DENOMINAZIONE
BINOCRIT SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antianemici, eritropoietina.
PRINCIPI ATTIVI
1.000 UI/0,5 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mLdi soluzione contiene 2.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 16,8 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,5 mL contiene 1.000unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 8,4 microgrammi di epoetina alfa. 2.000 UI/1 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita Ogni mL di soluzione contiene 2.000 UI di epoetina alfa, corrispondentia 16,8 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 1 mL contiene 2.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 16,8 microgrammi di epoetina alfa. 3.000 UI/0,3 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 10.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 84,0 microgrammi per mL Una siringa preriempita da 0,3 mL contiene 3.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 25,2 microgrammi di epoetina alfa. 4.000 UI/0,4 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 10.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 84,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempitada 0,4 mL contiene 4.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a33,6 microgrammi di epoetina alfa. 5.000 UI/0,5 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 10.000 UI diepoetina alfa, corrispondenti a 84,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,5 mL contiene 5.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 42,0 microgrammi di epoetina alfa. 6.000 UI/0,6 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 10.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 84,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,6 mL contiene 6.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 50,4 microgrammi di epoetina alfa. 7.000 UI/0,7mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzionecontiene 10.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 84,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,7 mL contiene 7.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 58,8 microgrammi di epoetina alfa. 8.000 UI/0,8 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 10.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 84,0microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,8 mL contiene 8.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 67,2 microgrammi di epoetina alfa. 9.000 UI/0,9 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 10.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 84,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,9 mL contiene 9.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 75,6 microgrammi di epoetina alfa. 10.000 UI/1 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 10.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 84,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 1mL contiene 10.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 84,0 microgrammi di epoetina alfa. 20.000 UI/0,5 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 40.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 336,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,5 mL contiene 20.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 168,0 microgrammi di epoetina alfa. 30.000 UI/0,75 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 40.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 336,0 microgrammi per mL. Una siringa preriempita da 0,75 mL contiene 30.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 252,0 microgrammi di epoetina alfa. 40.000 UI/1 mL soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ogni mL di soluzione contiene 40.000 UI di epoetina alfa, corrispondenti a 336,0 microgrammi per mL Una siringa preriempita da 1 mL contiene 40.000 unita’ internazionali (UI), corrispondenti a 336,0 microgrammi di epoetina alfa. Prodotta in cellule di ovaio di criceto cinese (CHO) con tecnologia del DNA ricombinante.
ECCIPIENTI
Sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato dibasico diidrato, sodio cloruro, glicina, polisorbato 80, acqua per preparazioni iniettabili, acido cloridrico (per regolare il pH), sodio idrossido (per regolare il pH).
INDICAZIONI
Il medicinale e’ indicato per il trattamento dell’anemia sintomatica associata a insufficienza renale cronica (IRC): negli adulti e nei bambini di eta’ compresa tra 1 e 18 anni emodializzati e in pazienti adulti sottoposti a dialisi peritoneale. Negli adulti con insufficienza renale non ancora dializzati per il trattamento dell’anemia grave, di origine renale, accompagnata da sintomi clinici. Il farmaco e’ indicato negli adulti in trattamento chemioterapico per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di trasfusione, come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente all’inizio della chemioterapia) per il trattamento dell’anemia e la riduzione del fabbisogno trasfusionale. Binocrit e’ indicatonegli adulti facenti parte di un programma di predonazione autologa per aumentare la produzione di sangue autologo. Il trattamento deve essere effettuato solo in pazienti con anemia moderata (intervallo di concentrazione dell’emoglobina [Hb] compreso tra 10 e 13 g/dL [tra 6,2 e 8,1 mmol/L], senza carenza di ferro), quando le tecniche di risparmio di sangue non siano disponibili o siano insufficienti e l’intervento programmato di chirurgia elettiva maggiore richieda un elevato quantitativo di sangue (4 o piu’ unita’ di sangue per le donne, 5 o piu’ unita’ per gli uomini). Binocrit e’ indicato negli adulti non sideropenici,ritenuti ad alto rischio di complicanze trasfusionali, prima di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore, per ridurre l’esposizione a trasfusioni di sangue allogenico. Limitare l’uso ai pazienticon anemia moderata (intervallo di concentrazione dell’emoglobina compreso tra 10 e 13 g/dL o tra 6,2 e 8,1 mmol/L) non facenti parte di unprogramma di predonazione autologa e per i quali si preveda una perdita ematica moderata (900-1.800 mL). Il medicinale e’ indicato per il trattamento dell’anemia sintomatica (concentrazione emoglobinica <= 10 g/dL) negli adulti con sindromi mielodisplastiche (MDS) primarie a rischio basso o intermedio-1, che presentano bassi livelli di eritropoietina sierica (< 200 mU/mL).
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non somministrare il medicinale o un’altra eritropoietina ai pazienti che sviluppano un’aplasia specifica della serie rossa (PRCA) in seguito al trattamento con una qualsiasi eritropoietina. Ipertensione non controllata. Tutte le controindicazioni associate ai programmi di predonazione di sangue autologo devono essere rispettate nei pazienti acui e’ fornita un’integrazione del medicinale. L’uso del farmaco nei pazienti in attesa di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore, che non partecipano ad un programma di predonazione autologa,e’ controindicato nei pazienti con gravi patologie vascolari coronariche, arteriose periferiche, carotidee o cerebrali, compresi i pazienticon infarto miocardico recente o accidente cerebrovascolare. Pazientichirurgici che, per qualsiasi ragione, non possano ricevere una profilassi antitrombotica adeguata.
POSOLOGIA
La terapia con il medicinale deve essere iniziata sotto la supervisione di medici esperti nel trattamento di pazienti con le indicazioni riportate precedentemente. Posologia. Devono essere valutate tutte le altre cause di anemia (carenza di ferro, folato o vitamina B 12 , intossicazione da alluminio, infezione o infiammazione, perdita di sangue, emolisi e fibrosi del midollo osseo di qualsiasi origine) e devono essere trattate prima di iniziare la terapia con epoetina alfa e nel momento in cui si decide di aumentare la dose. Per garantire una risposta ottimale all’epoetina alfa, occorre assicurarsi che esistano depositi di ferro adeguati e, se necessario, somministrare un supplemento di ferro. Trattamento dell’anemia sintomatica in pazienti adulti con insufficienza renale cronica. I sintomi e le conseguenze dell’anemia possono variare a seconda di eta’, sesso e comorbidita’ mediche; e’ necessariauna valutazione individuale del decorso clinico e delle condizioni diogni singolo paziente da parte del medico. L’intervallo di concentrazione emoglobinica desiderato raccomandato e’ compreso tra 10 g/dL e 12g/dL (tra 6,2 e 7,5 mmol/L). Il medicinale deve essere somministrato in modo che i valori di emoglobina non aumentino oltre 12 g/dL (7,5 mmol/L). Deve essere evitato un aumento dell’emoglobina superiore a 2 g/dL (1,25 mmol/L) nell’arco di settimane. Se cio’ dovesse verificarsi, deve essere effettuato un aggiustamento posologico appropriato. A causa della variabilita’ intra-paziente, possono essere occasionalmente osservati valori emoglobinici individuali superiori e inferiori all’intervallo di concentrazione emoglobinica auspicato. La variabilita’ dell’emoglobina deve essere affrontata tramite la gestione della dose, tenendo conto dell’intervallo di concentrazione emoglobinica compreso tra 10 g/dL (6,2 mmol/L) e 12 g/dL (7,5 mmol/L). Livelli emoglobinici prolungati superiori a 12 g/dL (7,5 mmol/L) devono essere evitati. Se l’emoglobina aumenta di oltre 2 g/dL (1,25 mmol/L) al mese, o in presenza di livelli emoglobinici prolungati superiori a 12 g/dL (7,5 mmol/L), ridurre la dose del medicinale del 25%. Se l’emoglobina supera i 13 g/dL (8,1 mmol/L), interrompere la terapia fino a che i valori scendano sotto i 12 g/dL (7,5 mmol/L) e quindi riprendere il trattamento con Binocrit ad una dose inferiore del 25% rispetto alla dose precedente. I pazienti devono essere attentamente monitorati per assicurarsi che venga usata la dose efficace piu’ bassa approvata del farmaco per un controllo adeguato dell’anemia e dei sintomi dell’anemia, pur mantenendo una concentrazione emoglobinica inferiore o pari 12 g/dL (7,5 mmol/L). Usare cautela nell’incremento delle dosi del farmaco nei pazienti con insufficienza renale cronica. Nei pazienti con scarsa risposta emoglobinica al medicinale, devono essere prese in considerazione spiegazioni alternative alla base della scarsa risposta. Il trattamento con Binocrit consiste di due fasi: la fase di correzione e la fase di mantenimento. Pazienti adulti emodializzati. Nei pazienti in emodialisi ove sia prontamente disponibile l’accesso endovenoso, e’ preferibile la somministrazione per via endovenosa. Fase di correzione. La dose iniziale e’di 50 UI/kg, tre volte alla settimana. Se necessario, aumentare o diminuire la dose di 25 UI/kg (tre volte alla settimana) fino a raggiungere l’intervallo di concentrazione emoglobinica desiderato, compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL (tra 6,2 e 7,5 mmol/L) (questo deve avvenire gradualmente ad intervalli di almeno quattro settimane). Fase di mantenimento. La dose settimanale totale raccomandata e’ compresa tra 75 UI/kg e300 UI/kg. Deve essere effettuato un aggiustamento appropriato della dose per mantenere i valori di emoglobina entro l’intervallo di concentrazione desiderato, compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL (tra 6,2 e 7,5 mmol/L). I pazienti con valori emoglobinici inizialmente molto bassi (< 6g/dL o < 3,75 mmol/L) possono necessitare di dosi di mantenimento piu’ alte rispetto ai pazienti con anemia iniziale meno grave (> 8 g/dL o> 5 mmol/L). Pazienti adulti con insufficienza renale non ancora dializzati. Ove non sia prontamente disponibile l’accesso endovenoso, il medicinale puo’ essere somministrato per via sottocutanea. Fase di correzione. Dose iniziale di 50 UI/kg, 3 volte alla settimana, seguita, senecessario, da incrementi di 25 UI/kg (3 volte alla settimana) fino al raggiungimento del valore desiderato (questo deve avvenire gradualmente ad intervalli di almeno quattro settimane). Fase di mantenimento. Durante la fase di mantenimento, il farmaco puo’ essere somministrato 3 volte alla settimana oppure, in caso di somministrazione sottocutanea, una volta alla settimana o una volta ogni 2 settimane. Deve essere effettuato un aggiustamento appropriato della dose e degli intervalli di dosaggio per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: emoglobina compresa tra 10 g/dL e 12 g/dL (tra 6,2 e 7,5 mmol/L). L’estensione dell’intervallo tra le dosi puo’ richiedere un aumento del dosaggio. Il dosaggio massimo non deve superare le 150 UI/kg 3 volte alla settimana, 240 UI/kg (fino a un massimo di 20.000 UI) una volta alla settimana, o 480 UI/kg (fino a un massimo di 40.000 UI) una volta ogni 2 settimane. Pazienti adulti sottoposti a dialisi peritoneale. Ovenon sia prontamente disponibile l’accesso endovenoso, il medicinale puo’ essere somministrato per via sottocutanea. Fase di correzione. La dose iniziale e’ di 50 UI/kg, due volte alla settimana. Fase di mantenimento. La dose di mantenimento raccomandata e’ compresa tra 25 UI/kg e 50 UI/kg, due volte alla settimana, in 2 iniezioni uguali. Deve essere effettuato un aggiustamento appropriato della dose per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato, compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL (tra 6,2 e 7,5 mmol/L). Trattamento di pazienti adulti con anemiaindotta dalla chemioterapia. I sintomi e le conseguenze dell’anemia possono variare a seconda di eta’, sesso e gravita’ complessiva della malattia; e’ necessaria una valutazione individuale del decorso clinicoe delle condizioni di ogni singolo paziente da parte del medico. Il medicinaledeve essere somministrato ai pazienti anemici (ad es. con concentrazione emoglobinica <= 10 g/dL (6,2 mmol/L)). La dose iniziale e’di 150 UI/kg per via sottocutanea, 3 volte alla settimana. In alternativa, il farmaco puo’ essere somministrato a una dose iniziale di 450 UI/kg per via sottocutanea una volta alla settimana. Deve essere effettuato un aggiustamento appropriato della dose per mantenere i valori di emoglobina entro l’intervallo di concentrazione desiderato, compresotra 10 g/dL e 12 g/dL (tra 6,2 e 7,5 mmol/L). A causa della variabilita’ intra-paziente, possono essere osservate occasionalmente singole concentrazioni emoglobiniche superiori e inferiori all’intervallo di concentrazione emoglobinica auspicato.
CONSERVAZIONE
Conservare e trasportare in frigorifero (2 gradi C – 8 gradi C). Questo intervallo di temperatura deve essere osservato strettamente fino alla somministrazione al paziente. Per l’uso ambulatoriale, il medicinale puo’ essere prelevato dal frigorifero, senza riporvelo nuovamente, per un periodo massimo di 3 giorni a temperatura non superiore a 25 gradi C. Se il medicinale non e’ stato utilizzato al termine di tale periodo, deve essere eliminato. Non congelare o agitare. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE
Considerazioni generali. Nei pazienti trattati con epoetina alfa, la pressione arteriosa deve essere attentamente monitorata e controllata,secondo necessita’. L’epoetina alfa deve essere usata con cautela in presenza di ipertensione non trattata, trattata in misura inadeguata oscarsamente controllabile. Puo’ essere necessario aggiungere medicinali o aumentare la dose della terapia antipertensiva. Interrompere il trattamento con epoetina alfa se la pressione arteriosa non puo’ esserecontrollata. Anche durante il trattamento con epoetina alfa di pazienti con pressione arteriosa precedentemente normale o bassa, si sono manifestate crisi ipertensive con encefalopatia e convulsioni richiedenti l’intervento immediato di un medico e la terapia intensiva. Deve essere prestata particolare attenzione a cefalee trafittive improvvise ditipo simil- emicranico, che possono essere un segno premonitore. L’epoetina alfa deve essere usata con cautela in pazienti con epilessia, convulsioni all’anamnesi o condizioni mediche associate a una predisposizione all’attivita’ convulsiva, come infezioni del SNC e metastasi cerebrali. L’epoetina alfa deve essere usata con cautela in pazienti coninsufficienza epatica cronica. La sicurezza dell’epoetina alfa non e’stabilita in pazienti con disfunzione epatica. E’ stata osservata un’aumentata incidenza di eventi trombotici vascolari (TVE) nei pazienti trattati con ESA. Questi comprendono trombosi ed embolie venose e arteriose (tra cui alcuni casi con esito fatale), come trombosi venosa profonda, emboli polmonari, trombosi retinica e infarto miocardico. Inoltre, sono stati riportati accidenti cerebrovascolari (comprendenti infarto cerebrale, emorragia cerebrale e attacchi ischemici transitori). Il rischio segnalato di questi TVE deve essere valutato con attenzione in rapporto ai benefici attesi dal trattamento con epoetina alfa, in particolare nei pazienti con fattori di rischio preesistenti per i TVE,comprendenti obesita’ e TVE all’anamnesi (per es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare e accidente cerebrovascolare). In tutti i pazienti, i livelli di emoglobina devono essere sottoposti a stretto monitoraggio, a causa del rischio potenzialmente piu’ elevato di eventi tromboembolici ed esito fatale nel caso i pazienti vengano trattati a livelli di emoglobina superiori all’intervallo di concentrazione dell’indicazione. Durante il trattamento con epoetina alfa puo’ verificarsi un moderato aumento dose- dipendente della conta piastrinica nell’ambito del range normale. Tale aumento regredisce durante il proseguimento della terapia. Inoltre, sono stati riportati casi di trombocitemia al di sopra del range normale. Si raccomanda di sottoporre la conta piastrinica a regolare monitoraggio durante le prime otto settimane di terapia. Devono essere valutate tutte le altre cause di anemia (carenza diferro, folato o vitamina B 12 , intossicazione da alluminio, infezione o infiammazione, perdita di sangue, emolisi e fibrosi del midollo osseo di qualsiasi origine) e devono essere trattate prima di iniziare la terapia con epoetina alfa e nel momento in cui si decide di aumentare la dose. Nella maggior parte dei casi, i valori di ferritina nel siero si riducono contemporaneamente all’aumento dell’ematocrito. Per garantire una risposta ottimale all’epoetina alfa, occorre assicurarsi che esistano depositi di ferro adeguati e, se necessario, somministrare un supplemento di ferro. Nei pazienti con insufficienza renale cronica, si raccomanda la somministrazione di ferro (ferro elementare, da 200a 300 mg/die per via orale negli adulti e da 100 a 200 mg/die per viaorale nei soggetti pediatrici) se i livelli sierici di ferritina sonoinferiori a 100 ng/mL. Nei pazienti oncologici, si raccomanda la somministrazione di ferro (ferro elementare, da 200 a 300 mg/die per via orale) se la saturazione della transferrina e’ inferiore al 20%. Nei pazienti facenti parte di un programma di predonazione autologa, la somministrazione di ferro (ferro elementare, 200 mg/die per via orale) deve avvenire diverse settimane prima di iniziare il predeposito autologo, in modo da formare abbondanti depositi di ferro prima dell’inizio della terapia con epoetina alfa, e per l’intera durata della terapia conepoetina alfa. Nei pazienti in attesa di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore, la somministrazione di ferro (ferro elementare, 200 mg/die per via orale) deve avvenire per l’intera durata della terapia con epoetina alfa. Se possibile, la somministrazione di ferro deve iniziare prima dell’inizio della terapia con epoetina alfa, inmodo da formare depositi di ferro adeguati. Molto raramente, e’ stataosservata la comparsa o l’esacerbazione della porfiria in pazienti trattati con epoetina alfa. L’epoetina alfa deve essere usata con cautela nei pazienti con porfiria. In associazione al trattamento con epoetina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi tossica epidermica (TEN), che possono essere fatali o rappresentare un rischio per lavita. Sono stati osservati casi piu’ severi con epoetine a lunga durata d’azione. Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati in merito ai segni e ai sintomi e si deve attuare un attento monitoraggio al fine di verificare il manifestarsi di potenziali reazioni cutanee. Se si manifestano segni e sintomi riconducibili a queste reazioni, la somministrazione del medicinale deve essere immediatamente interrotta e si deve prendere in considerazione un trattamento alternativo. Se il paziente ha sviluppato una reazione cutanea severa come SJS o TEN a causa dell’uso del farmaco, il trattamento con Binocrit non dovra’ mai essere ripreso per quel paziente. Per migliorare la tracciabilita’ degli agenti stimolanti l’eritropoiesi (ESA), il nome e il numero di lotto dell’agente somministrato devono essere registrati (oppure indicati) in modo inequivocabile nella documentazione sanitaria del paziente. I pazienti devono passare da un ESA a un altro esclusivamente sotto supervisione adeguata. Aplasia specifica della serie rossa (PRCA). E’ stata riportata PRCA mediata da anticorpi dopo mesi o anni di trattamento con epoetina alfa. Sono stati riportati anche casi in pazienti con epatite C trattati con interferone e ribavirina, in presenza di terapia concomitante con ESA. L’epoetina alfa non e’ approvata per il trattamento dell’anemia associata ad epatite C.
INTERAZIONI
Non esiste alcuna evidenza che indichi che il trattamento con epoetina alfa alteri il metabolismo di altri medicinali. I medicinali che riducono l’eritropoiesi possono ridurre la risposta all’epoetina alfa. Dal momento che la ciclosporina viene legata dagli eritrociti, esiste lapossibilita’ di interazione tra medicinali. Se l’epoetina alfa viene somministrata contemporaneamente alla ciclosporina, devono essere sottoposti a monitoraggio i livelli ematici di ciclosporina e deve essere modificata la dose di ciclosporina con l’aumento dell’ematocrito. Non esiste alcuna evidenza che indichi un’interazione tra epoetina alfa e il fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF) o il fattore stimolante le colonie di granulociti e macrofagi (GM-CSF) relativamentealla differenziazione o proliferazione ematologica in campioni bioptici tumorali in vitro. In pazienti adulte con carcinoma mammario metastatico, la co-somministrazione sottocutanea di 40.000 UI/mL di epoetinaalfa con 6 mg/kg di trastuzumab non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di trastuzumab.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. La reazione avversa al farmaco piu’ frequente durante il trattamento con epoetina alfa e’ l’aumento dose-dipendente della pressione arteriosa o il peggioramento di un’ipertensione preesistente. La pressione arteriosa deve essere monitorata, inparticolare all’inizio della terapia. Le reazioni avverse al farmaco piu’ frequenti osservate negli studi clinici con epoetina alfa sono leseguenti: diarrea, nausea, vomito, piressia e cefalea. La malattia simil-influenzale puo’ manifestarsi in particolare all’inizio del trattamento. Una congestione del tratto respiratorio, comprendente eventi dicongestione del tratto respiratorio superiore, congestione nasale e nasofaringite, e’ stata segnalata in studi con intervalli estesi tra ledosi in pazienti adulti affetti da insufficienza renale e non ancora sottoposti a dialisi. E’ stata osservata un’aumentata incidenza di eventi trombotici vascolari (TVE) nei pazienti trattati con ESA. Su un totale di 3.417 soggetti inclusi in 25 studi randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo o terapia standard, il profilo di sicurezza complessivo dell’epoetina alfa e’ stato valutato in 2.094 soggettianemici. Sono stati inclusi 228 soggetti con insufficienza renale cronica trattati con epoetina alfa in 4 studi sull’insufficienza renale cronica (2 studi in pre-dialisi [N = 131 soggetti esposti con insufficienza renale cronica] e 2 in dialisi [N = 97 soggetti esposti con insufficienza renale cronica]; 1.404 soggetti oncologici esposti in 16 studi sull’anemia dovuta a chemioterapia; 147 soggetti esposti in 2 studi sulla donazione di sangue autologo; 213 soggetti esposti in 1 studio nel periodo perioperatorio e 102 soggetti esposti in 2 studi sulle MDS.Le reazioni avverse al farmaco riferite da >= 1% dei soggetti trattati con epoetina alfa in questi studi sono riportate di seguito. Stima della frequenza: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); noncomune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: aplasia specifica della serie rossa, trombocitemia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: iperkaliemia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilit?; raro: reazione anafilattica. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: convulsioni. Patologie vascolari. Comune: ipertensione, trombosi venosae arteriosa; non nota: crisi ipertensiva. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse; non comune: congestione delle vie respiratorie. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non comune: orticaria; non nota: edema angioneurotico. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, dolore osseo, mialgia, dolore a un arto. Patologie congenite, familiari e genetiche. Raro: porfiria acuta. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia; comune: brividi, malattia similinfluenzale, reazioni in sede di iniezione, edema periferico; non nota: medicinale inefficace. Esami diagnostici. Raro: anticorpo anti-eritropoietina positivo. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Sono state riportate reazioni di ipersensibilita’ comprendenti casi di eruzione cutanea (orticariainclusa), reazioni anafilattiche ed edema angioneurotico. Anche durante il trattamento con epoetina alfa di pazienti con pressione arteriosa precedentemente normale o bassa, si sono manifestate crisi ipertensive con encefalopatia e convulsioni richiedenti l’intervento immediato di un medico e la terapia intensiva. Deve essere prestata particolare attenzione a cefalee trafittive improvvise di tipo simil-emicranico, che possono essere un segno premonitore. In associazione al trattamentocon epoetina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi tossica epidermica (TEN), che possono essere fatali o rappresentare un rischio per la vita. Molto raramente e’ stata riportata aplasia specificadella serie rossa mediata da anticorpi (in < 1/10.000 casi per anno paziente) dopo mesi o anni di trattamento con epoetina alfa. Sono statiriportati piu’ casi con la via di somministrazione sottocutanea (s.c.) rispetto alla via e.v. Pazienti adulti con MDS a rischio basso o intermedio-1. Nello studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, multicentrico, 4 soggetti (4,7%) hanno manifestato TVE (morte improvvisa, ictus ischemico, embolia e flebite). Tutti i TVE si sono verificati nel gruppo trattato con epoetina alfa e nelle prime 24 settimane dello studio. Tre sono stati TVE confermati, mentre nel caso rimanente (morte improvvisa), l’evento tromboembolico non e’ stato confermato. Due soggetti presentavano fattori di rischio significativi (fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca e tromboflebite). Popolazione pediatrica con insufficienza renale cronica in emodialisi. L’esposizione di pazienti pediatrici con insufficienza renale cronica in emodialisi in studi clinici e nell’esperienza post-marketing e’ limitata.In questa popolazione non e’ stata segnalata alcuna reazione avversa specifica per i soggetti pediatrici che non sia citata nella tabella precedente o che non sia coerente con la patologia di base. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiestodi segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’ Allegato V .
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. I dati relativi all’uso di epoetina alfa in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animalihanno mostrato una tossicita’ riproduttiva. Pertanto, l’epoetina alfadeve essere usata in gravidanza solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio per il feto. L’uso di epoetina alfa non e’ raccomandato nelle pazienti chirurgiche in gravidanza facenti parte di unprogramma di predonazione autologa. Allattamento. Non e’ noto se l’epoetina alfa esogena sia escreta nel latte materno. L’epoetina alfa deve essere usata con cautela nelle donne che allattano. Si deve deciderese interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con epoetina alfa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. L’uso di epoetina alfa non e’ raccomandato nelle pazienti chirurgiche in allattamento facenti parte di un programma di predonazione autologa. Fertilita’. Non vi sono studi volti a determinare l’effetto potenziale dell’epoetina alfa sulla fertilita’ maschile o femminile.
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
SIRINGA