BIKADER 28CPR RIV 150MG

SKU: 38959247 Category:

DENOMINAZIONE

BIKADER 150 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiandrogeni.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene 150 mg di bicalutamide. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 181,32 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, povidone K-29/32, crospovidone, sodio laurilsolfato, magnesio stearato. Rivestimento: lattosiomonoidrato, ipromellosa, titanio diossido (E171), macrogol 4000.

INDICAZIONI

BIKADER 150 mg e’ indicato in monoterapia o come adiuvante alla prostatectomia radicale o alla radioterapia in pazienti affetti da carcinoma della prostata localmente avanzato ad alto rischio di progressione della malattia (vedere paragrafo 5.1.). BIKADER 150 mg e’ indicato anche per la gestione dei pazienti con carcinoma della prostata localmenteavanzato, non metastatico, per i quali la castrazione chirurgica o altro intervento medico non e’ considerato appropriato o accettabile.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

La bicalutamide e’ controindicata nei soggetti di sesso femminile e nei bambini (vedere paragrafo 4.6). Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. E’ controindicata la somministrazione concomitante di terfenadina, astemizolo o cisapride con bicalutamide (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia: maschi adulti, compresi gli anziani: 150 mg (una compressa) da assumere per via orale una volta al giorno. Popolazione pediatrica: la bicalutamide non e’ indicata nei bambini e negli adolescenti. Compromissione renale: nei pazienti con compromissione renale, non e’ necessario procedere ad alcun aggiustamento del dosaggio. Non c’e’ esperienza con l’uso di bicalutamide in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4). Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica lieve, non e’ necessario procedere ad alcun aggiustamento del dosaggio. Un maggior accumulo puo’ verificarsi in pazienti con compromissione epaticada moderata a grave (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione:le compresse devono essere deglutite intere con del liquido. La durata minima del trattamento e’ di due anni o finche’ la malattia progredisce.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

AVVERTENZE

Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione diretta di uno specialista. La bicalutamide viene ampiamente metabolizzata a livello epatico. Dati indicano che la sua eliminazione puo’ risultare piu’lenta in soggetti con insufficienza epatica grave, il che potrebbe comportare un maggiore accumulo di bicalutamide. La bicalutamide deve quindi essere utilizzata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica da moderata a grave. Vista la possibilita’ di alterazioni della funzione epatica, e’ consigliabile effettuare controlli periodici sulla funzione del fegato. La maggior parte delle alterazioni si verifica nei primi 6 mesi di terapia con bicalutamide. Raramente con la bicalutamide sono state osservate alterazioni epatiche gravi e insufficienza epatica e sono stati riportati esiti fatali (vedere paragrafo 4.8). La terapia con bicalutamide deve essere interrotta se tali alterazioni hanno carattere di gravita’. Per i pazienti che presentano un’oggettiva progressione della malattia accompagnata da un elevato valore del PSA, bisogna prendere in considerazione l’interruzione della terapia con bicalutamide. E’ stato dimostrato che la bicalutamide inibisce il citocromo P450 (CYP 3A4), per cui e’ necessario prestare cautela durante la somministrazione contemporanea di farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP 3A4 (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). I pazienti affetti da rariproblemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23mg) di sodio per compressa, cioe’ essenzialmente ‘senza sodio’. La terapia di deprivazione androgenica puo’ prolungare l’intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervalloQT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con bicalutamide i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusala possibilita’ di Torsioni di punta.

INTERAZIONI

Studi in vitro hanno dimostrato che l’enantiomero R della bicalutamide e’ un inibitore del CYP 3A4 con effetti inibitori piu’ deboli sull’attivita’ del CYP 2C9, 2C19 e 2D6. Sebbene gli studi clinici che hanno impiegato antipirina come marcatore dell’attivita’ del citocromo P450 (CYP) non abbiano evidenziato alcuna potenziale interazione con la bicalutamide, l’esposizione media (AUC) del midazolam ha avuto un incremento fino all’80%, in seguito alla somministrazione concomitante di bicalutamide per 28 giorni. Per i farmaci caratterizzati da un indice terapeutico ristretto, tale incremento puo’ essere rilevante. Pertanto, la co-somministrazione di bicalutamide con composti quali terfenadina, astemizolo e cisapride e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3) e la co-somministrazione di bicalutamide con composti quali ciclosporina e bloccanti del canale del calcio deve essere effettuata con cautela. Perquesti farmaci puo’ essere indicata una riduzione della dose, in particolare se si manifestano reazioni avverse o se queste peggiorano. Perquanto riguarda la ciclosporina, si raccomanda che le concentrazioni plasmatiche e le condizioni cliniche del paziente vengano mantenute sotto stretto controllo in seguito all’inizio o al termine della terapiacon bicalutamide. La somministrazione concomitante di bicalutamide con altri medicinali che possono inibire l’ossidazione del farmaco, per esempio cimetidina e ketoconazolo, deve essere effettuata con cautela.In teoria, questo puo’ provocare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bicalutamide che, sempre in via teorica, puo’ comportare unincremento degli effetti collaterali. Studi in vitro hanno dimostratoche la bicalutamide puo’ spiazzare l’anticoagulante cumarinico warfarin dai suoi siti di legame sulle proteine. Pertanto, se si somministrabicalutamide a pazienti gia’ sottoposti a terapia con anticoagulanti cumarinici, si raccomanda di monitorare attentamente il tempo di protrombina. Poiche’ il trattamento di deprivazione androgenica puo’ prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di bicalutamide con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc. (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

In questo paragrafo gli effetti indesiderati vengono definiti come segue: molto comuni (>=1/10); comuni (da >=1/100 a <1/10); non comuni (da >=1/1000 a <1/100); rari (da >=1/10.000 a <1/1.000); molto rari (< 1/10.000), non noti (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Frequenza delle reazioni avverse. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni: ipersensibilit?, angioedema e orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: riduzione dell’appetito. Disturbi psichiatrici. Comuni: diminuzione della libido, depressione. Patologie del sistema nervoso. Comuni: vertigini, sonnolenza. Patologie cardiache. Non noti: prolungamento dell’intervallo qt (vedere paragrafi4.4 e 4.5). Patologie vascolari. Comuni: vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: malattia interstiziale polmonare e (sono stati riportati esiti fatali). Patologie gastrointestinali. Comuni: dolore addominale, costipazione, dispepsia, flatulenza, nausea. Patologie epatobiliari. Comuni. Epatotossicit?, itterizia, ipertransaminasemia ^a; rari: insufficienza epatica ^d (sono stati riporati esiti fatali). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comuni: eruzione cutanea; comuni: alopecia, irsutismo/ricrescita deicapelli, secchezza della pelle^c, prurito; rari: reazione di fotosensibilit?. Patologie renali e urinarie. Comuni: ematuria. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Molto comuni: ginecomastia e sensibilit? mammaria ^b; comuni: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: astenia; comuni: dolore al petto, edema. Esami diagnostici. Comuni:aumento di peso. ^a Le alterazioni epatiche raramente sono gravi e sono situazioni spesso transitorie, che si risolvono o migliorano con ilproseguimento della terapia o dopo la cessazione della terapia. ^b Lamaggior parte dei pazienti trattati con bicalutamide 150 mg in monoterapia avverte ginecomastia e/o dolore al seno. In studi questi sintomisono stati considerati essere gravi fino al 5% dei pazienti. La ginecomastia puo’ non risolversi spontaneamente dopo la sospensione della terapia, in particolare dopo un trattamento prolungato. ^c A causa delle convenzioni di codifica utilizzate negli studi EPC, eventi avversi relativi a ‘secchezza della pelle’ sono stati codificati con la terminologia COSTART ‘eruzione cutanea’. Nessun descrittore di frequenza separato puo’ essere quindi determinato per la dose di bicalutamide 150 mg, comunque e’ presunta la stessa frequenza relativa alla dose da 50 mg. ^d Indicato come una reazione avversa al farmaco a seguito di revisione dei dati post-commercializzazione. La frequenza e’ stata determinata dalla incidenza di eventi avversi riportati come insufficienza epatica in pazienti che ricevono un trattamento in aperto nel gruppo trattato con bicalutamide 150 mg negli studi EPC. ^e Indicato come reazioneavversa al farmaco a seguito della revisione dei dati post-commercializzazione. La frequenza e’ stata determinata dalla incidenza di eventiavversi riportati come polmonite interstiziale nel periodo di trattamento randomizzato con 150 mg negli studi EPC. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

La bicalutamide e’ controindicata nei soggetti di sesso femminile e non deve essere somministrata a donne in gravidanza o a madri in allattamento. In uno studio clinico la concentrazione media nello sperma di uomini che ricevono bicalutamide 150 mg era di 4,9 microgrammi/ml. La quantita’ di bicalutamide potenzialmente rilasciata ad una partner di sesso femminile durante il rapporto sessuale e’ bassa e corrisponde a circa 0,3 microgrammi/kg. Questo valore e’ inferiore a quello richiesto per indurre cambiamenti nella progenie di animali da laboratorio.

Forma farmaceutica

COMPRESSE RIVESTITE

Scadenza

60 MESI

Confezionamento

BLISTER