdita della memoria. Rosuvastatina: molto rara. Neuropatia periferica, disordini del sonno (insonnia, incubi). Rosuvastatina: non nota. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Tinnito. Acido acetilsalicilico: rara. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Tosse, dispnea. Rosuvastatina: non nota. Patologie gastrointestinali. Bruciore di stomaco, vomito. Acido acetilsalicilico: comune. Dolore addominale, nausea. Rosuvastatina: comune; acido acetilsalicilico: comune. Perdita di sangue minore dal tratto gastrointestinale (micro-sanguinamento). Acido acetilsalicilico: comune. Stipsi. Rosuvastatina: comune. Pancreatite. Rosuvastatina: rara. Diarrea. Rosuvastatina: non nota; acido acetilsalicilico: comune. Ulcera gastrointestinale, che incasi molto rari puo’ portare a perforazione; sanguinamento gastrointestinale. Deficienza di ferro, anemia dovuta a perdita di sangue occulto dal tratto gastrointestinale puo’ comparire dopo uso a lungo terminedi acido salicilico 100 mg; infiammazione gastrointestinale. Acido acetilsalicilico: non comune. Patologie epatobiliari. Epatite, ittero. Rosuvastatina: molto rara. Aumento delle transaminasi epatiche. Rosuvastatina: rara. Elevati valori di funzionalita’ epatica. Acido acetilsalicilico: molto rara. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Reazioni cutanee. Acido acetilsalicilico: non comune. Eruzione,prurito,orticaria. Rosuvastatina: non comune. Sindrome di Stevens-Johnson. Rosuvastatina: non nota. Eritema multiforme. Acido acetilsalicilico: molto rara. Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Rosuvastatina: non nota. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Mialgia. Rosuvastatina: comune. Miopatia (inclusa miosite), rabdomiolisi, sindrome tipo lupus, rottura dei muscoli. Rosuvastatina: rara. Artralgia. Rosuvastatina: molto rara. Miopatia necrotizzante immuno- mediata, patologie dei tendini, a volte complicate da rottura. Rosuvastatina: non nota. Patologie renali e urinarie. Funzionalita’ renale compromessa e insufficienza renale acuta. Acido acetilsalicilico: molto rara. Ematuria. Rosuvastatina: molto rara. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Ginecomastia. Rosuvastatina: molto rara. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Astenia. Rosuvastatina: comune. Edema. Rosuvastatina: non nota. ^1 La frequenza dipende dalla presenza o assenza difattori di rischio (glicemia a digiuno 2: 5,6 mmol/l, BMI>30 kg/m^2, trigliceridi aumentati, storia di ipertensione). Come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l’incidenza di reazioni avverse da farmaco tende ad essere dose-dipendente. Descrizione di reazioni avverseselezionate. Effetti a carico del rene: in pazienti trattati con rosuvastatina e’ stata riscontrata proteinuria, per lo piu’ di origine tubulare, rilevata con il dipstick test. Il passaggio delle proteine nelle urine da assenza di proteine o tracce a ++ ed oltre e’ stato riscontrato in meno dell’1% dei pazienti talora durante il trattamento con 10e 20 mg ed in circa il 3% dei pazienti trattati con 40 mg. Un minore aumento nel passaggio da assenza o tracce a + e’ stato osservato con la dose di 20 mg. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente con il proseguire della terapia. Dall’analisi dei dati provenienti da studi clinici e dall’esperienza post-marketing non e’ stato identificato ad oggi alcun nesso di causalita’ tra proteinuria e malattia renale acuta o progressiva. E’ stata osservata ematuria in pazienti trattati con rosuvastatina e i dati derivanti dagli studi clinici dimostrano che il numero di eventi e’ basso. Effetti a carico della muscolatura scheletrica: nei pazienti trattati con rosuvastatina, a tutte le dosi ed in particolare alle dosi >20 mg, sono stati segnalati effetti a carico della muscolatura scheletrica, ad es. mialgia, miopatia (inclusa miosite) e, raramente, rabdomiolisi con e senza insufficienza renale acuta. Un aumento dose-correlato dei livelli di CK e’ stato osservato in pazienti che assumevano rosuvastatina; nella maggior parte dei casi si trattava di aumenti lievi, asintomatici etransitori. In caso di elevati livelli di CK (> 5xLSN), il trattamento deve essere sospeso (vedere paragrafo 4.4). Effetti a carico del fegato: come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, in un numero ridotto di pazienti in terapia con rosuvastatina e’ stato osservato un aumento dose-correlato delle transaminasi; nella maggior parte dei casi si trattava di un aumento lieve, asintomatico e transitorio.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Asadrox e’ controindicato durante la gravidanza e l’allattamento al seno (vedere paragrafo 4.3). Gravidanza Rosuvastatina: le donne in eta’fertile devono adottare misure contraccettive idonee. Dal momento cheil colesterolo e gli altri derivati della biosintesi del colesterolo sono essenziali per lo sviluppo del feto, il rischio potenziale derivante dall’inibizione dell’HMG-CoA reduttasi supera i vantaggi del trattamento durante la gravidanza. Gli studi sugli animali forniscono una limitata evidenza di tossicita’ riproduttiva della rosuvastatina (vederparagrafo 5.3). Se una paziente inizia una gravidanza durante l’uso di questo medicinale, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Acido acetilsalicilico: la sicurezza dell’acido acetilsalicilico nella gravidanza umana non e’ stata stabilita. L’inibizione della sintesi delle prostaglandine puo’ influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fetale. I dati da studi epidemiologici suggeriscono che vi e’ un rischio aumentato di aborto spontaneo e malformazioni cardiache e gastroschisi a seguito dell’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all’inizio della gravidanza. Precedenti esperienze sull’uso di ASA in donne in gravidanza a dosi giornaliere da 50 a 150 mg durante il secondo e terzo trimestre, non mostrano evidenzadi tocolisi, aumentata tendenza al sanguinamento o a prematura chiusura del dotto arterioso. In studi nell’animale e’ stata osservata tossicita’ riproduttiva a dosi elevate di acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 5.3). Allattamento: l’allattamento al seno e’ controindicato durante la somministrazione di Asadrox. Rosuvastatina e’ escreta nel latte di ratto. Non sono disponibili dati sull’escrezione nel latte umano (vedere paragrafo 4.3). Piccole quantita’ di acido acetilsalicilico e dei suoi prodotti di degradazione passano nel latte materno.

Forma farmaceutica

CAPSULE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

BLISTER