DEMELORA 30CER 9,5MG/24H

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DENOMINAZIONE

DEMELORA CEROTTO TRANSDERMICO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Psicoanalettici, anticolinesterasici.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni cerotto transdermico rilascia 4,6 mg di rivastigmina in 24 ore. Ogni cerotto transdermico da 4,6 cm^2 contiene 6,9 mg di rivastigmina.Ogni cerotto transdermico rilascia 9,5 mg di rivastigmina in 24 ore. Ogni cerotto transdermico da 9,2 cm^2 contiene 13,8 mg di rivastigmina.

ECCIPIENTI

Matrice: poli [(2-etilesil)acrilato, vinilacetato]; poliisobutene a intermedio peso molecolare; poliisobutene ad alto peso molecolare; silice anidra colloidale; paraffina liquida leggera. Lamina di copertura: film di poliestere rivestito da polietilene/resina termoplastica/alluminio. Lamina di rilascio: film di poliestere, rivestito da fluoropolimero. Inchiostro di stampa arancione.

INDICAZIONI

Trattamento sintomatico della demenza di Alzheimer da lieve a moderatamente grave.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

L’uso di questo medicinale e’ controindicato nei pazienti con ipersensibilita’ nota al principio attivo rivastigmina, ad altri derivati delcarbammato o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Precedenti episodi direazioni al sito di applicazione verificatisi con rivastigmina cerotto, riconducibili a dermatite allergica da contatto.

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e terapia della demenza di Alzheimer. La diagnosi deve essere effettuata in accordo con le attuali linee guida. Come per ogni trattamento iniziato in pazienti con demenza, la terapia con rivastigmina deve essere iniziata solo se sono disponibili le persone che assistono abitualmente il paziente che somministrino e controllino regolarmente il trattamento. Posologia. 4,6 mg/24 ore; cessione di rivastigmina in vivo in 24 ore: 4,6 mg. 9,5 mg/24 ore; cessione di rivastigmina in vivo in 24 ore: 9,5 mg. Rivastigmina 13,3 mg/24 ore; cessione di rivastigmina in vivo in 24 ore: 13,3 mg. Per le condizioni in cui deveessere usato tale dosaggio, si prega di fare riferimento a altri prodotti contenenti rivastigmina per i quali sono disponibili cerotti transdermici da 13,3 mg/24 h. Dose iniziale Si inizia il trattamento con 4,6 mg/24 ore. Dose di mantenimento Dopo un minimo di quattro settimanedi trattamento se, a giudizio del medico, la dose di 4,6 mg/24 ore risulta ben tollerata, questa deve essere aumentata alla dose giornaliera efficace raccomandata di 9,5 mg/24 ore, che deve essere continuata fino a quando il paziente continua a dimostrare un beneficio terapeutico. Aumento della dose 9,5 mg/24 ore e’ la dose giornaliera efficace raccomandata, che deve essere continuata fino a quando il paziente continua a dimostrare un beneficio terapeutico. Se ben tollerata e solo dopo un minimo di sei mesi di trattamento alla dose di 9,5 mg/24 ore, il medico puo’ decidere di aumentare la dose a 13,3 mg/24 ore nei pazienti che hanno dimostrato un significativo deterioramento cognitivo (es. peggioramento alla MMSE) e/o un declino funzionale (in base al giudizio del medico) durante il trattamento con la dose giornaliera efficace raccomandata di 9,5 mg/24 ore. Il beneficio clinico di rivastigmina deve essere rivalutato regolarmente. Si deve anche prendere in considerazione l’interruzione del trattamento qualora non sia piu’ evidente un effetto terapeutico alla dose ottimale. Se si osservano reazioni avverse gastrointestinali, il trattamento deve essere temporaneamente interrotto fino a quando queste reazioni avverse si risolvono. Il trattamento con i cerotti transdermici puo’ essere ripreso alla stessa dose se non e’ stato sospeso per piu’ di tre giorni. In caso contrario, il trattamento deve essere iniziato di nuovo con 4,6 mg/24 ore. Passaggio dalle capsule o dalla soluzione orale ai cerotti transdermici. Sulla base dei dati di esposizione comparativa tra rivastigmina orale e transdermica, i pazienti trattati con rivastigmina capsule o soluzione orale possono passare al medicinale nel seguente modo: un paziente che riceve una dose di 3 mg/die di rivastigmina per via orale puo’ passare ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore. Un paziente che riceve una dose di 6 mg/die di rivastigmina per via orale puo’ passare ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore. Un paziente che riceve una dose stabile e ben tollerata di 9 mg/die di rivastigmina per via orale puo’ passare aicerotti transdermici da 9,5 mg/24 ore. Se la dose orale di 9 mg/die non e’ stabile e ben tollerata, si raccomanda di passare ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore. Un paziente che riceve una dose di 12 mg/die di rivastigmina per via orale puo’ passare ai cerotti transdermici da 9,5 mg/24 ore. Dopo il passaggio ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore, se questi risultano ben tollerati dopo un minimo di quattro settimane di trattamento, la dose di 4,6 mg/24 ore puo’ essere aumentataa 9,5 mg/24 ore, che e’ la dose efficace raccomandata. Si raccomanda di applicare il primo cerotto transdermico il giorno successivo alla somministrazione dell’ultima dose per via orale. Popolazioni speciali. Popolazione pediatrica: Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di rivastigmina nella popolazione pediatrica nel trattamento della malattia di Alzheimer. Pazienti con peso corporeo inferiore a 50 kg:Si deve prestare particolare cautela nell’aumentare la dose oltre la dose efficace raccomandata di 9,5 mg/24 ore nei pazienti con peso corporeo inferiore a 50 kg. Questi possono manifestare piu’ reazioni avverse e possono essere piu’ facilmente costretti ad interrompere il trattamento a causa di reazioni avverse. Compromissione della funzionalita’epatica: come osservato con le formulazioni orali, a causa dell’aumentata esposizione al medicinale in pazienti con compromissione della funzionalita’ epatica da grado lieve a moderato, la posologia deve essere accuratamente titolata a seconda della tollerabilita’ individuale. Ipazienti con compromissione della funzionalita’ epatica clinicamente significativa possono manifestare piu’ reazioni avverse dose-dipendenti. I pazienti con grave compromissione della funzionalita’ epatica nonsono stati studiati. Particolare cautela deve essere esercitata nel titolare questi pazienti. Compromissione della funzionalita’ renale: non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti con compromissione della funzionalita’ renale. Modo di somministrazione. I cerotti transdermici devono essere applicati una volta al giorno su una parte pulita, asciutta, priva di peli, intatta e sana della cute della schiena(parte superiore o inferiore), della parte superiore del braccio o del torace, in una posizione in cui non sfreghi contro abiti stretti. Non si raccomanda l’applicazione del cerotto transdermico alla coscia o all’addome a causa della ridotta biodisponibilita’ della rivastigmina osservata quando il cerotto transdermico e’ applicato a queste aree del corpo. Il cerotto transdermico non deve essere applicato su cute arrossata, irritata o con ferite. Per minimizzare i rischi potenziali di irritazione cutanea, per 14 giorni deve essere evitata la riapplicazione nello stesso punto. Ai pazienti e alle persone che assistono abitualmente il paziente devono essere date importanti istruzioni per la somministrazione: rimuovere ogni giorno il cerotto del giorno precedente prima di applicarne uno nuovo. Sostituire il cerotto con uno nuovo ogni 24 ore. Applicare un solo cerotto alla volta. Premere con decisione il cerotto per almeno 30 secondi con il palmo della mano fino a quandoi margini aderiscono bene. Se il cerotto si stacca, applicare un nuovo cerotto per il resto del giorno, poi sostituirlo alla stessa ora. Ilcerotto puo’ essere usato nella vita quotidiana, compreso durante il bagno e quando fa caldo. Non esporre il cerotto a fonti di calore esterno (es. forte luce solare, sauna, solarium) per lunghi periodi di tempo. Il cerotto transdermico non deve essere tagliato a pezzi.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Tenere il cerotto transdermico nella bustina fino al momento dell’utilizzo.

AVVERTENZE

L’incidenza e la gravita’ delle reazioni avverse generalmente aumentacon le dosi piu’ alte, in particolare quando il dosaggio viene variato. Se si interrompe il trattamento per piu’ di tre giorni, si deve riprendere la terapia con 4,6 mg/24 ore. Errori di utilizzo e di dosaggiodel medicinale che hanno determinato sovradosaggio In seguito ad errori di utilizzo e di dosaggio del medicinale, con rivastigmina cerotto transdermico si sono verificate gravi reazioni avverse; in alcuni casie’ stata necessaria l’ospedalizzazione e in rari casi il paziente e’ deceduto. Nella maggior parte dei casi in cui si sono verificati errori di utilizzo e di dosaggio, il vecchio cerotto non e’ stato rimosso quando e’ stato applicato quello nuovo, oppure sono stati utilizzati piu’ cerotti contemporaneamente. Ai pazienti e alle persone che assistono abitualmente il paziente devono essere date importanti istruzioni per la somministrazione di rivastigmina cerotto transdermico. Disturbi gastrointestinali. Disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea sono dose-dipendenti e si possono verificare all’inizio del trattamento e/o in occasione di incrementi posologici. Queste reazioni avverse si verificano piu’ frequentemente nelle donne. I pazienti che mostrano segni o sintomi di disidratazione in seguito a vomito o diarrea prolungati possono essere trattati con fluidi endovena e con la riduzione del dosaggio o l’interruzione del trattamento, se riconosciuti e trattati tempestivamente. La disidratazione puo’ essere associata ad eventi seri. Perdita di peso I pazienti con malattia di Alzheimer possono perdere peso con l’assunzione di inibitori delle colinesterasi, rivastigmina compresa. Durante la terapia con rivastigmina cerotti transdermici il peso corporeo dei pazienti deve essere controllato. Bradicardia. Rivastigmina puo’ causare bradicardia che rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di torsione di punta, principalmente in pazienti con fattori di rischio. Si raccomanda cautela in pazienti a maggior rischio di sviluppare torsione di punta; per esempio quelli con insufficienza cardiaca scompensata, recente infarto del miocardio, bradiaritmia, predisposizione all’ipokaliemia o all’ipomagnesiemia, o che assumono in concomitanza medicinali noti per indurre prolungamento del QT e/o torsione di punta. Altre reazioni avverse. Si deve prestare attenzione alla prescrizione di Demelora cerotti transdermici: a pazienticon sindrome del nodo del seno o disturbi della conduzione (blocco seno-atriale, blocco atrio-ventricolare); a pazienti con ulcera gastricao duodenale in fase attiva o a pazienti predisposti a queste condizioni, in quanto la rivastigmina puo’ provocare un aumento delle secrezioni gastriche; a pazienti predisposti a ostruzioni urinarie e crisi convulsive in quanto i colinomimetici possono causare o peggiorare questepatologie; a pazienti con anamnesi di asma o broncopneumopatia ostruttiva. Reazioni cutanee al sito di applicazione. Con i cerotti transdermici di rivastigmina si possono verificare reazioni cutanee al sito diapplicazione, solitamente di intensita’ da lieve a moderata. I pazienti e le persone che assistono abitualmente il paziente devono essere istruiti in merito. Queste reazioni non sono necessariamente un segnaledi sensibilizzazione. Tuttavia l’uso di cerotti transdermici di rivastigmina puo’ portare allo sviluppo di dermatite allergica da contatto.Si deve sospettare una dermatite allergica da contatto se le reazionial sito di applicazione si estendono oltre la zona in cui e’ stato applicato il cerotto, se c’e’ evidenza di una reazione locale piu’ intensa (per esempio eritema in aumento, edema, papule, vescicole) e se i sintomi non migliorano significativamente nelle 48 ore successive alla rimozione del cerotto. In questi casi il trattamento deve essere interrotto. I pazienti in cui si verificano reazioni al sito di applicazione riconducibili a dermatite allergica da contatto dovuta ai cerotti transdermici di rivastigmina e che richiedono ancora il trattamento con rivastigmina devono passare alla somministrazione orale di rivastigmina solo dopo aver verificato la negativita’ al test allergologico e sotto stretto controllo medico. E’ possibile che alcuni pazienti sensibilizzati a rivastigmina in seguito all’esposizione ai cerotti transdermici di rivastigmina non siano in grado di assumerla in alcuna forma. Dopo la commercializzazione sono stati segnalate dermatiti allergiche (disseminate) indipendentemente dalla via di somministrazione (orale, transdermica) di rivastigmina. In questi casi, il trattamento deve essere interrotto. Altre avvertenze e precauzioni. La rivastigmina puo’ peggiorare o indurre sintomi extrapiramidali. Evitare il contatto con gliocchi dopo aver maneggiato Demelora cerotti transdermici. Dopo aver rimosso il cerotto, lavare le mani con acqua e sapone. In caso di contatto con gli occhi o se gli occhi si arrossano dopo aver maneggiato il cerotto, sciacquare immediatamente con abbondante acqua e consultare un medico se i sintomi non regrediscono. Popolazioni particolari. I pazienti con peso corporeo inferiore a 50 kg possono manifestare piu’ reazioni avverse e possono essere piu’ facilmente costretti ad interrompere il trattamento a causa di reazioni avverse. Procedere con una attenta titolazione e monitorare questi pazienti per l’insorgenza di reazioni avverse (es. nausea eccessiva o vomito); in caso di comparsa di queste reazioni avverse considerare un’eventuale riduzione della dose di mantenimento passando al cerotto transdermico da 4,6 mg/24 ore. Compromissione della funzionalita’ epatica: i pazienti con compromissione della funzionalita’ epatica clinicamente significativa possono manifestare piu’ reazioni avverse. La posologia deve essere accuratamente titolata a seconda della tollerabilita’ individuale. I pazienti con grave compromissione della funzionalita’ epatica non sono stati studiati. Particolare cautela deve essere esercitata nel titolare questi pazienti.

INTERAZIONI

Non sono stati effettuati studi di interazione specifici con cerotti transdermici di rivastigmina. Essendo un inibitore della colinesterasi, la rivastigmina puo’ aumentare gli effetti dei miorilassanti di tiposuccinilcolinico durante l’anestesia. Si raccomanda cautela nella scelta degli anestetici. Se necessario, si possono prendere in considerazione aggiustamenti della dose o la sospensione temporanea del trattamento. Per i suoi effetti farmacodinamici e possibili effetti additivi, la rivastigmina non va somministrata in associazione con altre sostanze colinomimetiche; essa puo’ interferire con l’attivita’ di medicinalianticolinergici (ad esempio ossibutinina, tolterodina). Effetti additivi che conducono a bradicardia (che puo’ portare a una sincope) sono stati riportati con l’uso combinato di diversi beta-bloccanti (inclusol’atenololo) e rivastigmina. Si ritiene che i betabloccanti cardiovascolari siano associati ad un rischio maggiore, ma sono state raccolte anche segnalazioni in pazienti che utilizzano altri beta-bloccanti. Pertanto, e’ necessario esercitare cautela quando rivastigmina e’ associata a beta-bloccanti e ad altri agenti bradicardici (ad esempio agentianti-aritmici di classe III, calcioantagonisti, glicosidi digitalici,pilocarpina). Poiche’ la bradicardia costituisce un fattore di rischio nella comparsa di torsioni di punta, l’associazione di rivastigmina con medicinali che inducono torsioni di punta come gli antipsicotici ad esempio fenotiazine (clorpromazina, levomepromazina), benzamidi (sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, veralipride), pimozide, aloperidolo, droperidolo, cisapride, citalopram, difemanile, eritromicinaIV, alofantrina, mizolastina, metadone, pentamidina e moxifloxacina deve essere attentamente osservata e puo’ essere anche richiesto il monitoraggio clinico (ECG). In studi su volontari sani nessuna interazione farmacocinetica e’ stata osservata fra rivastigmina somministrata per via orale e digossina, warfarin, diazepam o fluoxetina. L’aumento del tempo di protrombina indotto da warfarin non e’ modificato dalla somministrazione per via orale di rivastigmina. Con la somministrazione concomitante di digossina e rivastigmina per via orale non sono stati osservati effetti indesiderati sulla conduzione cardiaca. La somministrazione contemporanea di rivastigmina e di medicinali comunemente prescritti, quali antiacidi, antiemetici, antidiabetici, antipertensivi ad azione centrale, calcioantagonisti, agenti inotropi, antianginosi, antiinfiammatori non steroidei, estrogeni, analgesici, benzodiazepine ed antistaminici, non e’ stata associata ad un’alterazione della cineticadella rivastigmina o ad un aumentato rischio di effetti indesiderati clinicamente rilevanti. Considerando il suo metabolismo, appaiono improbabili interazioni farmacometaboliche con altri medicinali, sebbene la rivastigmina possa inibire il metabolismo di altre sostanze mediato dalle butirrilcolinesterasi.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni cutanee al sito di applicazione (eritema al sito di applicazione generalmente di intensita’da lieve a moderata) sono le reazioni avverse piu’ frequentemente osservate con cerotto transdermico di rivastigmina. Seguono le reazioni avverse gastrointestinali compresi nausea e vomito. Le reazioni avversedi seguito sono elencate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi e per classe di frequenza. Le classi di frequenza sono definite utilizzando i seguenti parametri convenzionali: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100; <1/10), non comune (>=1/1.000; <1/100), raro (>=1/10.000; <1/1.000), molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Di seguito mostra le reazioni avverse riportate in 1670 pazienti con demenza di Alzheimer trattati con cerotti transdermici di rivastigmina in studi clinici randomizzati, in doppio cieco, controllati vs. placebo e vs. farmaco attivo, della durata di 24-48 settimane e segnalate nel periodo successivo alla commercializzazione. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni del tratto urinario. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, riduzione dell’appetito; non comune: disidratazione. Disturbi psichiatrici. Comune: ansiet?, depressione, delirio, agitazione; non comune: aggressivit?; non nota: allucinazioni, irrequietezza, incubi. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sincope, capogiri; non comune: iperattivit? psicomotoria; molto raro: sintomi extrapiramidali; non nota: peggioramento della malattia di parkinson, convulsioni, tremore, sonnolenza. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia; non nota: blocco atrioventricolare, fibrillazione atriale,tachicardia, sindrome del nodo del seno. Patologie vascolari. Non nota: ipertensione. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale; non comune: ulcera gastrica; non nota: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non nota: epatite, alterazione dei test di funzionalit? epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non nota: prurito, eritema, orticaria, vesciche, dermatite allergica (disseminata). Patologie renali e urinarie. Comune: incontinenza urinaria. Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Comune: reazioni cutanee al sito di applicazione (es. Eritema al sito di applicazione, prurito al sito di applicazione, edema al sito di applicazione, dermatite al sito di applicazione, irritazione al sito di applicazione), condizioni asteniche (es. Affaticamento, astenia), piressia, calo ponderale; raro: cadute. Descrizione di specifiche reazioni avverse. Quando, nello studiocontrollato vs. placebo sopra menzionato, sono state usate dosi superiori a 13,3 mg/24 ore, si sono osservati insonnia ed insufficienza cardiaca piu’ frequentemente che con 13,3 mg/24 ore o placebo, suggerendouna relazione dose-effetto. Comunque, con i cerotti transdermici di rivastigmina da 13,3 mg/24 ore cerotti transdermici questi eventi non si sono verificati ad una frequenza superiore rispetto al placebo. Le seguenti reazioni avverse sono state osservate solo con capsule e soluzione orale di rivastigmina e non negli studi clinici con cerotti transdermici di rivastigmina: malessere, confusione, aumento della sudorazione (comune); ulcere duodenali, angina pectoris (raro); emorragia gastrointestinale (molto raro); alcuni casi di vomito grave sono stati associati a rottura esofagea (frequenza non nota). Irritazione cutanea Instudi clinici controllati in doppio cieco, le reazioni al sito di applicazione sono state principalmente di gravita’ da lieve a moderata. L’incidenza di reazioni cutanee al sito di applicazione che conducono adiscontinuita’ e’ stata <= 2,3% nei pazienti trattati con cerotti transdermici di rivastigmina. L’incidenza di reazioni cutanee al sito di applicazione che conducono a discontinuita’ e’ stata piu’ elevata nella popolazione Asiatica con il 4,9% e l’8,4% nella popolazione Cinese eGiapponese rispettivamente. In uno studio clinico doppio cieco, controllato vs. placebo, della durata di 24 settimane, ad ogni visita sono state misurate le reazioni cutanee usando una scala di valutazione di irritazione cutanea. Quando osservata in pazienti trattati con cerottitransdermici di rivastigmina, l’irritazione cutanea e’ stata principalmente di gravita’ debole o lieve. E’ stata classificata come grave nel 2,2% dei pazienti in questi studi e nel 3,7% dei pazienti trattati con cerotti transdermici di rivastigmina in uno studio Giapponese. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza. Negli animali in gravidanza, la rivastigmina e/o i metaboliti attraversavano la placenta. Non e’ noto se questo si verifichi nell’uomo. Non sono disponibili dati clinici relativi all’esposizione ingravidanza. In studi peri/postnatali nel ratto, e’ stato osservato unaumento del tempo di gestazione. Rivastigmina non deve essere usata durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita’. Allattamento. Negli animali, la rivastigmina viene escreta nel latte. Non e’ noto se la rivastigmina sia escreta nel latte umano e quindi le donne trattate con rivastigmina non devono allattare. Fertilita’. Non sono stati osservati effetti avversi di rivastigmina sulla fertilita’ o sulla funzione riproduttiva in ratti. Gli effetti di rivastigmina sulla fertilita’ nell’uomo non sono noti.

Forma farmaceutica

CEROTTI TRANSDERMICI

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

SCATOLA