FOSTER SOLxINAL 120D 200+6MCG

SKU: 037789070 Category:

DENOMINAZIONE

FOSTER 200 MICROGRAMMI/6 MICROGRAMMI PER EROGAZIONE SOLUZIONE PRESSURIZZATA PER INALAZIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per le patologie ostruttive delle vie respiratorie; adrenergici, inalatori.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni erogazione (dalla valvola dosatrice) contiene: 200 microgrammi di beclometasone dipropionato e 6 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato. Questo equivale ad una dose inalata (dal boccaglio) di 177,7 microgrammi di beclometasone dipropionato e 5,1 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Norflurano (HFA-134a), etanolo anidro, acido cloridrico.

INDICAZIONI

FOSTER e’ indicato nel trattamento regolare dell’asma quando l’uso diun prodotto di associazione (corticosteroide per via inalatoria e beta 2 -agonista a lunga durata d’azione) e’ appropriato: in pazienti nonadeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e beta 2 -agonisti per via inalatoria a rapida azione usati “al bisogno” oppure; in pazienti che sono gia’ adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con beta 2 -agonisti a lunga durata d’azione. FOSTER e’ indicato in pazienti adulti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia: FOSTER non e’ indicato per il trattamento iniziale dell’asma. Il dosaggio dei componenti di FOSTER e’ subase individuale e deve essere adattato in relazione alla gravita’ della patologia. Cio’ deve essere preso in considerazione non solo quando si inizia il trattamento con l’associazione, ma anche quando la dose viene modificata. Se un paziente dovesse aver bisogno di una combinazione di dosi diverse da quelle disponibili con l’associazione fissa, si devono prescrivere le dosi appropriate di beta2-agonisti e/o corticosteroidi in inalatori separati. Il beclometasone dipropionato presente in FOSTER e’ caratterizzato da una distribuzione di particelle extrafini tale da determinare un effetto piu’ potente delle formulazioni di beclometasone dipropionato con una distribuzione di particelle non extrafini (100 microgrammi di beclometasone dipropionato extrafine in FOSTER sono equivalenti a 250 microgrammi di beclometasone dipropionato in formulazione non extrafine). Pertanto la dose giornaliera totale di beclometasone dipropionato somministrata mediante FOSTER deve essere inferiore alla dose giornaliera totale di beclometasone dipropionato somministrata mediante una formulazione di beclometasone dipropionato non extrafine. Si deve tenere conto di questo quando un paziente passa da una formulazione di beclometasone dipropionato non extrafine a FOSTER; la dose di beclometasone dipropionato deve essere inferiore e sara’ necessario adattarla alle necessita’ individuali del paziente. Dose raccomandata per adulti a partire dai 18 anni di eta’: due inalazioni due volte al giorno. La dose giornaliera massima e’ di 4 inalazioni al giorno. FOSTER 200/6 deveessere usato esclusivamente come terapia di mantenimento. Un dosaggioinferiore (FOSTER 100/6) e’ disponibile per la terapia di mantenimento e al bisogno. Ai pazienti si deve consigliare di avere sempre a disposizione l’altro broncodilatatore a breve durata d’azione per l’uso albisogno. I pazienti devono essere controllati regolarmente dal medico, in modo da garantire che la dose di FOSTER rimanga ottimale e che sia modificata solo su consiglio del medico. La dose deve essere aggiustata alla dose piu’ bassa sufficiente a mantenere un efficace controllodei sintomi. Una volta ottenuto il controllo nel lungo termine dei sintomi con la dose piu’ bassa raccomandata, allora come fase successivasi puo’ provare la somministrazione del solo corticosteroide inalatorio. FOSTER 200/6 non deve essere utilizzato per la riduzione graduale della terapia regolare (step-down); a questo scopo e’ disponibile un dosaggio inferiore di beclometasone dipropionato nello stesso inalatore(FOSTER 100/6 microgrammi). I pazienti devono essere avvisati di assumere FOSTER tutti i giorni, anche quando sono asintomatici. Popolazioni speciali: non occorre modificare la dose nei pazienti anziani. Non ci sono dati disponibili sull’uso di FOSTER in pazienti con compromissione renale o epatica (vedere paragrafo 5.2). Dose raccomandata per bambini e adolescenti di eta’ inferiore a 18 anni: FOSTER 200/6 non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti di eta’ inferiore a 18 anni. Modo di somministrazione: FOSTER e’ per uso inalatorio. Per assicurare una corretta somministrazione del medicinale, un medico o unsanitario deve mostrare al paziente come utilizzare correttamente l’inalatore. L’uso corretto dell’inalatore pressurizzato e’ essenziale per il successo del trattamento. Si deve avvertire il paziente di leggere attentamente il Foglio Illustrativo e seguire le istruzioni per l’uso ivi descritte. L’inalatore di Foster e’ provvisto di un contadosi sulla parte posteriore dell’erogatore, che indica il numero di dosi rimaste. Per la confezione da 120 erogazioni, ogni volta che il paziente preme la bomboletta, viene erogata una dose di medicinale ed il contadosi scala quindi di un numero. Per la confezione da 180 erogazioni, ogni volta che il paziente preme la bomboletta il contadosi scala di una piccola quantita’ e il numero di dosi rimanenti viene visualizzato ad intervalli di 20. I pazienti devono essere avvertiti di non far caderel’inalatore, poiche’ cio’ puo’ far diminuire il numero di dosi segnalate dal contatore. Verifica del funzionamento dell’inalatore: prima diusare l’inalatore per la prima volta oppure se l’inalatore non e’ stato usato per 14 giorni o piu’, il paziente deve spruzzare una erogazione nell’aria, per assicurarsi che l’inalatore funzioni correttamente. Quando si usa l’inalatore per la prima volta, nella finestra del contadosi deve apparire il numero 120 o 180. Uso dell’inalatore: se l’inalatore e’ stato esposto a temperature molto basse, togliere la bomboletta dal boccaglio e riscaldarla con le mani per alcuni minuti prima dell’uso. Non riscaldare mai la bomboletta con metodi artificiali. Quando possibile i pazienti devono stare in piedi o seduti in posizione eretta nel momento in cui effettuano l’inalazione. 1. I pazienti devono rimuovere il cappuccio di protezione dal boccaglio e controllare che il boccaglio sia pulito e privo di polvere e sporcizia o di qualsiasi altro oggetto estraneo. 2. I pazienti devono espirare il piu’ lentamente eprofondamente possibile. 3. I pazienti devono tenere la bomboletta verticalmente, con il corpo dell’erogatore all’insu’, e quindi collocareil boccaglio tra le labbra ben chiuse senza addentare il boccaglio.

CONSERVAZIONE

Prima della dispensazione al paziente: conservare in frigorifero (2 gradi C. – 8 gradi C.) (per un massimo di 18 mesi). Dopo la dispensazione: non conservare a temperature superiori ai 25 gradi C. (per un massimo di 3 mesi). Il contenitore contiene un liquido pressurizzato. Non esporre a temperature piu’ alte di 50 gradi C. Non forare il contenitore.

AVVERTENZE

FOSTER deve essere usato con cautela (che puo’ includere il monitoraggio) in pazienti con aritmia cardiaca, specialmente nei casi di bloccoatrioventricolare di terzo grado e tachiaritmia, stenosi aortica subvalvolare idiopatica, miocardiopatia ipertrofica ostruttiva, ischemia cardiaca, grave insufficienza cardiaca, grave ipertensione arteriosa e aneurisma. Si deve prestare molta attenzione anche quando si trattano pazienti con noto o sospetto prolungamento dell’intervallo QTc, sia congenito che indotto da farmaci (QTc > 0,44 secondi). Il formoterolo stesso puo’ provocare un prolungamento dell’intervallo QTc. E’ richiestacautela anche quando FOSTER e’ utilizzato da pazienti con tireotossicosi, diabete mellito, feocromocitoma ed ipokaliemia non trattata. La terapia con medicinali beta 2 -agonisti puo’ provocare, potenzialmente,una grave ipokaliemia. Particolare cautela deve essere posta in pazienti affetti da asma grave poiche’ questo effetto puo’ essere potenziato dalla ipossia. La ipokaliemia puo’ anche essere potenziata da trattamenti concomitanti con altri medicinali che possono indurre ipokaliemia, come i derivati xantinici, gli steroidi ed i diuretici (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda di usare cautela anche nell’asma instabile, quando possono essere usati alcuni broncodilatatori “al bisogno”. Si raccomanda, in questi casi, di monitorare i livelli sierici di potassio. L’inalazione di formoterolo puo’ causare un aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Di conseguenza, nei pazienti diabetici deve esserecostantemente monitorata la glicemia. Se si deve effettuare una anestesia con anestetici alogenati, occorre assicurarsi che FOSTER non venga somministrato da almeno 12 ore prima dell’inizio dell’anestesia, dalmomento che c’e’ il rischio di aritmie cardiache. Come tutti i medicinali per uso inalatorio contenenti corticosteroidi, FOSTER deve esseresomministrato con cautela in pazienti con tubercolosi polmonare attiva o quiescente e con infezioni fungine e virali delle vie respiratorie. Si raccomanda di non interrompere bruscamente il trattamento con FOSTER. Se i pazienti non ritengono il trattamento efficace devono rivolgersi al medico. L’aumento dell’uso di broncodilatatori di emergenza e’indice di un peggioramento delle condizioni di base e giustifica una rivalutazione della terapia antiasmatica. Il peggioramento improvviso e progressivo del controllo dell’asma e’ potenzialmente pericoloso perla vita ed il paziente deve essere urgentemente sottoposto a valutazione medica. Deve essere presa in considerazione la necessita’ di aumentare il trattamento con corticosteroidi, per via inalatoria o per terapia orale, o iniziare un trattamento con antibiotici se si sospetta una infezione. I pazienti non devono iniziare FOSTER durante un’esacerbazione oppure se mostrano un significativo peggioramento o un deterioramento acuto dell’asma. Durante il trattamento con FOSTER possono manifestarsi eventi avversi gravi correlati all’asma ed esacerbazioni . Si deve chiedere ai pazienti di continuare il trattamento ma di ricorrereal consiglio del medico se i sintomi dell’asma permangono non controllati o se peggiorano dopo l’inizio con FOSTER. Come con altre terapie per inalazione, si puo’ manifestare broncospasmo paradosso, con un immediato aumento di respiro sibilante e respirazione rapida dopo la somministrazione. Se si verifica questa situazione occorre somministrare immediatamente per via inalatoria un broncodilatatore ad effetto rapido. FOSTER deve essere sospeso immediatamente ed il paziente valutato e sottoposto ad una terapia alternativa, se necessario. FOSTER non deve essere usato come terapia iniziale dell’asma. Si deve consigliare ai pazienti di tenere sempre a portata di mano il loro broncodilatatore a rapida azione per il trattamento degli attacchi acuti di asma. Si devericordare ai pazienti di assumere FOSTER giornalmente come prescritto, anche quando sono asintomatici. Quando i sintomi dell’asma sono sotto controllo, si puo’ prendere in considerazione l’opportunita’ di ridurre gradualmente la dose di FOSTER. E’ importante controllare regolarmente i pazienti se il trattamento viene ridotto. Si deve usare la piu’bassa dose efficace di FOSTER (e’ disponibile un dosaggio inferiore, FOSTER 100/6, vedere anche paragrafo 4.2). Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi e per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilita’ rispetto al trattamento con i corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includono: sindrome di Cushing, aspetto cushingoide, soppressione surrenale, riduzione della densita’ minerale ossea, ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti, cataratta e glaucoma e, piu’ raramente, una serie di effetti psicologici o comportamentali che comprendono iperattivita’ psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione o aggressivita’ (in particolare nei bambini). Pertanto e’ importante che il paziente sia visitato regolarmente e che la dose di corticosteroide inalatorio sia la piu’ bassadose possibile con la quale viene mantenuto il controllo efficace dell’asma. Dati di farmacocinetica a dose singola (vedere paragrafo 5.2) hanno dimostrato che l’uso di FOSTER con il dispositivo spaziatore AeroChamber Plus, se confrontato con l’utilizzo dell’erogatore standard, non aumenta l’esposizione totale sistemica al formoterolo e riduce l’esposizione sistemica al beclometasone-17-monopropionato, mentre vi e’ un aumento per il beclometasone dipropionato immodificato che raggiunge la circolazione sistemica attraverso il polmone; comunque, dal momento che l’esposizione totale sistemica al beclometasone dipropionato piu’ il suo metabolita attivo non cambia, non sussiste un aumentato rischio di effetti sistemici quando si usa FOSTER con il citato dispositivo spaziatore. L’uso di alte dosi di corticosteroidi inalatori per lunghi periodi puo’ causare soppressione surrenale e crisi surrenali acute. I bambini di eta’ inferiore ai 16 anni che assumono/inalano dosi di beclometasone dipropionato piu’ alte di quelle raccomandate possono essere particolarmente a rischio. Le situazioni che possono potenzialmente scatenare delle crisi surrenaliche acute includono traumi, operazioni chirurgiche, infezioni o qualsiasi altro caso che implichi una rapida riduzione della dose. I sintomi che si presentano sono tipicamente vaghi e possono includere anoressia, dolori addominali, perdita di peso, stanchezza, mal di testa, nausea, vomito, ipotensione, diminuzione del livello di conoscenza, ipoglicemia e convulsioni.

INTERAZIONI

Interazioni farmacocinetiche: il beclometasone dipropionato si metabolizza molto rapidamente tramite gli enzimi esterasi. Beclometasone dipende in misura minore dal metabolismo di CYP3A rispetto ad altri corticosteroidi e, in generale interazioni sono improbabili; tuttavia, poiche’ non puo’ essere esclusa la possibilita’ di effetti sistemici con l’utilizzo concomitante di forti inibitori del CYP3A (ad esempio ritonavir, cobicistat), si raccomanda di prestare attenzione e di monitorareadeguatamente l’uso di tali agenti. Interazioni farmacodinamiche: i bloccanti beta-adrenergici possono indebolire o inibire l’effetto del formoterolo. Pertanto FOSTER non deve essere somministrato in concomitanza con bloccanti beta-adrenergici (inclusi i colliri), a meno che nonvi siano ragioni impellenti. D’altro canto, l’uso concomitante di altri farmaci beta-adrenergici puo’ dar luogo ad effetti potenzialmente additivi, pertanto si richiede cautela nella prescrizione di teofillinao di altri farmaci beta-adrenergici contemporaneamente al formoterolo. Il trattamento concomitante con chinidina, disopiramide, procainamide, fenotiazine, alcuni antistaminici, inibitori delle monoammino-ossidasi e antidepressivi triciclici puo’ causare un prolungamento dell’intervallo QTc e aumentare il rischio di aritmie ventricolari. Inoltre L-dopa, L-tiroxina, ossitocina ed alcol possono alterare la tolleranza cardiaca nei confronti dei beta 2 -simpaticomimetici. Il trattamento concomitante con inibitori delle monoammino-ossidasi, inclusi agenti conproprieta’ simili come furazolidone e procarbazina, puo’ scatenare reazioni ipertensive. Esiste un elevato rischio di aritmie in pazienti sottoposti simultaneamente ad anestesia con idrocarburi alogenati. Il trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi o diuretici puo’ potenziare un possibile effetto di ipokaliemia dei beta 2 -agonisti (vedere paragrafo 4.4). In pazienti trattati con glucosidi digitalici, una ipokaliemia puo’ incrementare la predisposizione alle aritmie. FOSTER contiene una piccola quantita’ di etanolo. Esiste una teorica possibilita’ di interazione in pazienti particolarmente sensibili che assumono disulfiram o metronidazolo.

EFFETTI INDESIDERATI

Poiche’ FOSTER contiene beclometasone dipropionato e formoterolo fumarato diidrato, le reazioni avverse attese per tipo e gravita’ sono quelle associate a ciascuno dei due componenti. Non vi e’ incidenza di eventi avversi aggiuntivi in seguito alla somministrazione concomitante dei due principi attivi. Gli effetti indesiderati associati al beclometasone dipropionato ed al formoterolo, somministrati sia come associazione fissa (FOSTER) che come singoli componenti, sono riportati di seguito, elencati secondo classificazione per sistemi e organi. Le frequenze sono cosi’ definite: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 a <1/10), non comune (>= 1/1.000 a <1/100), raro (>=1/10.000 a < 1/1.000) e molto raro (<= 1/10.000), non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse comuni e noncomuni risultano dai dati degli studi clinici in pazienti asmatici e con BPCO. Infezioni ed infestazioni. Comune: faringite, candidiasi orale; non comune: influenza, infezione micotica della bocca, candidiasi orofaringea, candidiasi esofagea, candidiasi vulvovaginale, gastroenterite, sinusite, rinite, polmonite*. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: granulocitopenia; molto raro: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: dermatite allergica; molto raro: reazioni di ipersensibilit? quali eritema, edema delle labbra, delviso, degli occhi e della faringe. Patologie endocrine. Molto raro: soppressione surrenale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipokaliemia, iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: irrequietezza; non nota: iperattivit? psicomotoria, disturbo del sonno, ansia, depressione, aggressivit?, disturbi del comportamento (prevalentemente nei bambini). Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: tremore, capogiro. Patologie dell’occhio. Molto raro: glaucoma, cataratta; non nota: visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4). Patologie dell’orecchio e del labirinto. Non comune: otosalpingite. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, intervallo qtcorretto dell’elettrocardiogramma prolungato, modificazione dell’elettrocardiogramma, tachicardia, tachiaritmia, fibrillazione atriale*; raro: extrasistoli ventricolari, angina pectoris. Patologie vascolari. Non comune: iperemia, rossore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: disfonia; non comune: tosse, tosse produttiva, irritazione della gola, crisi asmatica, eritema della faringe; raro: broncospasmo paradosso; molto raro: dispnea, esacerbazione dell’asma. Patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea, bocca secca, dispepsia, disfagia, sensazione di bruciore alle labbra, nausea, disgeusia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzione cutanea, iperidrosi, orticaria; raro: angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari, myalgia; molto raro: ritardo di crescita in bambini e adolescenti. Patologie renali e urinarie. Raro: nefrite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: edema periferico. Esami diagnostici. Non comune: proteina c-reattiva aumentata, conta delle piastrine aumentata, acidi grassi liberi aumentati,insulina ematica aumentata, aumento corpi chetonici ematici aumentati, cortisolo ematico diminuito*; non comune: pressione arteriosa aumentata; raro: pressione arteriosa ridotta; molto raro: densit? ossea ridotta. * Un caso non serio correlato di infezione polmonare e’ stato segnalato da un paziente trattato con FOSTER 100/6 in uno studio clinico pivotal in pazienti con BPCO. Altre reazioni avverse osservate con FOSTER 100/6 in studi clinici su BPCO sono state: cortisolo ematico diminuito e fibrillazione atriale. Come per altre terapie inalatorie, si puo’ manifestare broncospasmo paradosso (vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”). Tra le reazioni avverse osservate, quelle tipicamente associate al formoterolo sono: ipokaliemia, cefalea, tremore, palpitazioni, tosse, spasmi muscolari e prolungamento dell’intervallo QTc. Tra le reazioni tipicamente associate alla somministrazione di beclometasone dipropionato vi sono le seguenti: infezionimicotiche del cavo orale, candidiasi orale, disfonia, irritazione della gola. Disfonia e candidiasi possono essere alleviate con gargarismio sciacquandosi la bocca con acqua o lavandosi i denti dopo aver usato il prodotto. La candidiasi sintomatica puo’ essere trattata con una terapia antimicotica topica mentre si continua il trattamento con FOSTER. Gli effetti sistemici dei corticosteroidi inalatori (ad esempio ilbeclometasone dipropionato) possono verificarsi in particolar modo quando si somministrano alte dosi del medicinale per lunghi periodi di tempo e possono comprendere soppressione surrenale, diminuzione della densita’ minerale ossea, ritardo di crescita nei bambini e negli adolescenti, cataratta e glaucoma (vedere anche paragrafo 4.4). Si possono verificare anche reazioni di ipersensibilita’ che includono eruzione cutanea, orticaria, prurito, eritema ed edema a carico di occhi, viso, labbra e gola. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita’: non sono disponibili dati sugli esseri umani. In studi effettuati nei ratti, la presenza di beclometasone dipropionato ad alte dosi nel trattamento combinato e’ stata associata a ridotta fertilita’femminile ed embriotossicita’ (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza: nonvi sono esperienze o dati sulla sicurezza del propellente HFA-134a ingravidanza o nell’allattamento nella specie umana. Tuttavia, studi sugli effetti di HFA-134a sulla funzione riproduttiva e sullo sviluppo embriofetale negli animali non hanno evidenziato effetti avversi di rilevanza clinica. Non vi sono dati clinici rilevanti sull’uso di FOSTER in donne in gravidanza. Studi nell’animale con l’associazione di beclometasone dipropionato e formoterolo hanno evidenziato segni di tossicita’ sulla riproduzione dopo elevata esposizione sistemica (vedere paragrafo 5.3 “Dati preclinici di sicurezza”). A causa dell’effetto tocolitico degli agenti beta 2 -simpaticomimetici occorre esercitare particolare cautela durante il travaglio. L’uso di formoterolo non e’ raccomandato durante la gravidanza, ed in particolare alla fine della gravidanza o durante il travaglio, a meno che non esista nessun’altra (e piu’sicura) alternativa disponibile. FOSTER deve essere usato durante la gravidanza solamente se i benefici attesi superano i potenziali rischi. Allattamento: non ci sono dati clinici rilevanti sull’uso di FOSTER durante l’allattamento nella specie umana. Nonostante non siano disponibili dati provenienti da studi sugli animali, e’ ragionevole ritenereche il beclometasone dipropionato sia escreto nel latte materno, comealtri corticosteroidi. Mentre non e’ noto se il formoterolo passi nellatte materno umano, e’ stato invece ritrovato nel latte di animali. La somministrazione di FOSTER alle donne durante l’allattamento al seno deve essere presa in considerazione se i benefici attesi superano i potenziali rischi. Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con FOSTER tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Forma farmaceutica

SOLUZIONE PRESSURIZZATA PER INALAZIONE

Scadenza

18 MESI PRIMA/3 MESI DOPO LA DISPENSAZIONE. IL FARMACISTA SCRIVE SULLA CONFEZIONE LE DATE DI VENDITA E DI SCADENZA

Confezionamento

BOMBOLETTA