DENOMINAZIONE
AYRINAL COMPRESSE ORODISPERSIBILI 10 MG
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antistaminici per uso sistemico; altri antistaminici per uso sistemico.
PRINCIPI ATTIVI
Ciascuna compressa orodispersibile contiene 10 mg di bilastina.
ECCIPIENTI
Mannitolo, sodio croscarmelloso, sodio stearil fumarato, sucralosio (E955), aroma di uva rossa (principali componenti: gomma arabica, butirrato di etile, triacetina, antranilato di metile, etanolo, d-limonene.linalolo).
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico della rinocongiuntivite allergica (stagionalee perenne) e dell’orticaria. Il farmaco e’ indicato per i bambini dai6 agli 11 anni di eta’ con un peso corporeo di almeno 20 kg.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
POSOLOGIA
Popolazione pediatrica. Bambini dai 6 agli 11 anni di eta’ con un peso corporeo di almeno 20 kg. 10 mg di bilastina (1 compressa orodispersibile) una volta al giorno per alleviare i sintomi della rinocongiuntivite allergica (rinite allergica stagionale e perenne) e dell’orticaria. La compressa orodispersibile deve essere assunta un’ora prima o dueore dopo l’assunzione di cibo o succhi di frutta. Bambini sotto i 6 anni di eta’ e sotto i 20 kg. Non possono essere effettuate raccomandazioni relativamente alla posologia. Pertanto la bilastina non deve essere usata in questa fascia di eta’. Negli adulti e negli adolescenti (al di sopra dei 12 anni di eta’) e’ appropriata la somministrazione di bilastina 20 mg. Durata del trattamento. Per la rinocongiuntivite allergica il trattamento deve essere limitato al periodo di esposizione agli allergeni. Per la rinite allergica stagionale il trattamento puo’ essere interrotto dopo la scomparsa dei sintomi e ripreso alla loro ricomparsa. Nella rinite allergica perenne puo’ essere proposto ai pazienti un trattamento continuato durante il periodo di esposizione agli allergeni. Nell’orticaria la durata del trattamento dipende dal tipo, dalla durata e dal decorso dei disturbi. Popolazioni speciali. Compromissione renale. La sicurezza e l’efficacia della bilastina nei bambini con compromissione renale non sono state stabilite. Studi condotti negli adulti in speciali gruppi di rischio (pazienti con compromissione renale) indicano che non e’ necessario un aggiustamento della dose negliadulti. Compromissione epatica. La sicurezza e l’efficacia della bilastina nei bambini con compromissione epatica non sono state stabilite.Non esiste esperienza clinica in pazienti adulti e pediatrici con compromissione epatica. Tuttavia, dato che la bilastina non viene metabolizzata e viene elimanata immodificata nell’urina e nelle feci, non si prevede che la compromissione epatica aumenti l’esposizione sistemica oltre il margine di sicurezza nei pazienti adulti. Pertanto, non e’ necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti adulti con compromissione epatica. Modo di somministrazione. Uso orale. La compressa orodispersibile deve essere collocata in bocca dove si disperde rapidamente nella saliva, in questo modo puo’ essere facilmente ingoiata. Inalternativa, la compressa orodispersibile puo’ essere dispersa in acqua prima della somministrazione. Non devono essere usati succo di pompelmo o altri succhi di frutta per la dispersione.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Popolazione pediatrica. L’efficacia e la sicurezza della bilastina nei bambini al di sotto dei 2 anni di eta’ non sono state stabilite ed esiste una limitata esperienza clinica nei bambini tra i 2 e i 5 anni di eta’, pertanto la bilastina non deve essere usata in queste fascie di eta’. Nei pazienti con compromissione renale da moderata a grave, lasomministrazione concomitante di bilastina con inibitori della P-glicoproteina, come ad esempio chetoconazolo, eritromicina, ciclosporina, ritonavir o diltiazem, puo’ aumentare i livelli plasmatici della bilastina e pertanto aumentare il rischio di effetti avversi della bilastina. Pertanto, la somministrazione concomitante di bilastina e di inibitori della P-glicoproteina (Pgp) deve essere evitata nei pazienti con compromissione renale da moderata a grave.
INTERAZIONI
Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti e sono riepilogati di seguito. Interazione con il cibo: il cibo riduce significativamente la biodisponibilita’ orale delle compresse di bilastina 20 mg del 30% e quella delle compresse orodispersibili di bilastina 10 mg del 20%. Interazione con succo di pompelmo: l’assunzione concomitante della bilastina 20 mg con il succo di pompelmo diminuisce la biodisponibilita’ della bilastina del 30%. Questo effetto puo’ verificarsi anche con altri succhi di frutta. Il grado della diminuzione della biodisponibilita’ puo’ variare a seconda dei diversi produttori e dei frutti.Il meccanismo di questa interazione e’ un’inibizione dell’OATP1A2, untrasportatore di captazione per il quale la bilastina e’ un substrato. I medicinali che sono substrati o inibitori dell’OATP1A2, come ritonavir o rifampicina, possono analogamente avere il potenziale di diminuire la concentrazione plasmatica della bilastina. Interazione con chetoconazolo o eritromicina: l’assunzione concomitante di bilastina 20 mguna volta al giorno e chetoconazolo 400 mg una volta al giorno o eritromicina 500 mg tre volte al giorno ha aumentato l’AUC della bilastinadi 2 volte e la C max di 2-3 volte. Questi cambiamenti possono esserespiegati dall’interazione con le proteine di trasporto intestinale, in quanto la bilastina e’ un substrato della P-gp e non viene metabolizzata. Questi cambiamenti non sembrano avere effetti sul profilo di sicurezza della bilastina e chetoconazolo o eritromicina, rispettivamente. Altri medicinali che sono substrati o inibitori della P-gp, come la ciclosporina, possono analogamente avere il potenziale di aumentare laconcentrazione plasmatica della bilastina. Interazione con diltiazem:l’assunzione concomitante di bilastina 20 mg una volta al giorno e diltiazem 60 mg una volta al giorno ha aumentato la C max della bilastina del 50%. Questo effetto puo’ essere spiegato dall’interazione con leproteine di trasporto intestinale e non sembra avere effetti sul profilo di sicurezza della bilastina. Interazione con alcol: la performance psicomotoria dopo l’assunzione concomitante di alcool e bilastina 20mg una volta al giorno e’ simile a quella osservata dopo l’assunzionedi alcool e placebo. Interazione con lorazepam: l’assunzione concomitante di bilastina 20 mg una volta al giorno e lorazepam 3 mg una voltaal giorno per 8 giorni non ha potenziato gli effetti sedativi sul SNCdel lorazepam. Popolazione pediatrica. Non sono stati effettuati studi di interazione nei bambini con le compresse orodispersibili di bilastina. Poiche’ non c’e’ esperienza clinica riguardo l’interazione dellabilastina con altri medicinali, cibo o succhi di frutta nei bambini, i risultati ottenuti negli studi di interazione nella popolazione adulta devono essere presi in considerazione quando la bilastina viene prescritta ai bambini. Non esistono dati clinici nei bambini per dimostrare se cambiamenti nell’AUC o C max dovuti ad interazioni influenzano il profilo di sicurezza della bilastina.
EFFETTI INDESIDERATI
Sintesi del profilo di sicurezza nella popolazione pediatrica Durantelo sviluppo clinico, la frequenza, il tipo e la gravita’ delle reazioni avverse negli adolescenti (dai 12 ai 17 anni) sono stati uguali a quelli osservati negli adulti. Le informazioni raccolte in questa popolazione (adolescenti) durante il periodo di sorveglianza post-commercializzazione hanno confermato i risultati dei trial clinici. In uno studio clinico controllato a 12 settimane, la percentuale dei bambini (2-11 anni) che hanno riscontrato eventi avversi (EA) dopo il trattamento con bilastina 10 mg per la rinocongiuntivite allergica o per l’orticaria idiopatica cronica, era paragonabile con la percentuale del gruppo che riceveva il placebo (68,5 rispetto a 67,5). Gli EA collegati al medicinale riportati piu’ comunemente da 291 bambini (2-11 anni) che ricevevano bilastina 10 mg (formulazione in compressa orodispersibile) durante gli studi clinici (*260 bambini esposti nello studio di sicurezza clinica, 31 bambini esposti nello studio farmacocinetico), erano cefalea, congiuntivite allergica, rinite e dolore addominale. Gli eventi avversi correlati al medicinale si sono verificati con una frequenza comparabile nei 249 pazienti che ricevevano il placebo. Tabella riassuntiva delle reazioni avverse nella popolazione pediatrica Di seguito sono riportate le reazioni avverse possibilmente correlate alla bilastina segnalate in oltre lo 0,1% dei bambini (2-11 anni) trattati con bilastina nel corso dello sviluppo clinico. Le frequenze sono assegnate come segue: Molto comune (>=1/10) Comune (da >=1/100 a <1/10) Non comune(da >=1/1.000 a <1/100) Raro (da >=1/10.000 a <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (non puo’ essere stabilita sulla base dei dati disponibili) Le reazioni rare, molto rare e con frequenza non nota non sono state incluse. Infezioni e infestazioni. Comune: rinite. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri, perdita di conoscenza. Patologie dell’occhio. Comune: congiuntivite allergica; non comune: irritazione degli occhi. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale/addominale superiore; non comune: diarrea, nausea,gonfiore delle labbra. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eczema, orticaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Frequenza non nota (non puo’ essere stabilita sulla base dei dati disponibili): palpitazioni, tachicardia, reazioni di ipersensibilita’ (quali anafilassi, angioedema, dispnea, eruzione cutanea, edema localizzato/gonfiore locale ed eritema) e vomito sono state osservate nel periodo post-commercializzazione. Descrizione di alcune reazioni avverse nei pazienti adulti e adolescenti. Sono stati osservati sonnolenza, cefalea, capogiri e affaticamento sia nei pazienti trattati con bilastina 20 mg che con il placebo. Le frequenze riportate sono state 3,06% rispetto a2,86% per sonnolenza; 4,1% rispetto a 3,38% per cefalea; 0,83% rispetto a 0,59% per capogiri e 0,83% rispetto a 1,32% per affaticamento. Leinformazioni durante il periodo della sorveglianza post-commercializzazione hanno confermato il profilo di sicurezza osservato durante lo sviluppo clinico. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteil sistema nazionale di segnalazione nazionale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
I dati relativi all’uso della bilastina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicanola presenza di effetti dannosi diretti o indiretti riguardanti la tossicita’ riproduttiva, il parto o lo sviluppo postnatale. A scopo precauzionale, e’ preferibile evitare l’uso durante la gravidanza. L’escrezione della bilastina nel latte materno non e’ stata studiata negli umani. Dati farmacocinetici disponibili sugli animali hanno mostrato l’escrezione della bilastina nel latte materno. La decisione in merito alla continuazione o all’interruzione dell’allattamento o all’interruzione o astensione dall’assunzione dalla terapia deve tenere in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con bilastina per la madre. Non esistono dati clinici oppuresono in numero limitato. Uno studio condotto nei ratti non ha indicato alcun effetto negativo sulla fertilita’.
Forma farmaceutica
COMPRESSE ORODISPERSIBILI
Scadenza
60 MESI
Confezionamento
BLISTER