DENOMINAZIONE
TARDYFER 80 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati antianemici.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa a rilascio prolungato contiene 247,25 mg di solfato ferroso secco (equivalente a 80 mg Fe^2+ ).
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: maltodestrina, cellulosa microcristallina, trietil citrato, talco, copolimero ammonio metacrilato dispersione Tipo B (EUDRAGIT RS 30D), copolimero ammonio metacrilato dispersione Tipo A(EUDRAGIT RL 30D), Glicerolo dibeenato. Rivestimento della compressa:titanio diossido, sepifilm LP010, ossido di ferro giallo, ossido di ferro rosso, trietil citrato.
INDICAZIONI
Carenza di ferro. Il farmaco e’ indicato nei bambini di eta’ superiore a 10 anni e negli adulti.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ alprincipio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, emosiderosi, emocromatosi, anemia emolitica, pazienti che ricevonoripetutamente trasfusioni di sangue, in caso di concomitante terapia parenterale a base di ferro, in presenza di diverticoli intestinali o di qualsiasi altra ostruzione intestinale.
POSOLOGIA
Indicato in adulti e bambini esclusivamente di eta’ superiore a 10 anni. Uso orale. In adulti e bambini di eta’ superiore a 10 anni: 1 compressa al giorno. In caso di marcata anemia da carenza di ferro, adultie bambini di eta’ superiore a 10 anni possono aumentare il dosaggio a2 compresse al giorno (mattino e sera). Modo di somministrazione. Le compresse non devono essere succhiate, masticate o tenute in bocca, madevono essere deglutite intere con acqua. Le compresse devono essere assunte prima dei pasti o durante i pasti, a seconda della tollerabilita’ gastrointestinale. Nel caso si dimenticasse la somministrazione di1 o piu’ dosi, il trattamento deve essere continuato con la stessa posologia. Durata del trattamento. Il trattamento deve continuare fino alla normalizzazione dei livelli dei parametri ematologici. Il trattamento puo’ essere prolungato per il tempo necessario alla correzione della carenza di ferro. Il periodo di trattamento varia in funzione dellagravita’ della carenza di ferro. Generalmente sono richiesti circa 3-6 mesi di terapia, o di piu’ in caso di persistenza della patologia. Il controllo dell’efficacia e’ utile solo dopo 3 mesi di trattamento: deve includere la correzione dell’anemia (emoglobina, volume globulare medio) e il ripristino delle riserve di ferro (ferritina sierica, recettore sierico della transferrina e coefficiente di saturazione della transferrina).
CONSERVAZIONE
Nessuna precauzione speciale per la conservazione.
AVVERTENZE
Avvertenze. Preparazioni a base di ferro ad alto dosaggio (10-20 volte superiori alla posologia usuale) possono causare avvelenamento specialmente nei bambini. Particolare cautela deve essere presa nel caso vengano utilizzati altri integratori alimentari e/o a base di sali di ferro. Deve essere somministrato con cautela in pazienti con anemia emolitica, emoglobinopatia, mielodisplasia e altre patologie che colpiscono le riserve o l’assorbimento del ferro. Terapie a base di ferro, per quanto possibile, devono essere combinate con il trattamento della causa. L’iposideremia associata a sindromi infiammatorie non risponde al trattamento con ferro. I pazienti, specialmente quelli anziani e quelli con disturbi di deglutizione, in caso di via di somministrazione errata, potrebbero essere a rischio di ulcerazione dell’esofago, granuloma bronchiale e/o necrosi che potrebbe portare a broncostenosi. Sulla base dei dati di letteratura, in pazienti anziani con malattie renali croniche, diabete e/o ipertensione, che hanno assunto molti medicinali per trattare queste malattie e che hanno trattato l’anemia associata con integratori a base di ferro, e’ stata riscontrata melanosi gastrointestinale. Precauzioni di impiego. A causa del rischio di ulcerazioni della bocca e di alterazione del colore dei denti, le compresse non devono essere succhiate, masticate o tenute in bocca, ma devono essere deglutite intere con acqua.
INTERAZIONI
Combinazioni sconsigliate. Sali di ferro (per via iniettiva). Senso di svenimento o anche shock attribuibile al rapido rilascio di ferro dalla sua forma complessa e alla saturazione della transferrina. Cloramfenicolo. Il cloramfenicolo puo’ ritardare la risposta alla terapia a base di ferro. Combinazioni che richiedono speciali precauzioni d’uso. Bifosfonati. Riduzione dell’assorbimento gastrointestinale dei bifosfonati per la formazione di complessi di scarso assorbimento. Se entrambi i medicinali sono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Cicline (via orale). Tetracicline e derivati delle tetracicline. Riduzione dell’assorbimento gastrointestinale sia delle cicline per la formazione di complessi di scarso assorbimento. che del ferro. Se entrambi i medicinali sono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Fluorochinoloni: ciprofloxacina e altri Riduzione dell’assorbimento gastrointestinale dei fluorochinoloni per la formazione di complessi di scarso assorbimento. Se entrambi i medicinali sono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Antiacidi: prodotti contenenti calcio, alluminio e magnesio (magnesio trisilicato). Riduzione dell’assorbimento gastrointestinale dei sali di ferro. Se entrambi i medicinalisono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Penicillamina. Riduzione dell’assorbimento gastrointestinale di penicillamina per la formazione di complessi di scarso assorbimento. Aumento del rischio di tossicita’ della D-penicillamina al termine della terapia con ferro solfato. Se entrambi i medicinali sono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Ormoni tiroidei/tiroxina. Riduzione dell’assorbimento gastrointestinale della tiroxina per laformazione di complessi di scarso assorbimento, che porta a ipotiroxinemia. Se entrambi i medicinali sono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Farmaci antinfiammatori non steroidei. In caso di somministrazione contemporanea di sali di ferro e farmaci antinfiammatori non steroidei, essi devono essere presi con il cibo per ridurre l’effetto irritante a livello gastrointestinale e il rischio di sanguinamento associato agli antinfiammatori. Colestiramina. Riduzione dell’assorbimento di ferro a livello gastrointestinale. Il ferro deve essere somministrato 1 o 2 ore prima o 4 ore dopo la assunzione di colestiramina. Calcio, Zinco. Riduzione dell’assorbimento di ferro a livello gastrointestinale da calcioe zinco. Riduzione dell’assorbimento di zinco a livello gastrointestinale da sali di ferro. Se entrambi i medicinali sono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Metildopa, Levodopa, Carbidopa. Riduzione dell’assorbimento gastrointestinale dei derivati della dopa, per la formazione di complessi di scarso assorbimento. Se entrambi i medicinali sono assunti contemporaneamente, separare le somministrazioni di ognuno dei medicinali di almeno 2 ore. Altre forme di interazione. Acidi fitici (cereali di grano integrale), polifenoli (te’, caffe’, vino rosso), calcio (latte e latticini) e alcune proteine (uova) inibiscono significativamente l’assorbimento di ferro. Lasciare un intervallo fra la somministrazione di sali di ferro e di questi alimenti (almeno 2 ore).
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportate le reazioni avverse osservate in sette studi clinici, per un totale di 1.051 pazienti: per 649 pazienti trattati la valutazione di causalita’ era “non esclusa”, durante l’esperienza post-marketing o in letteratura. Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e definite come: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100 ); rara (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilit?, orticaria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: edema laringeo; non nota: necrosi polmonare,granuloma polmonare, broncostenosi. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, diarrea, distensione addominale, dolore addominale, scoloramento delle feci, nausea; non comune: feci anomale, dispepsia, vomito, gastrite; non nota: alterazione del colore dei denti, ulcerazione della bocca, lesioni esofagee, melanosi gastrointestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash eritematoso. Altre popolazioni speciali. In letteratura sono stati riportati casi di melanosi gastrointestinale con frequenza non nota in pazienti anziani con malattie croniche renali, diabete e/o ipertensione, trattati con molti medicinali per queste malattie e trattati con integratori a base di ferro per l’anemia associata. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non esistono studi dedicati alle donne in gravidanza. Comunque, nel contesto di un medicinale, ben noto, e’ disponibile una ampia bibliografia sulle donne in gravidanza (piu’ di 1000 risultati di donne esposte) che indica che non si rilevano malformazioni ne’ tossicita’ feto/neonatale. Inoltre, studi nell’animale non mostrano tossicita’ dell’appartato riproduttivo. In conclusione, puo’ essere utilizzato durante la gravidanza se clinicamente necessario. I Sali di ferro sono escreti nellatte materno ma, a dosi terapeutiche, non sono documentati effetti nel neonato/bambino. Pertanto l’utilizzo puo’ essere preso in considerazione durante l’allattamento. Studi sugli animali non indicano effettisulla fertilita’ maschile e femminile.
Forma farmaceutica
COMPRESSE RIVESTITE RILASCIO PROLUNGATO
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BLISTER