BONVIVA 1CPR RIV 150MG

SKU: 36899019 Category:

DENOMINAZIONE

BONVIVA 150 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per il trattamento delle patologie ossee, bisfosfonati.

PRINCIPI ATTIVI

Ciascuna compressa rivestita con film contiene 150 mg di acido ibandronico (come, sodio monoidrato).

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, povidone, cellulosa microcristallina, crospovidone, acido stearico, silice colloidale anidra. Rivestimento della compressa: ipromellosa, titanio diossido (E171), talco, macrogol 6000.

INDICAZIONI

Trattamento dell’osteoporosi in donne in post-menopausa ad elevato rischio di frattura. E’ stata dimostrata una riduzione del rischio di fratture vertebrali; non e’ stata stabilita l’efficacia sulle fratture del collo del femore.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ all’acido ibandronico o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipocalcemia. Anomalie dell’esofago che ritardano lo svuotamentoesofageo, come stenosi o acalasia. Incapacita’ di mantenere la posizione eretta in piedi o da seduti per almeno 60 minuti.

POSOLOGIA

Posologia. La dose raccomandata e’ una compressa rivestita con film da 150 mg una volta al mese. E’ preferibile assumere la compressa nellostesso giorno di ogni mese. Bonviva deve essere assunto dopo un digiuno notturno (di almeno 6 ore) e 1 ora prima dell’assunzione di cibi e bevande (a parte l’acqua) del mattino o di qualsiasi altro medicinale o integratore orali (compreso il calcio). In caso di dimenticanza di una somministrazione, alle pazienti va indicato di prendere una compressa di Bonviva da 150 mg il mattino successivo al giorno in cui si sonoricordate, a meno che non manchino meno di 7 giorni alla successiva assunzione programmata. In seguito le pazienti devono continuare ad assumere la compressa una volta al mese alla scadenza programmata inizialmente. Nel caso in cui manchino meno di 7 giorni alla successiva assunzione programmata, le pazienti devono attendere fino al giorno della successiva assunzione e quindi continuare ad assumere una compressa unavolta al mese come programmato inizialmente. Le pazienti non devono assumere due compresse nella stessa settimana. Le pazienti devono ricevere un’integrazione di calcio e/o vitamina D se l’assunzione con gli alimenti e’ inadeguata. Non e’ stata stabilita’ la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l’osteoporosi. La necessita’ di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singola pazienteperiodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali di Bonviva, in particolare dopo 5 o piu’ anni d’uso. Popolazioni particolari. Pazienti con insufficienza renale In conseguenza della limitata esperienza clinica il trattamento con Bonviva non e’ raccomandato nelle pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Nelle pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata con clearance della creatinina pari o superiore a 30 ml/min non e’ necessario alcun aggiustamento di dose. Pazienti con insufficienza epatica Non e’ richiestoalcun aggiustamento della dose. Popolazione anziana (>65 anni). Non e’ richiesto alcun aggiustamento della dose. Popolazione pediatrica. Non vi e’ un uso indicato nei bambini sotto i 18 anni e Bonviva non e’ stato studiato in questa popolazione. Modalita’ di somministrazione. Per uso orale. Le compresse devono essere deglutite intere con l’aiuto di un bicchiere di acqua (da 180 a 240 ml) con la paziente in posizioneseduta o in piedi. Non deve essere utilizzata acqua ad elevata concentrazione di calcio. Si consiglia di utilizzare acqua in bottiglia con un basso contenuto di minerali se c’e’ un problema associato a livellipotenzialmente elevati di calcio nell’acqua del rubinetto (acqua dura). Le pazienti non devono sdraiarsi per 1 ora dopo l’assunzione di Bonviva. L’acqua e’ l’unica bevanda che puo’ essere assunta con Bonviva. Le pazienti non devono ne’ masticare ne’ succhiare le compresse per ilrischio di ulcerazioni orofaringee.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

AVVERTENZE

Ipocalcemia. Un’esistente ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare la terapia con Bonviva. Anche altri disturbi del metabolismo osseo e minerale devono essere trattati efficacemente. Un’adeguata assunzione di calcio e vitamina D e’ importante in tutte le pazienti. Irritazioni gastrointestinali I bifosfonati somministrati oralmente possono causare irritazione locale del tratto superiore della mucosa gastrointestinale. A causa di questi possibili effetti irritanti e del potenziale peggioramento della patologia di base, occorre usare cautela quando Bonviva e’ somministrato a pazienti con problemi del tratto gastrointestinale superiore in corso (per esempio esofago di Barrett, disfagia, altre malattie esofagee, gastrite, duodenite o ulcere noti). Eventiavversi quali esofagite, ulcere esofagee ed erosioni esofagee, in alcuni casi gravi e che richiedono l’ospedalizzazione, raramente con sanguinamento o seguite da stenosi o perforazione esofagea, sono stati riportati in pazienti in trattamento con bifosfonati orali. Il rischio dieventi avversi gravi a livello esofageo sembra essere maggiore nei pazienti che non si sono attenuti alle istruzioni per il dosaggio e/o che continuano ad assumere bifosfonati per via orale dopo lo sviluppo disintomi riferibili ad irritazione esofagea. I pazienti devono prestare particolare attenzione ed essere in grado di attenersi alle istruzioni per il dosaggio. I medici devono essere attenti a qualsiasi segno osintomo che segnala una possibile reazione esofagea e i pazienti devono essere informati di sospendere Bonviva e rivolgersi al medico se sviluppano disfagia, odinofagia, dolore retrosternale o insorgenza o peggioramento di pirosi. Mentre nessun aumento del rischio e’ stato osservato negli studi clinici controllati, vi sono state segnalazioni post-marketing di ulcere gastriche e duodenali con l’uso orale di bifosfonati, alcune delle quali gravi ed associate a complicanze. Dato che i farmaci antinfiammatori non steroidei e i bisfosfonati sono entrambi associati alla comparsa di irritazione gastrointestinale, si deve usare cautela durante la somministrazione contemporanea. Osteonecrosi della mandibola/mascella. Dopo l’immissione in commercio, l’osteonecrosi della mandibola/mascella e’ stata riportata molto raramente nei pazienti che assumono Bonviva per l’osteoporosi. L’inizio del trattamento o di un nuovo ciclo di terapia deve essere ritardato nei pazienti con lesioni aperte non cicatrizzate dei tessuti molli all’interno del cavo orale. Si raccomanda una visita odontoiatrica con un’appropriata profilassidentale e una valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio prima del trattamento con Bonviva in pazienti con fattori di rischio concomitanti. Si devono considerare i seguenti fattori di rischio quando si valuta il rischio di un paziente di sviluppare l’osteonecrosi della mandibola/mascella: – Potenza del prodotto medicinale che inibisce il riassorbimento dell’osso (rischio piu’ elevato per i composti piu’ potenti), via di somministrazione (rischio piu’ alto con la somministrazione per via parenterale) e dose cumulativa della terapia per il riassorbimento osseo. Cancro, condizioni di co-morbidita’ (es. anemia, coagulopatie, infezione), fumo. Terapie concomitanti: corticosteroidi, chemioterapia, inibitori dell’angiogenesi, radioterapia alla testa e alcollo. Scarsa igiene orale, malattia peridontale, dentiere scarsamente fissate, storia di patologia dentale, procedure dentali invasive come ad esempio le estrazioni dentarie Tutti i pazienti devono essere incoraggiati a mantenere una buona igiene orale, a sottoporsi ai controlli odontoiatrici di routine, e a riportare immediatamente qualsiasi sintomo orale come mobilita’ dentale, dolore o gonfiore, ulcere non guarite o secrezione durante il trattamento con Bonviva. Durante il trattamento, le procedure dentali invasive possono essere effettuate solo dopo attenta considerazione e devono essere evitate in stretta prossimita’ della somministrazione di Bonviva. Il piano di trattamento dei pazienti che sviluppano l’osteonecrosi della mandibola/mascella deve esseredefinito in stretta collaborazione con medico, dentista e chirurgo orale con esperienza sull’osteonecrosi della mandibola/mascella. Un’interruzione temporanea del trattamento con Bonviva deve essere presa in considerazione fino a che la condizione non si risolva e i fattori rischio contribuenti siano mitigati laddove possibile. Osteonecrosi del canale uditivo esterno E’ stata riportata osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l’uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione con terapie alungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell’osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l’uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. La possibilita’ di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere considerata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell’orecchio, incluse le infezioni croniche dell’orecchio Fratture atipiche del femore Sono state riportatefratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l’osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratturesi verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all’inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. E’ stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all’anca o all’inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un’incompleta frattura del femore. Insufficienza renale A causa della limitata esperienza clinica, Bonviva non e’ raccomandato nelle pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Intolleranza al galattosio. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

INTERAZIONI

Interazione farmaco-cibo. La biodisponibilita’ orale dell’acido ibandronico e’ generalmente ridotta dalla presenza di cibo. In particolare,i prodotti contenenti calcio, incluso il latte, e altri cationi polivalenti (quali alluminio, magnesio e ferro) possono interferire con l’assorbimento di Bonviva, il che e’ in accordo con quanto rilevato neglistudi sull’animale. Le pazienti, percio’, devono assumere Bonviva dopo un digiuno notturno (almeno 6 ore) e continuare a digiunare per 1 ora dopo l’assunzione di Bonviva. Interazioni con altri medicinali Dato che l’acido ibandronico non inibisce i principali isoenzimi epatici umani del P450 ed e’ stato dimostrato che non induce il sistema dei citocromi epatici P450 nel ratto, non sono considerate probabili interazioni metaboliche. L’acido ibandronico e’ eliminato esclusivamente mediante escrezione renale e non e’ sottoposto ad alcuna biotrasformazione. Integratori a base di calcio, antiacidi e alcuni farmaci orali contenenti cationi polivalenti Gli integratori a base di calcio, gli antiacidi e alcuni farmaci orali contenenti cationi polivalenti (quali alluminio, magnesio e ferro) possono interferire con l’assorbimento di Bonviva. Pertanto le pazienti non devono assumere altri farmaci per via orale per almeno 6 ore prima di assumere Bonviva e per 1 ora dopo l’assunzione di Bonviva. Acido acetilsalicilico e FANS Dal momento che l’acidoacetilsalicilico, i farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS) e i bifosfonati sono associati a irritazione gastrointestinale, durante lasomministrazione concomitante occorre prestare cautela. Bloccanti deirecettori H2 o inibitori della pompa protonica. Delle oltre 1500 pazienti arruolate nello studio BM16549, che metteva a confronto un regimeposologico mensile con uno giornaliero di acido ibandronico, il 14% eil 18% assumeva bloccanti dei recettori H2 istaminergici o inibitori della pompa protonica, rispettivamente dopo uno e due anni. Tra questepazienti, l’incidenza di eventi a carico del tratto superiore dell’apparato gastrointestinale in quelle trattate con 150 mg di Bonviva una volta al mese e’ risultata simile a quella nelle pazienti trattate con2,5 mg di acido ibandronico al giorno. In volontari maschi sani e donne in post-menopausa, la ranitidina per via endovenosa ha determinato un aumento della biodisponibilita’ dell’acido ibandronico del 20% circa, probabilmente come risultato della ridotta acidita’ gastrica. Dato che questo aumento, comunque, e’ nell’ambito della normale variabilita’ della biodisponibilita’ dell’acido ibandronico, non sono ritenuti necessari aggiustamenti di dose quando Bonviva viene somministrato in concomitanza con H2-antagonisti o altre sostanze attive che aumentano ilpH gastrico.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse pi? gravi chesono state riportate sono reazione anafilattica/shock, fratture atipiche del femore, osteonecrosi della mandibola/mascella, irritazione gastrointestinale e infiammazione oculare. Le reazioni avverse pi? frequentemente riportate sono artralgia e sintomi simil-influenzali. Questi sintomi, in genere di breve durata, di intensit? lieve o moderata, sono tipicamente associati alla prima dose e di solito si risolvono nel corso di un trattamento continuativo senza bisogno di interventi correttivi. Elenco tabulato delle reazioni avverse. Di seguito ? presentato un elenco completo delle reazioni avverse note. La sicurezza del trattamento orale con acido ibandronico 2,5 mg una volta al giorno ? stata valutata su 1251 pazienti trattati in 4 studi clinici controllati verso placebo, di cui la maggior parte dei pazienti proveniva dallo studioprincipale sulle fratture della durata di tre anni (MF4411). Nello studio principale della durata di due anni su donne in post-menopausa affette da osteoporosi (BM16549), la sicurezza complessiva di 150 mg di Bonviva una volta al mese ? risultata simile a quella di 2,5 mg di acido ibandronico al giorno. La percentuale complessiva delle pazienti che hanno riportato una reazione avversa ? stata del 22,7% e 25,0% con la somministrazione di 150 mg di Bonviva una volta al mese, rispettivamente dopo uno e due anni. La maggioranza dei casi non ha comportato l’interruzione del trattamento. Le reazioni avverse sono elencate in accordo alla classificazione sistemica organica MedDRA e alla categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite usando le seguenti convenzioni: molto comune (>1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non pu? essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravit?. Reazioni avverse verificatesi in donne in post-menopausa in trattamento con Bonviva 150 mg una volta al mese o con acido ibandronico 2,5 mg al giorno negli studi di fase III BM16549 e MF4411 e nell’esperienzasuccessiva alla commercializzazione. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: esacerbazione dell’asma; non comune: reazioni di ipersensibilit?; molto raro: reazione anafilattica/shock. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: vertigini. Patologie dell’occhio. Non comune: infiammazione oculare. Patologie gastrointestinali. Comune: esofagite, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo, dispepsia, diarrea, dolore addominale, nausea; non comune: esofagite incluse ulcerazioni esofagee o stenosi e disfagia, vomito, flatulenza; non comune: duodenite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: angioedema, edema del volto, orticaria; molto raro: sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, dermatite bollosa. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico, crampi muscolari, rigidit? muscoloscheletrica; non comune: lombalgia; non comune: fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore; molto raro:osteonecrosi della mandibola/mascella osteonecrosi del canale uditivoesterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: malattia simil influenzale; non comune: affaticamento. Descrizione di alcune reazioni avverse. Reazioni avverse gastrointestinali. Nello studio sul trattamento mensile sono state incluse pazienti con anamnesipositiva per patologie gastrointestinali, comprese le pazienti affette da ulcera peptica, in assenza di sanguinamento o ricovero ospedaliero recenti, e le pazienti affette da dispepsia o reflusso sotto controllo farmacologico. Per queste pazienti non sono emerse differenze nell’incidenza degli eventi avversi a carico del tratto superiore dell’apparato gastrointestinale tra il regime terapeutico con 150 mg una volta al mese e quello con 2,5 mg al giorno. Malattia simil-influenzale. La malattia simil-influenzale comprende eventi segnalati come reazioni difase acuta o sintomi quali mialgia, artralgia, febbre, brividi, affaticamento, nausea, perdita dell’appetito o dolore alle ossa. Osteonecrosi della mandibola/mascella. Sono stati riportati casi di osteonecrosidella mandibola/mascella, prevalentemente in pazienti affetti da cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come l’acido ibandronico. Casi di osteonecrosi della mandibola/mascella sono stati riportati in seguito all’ immissione in commercio di acido ibandronico. Infiammazione oculare. Con l’utilizzo dell’acido ibandronico, sono stati riportati eventi infiammatori oculari come uveiti, episcleriti e scleriti. In alcuni casi, questi eventi non si sono risolti fino alla sospensione della terapia con acido ibandronico. Reazione anafilattica /shock. Casi di reazione anafilattica/shock, inclusi eventifatali, si sono manifestati in pazienti trattati con acido ibandronico per via endovenosa. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Bonviva e’ destinato a uso esclusivo delle donne in post-menopausa e non deve essere somministrato a donne in eta’ fertile. Nonvi sono dati adeguati provenienti dall’uso dell’acido ibandronico in donne in gravidanza. Gli studi condotti nei ratti hanno evidenziato una tossicita’ riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e’ noto. Bonviva non deve essere usato durante la gravidanza. Allattamento. Non e’ noto se l’acido ibandronico e’ escreto nel latte materno umano. Studi condotti su ratti femmine che allattavano hanno mostrato bassi livelli di acido ibandronico nel latte materno dopo somministrazione endovenosa. Bonviva non deve essere usato nelle pazienti che allattano al seno. Fertilita’. Non vi sono dati sugli effetti dell’acido ibandronico nell’uomo. Negli studi di riproduzione condotti nei ratti utilizzando la somministrazione orale, l’acido ibandronico ha ridotto la fertilita’. Negli studi condotti nei ratti utilizzando la somministrazione endovenosa, l’acido ibandronico ha ridotto la fertilita’ a dosi giornaliere alte.

Forma farmaceutica

COMPRESSE RIVESTITE

Scadenza

60 MESI

Confezionamento

BLISTER