DENOMINAZIONE
BLOPRESS COMPRESSE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antagonisti dell’Angiotensina II, non associati.
PRINCIPI ATTIVI
Questo farmaco da 2 mg in compresse: ogni compressa contiene 2 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 95,4 mg di lattosio monoidrato. Questo farmaco da 4 mg in compresse: ogni compressa contiene 4 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 93,4 mg di lattosio monidrato. Questo farmaco da 8 mg in compresse: ogni compressa contiene 8 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 89,4 mg di lattosio monidrato. Blopress 16 mg compresse: ogni compressa contiene 16 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 81,3 mg di lattosio monoidrato. Questo farmaco da 32 mg in compresse: ogni compressa contiene 32 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 162,7 mg di lattosio monoidrato.
ECCIPIENTI
Carmellosa calcica, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais, macrogol. In aggiunta le compresse da 8 mg, 16 mg e 32 mg contengono ossido di ferro rosso E172.
INDICAZIONI
Questo farmaco e’ indicato per il trattamento dell’ipertensione essenziale negli adulti. Trattamento dell’ipertensione in bambini e adolescenti di eta’ compresa tra 6 e 18 anni. Il trattamento di pazienti adulti con insufficienza cardiaca e compromissione della funzione sistolica ventricolare sinistra (frazione di eiezione ventricolare sinistra <=40%) quando gli ACEinibitori non sono tollerati o come terapia aggiuntiva agli ACE-inibitori in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, nonostante la terapia ottimale, quando gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono tollerati.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ a candesartan cilexetil o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Grave compromissioneepatica e/o colestasi. Bambini di eta’ inferiore ad 1 anno. L’uso concomitante di questo farmaco con medicinali contenenti aliskiren e’ controindicato nei pazienti affetti 2 da diabete mellito o compromissionerenale (GFR < 60 ml/min/1.73 m).
POSOLOGIA
Dosaggio nell’ipertensione La dose iniziale raccomandata e la dose abituale di mantenimento di questo farmaco e’ di 8 mg una volta al giorno. La maggior parte dell’effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane. In alcuni pazienti in cui la pressione arteriosa non e’ adeguatamente controllata, la dose puo’ essere aumentata fino a 16 mg una volta al giorno e fino ad un massimo di 32 mg una volta al giorno. La terapia deve essere adattata in base alla risposta pressoria. Questo medicinale puo’ anche essere somministrato con altri agenti antipertensivi. L’aggiunta di idroclorotiazide ha mostrato un effetto antiipertensivo aggiuntivo con varie dosi di questo farmaco. Anziani: nessun aggiustamento iniziale del dosaggio e’ necessario nei pazienti anziani. Pazienti con deplezione del volume intravascolare Nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione del volume intravascolare, si puo’ considerare una dose iniziale di 4 mg. Pazienti con compromissione renale: nei pazienti con compromissione renale la dose iniziale e’ di 4 mg, inclusi i pazienti in emodialisi. La dose deve essere titolata in base alla risposta. L’esperienza nei pazienti coninsufficienza renale molto grave o allo stadio terminale (Cl creatinina < 15 ml/min) e’ limitata. Pazienti con compromissione epatica Si raccomanda una dose iniziale di 4 mg una volta al giorno in pazienti concompromissione epatica di grado lieve e moderato. La dose puo’ essereadattata in base alla risposta. Questo farmaco e’ controindicato in pazienti con compromissione epatica grave e/o colestasi. Pazienti di razza nera: l’effetto antipertensivo di candesartan e’ meno evidente neipazienti di razza nera rispetto ai pazienti di razza non nera. Pertanto, un incremento dei dosaggi di questo medicinale e l’aggiunta di unaterapia concomitante possono essere piu’ frequentemente necessari peril controllo della pressione arteriosa nei pazienti di razza nera rispetto a quelli di razza non nera. Popolazione pediatrica. Bambini e adolescenti di eta’ compresa tra 6 e 18 anni: la dose iniziale raccomandata e’ 4 mg una volta al giorno. Per pazienti di peso < 50 kg: nei pazienti la cui pressione sanguigna non e’ adeguatamente controllata, la dose puo’ essere aumentata fino ad un massimo di 8 mg una volta al giorno. Per pazienti di peso >= 50 kg: nei pazienti la cui pressione sanguigna non e’ adeguatamente controllata, la dose puo’ essere aumentata a 8 mg una volta al giorno e successivamente a 16 mg una volta al giorno se necessario. Dosi superiori ai 32 mg non sono state studiate nei pazienti pediatrici. La maggior parte dell’effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane. Per bambini con possible deplezione del volume intravascolare (per es. pazienti trattati con diuretici, in particolare quelli con funzione renale compromessa), il trattamento con questo medicinale deve essere iniziato sotto stretta supervisione medica e deve essere considerata una dose iniziale piu’ bassa rispetto alla suddetta dose iniziale generale. Questo farmaco non e’ stato studiato neibambini con tasso di filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min/1,73m^2. Pazienti pediatrici di razza nera: l’effetto antipertensivo di candesartan e’ meno evidente in pazienti di razza nera rispetto ai pazienti di razza non nera. Bambini di eta’ al di sotto di 1 anno e fino a 6 anni. La sicurezza e l’efficacia nei bambini di eta’ da 1 a 6 anninon e’ stata stabilita. I dati attualmente disponibili sono descrittima non puo’ essere data nessuna raccomandazione sulla posologia. Questo medicinale e’ controindicato in bambini di eta’ al di sotto di 1 anno. Posologia nello scompenso cardiaco: la dose usuale iniziale raccomandata di questo medicinale e’ 4 mg una volta al giorno. La titolazione fino alla dose target di 32 mg una volta al giorno (dose massima) o fino alla dose piu’ elevata tollerata e’ effettuata raddoppiando la dose ad intervalli di almeno 2 settimane. La valutazione di pazienti conscompenso cardiaco deve sempre prevedere il monitoraggio della funzione renale, inclusa la creatininemia e la potassiemia. Questo farmaco puo’ essere somministrato con altri trattamenti per lo scompenso cardiaco, inclusi gli ACEinibitori, i beta-bloccanti, i diuretici e i digitalici o una combinazione di questi medicinali. Questo farmaco puo’ essere somministrato contemporaneamente a un ACE-inibitore in pazienti coninsufficienza cardiaca sintomatica, nonostante la terapia standard ottimale per l’insufficienza cardiaca quando gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono tollerati. La combinazione di un ACEinibitore, un diuretico risparmiatore di potassio (es spironolattone)e questo farmaco non e’ raccomandata e deve essere considerata solo dopo attenta valutazione dei potenziali benefici e rischi. Popolazioni speciali di pazienti. Nessun aggiustamento iniziale del dosaggio e’ necessario nei pazienti anziani o nei pazienti con deplezione del volumeintravascolare, compromissione renale o compromissione epatica da lieve a moderata. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale nei bambini dalla nascita ai 18 anni non sono state accertate nel trattamento dello scompenso cardiaco. Non ci sono dati disponibili. Metodo di somministrazione: uso orale. Questo farmaco deve essere somministrato una volta al giorno indipendentemente dall’assunzione di cibo. La biodisponibilita’ di candesartan non e’ influenzata dal cibo.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
AVVERTENZE
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS). Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita’ renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACEinibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non e’ pertanto raccomandato. Se la terapia del duplice blocco e’ considerata assolutamente necessaria, cio’ deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita’ renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Compromissione renale: come con altri agenti che inibiscono il sistema renina-angiotensina- aldosterone, e’ possibile prevedere modifiche della funzione renale in pazienti suscettibili trattati con questo farmaco. Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina, quando questo medicinale viene usato in pazienti ipertesi con compromissione renale. L’esperienza e’ limitata nei pazienti con compromissione renale molto grave o allo stadio terminale (Cl creatinina < 15 ml/min). In questi pazienti questo medicinale deve essere attentamente titolato attraverso il monitoraggio della pressione arteriosa. La valutazione dei pazienti con scompenso cardiaco deve includere accertamenti periodici della funzione renale, in particolare nei pazienti anzianidi eta’ uguale o superiore a 75 anni, e nei pazienti con compromissione renale. Durante la titolazione della dose di questo farmaco, si raccomanda di monitorare le concentrazioni sieriche di creatinina e potassio. Gli studi clinici nello scompenso cardiaco non hanno incluso pazienti con concentrazioni sieriche di creatitina > di 265 mcmol/l (> 3 mg/dl). Uso nei pazienti pediatrici inclusi i pazienti con compromissione renale: questo medicinale non e’ stato studiato nei bambini con un tasso di filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min/1,73m^2. Terapia concomitante con ACE-inibitori nello scompenso cardiaco: il rischio di reazioni avverse, in particolare ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita’ renale (inclusa l’insufficienza renale acuta), puo’ aumentare quando questo farmaco viene assunto in associazionecon un ACE-inibitore. Anche la tripla associazione di un ACEinibitore, un antagonista del recettore dei mineralcorticoidi e candesartan none’ raccomandata. L’uso di queste associazioni deve essere effettuato sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequentemonitoraggio della funzionalita’ renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Emodialisi: durante la dialisi la pressione arteriosa puo’ essere particolarmente sensibile al blocco del recettore AT 1 come risultato del ridotto volume plasmatico e dell’attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto questo farmaco deve essere attentamente dosato attraverso il monitoraggio della pressione arteriosa nei pazienti in emodialisi. Stenosi dell’arteria renale: prodotti medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina- aldosterone, inclusi gli antagonisti dei recettori dell’Angiotensina II (AIIRA), possono aumentare l’azotemia e la creatininemia in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria renale in presenza di rene unico. Trapianto renale: non ci sono esperienze circa l’uso di questo farmaco in pazienti che hanno subito un recente trapianto renale. Ipotensione: durante il trattamento con questo farmaco puo’ verificarsi ipotensione in pazienti con scompenso cardiaco. Cio’ si puo’ verificare anche in pazienti ipertesi con deplezione del volume intravascolare come per esempio quelli che assumono diuretici a dosi elevate. Si deve usare cautela quando si inizia la terapia e si deve cercare di correggere l’ipovolemia. Per i bambini con possibledeplezione del volume intravascolare (per es. pazienti trattati con diuretici, in particolare quelli con funzione renale compromessa), il trattamento con candesartan deve essere iniziato sotto stretta supervisione medica e deve essere considerata una dose iniziale piu’ bassa. Anestesia ed interventi chirurgici: durante l’anestesia e gli interventichirurgici, in pazienti trattati con antagonisti dell’Angiotensina II, puo’ verificarsi ipotensione dovuta al blocco del sistema renina- angiotensina. Molto raramente l’ipotensione puo’ essere cosi’ grave da giustificare l’impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie. Stenosi aortica e mitralica (cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva). Come con altri vasodilatatori, si raccomanda speciale cautelain pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Iperaldosteronismo primario: pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono generalmente a prodotti medicinali antipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto l’uso di questo farmaco non e’ raccomandato in questa popolazione. Iperpotassiemia: l’uso concomitante di questo medicinale con diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio sostituti del sale contenenti potassio o altri prodotti medicinali che possono aumentare la potassiemia (come l’eparina) puo’ causare l’aumento sierico di potassio in pazienti ipertesi. Il monitoraggio dei livelli sierici di potassio deve essere effettuato laddove appropriato. In pazienti con scompenso cardiaco trattati con questo farmaco, si puo’ manifestare iperpotassiemia. Si raccomanda il monitoraggio periodico dei livelli sierici di potassio. La combinazionedi un ACEinibitore, di un diuretico risparmiatore di potassio (es spironolattone) e di questo farmaco non e’ raccomandata e deve essere considerata solo dopo attenta valutazione dei potenziali benefici e rischi.
INTERAZIONI
I composti che sono stati sperimentati negli studi di farmacocineticaclinica includono idroclorotiazide, warfarin, digossina, contraccettivi orali (etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide, nifedipina ed enalapril. Non sono state identificate interazioni farmacocineticheclinicamente rilevanti con altri prodotti medicinali. L’uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri prodotti medicinali (es eparina) puo’ aumentare la potassiemia. Se appropriato, puo’ essere preso in considerazione il monitoraggio della potassiemia. Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e reazioni tossiche sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con ACE-inibitori. Un effetto simile puo’ verificarsi con gli AIIRA. Non e’ raccomandato l’uso di candesartan con il litio. Se la combinazione risulta necessaria, e’ raccomandato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio. Quando gli AIIRA sono somministrati simultaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (per es. inibitori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico (> 3 g/die) e FANS non selettivi), si puo’ verificare un’attenuazione dell’effetto antipertensivo. Come con gli ACE-inibitori, l’uso concomitate di AIIRA eFANS puo’ portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico, specialmente in pazienti con pre-esistente funzione renale compromessa. La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devonoessere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all’inizio della terapia concomitante e da allora in poi periodicamente. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensinaaldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, e’ associato ad unamaggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita’ renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi di interazionesolo negli adulti.
EFFETTI INDESIDERATI
Trattamento dell’ipertensione negli studi clinici controllati le reazioni avverse sono state lievi e transitoriee. L’incidenza totale deglieventi avversi non ha mostrato alcuna correlazione con la dose o l’eta’. La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi e’ stata simile con candesartan cilexetil (3,1%) e placebo (3,2%). Da un’analisicomplessiva dei dati ottenuti da studi clinici su pazienti ipertesi, le reazioni avverse con candesartan cilexetil sono state definite sulla base dell’incidenza di eventi avversi con candesartan cilexetil almeno dell’1% piu’ alta rispetto all’incidenza osservata con placebo. Sulla base di questa definizione, le reazioni avverse piu’ comunemente riportate sono state capogiro/vertigini, cefalea e infezioni respiratorie. Di seguito vengono presentate le reazioni avverse riportate da studi clinici e dall’esperienza postmarketing. Le frequenze usate in tuttoil paragrafo sono: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione respiratoria. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: iperpotassiemia, iponatriemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro/vertigini, cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea; non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalita’ epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: dolore alla schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali ed urinarie. Molto raro: ridotta funzionalita’ renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili. Esami di laboratorio: in genere non ci sono state influenze clinicamente rilevanti di questo farmaco suiparametri di laboratorio routinari. Come per altri inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono state osservate lievi diminuzioni dell’emoglobina. Di solito non e’ necessario alcun monitoraggio routinario degli esami di laboratorio nei pazienti trattati con questomedicinale. Comunque, in pazienti con alterata funzionalita’ renale, si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina. Popolazione pediatrica: la sicurezza di candesartan cilexetil e’ stata monitorata in 255 bambini e adolescenti con ipertensione, di eta’ dai 6 ai 18 anni, durante uno studio clinico di efficacia della durata di 4 settimane e uno studio aperto della duratadi 1 anno. In quasi tutte le classi dei differenti sistemi ed organi,la frequenza degli eventi avversi nei bambini e’ stata all’interno del range comune/non comune. Mentre la natura e la gravita’ degli eventiavversi sono state simili a quelle osservate negli adulti, la frequenza di tutti gli eventi avversi e’ stata piu’ alta nei bambini e negli adolescenti, particolarmente in: cefalea, capogiro, infezione del tratto respiratorio superiore, sono “molto comuni”(>=1/10) nei bambini e comuni (>=1/100 a <1/10) negli adulti. La tosse e’ stata “molto comune”(>1/10) nei bambini e molto rara (<1/10.000) negli adulti. La reazione cutanea e’ stata comune (>=1/100 a <1/10) nei bambini e molto rara (<1/10.000) negli adulti. L’iperpotassiemia, l’iponatriemia e l’alterata funzionalita’ epatica sono state non comuni (>= 1/1.000 a < 1/100) nei bambini e molto rare (<1/10.000) negli adulti. L’aritmia sinusale, la nasofaringite e la piressia sono state “comuni” (>=1/100 a <1/10) eil dolore orofaringeo e’ stato “molto comune” (>=1/10) nei bambini, ma nessuno di questi eventi e’ stato osservato negli adulti. Comunque queste sono malattie temporanee e molto diffuse nell’infanzia. Il profilo di sicurezza totale per candesartan cilexetil nei pazienti pediatrici non si differenzia in maniera significativa dal profilo di sicurezza negli adulti. Trattamento dello scompenso cardiaco: il profilo di tollerabilita’ di questo farmaco osservato nei pazienti adulti con scompenso cardiaco e’ stato coerente con la farmacologia del farmaco e lo stato di salute dei pazienti. Nel programma clinico CHARM, che ha confrontato questo farmaco a dosaggi fino a 32 mg (n = 3.803) con placebo (n=3.796), il 21,0% del gruppo trattato con candesartan cilexetil ed il16,1% del gruppo trattato con placebo ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. Le reazioni avverse piu’ comunemente riportate sono state iperpotassiemia, ipotensione, alterata funzionalita’ renale. Questi eventi sono stati piu’ comuni nei pazienti di eta’ superiore ai 70 anni, diabetici o soggetti che avevano ricevuto altri medicinali che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone, in particolare un ACE inibitore e/o spironolattone. Di seguito vengono presentate le reazioni avverse riportate da studi clinici e dall’esperienza postmarketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperpotassiemia; Molto raro: iponatriemia. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: capogiro, cefalea. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea; non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumentodegli enzimi epatici, alterata funzionalita’ epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: mal di schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Comune: ridotta funzionalita’ renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili. Esami di laboratorio: iperpotassiemia ed alterata’ funzionalita’ renale sono comuni in pazienti trattati con questo farmaco per l’indicazione relativa allo scompenso cardiaco. Si raccomanda un periodico monitoraggio delleconcentrazioni sieriche di creatinina e di potassio. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l’uso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non e’ raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L’uso degli AIIRA e’ controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita’ a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo’ essere escluso un piccolo aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puo’ esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’usoin gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E’ noto che nella donna l’esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita’ fetale (ridotta funzionalita’ renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicita’ neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita’ renale e delcranio. I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione. Allattamento: poiche’ non sono disponibili dati riguardanti l’uso di questo farmaco durante l’allattamento, questo medicinale non e’ raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamentodi neonati o prematuri.
Forma farmaceutica
COMPRESSE DIVISIBILI
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BLISTER