DENOMINAZIONE
CINRYZE 500 UI POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio’ permettera’ la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta.Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita’ di segnalazionedelle reazioni avverse.)
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nell’angioedema ereditario, inibitore della C1 esterasi, derivato dal plasma.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni flaconcino di polvere monouso contiene 500 unita’ internazionali(UI) di inibitore della C1 esterasi umana prodotto dal plasma di donatori umani. Dopo la ricostituzione, un flaconcino contiene 500 UI di inibitore della C1 esterasi umana per 5 ml, corrispondenti a una concentrazione di 100 UI/ml. Una UI e’ equivalente alla quantita’ di C1 inibitore presente in 1 ml di plasma umano normale. Il contenuto proteico totale della soluzione ricostituita e’ 15 +/- 5 mg/ml. Eccipiente con effetti noti: ogni flaconcino di Cinryze contiene circa 11,5 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Polvere: sodio cloruro, saccarosio, sodio citrato, L-valina, L-alanina, L-treonina. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Trattamento e prevenzione pre-procedura di attacchi di angioedema in adulti, adolescenti e bambini (a partire dai 2 anni di eta’) con angioedema ereditario (AEE). Prevenzione di routine di attacchi di angioedema in adulti, adolescenti e bambini (a partire dai 6 anni di eta’) conattacchi severi e ricorrenti di angioedema ereditario (AEE), intolleranti o insufficientemente protetti dai trattamenti di prevenzione orali, o in pazienti non adeguatamente gestiti con il trattamento acuto ripetuto.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
La terapia con Cinryze deve essere iniziata sotto la supervisione di un medico esperto nella cura dei pazienti con angioedema ereditario (AEE). Posologia. Adulti; trattamento degli attacchi di angioedema: 1000UI di Cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco di angioedema. Una seconda dose di 1000 UI puo’ essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti. Per i pazienti che manifestano attacchi laringei, o se l’inizio del trattamento e’ ritardato, la seconda dose puo’ essere somministrata prima che siano trascorsi 60 minuti. Prevenzione di routine degli attacchi di angioedema: la dose iniziale raccomandata per la prevenzione di routine degli attacchi di angioedema e’ 1000 UI di Cinryze ogni 3 o 4 giorni; l’intervallo di somministrazione potrebbe essere variato secondo la risposta del paziente. La necessita’ continua di una profilassi regolare con Cinryze deve essere riesaminata periodicamente. Prevenzione pre-procedura degli attacchi di angioedema: 1000 UI di Cinryze nelle 24 ore precedenti una procedura medica, odontoiatrica o chirurgica. Popolazione pediatrica. Adolescenti: per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre-procedura negli adolescenti dai 12 ai 17 anni di eta’, la dose e’ la stessa di quella raccomandata per gli adulti. Bambini: la sicurezza e l’efficacia di Cinryze nei bambini di eta’ inferiore ai 2 anni non sono state stabilite. I dati che supportano le raccomandazioni sulla posologia nei bambini di eta’ inferiore ai 6 anni sono molto limitati. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1e 5.2. Trattamento di attacchi di angioedema. 2-11 anni, >25 kg: 1000ui di cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco acuto. Una seconda dose di 1000 ui puo’ essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti. 2-11 anni, 10-25 kg: 500 ui di cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco acuto. Una seconda dose di 500 ui puo’ essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti. Prevenzione pre-procedura di attacchi di angioedema. 2-11 anni, >25 kg: 1000 ui di cinryze nelle 24 ore precedenti una procedura medica, odontoiatrica o chirurgica. 2-11 anni, 10-25 kg: 500 ui di cinryze nelle 24 ore precedenti una procedura medica, odontoiatrica o chirurgica. Prevenzione di routine di attacchi di angioedema. 6-11 anni: 500 ui di cinryze ogni 3 o 4 giorni e’ la dose iniziale raccomandata per la prevenzione di routine di attacchi di angioedema. L’intervallo di somministrazione e la dose potrebbero dover essere variati secondo la risposta del paziente. La necessita’ continua di unaprofilassi regolare con cinryze deve essere riesaminata periodicamente. Anziani: non sono state effettuate indagini specifiche. Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre-procedura nei pazienti anziani, di 65 anni di eta’ o oltre, la dose e’ la stessa di quella raccomandata per gli adulti. Compromissione renale o epatica: non sono state effettuate indagini specifiche. Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre-procedura in pazienti con compromissione renale o epatica, la dose e’ la stessa di quella raccomandata per gli adulti. Modo di somministrazione: solo per uso endovenoso. Il medicinale ricostituito deve essere somministrato per iniezione endovenosa alla velocita’ di 1 ml al minuto. Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.
AVVERTENZE
Tracciabilita’: al fine di migliorare la tracciabilita’ dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministratodevono essere chiaramente registrati. Eventi trombotici: eventi trombotici sono stati segnalati in neonati e bambini della prima infanzia sottoposti a procedure di bypass coronarico, trattati per indicazioni diverse da quelle approvate con dosi elevate di un altro inibitore della C1 esterasi (fino a 500 unita’(*)/kg) per prevenire la sindrome da aumentata permeabilita’ capillare. Sulla base di uno studio su animali,esiste una potenziale soglia trombogena a dosi superiori a 200 unita’(*)/kg. I pazienti con fattori di rischio noti per eventi trombotici (inclusi cateteri a permanenza) devono essere tenuti sotto stretta osservazione. ^(*) [I valori di potenza assegnati storicamente erano relativi ad uno standard di riferimento interno, in cui 1 unita’ (U) e’ pari alla quantita’ media di inibitore della C1 esterasi presente in 1 mldi plasma umano normale]. E’ stato ora adottato uno standard di riferimento internazionale (UI), in cui l’UI e’ anch’essa definita come la quantita’ di inibitore della C1 esterasi presente in 1 ml di plasma umano normale. Agenti trasmissibili: le misure standard per la prevenzione di infezioni derivanti dall’uso di medicinali prodotti da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delledonazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marker di infezione e l’inclusione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione/eliminazione dei virus. Nonostante cio’, quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano, la possibilita’ di trasmissione di agenti infettivi non puo’ essere completamente esclusa. Cio’ vale anche per virus e altri patogeni non noti o emergenti. Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro, quali HIV, HBV e HCV, e per i virus senza involucro HAV e parvovirus B19. Un’idonea vaccinazione (epatite A e B) deve essere considerata per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente un inibitore della C1 esterasi derivato da plasma umano. Ipersensibilita’: come per qualsiasi prodotto biologico, possono verificarsi reazioni di ipersensibilita’. Le reazioni di ipersensibilita’ possono avere sintomi simili agli attacchi di angioedema. I pazienti devono essere informati sui primi segni direazioni di ipersensibilita’, quali orticaria, orticaria generalizzata, oppressione al torace, sibilo respiratorio, ipotensione e anafilassi. Se si verificano questi sintomi dopo la somministrazione, i pazienti devono avvertire il medico. In caso di reazioni anafilattiche o shock, deve essere adottato un trattamento medico di emergenza. Trattamento domiciliare e autosomministrazione: i dati sull’uso di questo medicinale nel trattamento domiciliare o per autosomministrazione sono limitati. I potenziali rischi associati al trattamento domiciliare sono legati alla somministrazione stessa, nonche’ alla gestione delle reazioniavverse, in particolare l’ipersensibilita’. La decisione sull’uso deltrattamento domiciliare per il singolo paziente deve essere adottata dal medico curante, che deve assicurarsi che sia fornito un idoneo addestramento e sia effettuato un riesame dell’utilizzo a intervalli periodici. Popolazione pediatrica: eventi trombotici sono stati segnalati in neonati e bambini della prima infanzia sottoposti a procedure di bypass coronarico, trattati per indicazioni diverse da quelle approvate con dosi elevate di un altro inibitore della C1 esterasi (fino a 500 unita’(*) /kg) per prevenire la sindrome da aumentata permeabilita’ capillare. Sodio: questo medicinale contiene 11,5 mg di sodio per flaconcino, equivalente allo 0,5% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi d’interazione.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse molto comuni osservate dopo l’infusione di Cinryze negli studi clinici sono state cefalea e nausea. Elenco delle reazioni avverse: le frequenze delle reazioni avverse sono state stimate da due studi cardine controllati verso placebo e da 2 studi in aperto in 251 soggetti unici. Solo le frequenze basate sui tassi di segnalazione provenienti dagli studi clinici sono state utilizzate per assegnare la categoria di frequenza. Le reazioni avverse al trattamento con Cinryze sono riportate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e per frequenza assoluta. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita’. La frequenza e’ definita come molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000,<1/100), rara (>=1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse segnalate negli studi clinici e nelle relazioni sull’uso post-marketing. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita’. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: iperglicemia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri. Patologie vascolari. Non comune: trombosi venosa, flebite, bruciore alle vene, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Moltocomune; nausea; comune: vomito; non comune: diarrea, dolore addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, eritema, prurito; non comune: dermatite da contatto. Patologie del sistemamuscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: gonfiore articolare, artralgia, mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: rash/eritema nella sede dell’iniezione, dolore nella sede dell’infusione, febbre; non comune: fastidio al torace. Descrizione di reazioni avverse selezionate: tra le segnalazioni di trombosi venosa, il fattore di rischio di base piu’ comune e’ stata la presenza di un catetere a permanenza. Reazioni locali nella sede dell’iniezione sono state non comuni. Negli studi clinici, reazioni locali (descritte come dolore, lividi o rash nella sede dell’iniezione/catetere, bruciore alle vene o flebite) si sono verificate in associazione a circa lo 0,2% delle infusioni. Popolazione pediatrica: negli studi clinici, sono stati arruolati ed esposti a oltre 2.500 infusioni di Cinryze 61 soggetti pediatrici unici (2-5 anni, n=3; 6-11 anni, n=32; 12-17 anni, n=26). Tra questi bambini, le sole reazioni avverse con Cinryze comprendevano cefalea, nausea, febbre ed eritema nellasede dell’infusione. Nessuna di queste reazioni avverse e’ stata grave e nessuna ha comportato la sospensione del medicinale. Nel complesso, la sicurezza e la tollerabilita’ di Cinryze sono simili nei bambini,negli adolescenti e negli adulti. Per la sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che siverificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati su un numero limitato di gravidanze esposte indicano assenza di effetti avversi dell’inibitore della C1 esterasi umana sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Finora non sono disponibili altri dati epidemiologici di rilievo. Non sono stati osservati effetti materni o embriofetali del trattamento, in studi di riproduzione sul ratto, a dosi fino a 28 volte la dose umana raccomandata (1000 UI) sulla base di un peso corporeo di un adulto medio di 70 kg. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e’ noto (e’ sconosciuto). Pertanto, Cinryze deve essere somministrato in donne in gravidanza solo se chiaramente indicato. Allattamento: non e’ noto se l’inibitore dellaC1 esterasi umana sia escreto nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo’ essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Cinryze tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita’: non sono stati condotti studi specifici su fertilita’, primosviluppo embrionale e postnatale o studi di cancerogenicita’ (vedere paragrafo 5.3).
Forma farmaceutica
POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
FLACONE