CIBINQO 28CPR RIV 50MG

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DENOMINAZIONE

CIBINQO COMPRESSE RIVESTITE CON FILM. Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio’ permettera’ la rapida identificazione di nuoveinformazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e’ richiesto disegnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita’ di segnalazione delle reazioni avverse.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Preparati dermatologici, agenti per dermatiti, esclusi i corticosteroidi.

PRINCIPI ATTIVI

Cibinqo 50 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di abrocitinib. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 1,37 mg di lattosio monoidrato. Cibinqo 100 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di abrocitinib. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 2,73 mg di lattosio monoidrato. Cibinqo 200 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di abrocitinib. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 5,46 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460i), idrogenofosfato di calcio anidro (E341ii), amido di sodio glicolato, magnesio stearato (E470b). Rivestimento in film: ipromellosa (E464), biossido dititanio (E171), lattosio monoidrato, macrogol (E1521), triacetina (E1518), ossido di ferro rosso (E172).

INDICAZIONI

Cibinqo e’ indicato per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave negli adulti candidati alla terapia sistemica.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; infezioni sistemiche attive gravi, tra cui la tubercolosi (TBC) (vedere paragrafo 4.4); compromissione epatica grave (vedere paragrafo 4.2); gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato e seguito da un operatore sanitario esperto nella diagnosi e nel trattamento della dermatite atopica. Posologia: la dose iniziale raccomandata e’ di 200 mg una volta al giorno. Per i pazienti di eta’ >= 65 anni, si raccomanda una dose inizialedi 100 mg una volta al giorno. Per altri pazienti che possono beneficiare di una dose iniziale di 100 mg, vedere paragrafi 4.4 e 4.8. Nel corso del trattamento, la dose puo’ essere ridotta o aumentata in base alla tollerabilita’ e all’efficacia. Per il mantenimento deve essere considerata la dose efficace piu’ bassa. La dose massima giornaliera e’di 200 mg. Cibinqo puo’ essere utilizzato con o senza terapie topichemedicate per la dermatite atopica. L’interruzione del trattamento deve essere presa in considerazione nei pazienti che non mostrano evidenza di beneficio terapeutico dopo 24 settimane. Monitoraggio in laboratorio. Misure del laboratorio e guida al monitoraggio. Emocromo completotra cui conta piastrinica, conta linfocitaria assoluta (ALC), conta assoluta dei neutrofili (ANC) ed emoglobina (Hb). Prima dell’inizio deltrattamento, 4 settimane dopo l’inizio e successivamente secondo la normale gestione dei pazienti. Piastrine: il trattamento deve essere interrotto se la conta piastrinica e’ < 50 x 10 ^3/mm ^3. ALC: il trattamento deve essere interrotto in caso di ALC < 0,5 x 10 ^3/mm ^3 e puo’essere ripreso quando torna al di sopra di questo valore. Il trattamento deve essere interrotto se confermata. ANC: il trattamento deve essere interrotto in caso di ANC < 1 x 10 ^3/mm ^3 e puo’ essere ripreso quando torna al di sopra di questo valore. Hb: il trattamento deve essere interrotto in caso di Hb < 8g/dl e puo’ essere ripreso quando torna al di sopra di questo valore. Parametri lipidici. Prima dell’inizio del trattamento, 4 settimane dopo l’inizio e successivamente in base al rischio del paziente di malattie cardiovascolari e alle linee guida cliniche relative all’iperlipidemia. I pazienti devono essere monitorati secondo le linee guida cliniche relative all’iperlipidemia. Inizio del trattamento: il trattamento non deve essere iniziato in pazienti con conta piastrinica < 150 x 10^3/mm^3, conta linfocitaria assoluta (ALC) < 0,5 x 10^3/mm^3, conta assoluta dei neutrofili (ANC) < 1,2 x 10^3/mm^3 o con un valore di emoglobina < 10 g/dl (vedere paragrafo 4.4).Sospensione della dose: se un paziente sviluppa un’infezione grave, una sepsi o un’infezione opportunistica, si deve prendere in considerazione la sospensione della dose fino a quando l’infezione non e’ sotto controllo (vedere paragrafo 4.4). Puo’ essere necessaria la sospensione della somministrazione per la gestione delle anomalie di laboratoriocome descritto nell’elenco precedente. Dosi dimenticate: se si dimentica una dose, i pazienti devono essere avvisati di assumere la dose ilprima possibile, a meno che non manchino meno di 12 ore alla dose successiva, nel qual caso il paziente non deve assumere la dose dimenticata. Successivamente, la somministrazione deve essere ripresa alla regolare ora prevista. Interazioni: nei pazienti che ricevono sostanze condoppia azione di inibitori forti del CYP2C19 e inibitori moderati delCYP2C9, o solamente inibitori forti del CYP2C19 (ad es. fluvoxamina, fluconazolo, fluoxetina e ticlopidina), la dose raccomandata deve essere dimezzata a 100 mg o 50 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.5). Il trattamento non e’ raccomandato in concomitanza con induttori moderati o forti degli enzimi CYP2C19/CYP2C9 (ad es. rifampicina, apalutamide, efavirenz, enzalutamide, fenitoina) (vedere paragrafo 4.5). Popolazioni speciali. Compromissione renale: non e’ richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve, ovvero velocita’ di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) compresa tra 60 e < 90 ml/min. Nei pazienti con compromissione renale moderata (eGFRcompresa tra 30 e < 60 ml/min), la dose raccomandata di abrocitinib deve essere dimezzata a 100 mg o 50 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2). Nei pazienti con compromissione renale grave (eGFR < 30 ml/min), la dose iniziale raccomandata e’ di 50 mg una volta al giorno. La dose massima giornaliera e’ di 100 mg (vedere paragrafo 5.2). Abrocitinib non e’ stato studiato in pazienti con malattia renale allo stadio terminale (ESRD) in terapia di sostituzione renale. Compromissione epatica: non e’ richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child Pugh A) o moderata (Child PughB). Abrocitinib e’ controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave (Child Pugh C) (vedere paragrafo 4.3). Anziani: la dose iniziale raccomandata per i pazienti di eta’ pari o superiore a 65 anni e’ di 100 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di Cibinqo nei bambini di eta’ inferiore a 12 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Cibinqo e’ stato studiato negli adolescenti di eta’ compresa tra 12 e meno di 18 anni. Tuttavia, a causa dei risultati riscontrati sull’apparato scheletrico nei ratti giovani (paragonabili ad un essere umano di 3 mesi) (vedere paragrafo 5.3), sono necessari ulteriori dati a lungo termine nell’adolescente in crescita per determinare che ibenefici superano i rischi. I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2. Modo di somministrazione: questo medicinale deve essere assunto per via orale una volta al giorno indipendentemente dai pasti circa alla stessa ora ogni giorno. Nei pazienti che manifestano nausea, l’assunzione di compresse con il cibo puo’ ridurre il senso di nausea. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua e non devono essere divise, frantumate o masticate poiche’ questi metodi non sono stati studiati nelle sperimentazioni cliniche.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Infezioni gravi: nei pazienti trattati con abrocitinib sono state riportate infezioni gravi. Le infezioni gravi piu’ frequenti negli studi clinici sono state herpes simplex, herpes zoster e polmonite (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento non deve essere iniziato in pazienti conun’infezione sistemica grave attiva (vedere paragrafo 4.3). Prima di iniziare la terapia con abrocitinib, devono essere considerati rischi e benefici del trattamento per i pazienti: con infezione cronica o ricorrente, che sono stati esposti a TBC, con un’anamnesi di infezione grave o opportunistica, che hanno risieduto o viaggiato in aree di tubercolosi endemica o micosi endemiche oppure, con condizioni di base che possono renderli piu’ vulnerabili a contrarre un’infezione. I pazientidevono essere attentamente monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di infezione durante e dopo il trattamento con abrocitinib. Un paziente che sviluppa una nuova infezione nel corso del trattamento deve essere sottoposto a test diagnostici tempestivi e completi edeve essere iniziata un’appropriata terapia antimicrobica. Il paziente deve essere attentamente monitorato e, qualora non dovesse rispondere alla terapia standard, la terapia deve essere temporaneamente interrotta. Tubercolosi: prima di iniziare il trattamento i pazienti devono essere sottoposti a screening per la tubercolosi e deve essere considerato lo screening annuale per quei pazienti in zone altamente endemiche per la tubercolosi. Abrocitinib non deve essere somministrato a pazienti con tubercolosi attiva (vedere paragrafo 4.3). Per i pazienti conuna nuova diagnosi di tubercolosi latente o precedente tubercolosi latente non trattata, la terapia preventiva per la tubercolosi latente deve essere iniziata prima dell’inizio del trattamento. Riattivazione virale: negli studi clinici e’ stata riportata riattivazione virale, tra cui la riattivazione del virus dell’herpes (ad es. herpes zoster, herpes simplex) (vedere paragrafo 4.8). Il tasso di infezioni da herpes zoster era piu’ alto nei pazienti di eta’ pari o superiore a 65 anni enei pazienti con dermatite atopica grave al basale (vedere paragrafo 4.8). Se un paziente sviluppa l’herpes zoster, deve essere presa in considerazione l’interruzione temporanea del trattamento fino alla risoluzione dell’episodio. Lo screening per l’epatite virale deve essere eseguito secondo le linee guida cliniche prima e nel corso della terapia. I pazienti con sintomi di infezione attiva da epatite B o epatite C (PCR positiva per l’epatite C) sono stati esclusi dagli studi clinici (vedere paragrafo 5.2). I pazienti negativi all’antigene di superficiedell’epatite B, positivi all’anticorpo core dell’epatite B e positiviagli anticorpi di superficie dell’epatite B sono stati sottoposti a test per il DNA del virus dell’epatite B (HBV). Sono stati esclusi i pazienti con DNA dell’HBV al di sopra del limite inferiore di quantificazione (LLQ). I pazienti con DNA dell’HBV negativo o inferiore a LLQ potevano iniziare il trattamento; tali pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio del DNA dell’HBV. Se il DNA dell’HBV e’ rilevato, e’ necessario consultare un epatologo. Vaccinazione: non sono disponibili dati sulla risposta alla vaccinazione nei pazienti trattati con abrocitinib. L’uso di vaccini vivi attenuati deve essere evitato durante o immediatamente prima del trattamento. Prima di iniziare il trattamento conquesto medicinale, si raccomanda che i pazienti abbiano effettuato tutte le vaccinazioni, tra cui quelle profilattiche contro l’herpes zoster, in accordo con le attuali linee guida concernenti l’immunizzazione. Eventi trombotici tra cui embolia polmonare: sono stati riportati eventi di trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP) in pazienti in trattamento con abrocitinib (vedere paragrafo 4.8). Abrocitinib deve essere usato con cautela nei pazienti ad alto rischio di TVP/EP. I fattori di rischio che devono essere considerati nel determinareil rischio del paziente per TVP/EP includono eta’ avanzata, obesita’,anamnesi di TVP/EP, disturbo protrombotico, uso di contraccettivi ormonali combinati o terapia ormonale sostitutiva, pazienti che si sono sottoposti a interventi chirurgici importanti o immobilizzazione prolungata. In presenza di caratteristiche cliniche di TVP/EP, il trattamento deve essere interrotto e i pazienti devono essere valutati tempestivamente, adottando successivamente un trattamento appropriato. Tumore maligno (inclusi i tumori cutanei non-melanoma): negli studi clinici con abrocitinib sono stati osservati tumori maligni, inclusi i tumori cutanei nonmelanoma (TCNM). I dati clinici sono insufficienti per valutare la potenziale relazione tra l’esposizione ad abrocitinib e lo sviluppo di tumori maligni. Sono in corso valutazioni di sicurezza a lungo termine. Occorre considerare i rischi e i benefici del trattamento conabrocitinib prima di iniziare il trattamento in pazienti con un tumore maligno noto diverso da un TCNM o cancro della cervice in situ trattati con successo o nel valutare se continuare la terapia in pazienti che sviluppano un tumore maligno. Si raccomanda un esame periodico della pelle per i pazienti ad aumentato rischio di cancro della cute. Anomalie ematologiche: sono state osservate ALC confermata < 0,5 x 10^3/mm^3 e conta piastrinica < 50 x 10^3/mm^3 in meno dello 0,5% dei pazienti partecipanti agli studi clinici (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento con abrocitinib non deve essere iniziato in pazienti con conta piastrinica < 150 x 10^3/mm^3, ALC < 0,5 x 10^3/mm^3, ANC < 1,2 x 10^3/mm^3 o con un valore di emoglobina < 10 g/dl (vedere sezione 4.2). L’emocromo completo deve essere monitorato 4 settimane dopo l’inizio della terapia e successivamente secondo la normale gestione dei pazienti. Lipidi: sono stati riportati aumenti dose-dipendenti dei parametri lipidici nel sangue nei pazienti trattati con abrocitinib rispetto al placebo (vedere paragrafo 4.8). I parametri lipidici devono essere valutati circa 4 settimane dopo l’inizio della terapia e successivamente in base al rischio di malattie cardiovascolari del paziente. L’effetto di questi aumenti dei parametri lipidici sulla morbilita’ e mortalita’ cardiovascolare non e’ stato determinato. I pazienti con parametri lipidici anomali devono essere ulteriormente monitorati e gestiti secondo le linee guida cliniche, per via dei rischi cardiovascolari noti associati all’iperlipidemia. Nei pazienti con un elevato carico di fattori di rischio cardiovascolare, devono essere considerati i rischi e i benefici di abrocitinib rispetto a quelli di altre terapie disponibili per la dermatite atopica. Se si sceglie abrocitinib, gli interventi per gestire le concentrazioni lipidiche devono essere attuati secondo le linee guida di pratica clinica.

INTERAZIONI

Potenziale capacita’ di altri medicinali di influire sulla farmacocinetica di abrocitinib: abrocitinib e’ metabolizzato principalmente dagli enzimi CYP2C19 e CYP2C9 e, in misura minore, dagli enzimi CYP3A4 e CYP2B6, e i suoi metaboliti attivi sono escreti per via renale e sono substrati del trasportatore di anioni organici 3 (OAT3). Pertanto, le esposizioni ad abrocitinib e/o ai suoi metaboliti attivi possono essereinfluenzate da medicinali che inibiscono o inducono questi enzimi e trasportatori. Gli aggiustamenti della dose, se appropriati, sono descritti nel paragrafo 4.2. Somministrazione concomitante con inibitori diCYP2C19/CYP2C9: nei casi in cui abrocitinib 100 mg e’ stato somministrato in concomitanza con fluvoxamina (un forte inibitore del CYP2C19 emoderato inibitore del CYP3A) o fluconazolo (un forte inibitore del CYP2C19 e moderato inibitore del CYP2C9 e del CYP3A), l’entita’ dell’esposizione alla frazione attiva di abrocitinib (vedere paragrafo 5.2) e’ aumentata del 91% e 155%, rispettivamente, rispetto alla somministrazione in monoterapia (vedere paragrafo 4.2). Somministrazione concomitante con induttori di CYP2C19/CYP2C9: la somministrazione di abrocitinib 200 mg dopo dosi multiple di rifampicina, un forte induttore degli enzimi CYP, ha determinato una riduzione dell’esposizione alla frazione attiva di abrocitinib del 56% circa (vedere paragrafo 4.2). Somministrazione concomitante con inibitori di OAT3: nei casi in cui abrocitinib 200 mg e’ stato somministrato in concomitanza con probenecid, un inibitore di OAT3, le esposizioni alla frazione attiva di abrocitinib sono aumentate del 66% circa. Questo non e’ clinicamente significativo, pertanto non e’ necessario un aggiustamento della dose. Somministrazione concomitante con prodotti che aumentano il pH gastrico: l’effetto dell’aumento del pH gastrico con antiacidi, antagonisti del recettore H2 (famotidina) o inibitori della pompa protonica (omeprazolo) sulla farmacocinetica di abrocitinib non e’ stato studiato e puo’ ridurre l’assorbimento di abrocitinib per via della bassa solubilita’ di abrocitinib a pH superiore a 4. Potenziale capacita’ di abrocitinib di influiresulla farmacocinetica di altri medicinali: negli studi di interazionecon contraccettivi orali (ad es. etinilestradiolo/levonorgestrel) nonsono stati osservati effetti clinicamente significativi di abrocitinib. In vitro, abrocitinib e’ un inibitore della glicoproteina P (P-gp).La somministrazione concomitante di dabigatran etexilato (un substrato della P-gp) con una singola dose di abrocitinib 200 mg ha aumentato l’AUC inf e la Cmax di dabigatran del 53% e 40% circa, rispettivamente, rispetto alla somministrazione in monoterapia. Si deve prestare attenzione all’uso concomitante di abrocitinib con dabigatran. L’effetto di abrocitinib sulla farmacocinetica di altri substrati della P-gp non e’ stato valutato. Si deve prestare attenzione poiche’ i livelli dei substrati della P-gp con un ristretto indice terapeutico, come la digossina, possono aumentare. In vitro, abrocitinib e’ un induttore di CYP2B6 e CYP1A2 e un induttore e inibitore degli enzimi CYP2C19. Non sono stati condotti studi di interazione farmacocinetica con substrati di CYP2B6, CYP1A2 e CYP2C19. L’esposizione dei medicinali metabolizzati daCYP2B6 (ad es. bupropione, efavirenz) e CYP1A2 (ad es. alosetron, duloxetina, ramelteon, tizanidina) puo’ essere ridotta, mentre l’esposizione di quelli metabolizzati da CYP2C19 (ad es. S-mefenitoina) puo’ essere inizialmente aumentata e poi diminuita, quando usati in concomitanza con abrocitinib.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu’ comunemente riportate sono nausea (15,1%), cefalea (7,9%), acne (4,8%), herpessimplex (4,2%), creatinfosfochinasi ematica aumentata (3,8%), vomito (3,5%), capogiro (3,4%) e dolore addominale superiore (2,2%). Le reazioni avverse gravi piu’ frequenti sono le infezioni (0,3%) (vedere paragrafo 4.4). Elenco delle reazioni avverse: 3128 pazienti in totale sono stati trattati con abrocitinib negli studi clinici sulla dermatite atopica che rappresentavano 2089 anni-paziente di esposizione. Per 994 pazienti l’esposizione era di almeno 48 settimane. Sono stati integrati cinque studi controllati con placebo (703 pazienti trattati con 100 mg una volta al giorno, 684 pazienti trattati con 200 mg una volta al giorno e 438 pazienti trattati con placebo) per valutare la sicurezza di abrocitinib rispetto al placebo per un massimo di 16 settimane. Di seguito sono elencate le reazioni avverse osservate negli studi clinici sulla dermatite atopica presentati secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza, mediante le seguenti categorie: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, <1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita’. Reazioni avverse. Infezioni edinfestazioni. Comune: herpes simplex ^a, herpes zoster ^b; non comune: polmonite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, linfopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: iperlipidemia ^c. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiro. Patologie vascolari. Non comune: eventi trombotici tra cui embolia polmonare ^d. Patologie gastrointestinali. Molto comune:nausea; comune: vomito, dolore addominale superiore. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne. Esami diagnostici. Comune: creatinfosfochinasi aumentata > 5 x ULN ^e. ^a L’herpes simplex comprende l’herpes orale, l’herpes simplex oftalmico, l’herpes genitale e la dermatite erpetica. ^b L’herpes zoster include l’herpes zoster oftalmico. ^c L’iperlipidemia comprende dislipidemia e ipercolesterolemia. ^d Gli eventi trombotici comprendono la trombosi venosa profonda. ^e Sono incluse le alterazioni rilevate nel corso del monitoraggio in laboratorio (consultare il testo sottostante). Descrizione di alcune reazioni avverse. Infezioni: negli studi controllati con placebo, fino a16 settimane, sono state riportate infezioni nel 27,4% dei pazienti trattati con placebo e nel 34,9% e 34,8% dei pazienti trattati con abrocitinib 100 mg e 200 mg, rispettivamente. La maggior parte delle infezioni era di grado lieve o moderato. La percentuale di pazienti che hanno riportato reazioni avverse correlate a infezione nei gruppi trattati con 200 mg e 100 mg rispetto al placebo e’ stata: herpes simplex (4,2% e 2,8% rispetto a 1,4%), herpes zoster (1,2% e 0,6% rispetto a 0%),polmonite (0,1% e 0,1% rispetto a 0%). L’herpes simplex era piu’ frequente nei pazienti con un’anamnesi di herpes simplex o eczema erpetico. La maggior parte degli eventi di herpes zoster interessava un singolo dermatomero ed era non grave. Tutte le infezioni opportunistiche erano casi di herpes zoster cutaneo multidermatomerico (0,6%), la maggiorparte dei quali non gravi. Il tasso di incidenza dell’herpes zoster nei pazienti di eta’ pari o superiore a 65 anni (7,40 per 100 anni-paziente) era superiore a quello dei pazienti di eta’ compresa tra 18 e meno di 65 anni (3,44 per 100 anni-paziente) e inferiore a 18 anni (2,12per 100 anni-paziente). Il tasso di incidenza di herpes zoster in pazienti con dermatite atopica grave al basale (4,93 per 100 anni-paziente) era superiore a quello dei pazienti con dermatite atopica moderata al basale (2,49 per 100 anni-paziente) (vedere paragrafo 4.4). Negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, il tasso di infezioni gravi era pari a 1,81 per 100 anni-paziente nei pazienti trattati con placebo, 3,32 per 100 anni-paziente nei pazienti trattati con 100 mg e 1,12 per 100 anni-paziente in pazienti trattati con 200 mg. Tra tutti i pazienti trattati con abrocitinib, includendo lo studio di estensione a lungo termine, il tasso di infezioni gravi era pari a 2,18 per100 anni-paziente nei pazienti trattati con 100 mg e 2,11 per 100 anni- paziente nei pazienti trattati con 200 mg. Le infezioni gravi piu’ comunemente riportate sono state herpes simplex, herpes zoster e polmonite (vedere paragrafo 4.4). Eventi trombotici tra cui embolia polmonare: tra tutti i pazienti trattati con abrocitinib, includendo lo studio di estensione a lungo termine, il tasso di EP era pari a 0,23 per 100 anni-paziente per 200 mg e a 0 per 100 anni-paziente per 100 mg. Il tasso di TVP era pari a 0,23 per 100 anni-paziente nel gruppo trattatocon 200 mg e a 0 per 100 anni-paziente nel gruppo trattato con 100 mg(vedere paragrafo 4.4). Trombocitopenia: negli studi controllati con placebo, per un massimo di 16 settimane, il trattamento e’ stato associato a una diminuzione della conta piastrinica correlata alla dose. Gli effetti massimi sulle piastrine sono stati osservati entro 4 settimane, dopo di che la conta piastrinica e’ tornata al basale nonostante la prosecuzione della terapia. Conte piastriniche confermate di < 50 x 10^3/mm^3 sono state riportate nello 0,1% dei pazienti esposti a 200 mg e in 0 pazienti trattati con 100 mg o placebo. Tra tutti i pazienti esposti ad abrocitinib, includendo lo studio di estensione a lungo termine, sono state riportate conte piastriniche confermate di < 50 x 10^3/mm^3 nello 0,1% dei pazienti trattati con 200 mg, verificatesi alla settimana 4. Una percentuale maggiore di pazienti di eta’ pari o superiore a 65 anni ha sviluppato un nadir della conta piastrinica < 75 x 10^3/mm^3 (vedere paragrafo 4.4). Linfopenia: negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, si e’ verificata una ALC confermata <0,5 x 10^3/mm^3 nello 0,3% dei pazienti trattati con 200 mg e nello 0% dei pazienti trattati con 100 mg o placebo. Entrambi i casi si sono verificati nelle prime 4 settimane di esposizione. Tra tutti i pazienti esposti ad abrocitinib, includendo l’estensione a lungo termine, e’ stata riportata ALC confermata < 0,5 x 10^3/mm^3 nello 0,3% dei pazienti trattati con 200 mg e nello 0,1% dei pazienti trattati con 100 mg, la maggior parte dei quali di eta’ pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafo 4.4).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta’ fertile: le donne con potenziale riproduttivo devono essere informate della necessita’ di usare un metodo contraccettivo efficace nel corso del trattamento e per 1 mese dopo la dose finale di Cibinqo. E’ opportuno incoraggiare le donne con potenziale riproduttivo apianificare e prevenire la gravidanza. Gravidanza: i dati sull’uso diabrocitinib nelle donne in gravidanza non sono disponibili o lo sono in numero limitato. Studi condotti sugli animali hanno evidenziato unatossicita’ riproduttiva. E’ stato dimostrato che abrocitinib causa mortalita’ embriofetale in ratti e conigli gravidi, variazioni scheletriche nei feti di ratti e conigli gravidi e influisce sul parto e sullo sviluppo peri/postnatale nei ratti (vedere paragrafo 5.3). Cibinqo e’ controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: nonvi sono dati sulla presenza di abrocitinib nel latte umano, sugli effetti sul neonato allattato al seno o sugli effetti sulla produzione dilatte. Abrocitinib e’ stato secreto nel latte di ratti in allattamento. Non e’ possibile escludere un rischio per neonati/lattanti, pertanto Cibinqo e’ controindicato durante l’allattamento al seno (vedere paragrafo 4.3). Fertilita’: sulla base dei risultati nei ratti, la somministrazione orale di Cibinqo puo’ determinare una temporanea riduzione della fertilita’ nelle pazienti con potenziale riproduttivo. Gli effetti sulla fertilita’ del ratto femmina sono risultati reversibili 1 mese dopo l’interruzione della somministrazione orale di abrocitinib (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

COMPRESSE RIVESTITE

Scadenza

24 MESI

Confezionamento

BLISTER