VALCYTE OS POLV FL 12G 50MG/ML

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DENOMINAZIONE

VALCYTE 50 MG/ML POLVERE PER SOLUZIONE ORALE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirali per uso sistemico, nucleosidi e nucleotidi, esclusi gli inibitori della transcriptasi inversa.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flacone contiene 5,5 g di valganciclovir cloridrato in 12 g di polvere per soluzione orale. Ogni mL di soluzione ricostituita contiene50 mg di valganciclovir (come cloridrato). Eccipienti con effetto noto: questo prodotto medicinale contiene 1 mg/mL di sodio benzoato e un totale di 0,188 mg/mL di sodio (come sodio benzoato e saccarina sodica) dopo la ricostituzione (essenzialmente ‘senza sodio’). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Povidone, acido fumarico, sodio benzoato (E211), saccarina sodica, mannitolo. Aroma tutti frutti: maltodestrine (mais), propilenglicole, gomma arabica E414 e sostanze aromatizzanti naturali principalmente a base di aroma banana, ananas e pesca.

INDICAZIONI

Valcyte e’ indicato per il trattamento di induzione e mantenimento della retinite da citomegalovirus (CMV) in pazienti adulti con sindrome di immunodeficienza acquisita (AIDS). Valcyte e’ indicato per la prevenzione della malattia da CMV in adulti e bambini (dalla nascita ai 18 anni di eta’) negativi al CMV, sottoposti a trapianto di organo solidoda donatore CMV positivo.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Valcyte e’ controindicato in pazienti con nota ipersensibilita’ al valganciclovir, al ganciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1; Valcyte e’ controindicato durante l’allattamento al seno (vedere il paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Posologia. Attenzione: al fine di evitare possibili sovradosaggi si raccomanda di attenersi strettamente alle indicazioni sui dosaggi (vedere i paragrafi 4.4 e 4.9). Il valganciclovir e’ metabolizzato a ganciclovir in modo rapido ed esteso dopo somministrazione orale. Una dose di valganciclovir 900 mg somministrata per via orale due volte al giorno e’ terapeuticamente equivalente al ganciclovir 5 mg/kg somministratodue volte al giorno per via endovenosa. L’esposizione sistemica al ganciclovir dopo somministrazione di 900 mg di valganciclovir soluzione orale e’ equivalente a una dose di 900 mg di valganciclovir in compresse. Trattamento della retinite da citomegalovirus (CMV). Pazienti adulti. Trattamento di induzione della retinite da CMV: per pazienti con retinite da CMV in fase attiva, la dose raccomandata e’ di 900 mg di valganciclovir due volte al giorno per 21 giorni. Un periodo di induzione prolungato puo’ aumentare il rischio di tossicita’ midollare (vedereil paragrafo 4.4). Trattamento di mantenimento della retinite da CMV:in seguito al trattamento di induzione, o in pazienti con retinite daCMV in fase inattiva, la dose raccomandata e’ di 900 mg di valganciclovir una volta al giorno. I pazienti per i quali si osserva un peggioramento della retinite, possono ripetere il trattamento di induzione, tenendo presente che si deve prestare attenzione alla possibilita’ di resistenza virale al farmaco. La durata del trattamento di mantenimentodeve essere stabilita su base individuale. Popolazione pediatrica: lasicurezza e l’efficacia di Valcyte nel trattamento della retinite da CMV non sono state stabilite da studi clinici adeguati e ben controllati condotti su pazienti pediatrici. Prevenzione della malattia da CMV nel trapianto di organo solido. Pazienti adulti: per i pazienti sottoposti a trapianto di rene, la dose raccomandata e’ di 900 mg una volta al giorno, iniziando entro i 10 giorni successivi al trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto. Si puo’ continuare la profilassi fino a 200 giorni dopo il trapianto (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Per pazienti sottoposti a trapianto di organo solido escluso il rene, la dose raccomandata e’ di 900 mg una volta al giorno, iniziando entro i 10 giorni successivi al trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto. Popolazione pediatrica: in pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di organo solido, a partire dalla nascita, ea rischio di sviluppare la malattia da CMV, la dose raccomandata di Valcyte, in singola somministrazione giornaliera, si basa sulla superficie corporea (BSA) e sulla clearance della creatinina (ClCr) derivata dalla formula di Schwartz (ClCrS) e si calcola usando l’equazione sotto riportata. Dose pediatrica (mg) = 7 x BSA x ClCrS (vedere formula per la BSA di Mosteller e formula per la clearance della creatinina di Schwartz riportate sotto). Se la clearance della creatinina calcolata con la formula di Schwartz supera i 150 mL/min/1,73 m^2, nell’equazionesi dovra’ utilizzare un valore massimo di 150 mL/min/1,73 m^2. BSA diMosteller (m ^2)= v Altezza (cm) x Peso (kg) / 3600. Clearance della creatinina di Schwartz (ml/min/1,73 m ^2)= k x Altezza (cm) / Creatinina sierica (mg/dl). K = 0,45* per i pazienti di eta’ < 2 anni; 0,55 per i maschi di eta’ compresa tra i 2 e < 13 anni e le femmine di eta’ compresa tra i 2 e i 16 anni, e 0,7 per i maschi di eta’ compresa tra i13 e i 16 anni. Per i pazienti di eta’ superiore ai 16 anni, fare riferimento al dosaggio per gli adulti. I valori di k forniti si basano sul metodo di Jaffe per la misurazione della creatinina sierica e potrebbero richiedere una correzione quando si utilizzano metodi enzimatici. * Per appropriate sottopopolazioni potrebbe essere richiesta anche una riduzione del valore di k (ad esempio in pazienti pediatrici di basso peso alla nascita). Per i pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di rene, la somministrazione della dose raccomandata in mg per la monosomministrazione giornaliera (7 x BSA x ClCrS) deve iniziare entro i10 giorni successivi al trapianto e deve proseguire fino a 200 giornidopo il trapianto. Per i pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di organo solido diverso dal rene, la somministrazione della dose raccomandata in mg per la monosomministrazione giornaliera (7 x BSA x ClCrS) deve iniziare entro i 10 giorni successivi al trapianto e deve proseguire fino a 100 giorni dopo il trapianto. Tutte le dosi calcolate devono essere arrotondate al piu’ vicino incremento da 25 mg per la dose effettivamente erogabile. Il dispensatore orale e’ graduato in mL. Unadose da 50 mg e’ equivalente a 1 mL. Dose di valganciclovir: valcyte per soluzione orale da somministrare: dose di valganciclovir: 50 mg; valcyte per soluzione orale da somministrare: 1 ml. Dose di valganciclovir: 75 mg; valcyte per soluzione orale da somministrare: 1,5 ml. Dosedi valganciclovir: 100 mg; valcyte per soluzione orale da somministrare: 2 ml. Dose di valganciclovir: 500 mg; valcyte per soluzione orale da somministrare: 10 ml. Se la dose calcolata supera i 900 mg (2×9 mL), si dovra’ somministrare una dose massima di 900 mg (2×9 mL). La soluzione orale e’ la formulazione da preferire poiche’ consente di somministrare una dose calcolata in base alla formula sopra riportata; e’ tuttavia possibile utilizzare Valcyte compresse rivestite con film se ledosi calcolate risultano comprese in un intervallo del 10% delle dosidisponibili per le compresse e il paziente e’ in grado di ingerire lecompresse. Ad esempio, se la dose calcolata e’ compresa tra 405 mg e 495 mg, si potra’ assumere una compressa da 450 mg. Si raccomanda di monitorare regolarmente i livelli di creatinina sierica e valutare le modifiche di altezza e peso corporeo, adattando la dose secondo il casodurante il periodo di trattamento profilattico. Istruzioni per dosaggi particolari. Popolazione pediatrica: il dosaggio nei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di organo solido deve essere personalizzato sulla base della funzionalita’ renale e della superficie corporea del soggetto. Pazienti anziani: la sicurezza e l’efficacia non sono state determinate in questa popolazione di pazienti e non sono stati condotti studi in soggetti adulti di eta’ superiore ai 65 anni. Poiche’ l’avanzamento dell’eta’ comporta una riduzione della clearance renale, Valcyte deve essere somministrato a pazienti anziani sotto stretto controllo dello stato funzionale dei reni. Pazienti con alterata funzionalita’ renale: i livelli di creatinina sierica o di clearance della creatinina stimata devono essere attentamente controllati. Sono richiesti aggiustamenti della dose in base ai livelli di clearance della creatinina, come riportato di seguito (vedere i paragrafi 4.4 e 5.2).

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo la ricostituzione, vedere il paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Ipersensibilita’ crociata: data la similarita’ di struttura chimica tra ganciclovir, aciclovir e penciclovir, e’ possibile una reazione di ipersensibilita’ crociata con questi farmaci. Si deve pertanto esercitare cautela quando si prescrive Valcyte a pazienti con ipersensibilita’ nota ad aciclovir o penciclovir (o ai relativi profarmaci, rispettivamente valaciclovir e famciclovir). Precauzioni da adottare prima della manipolazione: a causa delle caratteristiche teratogene, Valcyte polvere e la soluzione ricostituita devono essere manipolati con attenzione. Si deve evitare l’inalazione. Se la polvere o la soluzione vengonoa contatto con la pelle, l’area interessata deve essere lavata accuratamente con acqua e sapone. Se la soluzione viene a contatto con gli occhi, si devono lavare immediatamente e accuratamente gli occhi con acqua (vedere paragrafo 6.6). Mutagenicita’, teratogenicita’, carcinogenecita’, fertilita’ e contraccezione: prima di iniziare il trattamento con il valganciclovir, i pazienti devono essere informati dei potenziali rischi per il feto. In studi condotti sugli animali il ganciclovir e’ risultato mutageno, teratogeno, carcinogeno e soppressore della fertilita’. Valcyte, pertanto, deve essere considerato potenzialmente teratogeno e carcinogeno per l’uomo con la potenzialita’ di causare difetti alla nascita e neoplasie (vedere il paragrafo 5.3). Sulla base di studi clinici e non clinici, e’ molto probabile che Valcyte causi la temporanea o definitiva inibizione della spermatogenesi. Le donne in eta’ fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante e peralmeno 30 giorni dopo il trattamento. Gli uomini devono utilizzare contraccettivi di barriera durante il trattamento e per almeno 90 giornidopo la sospensione del farmaco, a meno di non avere l’assoluta certezza che la partner non sia a rischio di gravidanza (vedere i paragrafi4.6, 4.8 e 5.3). Valganciclovir puo’ potenzialmente causare carcinogenicita’ e tossicita’ riproduttiva nel lungo termine. Mielosoppressione: in pazienti trattati con Valcyte (e con il ganciclovir) sono state osservate leucopenia grave, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, riduzione della funzionalita’ del midollo osseo e anemia aplastica. Pertanto la terapia non deve essere iniziata se la conta assoluta dei neutrofili e’ inferiore a 500 cellule/mcl o la conta delle piastrine e’ inferiore a 25000/mcl o il livello di emoglobina e’ inferiorea 8 g/dl (vedere i paragrafi 4.2 e 4.8). Quando la profilassi si estende oltre i 100 giorni, si deve considerare la possibilita’ che si sviluppi leucopenia e neutropenia (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.1). Valcyte deve essere usato con cautela nei pazienti con emocitopenia preesistente o con anamnesi pregressa di emocitopenia farmaco-correlata e inpazienti sottoposti a radioterapia. Durante la terapia si raccomanda di effettuare periodicamente un monitoraggio della conta completa delle cellule ematiche e delle piastrine. Nei pazienti con alterata funzionalita’ renale e in quelli pediatrici deve essere effettuato un piu’ frequente monitoraggio della conta delle cellule ematiche, quantomeno ogni volta che il paziente si reca presso il centro trapianti. In pazienti con grave leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia deveconsiderarsi l’impiego di fattori di crescita emopoietici e/o l’interruzione della terapia (vedere i paragrafi 4.2 e 4.8). Alterazione della funzionalita’ renale: in pazienti con alterata funzionalita’ renale,sono necessari aggiustamenti della dose sulla base della clearance della creatinina (vedere i paragrafi 4.2 e 5.2). Uso con altri medicinali: in pazienti in terapia con l’imipenem-cilastatina e il ganciclovir sono stati riportati casi di crisi convulsive. Valcyte non deve essereusato insieme all’imipenem-cilastatina a meno che il potenziale beneficio non superi i potenziali rischi (vedere il paragrafo 4.5). I pazienti trattati con Valcyte e didanosina, farmaci dal noto effetto mielosoppressore (ad esempio la zidovudina), o sostanze che alterano la corretta funzionalita’ renale, devono essere attentamente monitorati per le manifestazioni di ulteriore di tossicita’ (vedere il paragrafo 4.5).Lo studio clinico controllato che ha utilizzato il valganciclovir perla profilassi della malattia da CMV nel trapianto, come riportato in dettaglio al paragrafo 5.1, non ha incluso pazienti sottoposti a trapianto di polmone o di intestino. L’esperienza in questi pazienti trapiantati e’ pertanto limitata. Dieta controllata. Per i pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio: questo medicinale contiene un quantitativo di sodio pari a 0,188 mg/mL (essenzialmente ‘senza sodio’). Acido benzoico e benzoati (sodio benzoato): questo medicinale contiene 100 mg di sodio benzoato per ogni flacone da 12 g, equivalente a1 mg/mL dopo ricostituzione. Il sale benzoato puo’ aumentare l’ittero(ingiallimento della pelle e degli occhi) nei neonati fino a 4 settimane di eta’.

INTERAZIONI

Interazioni di farmaci con il valganciclovir: non sono stati effettuati studi di interazione in vivo con Valcyte. Poiche’ Valcyte e’ metabolizzato in modo rapido ed esteso a ganciclovir, sono attese per il vanganciclovir le stesse interazioni farmacologiche osservate con il ganciclovir. Interazioni di farmaci con il ganciclovir. Interazioni farmacocinetiche. Probenecid: il probenecid somministrato insieme al ganciclovir in forma orale determina una riduzione statisticamente significativa della clearance renale del ganciclovir (20%) con conseguente aumento statisticamente significativo della concentrazione plasmatica (40%). Questi cambiamenti sono legati ad un meccanismo di interazione che determina una competizione per la secrezione tubulare renale. Pertanto,pazienti che assumono contemporaneamente il probenecid e valganciclovir devono essere strettamente monitorati per la tossicita’ da ganciclovir. Didanosina: le concentrazioni plasmatiche di didanosina sono risultate costantemente aumentate quando questo farmaco e’ stato somministrato con ganciclovir per via endovenosa. A dosi di 5 e 10 mg/kg/die diganciclovir somministrato per via endovenosa, e’ stato osservato un aumento dell’AUC di didanosina tra il 38 e il 67%, a conferma di un’interazione farmacocinetica durante la somministrazione concomitante di questi due farmaci. Non e’ stato osservato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di ganciclovir. I pazienti devono essere strettamente controllati per l’eventuale comparsa di tossicita’ da didanosina,quale pancreatite (vedere paragrafo 4.4). Altri antiretrovirali: gli isoenzimi del citocromo P450 non influiscono sulla farmacocinetica di ganciclovir. Pertanto non si prevedono interazioni farmacocinetiche con inibitori della proteasi e inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici. Interazioni farmacodinamiche. Imipenem-cilastatina: sonostate riportate crisi convulsive in pazienti che assumevano contemporaneamente il ganciclovir e l’imipenem-cilastatina e la possibilita’ diun’interazione farmacodinamica tra questi due farmaci non puo’ essereesclusa. Questi farmaci non devono essere utilizzati contemporaneamente a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi (vedere il paragrafo 4.4). Zidovudina: sia zidovudina che ganciclovir possono causare neutropenia e anemia. Quando somministrati contemporaneamente, puo’ verificarsi un’interazione farmacodinamica. Alcuni pazienti possono non tollerare la somministrazione concomitante di entrambi i farmaci a dosaggio pieno (vedere paragrafo 4.4). Possibili interazioni farmacologiche: la tossicita’ puo’ risultare incrementata quando ganciclovir/valganciclovir e’ somministrato in concomitanza con altri farmaci notoriamente mielosoppressivi o associati ad alterata funzionalita’ renale, quali analoghi nucleosidici (ad es. zidovudina, didanosina, stavudina) e nucleotidici (ad es. tenofovir, adefovir), immunosoppressori (ad es. ciclosporina, tacrolimus, micofenolato mofetile), agentiantineoplastici (ad es. doxorubicina, vinblastina, vincristina, idrossiurea) e agenti anti-infettivi (trimetoprim/sulfonamidi, dapsone, amfotericina B, flucitosina, pentamidina). Pertanto, l’impiego concomitante di questi farmaci con valganciclovir deve essere valutato soltanto nel caso in cui i potenziali benefici superino i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: il valganciclovir e’ un profarmaco del ganciclovir, che viene metabolizzato in modo rapido ed esteso a ganciclovir dopo somministrazione orale. Gli effetti indesiderati notiassociati all’utilizzo del ganciclovir possono essere attesi anche con il valganciclovir. Tutte le reazioni avverse al farmaco osservate nel corso degli studi clinici con il valganciclovir sono state precedentemente osservate con il ganciclovir. Pertanto, le reazioni avverse al farmaco segnalate con l’impiego di ganciclovir per via endovenosa od orale (formulazione non piu’ disponibile) o con valganciclovir sono incluse nella relativa tabella di seguito riportata. Nei pazienti trattati con valganciclovir/ganciclovir le reazioni avverse al farmaco piu’ gravi e comuni sono state quelle ematologiche con neutropenia, anemia etrombocitopenia (vedere paragrafo 4.4). Le categorie di frequenza riportate nell’elenco delle reazioni avverse provengono da una popolazione aggregata di pazienti (n=1704) in terapia di mantenimento con ganciclovir o valganciclovir. Fanno eccezione reazione anafilattica, agranulocitosi e granulocitopenia, le cui categorie di frequenza derivano dall’esperienza successiva all’immissione in commercio del prodotto. Le reazioni avverse sono elencate utilizzando la classificazione per organi e sistemi secondo MedDRA. Le categorie di frequenza sono definite inbase alla seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000). Il profilo di sicurezza complessivodi ganciclovir/valganciclovir e’ coerente con quello segnalato nelle popolazioni affette da HIV o sottoposte a trapianto, ad eccezione del distacco della retina, riportato soltanto in pazienti con retinite da CMV. Nella frequenza di alcune reazioni si riscontrano tuttavia delle differenze. Valganciclovir e’ associato a un rischio maggiore di diarrea rispetto a ganciclovir per via endovenosa. Piressia, infezioni da candida, depressione, neutropenia severa (ANC <500/mcl) e reazioni cutanee sono segnalate piu’ comunemente nei pazienti affetti da HIV. Nei pazienti sottoposti a trapianto, invece, sono riportate con maggiore frequenza disfunzione renale ed epatica. Elenco delle reazioni avverse al farmaco. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni da candida, compresa candidiasi orale, infezione delle vie respiratorie superiori; comune: sepsi, influenza, infezioni del tratto urinario, cellulite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia, anemia; comune: trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia; non comune: insufficienza della funzionalita’ midollare; raro: anemia aplastica, agranulocitosi*, granulocitopenia*. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita’; raro: reazione anafilattica*. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: diminuzione dell’appetito;comune: perdita di peso. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, stato confusionale, ansia; non comune: agitazione, disturbi psicotici,alterazione del pensiero, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: insonnia, neuropatia periferica, vertigini, parestesia, ipoestesia, crisi convulsive, disgeusia (alterazione del gusto); non comune: tremore. Patologie dell’occhio. Comune: compromissione della vista, distacco di retina**, miodesopsie (corpi mobili vitreali), dolore oculare, congiuntivite, edema maculare. Patologiedell’orecchio e del labirinto. Comune: dolore all’orecchio; non comune: sordita’. Patologie cardiache. Non comune: aritmie. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse, dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale; comune: dispepsia, flatulenza, dolore addominale superiore, stipsi, ulcerazione dellabocca, disfagia, distensione addominale, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livelli di fosfatasi alcalina ematica, alterazione della funzionalita’ epatica, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumento dei livelli di alanina aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: dermatite; comune: sudorazione notturna, prurito, eruzione cutanea, alopecia; non comune: secchezza cutanea, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore alla schiena, mialgia, artralgia, spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Comune: danno renale, riduzione della clearance renale della creatinina, aumento dei livelli di creatinina ematica; non comune: insufficienza renale, ematuria. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: infertilita’ maschile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia, affaticamento; comune: dolore, brividi, malessere, astenia; non comune: dolore toracico. * Le categorie di frequenza di queste reazioni avverse provengono dall’esperienza successiva all’immissione in commercio del prodotto. ** Il distacco di retina e’ stato segnalato soltanto in pazienti con HIV trattati per retinite da CMV. Descrizione di una selezione di reazioni avverse. Neutropenia: non e’ possibile prevedere il rischiodi neutropenia in base al numero dei neutrofili prima del trattamento. Solitamente la neutropenia insorge durante la prima o la seconda settimana del trattamento di induzione. Di norma, la conta cellulare rientra nei valori normali 2-5 giorni dopo la sospensione del farmaco o lariduzione della dose (vedere paragrafo 4.4). Trombocitopenia: i pazienti con basse conte piastriniche (< 100.000/mcl) al basale presentano un aumento del rischio di sviluppare trombocitopenia. I pazienti con immunosoppressione iatrogena, a causa del trattamento con immunosoppressori, sono esposti a un rischio piu’ elevato di sviluppare trombocitopenia rispetto ai pazienti affetti da AIDS (vedere paragrafo 4.4). La trombocitopenia severa puo’ essere associata a un sanguinamento potenzialmente letale. Influenza della durata del trattamento o dell’indicazione terapeutica sulle reazioni avverse: l’insorgenza di neutropenia severa (ANC <500/mcl) si osserva con maggiore frequenza nei pazienti conretinite da CMV (14%) in terapia con valganciclovir e ganciclovir pervia endovenosa od orale rispetto ai pazienti sottoposti a trapianto di organo solido in terapia con valganciclovir o ganciclovir per via orale. Nei pazienti trattati con valganciclovir o ganciclovir orale finoa 100 giorni dopo il trapianto, l’incidenza di neutropenia severa e’ risultata pari, rispettivamente, al 5% e al 3%, mentre nei pazienti trattati con valganciclovir fino a 200 giorni dopo il trapianto l’incidenza di neutropenia severa e’ risultata pari al 10%.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Contraccezione negli uomini e nelle donne: come risultato del rischiopotenziale di tossicita’ riproduttiva e teratogenicita’, le donne in eta’ fertile devono essere informate sulla necessita’ di utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con ganciclovir e per almeno 30 giorni dopo la sua conclusione. Gli uomini sessualmente attivi devono essere informati sulla necessita’ di usare profilattici durante il trattamento con Valcyte e per almeno 90 giorni dopo la sua conclusione, a meno che siano sicuri che la partner non sia a rischio di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Gravidanza: la sicurezza dell’uso di Valcyte in donne in gravidanza non e’ stata stabilita. Il metabolita attivo ganciclovir diffonde rapidamente attraverso la placenta umana. Sulla base del meccanismo d’azione farmacologica e della tossicita’ riproduttiva osservata negli studi con il ganciclovir sugli animali (vedere il paragrafo 5.3) vi e’ il rischio teorico di teratogenesi nell’uomo. L’uso di Valcyte in gravidanza deve essere evitato, a meno che i benefici terapeutici per la madre superino i potenziali rischi di danno teratogeno per il feto. Allattamento: non e’ noto se il ganciclovir sia escreto con il latte materno umano, ma non e’ possibile escludere la possibilita’ che questo avvenga e che causi gravi reazioniavverse nel lattante. I dati emersi dagli studi sugli animali indicano che ganciclovir e’ escreto nel latte di femmine di ratto in fase di allattamento. Pertanto durante il trattamento con valganciclovir l’allattamento al seno deve essere interrotto (vedere i paragrafi 4.3 e 5.3). Fertilita’: uno studio clinico di piccole dimensioni condotto su pazienti che avevano subito un trapianto di rene, trattati per 200 giorni con Valcyte in profilassi al CMV, ha dimostrato un impatto di valganciclovir sulla spermatogenesi, riducendo la densita’ del liquido seminale e la motilita’ degli spermatozoi, misurati dopo completamento del trattamento. Tali effetti dovrebbero risultare reversibili entro 6 mesi dopo l’interruzione di Valcyte, riportando i livelli di densita’ delliquido seminale e la motilita’ degli spermatozoi, comparabili a quelli dei pazienti non trattati nel braccio di controllo. In studi animali, ganciclovir ha compromesso la fertilita’ in ambo i sessi di topo edha mostrato una inibizione della spermatogenesi ed una induzione di atrofia dei testicoli in topi, ratti e cani, che risulta rilevante in ambito clinico. Sulla base di studi clinici e non-clinici, ganciclovir (e valganciclovir) puo’ causare inibizione della spermatogenesi umana,temporanea o permanente (vedere paragrafi 4.4 e 5.3).

Forma farmaceutica

POLVERE PER SOLUZIONE ORALE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

FLACONE