AUROZEB 30CPR RIV 10MG+10MG

SKU: 49228024 Category:

DENOMINAZIONE

AUROZEB COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sostanze modificatrici del profilo lipidico; inibitori della HMG-CoA reduttasi in associazione con altre sostanze che modificano il profilolipidico.

PRINCIPI ATTIVI

Aurozeb 5 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 5,20 mg di rosuvastatina calcio (equivalente a 5 mg di rosuvastatina) e 10 mg di ezetimibe. Aurozeb 10 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 10,40 mg di rosuvastatina calcio (equivalente a 10 mg di rosuvastatina) e 10 mg di ezetimibe. Aurozeb 20 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 20,80 mg di rosuvastatina calcio (equivalente a 20 mg di rosuvastatina) e 10 mg di ezetimibe. Aurozeb 40 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 41,60 mgdi rosuvastatina calcio (equivalente a 40 mg di rosuvastatina) e 10 mg di ezetimibe. Eccipienti con effetti noti. Aurozeb 5 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 200,50 mg di lattosio monoidrato. Aurozeb 10 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 200,50 mg di lattosio monoidrato. Aurozeb 20 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 200,50 mg di lattosio monoidrato. Aurozeb 40 mg/10 mg: ciascuna compressa rivestita con film contiene 200,50 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa (uguale per tutti i dosaggi): cellulosa microcristallina (E460), silice colloidale anidra (E551), magnesio stearato (E572), povidone K30 (E1201), croscarmellosa sodica (E468), sodio laurilsolfato (E487), lattosio monoidrato, ipromellosa 2910 (E464). Rivestimento: opadry giallo (5 mg/10 mg), ipromellosa 2910 (E464), biossido di titanio (E171), macrogol 4000 (E1521), ossido di ferro giallo (E172), talco (E553b), ossido di ferro rosso (E171), opadry beige (10 mg/10mg), ipromellosa 2910 (E464), biossido di titanio (E171), macrogol 4000 (E1521), ossido di ferro giallo (E172), talco (E553b), vivacoat giallo (20 mg/10 mg), ipromellosa 2910 (E464), biossido di titanio (E171), macrogol 4000 (E1521), ossido di ferro giallo (E172), talco (E553b),opadry bianco (40 mg/10 mg), lattosio monoidrato, ipromellosa 2910 (E464), biossido di titanio (E171), macrogol 4000 (E1521).

INDICAZIONI

Aurozeb e’ indicato in aggiunta alla dieta per il trattamento della ipercolesterolemia primaria, come terapia sostitutiva in pazienti adulti adeguatamente controllati con i singoli principi attivi somministrati contemporaneamente allo stesso dosaggio, ma come medicinali separati.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Aurozeb e’ controindicato: – in pazienti con ipersensibilita’ ai principi attivi (rosuvastatina, ezetimibe) o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; – in pazienti con malattia epatica in fase attiva, inclusi inspiegabili, persistenti aumenti dei livelli delle transaminasi sieriche e qualsiasi aumento delle transaminasi sieriche oltre 3 volte il limite superiore della norma(ULN); – durante la gravidanza e l’allattamento e nelle donne in eta’ fertile che non usano idonee misure contraccettive; – in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min); – in pazienti con miopatia; – in pazienti trattati contemporaneamente con ciclosporina. Aurozeb 40 mg/10 mg compresse sono controindicate in pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi. Tali fattori includono: – compromissione renale moderata (clearance della creatinina < 60 ml/min); – ipotiroidismo; – storia personale o familiare di malattie muscolari ereditarie; – storia pregressa di tossicita’ muscolare con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi o fibrati; – abuso di alcolici; – casi incui si puo’ verificare un aumento dei livelli plasmatici della rosuvastatina; – pazienti asiatici; – uso concomitante di fibrati. (Vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2).

POSOLOGIA

Posologia. Aurozeb e’ indicato in pazienti adulti la cui ipercolesterolemia e’ adeguatamente controllata con i medicinali monocomponenti somministrati separatamente alla stessa dose della associazione raccomandata. Il paziente deve essere sottoposto a una dieta ipolipidica appropriata, che deve essere mantenuta anche durante il trattamento con Aurozeb. La dose giornaliera raccomandata e’ di una compressa al giorno con lo stesso dosaggio, assunta a stomaco vuoto o pieno. Aurozeb non e’adatto per una terapia iniziale. L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, devono essere effettuati solo con i medicinali monocomponenti e, dopo aver impostato le dosi appropriate, e’ possibile il passaggio alla combinazione a dose fissa dello specifico dosaggio. Aurozeb 5 mg/10 mg, 10 mg/10 mg e 20 mg/10 mg compresse rivestite con film non sono indicate per quei pazienti che richiedono un dosaggio di 40 mg di rosuvastatina. Aurozeb deve essere assunto almeno 2 ore prima o almeno 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante di acidi biliari. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di Aurozeb nei bambini di eta’ inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 4.8, 5.1 e 5.2, ma non puo’ essere fatta alcuna raccomandazioneriguardante la posologia. Uso negli anziani: nei pazienti di eta’ superiore a 70 anni la dose iniziale raccomandata e’ di 5 mg di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4). L’associazione non e’ adatta per una terapia iniziale. L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, devono essere effettuati solo con i medicinali monocomponenti e, dopo aver impostato le dosi appropriate, e’ possibile il passaggio alla combinazione a dose fissa dello specifico dosaggio. Dosaggio in pazienti con insufficienza renale: non e’ necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina < 60 ml/min) la dose iniziale raccomandata di rosuvastatinae’ 5 mg. L’associazione fissa non e’ adatta per una terapia iniziale.I medicinali monocomponenti devono essere utilizzati per iniziare il trattamento o per modificare la dose. L’uso della rosuvastatina in pazienti con compromissione renale grave e’ controindicato per tutte le dosi (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Aurozeb 40 mg/10 mg compresse rivestite con film sono controindicate nei pazienti con compromissione renale moderata. L’uso della rosuvastatina in pazienti con compromissione renale grave e’ controindicato per tutte le dosi (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Dosaggio in pazienti con compromissione epatica: non e’ richiesto alcun aggiustamento di dosaggio nei pazienti con lieve insufficienza epatica (punteggio Child-Pugh da 5 a 6). Il trattamento con Aurozebnon e’ raccomandato nei pazienti con disfunzione epatica moderata (punteggio Child-Pugh da 7 a 9) o grave (punteggio Child-Pugh superiore a9) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Aurozeb e’ controindicato nei pazienti con malattia epatica in fase attiva (vedere paragrafo 4.3). Etnia: un’aumentata esposizione sistemica della rosuvastatina e’ stata osservata nei soggetti asiatici (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Per i pazientidi origine asiatica la dose iniziale raccomandata e’ di 5 mg. L’associazione fissa non e’ adatta per una terapia iniziale. I medicinali monocomponenti devono essere utilizzati per iniziare il trattamento o permodificare la dose. Aurozeb 40 mg/10 mg compresse rivestite con film sono controindicate in questi pazienti (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Polimorfismi genetici: e’ noto che specifici tipi di polimorfismi genetici possono portare a un aumento dell’esposizione alla rosuvastatina (vedere paragrafo 5.2). Per i pazienti che hanno questi specifici tipi di polimorfismi, e’ raccomandata una dose giornaliera piu’ bassa di Aurozeb. Dosaggio nei pazienti con fattori predisponenti alla miopatia: la dose iniziale raccomandata per i pazienti con fattori predisponentialla miopatia e’ di 5 mg di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4). L’associazione fissa non e’ adatta per una terapia iniziale. I medicinalimonocomponenti devono essere utilizzati per iniziare il trattamento oper modificare la dose. Aurozeb 40 mg/10 mg compresse rivestite con film sono controindicate in alcuni di questi pazienti (vedere paragrafo4.3). Terapia concomitante: la rosuvastatina e’ un substrato per diverse proteine di trasporto (ad esempio OATP1B1 e BCRP). Il rischio di miopatia (inclusa la rabdomiolisi) e’ maggiore quando Aurozeb viene somministrato in concomitanza con determinati medicinali che possono aumentare la concentrazione plasmatica di rosuvastatina a causa delle interazioni con queste proteine trasportatrici (ad esempio ciclosporina e certi inibitori delle proteasi che includono combinazioni di ritonavircon atazanavir, lopinavir e/o tipranavir, vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Quando possibile, devono essere presi in considerazione medicinali alternativi e, se necessario, la temporanea interruzione della terapia con Aurozeb. In situazioni in cui la co-somministrazione di questi medicinali con Aurozeb e’ inevitabile, il beneficio e il rischio del trattamento concomitante e gli adeguamenti del dosaggio di rosuvastatina devono essere considerati con attenzione (vedere paragrafo 4.5). Modo di somministrazione: per uso orale. Aurozeb deve essere assunto una volta al giorno, alla stessa ora, a stomaco vuoto o pieno. Le compresse devono essere deglutite intere con un bicchiere d’acqua.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservarlo nella confezione originale per proteggerlo dall’umidita’ e dalla luce.

AVVERTENZE

Gravi reazioni avverse cutanee: gravi reazioni avverse cutanee, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che potrebbero essere pericolose per la vita o fatali, sono state riportate con rosuvastatina. Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati dei segnie dei sintomi di reazioni cutanee gravi e devono essere attentamente monitorati. Se compaiono segni e sintomi indicativi di questa reazione, Aurozeb deve essere interrotto immediatamente e deve essere preso inconsiderazione un trattamento alternativo. Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come SJS o DRESS con l’uso del Aurozeb, il trattamento con Aurozeb non deve essere riavviato in questo paziente in nessun momento. Effetti a carico della muscolatura scheletrica: nei pazienti trattati con rosuvastatina, a tutte le dosi e in particolare alle dosi maggiori di 20 mg, sono stati riportati effetti a carico della muscolatura scheletrica, ad esempio mialgia, miopatia e, raramente, rabdomiolisi. Casi di miopatia e rabdomiolisi sono stati riportati anche con la somministrazione di ezetimibe nella fase post-marketing. Tuttavia, sono stati riportati casi molto rari di rabdomiolisi con l’uso di ezetimibe in monoterapia e con l’aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per essere associati a un rischio maggiore di rabdomiolisi. Se sisospetta un caso di miopatia in base a sintomi muscolari o essa vieneconfermata dai livelli di creatinchinasi, l’ezetimibe, qualunque statina e qualunque agente conosciuto per essere associato con un rischio maggiore di rabdomiolisi che il paziente sta assumendo contemporaneamente deve essere interrotto immediatamente. Tutti i pazienti che iniziano la terapia sono invitati a riportare prontamente qualunque dolore muscolare inspiegato, dolorabilita’ o debolezza (vedere paragrafo 4.8).Effetti a carico del fegato In studi clinici controllati di co- somministrazione in cui i pazienti venivano trattati con l’ezetimibe e una statina, sono stati osservati aumenti consecutivi delle transaminasi (>= 3 volte il limite superiore della norma[ULN]). Si raccomanda di eseguire un test di funzionalita’ epatica 3 mesi dopo l’inizio del trattamento con rosuvastatina. Il trattamento con la rosuvastatina deve essere interrotto o la dose ridotta se il livello delle transaminasi sieriche risulta essere 3 volte maggiore il limite superiore della norma. Nei pazienti con ipercolesterolemia secondaria, causata da ipotiroidismo o sindrome nefrosica, la patologia primaria deve essere trattata prima di iniziare la terapia con Aurozeb. Aurozeb non e’ raccomandato neipazienti con moderata o grave insufficienza epatica, in quanto gli effetti dell’aumento dell’esposizione all’ezetimibe non sono noti (vedere paragrafo 5.2). Effetti a carico del rene: in pazienti trattati con alte dosi di rosuvastatina, in particolare con 40 mg, e’ stata osservata proteinuria, per lo piu’ di origine tubulare, rilevata con un test a strisce reattive per le analisi delle urine e che nella maggior parte dei casi e’ stata transitoria e intermittente. La proteinuria non e’risultata predittiva di malattia renale acuta o progressiva (vedere paragrafo 4.8). Il tasso di segnalazione di eventi renali gravi durantel’uso post-marketing e’ piu’ alto con la dose di 40 mg. Si deve valutare la funzionalita’ renale (almeno ogni 3 mesi) durante i controlli di routine di pazienti trattati con una dose di 40 mg. Dosaggio della creatinchinasi: il dosaggio della creatinchinasi (CK) non deve essere misurato dopo intensa attivita’ fisica o in presenza di una possibile altra causa di aumento della CK che possa confondere l’interpretazione del risultato. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte l’ULN), deve essere effettuato un test di conferma entro 5-7 giorni. Qualora tale test confermasse un valore basale di CK >5 volte l’ULN, il trattamento non deve essere iniziato. Prima del trattamento Come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, Aurozebdeve essere prescritto con cautela in pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi. Tali fattori includono: compromissionerenale; ipotiroidismo; storia personale o familiare di malattie muscolari ereditarie; storia pregressa di tossicita’ muscolare con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi o fibrati; abuso di alcolici; eta’ > 70 anni; casi in cui si puo’ verificare un aumento dei livelli plasmatici (vedere paragrafo 5.2); uso concomitante di fibrati. In questi pazienti il rischio correlato al trattamento deve essere considerato in rapporto al possibile beneficio ed e’ raccomandato il monitoraggio clinico. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte l’ULN), il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento Si deve chiedere ai pazienti di comunicare immediatamente la comparsa di inspiegabili dolori muscolari, debolezza o crampi, in particolar modo se associati a malessere o febbre. In questi pazienti devono essere misurati i livelli di CK. Il trattamento deve essere interrotto in caso di aumenti rilevanti di CK (> 5 volte l’ULN), o se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbi quotidiani (anche se i livelli di CK sono < 5 volte l’ULN). Nei pazienti asintomatici non e’ necessario il monitoraggio di routine dei livelli di CK. Ci sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM) durante o dopo il trattamento con statine, inclusa la rosuvastatina. L’IMNM e’ caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale eda creatinchinasi sierica elevata, che permangono nonostante l’interruzione del trattamento con statine. Negli studi clinici, la somministrazione contemporanea di rosuvastatina e altra terapia concomitante a un piccolo numero di pazienti, non ha evidenziato un aumento degli effetti a carico della muscolatura scheletrica. Tuttavia, nei pazienti sottoposti a terapia con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi somministrati insieme a derivati dell’acido fibrico, compreso gemfibrozil, ciclosporina, acido nicotinico, antifungini azolici, inibitori delle proteasi e antibiotici macrolidi, si e’ registrato un aumento dell’incidenza di miosite e di miopatia. Gemfibrozil aumenta il rischio di miopatia quando viene somministrato in concomitanza con alcuni inibitori della HMG-CoA reduttasi. Pertanto, l’associazione di Aurozeb e gemfibrozilnon e’ raccomandata. In termini di ulteriori modifiche dei livelli lipidici, il beneficio ottenibile con l’uso combinato di Aurozeb con fibrati o niacina, deve essere attentamente valutato in relazione ai potenziali rischi che tali combinazioni comportano.

INTERAZIONI

Controindicazioni. Ciclosporina: durante il trattamento concomitante con rosuvastatina e ciclosporina. I valori di AUC di rosuvastatina sono stati, in media, 7 volte superiori a quelli osservati nei volontari sani (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione concomitante di rosuvastatina e di ciclosporina non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica di ciclosporina. La somministrazione concomitante di Aurozebcon ciclosporina e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). In uno studio condotto su otto pazienti post-trapianto renale con clearance della creatinina >50 ml/min a dosaggi stabili di ciclosporina, la somministrazione di una dose singola di 10 mg di ezetimibe ha dato luogo a un incremento di 3,4 volte (range 2,3 – 7,9 volte) della AUC media per l’ezetimibe totale, rispetto a una popolazione sana di controllo proveniente da un altro studio (n=17) trattata solo con ezetimibe. In uno studio differente, un paziente con trapianto renale e insufficienza renale grave in terapia con ciclosporina e con diversi altri medicinali ha mostrato un’esposizione all’ezetimibe totale superiore di 12 volte quella dei relativi controlli trattati solo con ezetimibe. In uno studio di crossover a due periodi su dodici individui sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni con una dose singoladi 100 mg di ciclosporina al 7. giorno ha dato luogo a un aumento medio del 15% della AUC della ciclosporina (intervallo compreso tra una diminuzione del 10% e un aumento del 51%), rispetto a una dose singola di 100 mg di ciclosporina assunta da sola. Non e’ stato condotto uno studio controllato sull’effetto della somministrazione concomitante di ezetimibe sull’esposizione alla ciclosporina in pazienti con trapiantorenale. Gemfibrozil e altri prodotti ipolipemizzanti: il dosaggio di 40 mg di rosuvastatina e’ controindicato in uso concomitante con un fibrato (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Combinazioni non raccomandate. Inibitori delle proteasi: sebbene non sia noto l’esatto meccanismo dell’interazione, l’uso concomitante degli inibitori delle proteasi puo’ aumentare fortemente l’esposizione alla rosuvastatina (vedere di seguito nel paragrafo 4.5). Per esempio, in uno studio di farmacocinetica, la somministrazione contemporanea nei volontari sani di 10 mg di rosuvastatina e un’associazione di due inibitori delle proteasi (300 mg di atazanavir/100 mg di ritonavir) e’ stata associata con un aumento approssimativo rispettivamente di 3 volte e 7 volte della AUC e della Cmax. L’uso concomitante di rosuvastatina e alcune associazioni di inibitori delle proteasi puo’ essere preso in considerazione dopo un’attenta valutazione degli aggiustamenti della dose di rosuvastatina, sulla base dell’aumento previsto dell’esposizione alla rosuvastatina (vedere paragrafi 4.2, 4.4, e la Tabella del paragrafo 4.5). L’associazione non e’ adatta per una terapia iniziale. L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, devono essere effettuati solo con i medicinali monocomponenti e, dopo aver impostato le dosi appropriate, e’ possibile il passaggio all’associazione fissa dello specifico dosaggio. Inibitori delle proteine di trasporto: la rosuvastatina e’ un substrato per alcune proteine di trasporto inclusi il trasportatore di assorbimento epatico OATP1B1 e il trasportatore di efflusso BCRP. La somministrazione concomitante di Aurozeb con medicinali che sono inibitoridi queste proteine di trasporto, puo’ causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rosuvastatina e un aumento del rischio di miopatia (vedere paragrafi 4.2, 4.4, e di seguito nel paragrafo 4.5). Gemfibrozil e altri prodotti ipolipemizzanti: l’uso concomitante di rosuvastatina e gemfibrozil ha provocato un aumento di 2 volte della Cmax e AUC di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4). Sulla base di dati ottenuti da studi specifici di interazione, non sono attese interazioni farmacocinetiche rilevanti con fenofibrato, tuttavia possono verificarsi interazioni farmacodinamiche. Gemfibrozil, fenofibrato, altri fibrati edosi ipolipemizzanti (uguali o superiori a 1g/die) di niacina (acido nicotinico) aumentano il rischio di miopatia quando somministrati in concomitanza con inibitori della HMG-CoA reduttasi, probabilmente perche’ possono dare miopatia anche quando vengono somministrati da soli. Nei pazienti che assumono fenofibrato e ezetimibe, i medici devono tenere in considerazione il possibile rischio di colelitiasi e di malattiedella colecisti (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Se si sospetta colelitiasi nei pazienti che assumono ezetimibe e fenofibrato, sono indicati esami della colecisti e il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.8). La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil, ha aumentato moderatamente le concentrazioni totali di ezetimibe (circa 1,5 e 1,7 volte rispettivamente). La somministrazione concomitante di ezetimibe con altri fibrati non e’ stata studiata. I fibratipossono aumentare l’escrezione di colesterolo nella bile che porta alla colelitiasi. In studi sugli animali, l’ezetimibe ha talvolta aumentato il colesterolo nella bile della colecisti, ma non in tutte le specie (vedere paragrafo 5.3). Un rischio di litogenesi associato all’uso terapeutico di ezetimibe non puo’ essere escluso. Acido fusidico: il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, puo’ essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico sistemico e statine. Il meccanismo di questa interazione (farmacodinamica o farmacocinetica, o entrambe) e’ ancora sconosciuto. Sono stati riportati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) nei pazienti trattati con questa associazione. Se il trattamento con acido fusidico sistemico e’ necessario, il trattamento con rosuvastatina deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Vedere anche paragrafo 4.4.Altre interazioni. Antiacidi: la somministrazione contemporanea di rosuvastatina e di una sospensione di antiacidi contenente alluminio e idrossido di magnesio ha provocato una diminuzione della concentrazioneplasmatica di rosuvastatina di circa il 50%. Questo effetto risultavaattenuato quando gli antiacidi venivano somministrati 2 ore dopo la rosuvastatina. La rilevanza clinica di tale interazione non e’ stata studiata. La somministrazione concomitante di antiacidi ha diminuito il tasso di assorbimento dell’ezetimibe ma non ha avuto effetto sulla biodisponibilita’ dell’ezetimibe. Tale diminuzione di assorbimento non e’considerata significativa dal punto di vista clinico. Eritromicina: l’uso concomitante di rosuvastatina e di eritromicina ha causato una diminuzione della AUC0-t del 20% e una diminuzione della C max di rosuvastatina del 30%. Tale interazione puo’ essere causata dall’aumento della motilita’ intestinale provocata dall’eritromicina.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse segnalate conrosuvastatina sono state generalmente lievi e transitorie. Durante gli studi clinici controllati, meno del 4% dei pazienti trattati con rosuvastatina ha interrotto lo studio a causa di reazioni avverse. In studi clinici di durata fino a 112 settimane, sono stati somministrati 10mg di ezetimibe come monoterapia a 2.396 pazienti, con una statina a 11.308 pazienti o con fenofibrati a 185 pazienti. Le reazioni avverse sono state di solito lievi e transitorie. L’incidenza globale degli effetti indesiderati fra ezetimibe e placebo e’ risultata simile. Allo stesso modo, il tasso di interruzioni a causa di eventi avversi e’ stato paragonabile fra ezetimibe e placebo. Secondo i dati disponibili 1.200 pazienti hanno assunto combinazioni di rosuvastatina e ezetimibe instudi clinici. Come riportato nei dati pubblicati in letteratura, le reazioni avverse piu’ frequenti correlate al trattamento con combinazioni di rosuvastatina e ezetimibe in pazienti affetti da ipercolesterolemia sono l’incremento delle transaminasi epatiche, problemi gastrointestinali e dolori muscolari. Questi sono effetti indesiderati ben notidei principi attivi. Tuttavia, non puo’ essere esclusa l’interazione farmacodinamica, in termini di effetti indesiderati, tra la rosuvastatina e l’ezetimibe (vedere paragrafo 5.2). Elenco delle reazioni avverse. Le frequenze delle reazioni avverse sono classificate in base alla seguente convenzione: comune (da >=1/100 a >=1/10); non comune (da >=1/1.000 a >=1/100); Rara (da >=1/10.000 a >=1/1.000); molto rara (>=1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base deidati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Rara: trombocitopenia^2; non nota: trombocitopenia^5. Disturbi del sistema immunitario. Rara: reazioni di ipersensibilita’, incluso angioedema^2; non nota: ipersensibilita’ (compresi eruzione cutanea, orticaria, anafilassi e angioedema) ^5. Patologie endocrine. Comune: diabete mellito^1,2.Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: diminuzione dell’appetito^3. Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione^2,5. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea^2,4, vertigini^2; non comune: parestesia^4; molto rara: polineuropatia^2, perdita di memoria^2; non nota: neuropatia periferica^2, disturbi del sonno (compresi insonnia e incubi)^2, vertigini^5; parestesia^5. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore^3; ipertensione^3. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse^3; non nota: tosse^2, dispnea^2,5. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione^2, nausea^2, dolore addominale^2,3; diarrea^3; flatulenza^3; non comune: dispepsia^3; malattia da reflusso gastroesofageo^3; nausea^3; secchezza delle fauci^4; gastrite^4; rara: pancreatite^2; non nota: diarrea^2, pancreatite^5; costipazione^5. Patologie epatobiliari. Rara: aumento delle transaminasi epatiche^2; molto rara: ittero^2, epatite^2; non nota: epatite^5, colelitiasi^5, colecistite^5. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito^2,4, eruzione cutanea^2,4, orticaria^2,4; non nota: sindrome di stevens-johnson^2, reazione da farmaco coneosinofilia e sintomi sistemici (dress)^2, eritema multiforme^5. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune:mialgia^2,4; non comune: artralgia^3; spasmi muscolari^3; dolori al collo^3, mal di schiena^4; debolezza muscolare^4; dolore alle estremita’^4; rara: miopatia (compresa miosite)^2, rabdomiolisi^2, sindrome lupus-simile, rotture muscolari; molto rara: artralgia^2; non nota: artralgia^5, miopatia necrotizzante immuno-mediata^2, disturbi tendinei, a volte complicati da rottura^2, mialgia^5; miopatia/ rabdomiolisi^5 (vedere paragrafo 4.4). Patologie renali e urinarie. Molto rara: ematuria^2. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Molto rara:ginecomastia^2. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia^2, affaticamento^3; non comune: dolori al petto^3, dolore^3, astenia^4, edema periferico^4; non nota: edema^2, astenia^5. Esami diagnostici. Comune: incremento della alt e/odella ast^4; non comune: incremento della alt e/o della ast^3; incremento della cpk ematica^3, incremento della gamma-glutamil transferasi^3, test di funzionalita’ epatica anomala^3. ^1 La frequenza dipendera’dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno >=5,6 mmol/L, BMI > 30kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione) – per la rosuvastatina. ^2 Il profilo della reazione avversa per la rosuvastatina basato sui dati ricavati dagli studi clinici e ampia esperienza post-marketing. ^3Ezetimibe in monoterapia. Reazioni avverse osservate in pazienti trattati con ezetimibe (N=2396) e con un’incidenza maggiore del placebo (N=1159). ^4 Ezetimibe co-somministrata con una statina. Reazioni avverse osservate in pazienti con ezetimibe co-somministrata con una statina (N=11308) e con un’incidenza maggiore della statina somministrata da sola (N=9361). ^5 Ulteriori reazioni avverse dell’ezetimibe, riportate nell’esperienza post- marketing. Dal momento che tali reazioni avverse sono state segnalate in modo spontaneo, le loro frequenze reali non sono note e non possono essere valutate. Come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l’incidenza di reazioni avverse da farmaco tende a essere dose-dipendente. Effetti a carico del rene: in pazienti trattati con rosuvastatina e’ stata riscontrata proteinuria, per lo piu’ di origine tubulare, rilevatacon un test a strisce reattive per le analisi delle urine. Il passaggio delle proteine nelle urine da assenza di proteine o tracce a ++ e oltre e’ stato riscontrato in meno dell’1% dei pazienti talora durante il trattamento con 10 mg e 20 mg e in circa il 3% dei pazienti trattati con 40 mg. Un minore aumento nel passaggio da assenza o tracce a + e’ stato osservato con la dose di 20 mg. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente con il proseguire della terapia. Dall’analisi dei dati provenienti da studi clinici o dall’esperienza post-marketing finora non e’ stato identificato alcun nesso di causalita’ tra proteinuria e malattia renale acuta o progressiva. Ematuria e’ stata osservata in pazienti trattati con rosuvastatina e i dati derivanti dagli studi clinici dimostrano che il numero di eventi e’ basso. Effetti a carico della muscolatura scheletrica: nei pazienti trattati con rosuvastatina a tutte le dosi e in particolare alle dosi > 20 mg, sono stati riportati effetti a carico della muscolatura scheletrica, per esempio mialgia, miopatia (inclusa miosite) e, raramente, rabdomiolisi con e senza insufficienza renale acuta.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Aurozeb e’ controindicato durante la gravidanza e l’allattamento. Le donne in eta’ fertile devono adottare opportune misure contraccettive.Gravidanza. Rosuvastatina: dal momento che il colesterolo e gli altriderivati della biosintesi del colesterolo sono essenziali per lo sviluppo del feto, il rischio potenziale derivante dall’inibizione dell’HMG-CoA reduttasi supera i vantaggi del trattamento durante la gravidanza. Gli studi sugli animali hanno fornito prove limitate di tossicita’ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Se una paziente in terapia con Aurozeb risulta in stato di gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente sospeso. Ezetimibe: non sono disponibili dati clinici sull’uso di ezetimibe in gravidanza. Gli studi sugli animali circa l’uso di ezetimibe in monoterapia non hanno mostrato alcuna evidenza di effettinocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embriofetale, la nascita o lo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). Allattamento. Rosuvastatina: la rosuvastatina e’ escreta nel latte di ratto. Non ci sono dati disponibili sull’escrezione della rosuvastatina nel latte materno umano (vedere paragrafo 4.3). Ezetimibe: studi sui ratti hanno mostrato che l’ezetimibe viene escreto nel latte. Non e’ noto se l’ezetimibe e’ escreto nel latte materno. Fertilita’: non sono disponibili dati di studi clinici sugli effetti dell’ezetimibe sulla fertilita’ umana. L’ezetimibe non ha mostrato effetti sulla fertilita’ nei ratti maschio o femmina (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

COMPRESSE RIVESTITE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

BLISTER