VERZENIOS 70CPR RIV 150MG

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DENOMINAZIONE

VERZENIOS COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio’ permettera’ la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8per informazioni sulle modalita’ di segnalazione delle reazioni avverse).

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agenti antineoplastici, inibitori delle protein chinasi.

PRINCIPI ATTIVI

Verzenios 50 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di abemaciclib. Eccipienti con effetti noti:ogni compressa rivestita con film contiene 14 mg di lattosio monoidrato. Verzenios 100 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di abemaciclib. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 28 mg di lattosio monoidrato. Verzenios 150 mg compresse rivestite con film: ogni compressarivestita con film contiene 150 mg di abemaciclib. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 42 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: sodio croscarmelloso, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, silice colloidale idrata, sodio stearil fumarato. Film di rivestimento. Verzenios 50 mg compresse rivestite con film: alcool polivinilico (E1203), titanio diossido (E171), macrogol (E1521), talco (E553b), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172). Verzenios 100 mg compresse rivestite con film: alcool polivinilico (E1203), titanio diossido (E171), macrogol (E1521), talco (E553b). Verzenios 150 mg compresse rivestite con film: alcool polivinilico (E1203), titanio diossido (E171), macrogol (E1521), talco (E553b), ossido di ferro giallo (E172).

INDICAZIONI

Carcinoma mammario in fase iniziale: Verzenios in associazione alla terapia endocrina e’ indicato per il trattamento adiuvante di pazienti adulti con carcinoma mammario in fase iniziale, positivo al recettore ormonale (HR), negativo al recettore del fattore di crescita umano epidermico di tipo 2 (HER2), linfonodo-positivo, ad alto rischio di recidiva (vedere paragrafo 5.1). Nelle donne in pre- o perimenopausa, la terapia endocrina con inibitore dell’aromatasi deve essere associata a un agonista dell’ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH). Carcinoma mammario avanzato o metastatico: Verzenios e’ indicato per iltrattamento di donne con carcinoma della mammella localmente avanzatoo metastatico, positivo ai recettori ormonali (HR), negativo al recettore del fattore umano di crescita epidermico di tipo 2 (HER2) in associazione con un inibitore dell’aromatasi o fulvestrant, come terapia endocrina iniziale, o in donne che hanno ricevuto una precedente terapia endocrina. Nelle donne in pre- o perimenopausa, la terapia endocrinadeve essere associata con un agonista del LHRH.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

La terapia con Verzenios deve essere iniziata e condotta con la supervisione di medici esperti nell’uso di terapie antitumorali. Posologia Verzenios in associazione con terapia endocrina La dose raccomandata di abemaciclib e’ 150 mg due volte al giorno quando utilizzato in associazione con la terapia endocrina. Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto del medicinale utilizzato come terapia endocrina in associazione per la posologia raccomandata. Durata del trattamento. Carcinoma mammario in fase iniziale: Verzenios deve essere assunto continuativamente per due anni o fino a quando si verifica una recidiva della malattia o una tossicita’ inaccettabile. Carcinoma mammario avanzato o metastatico: Verzenios deve essere assunto in maniera continuativa fino a che la paziente trae beneficio clinico dalla terapia o fino a quando si verifica una tossicita’ inaccettabile. Se una paziente ha vomito o salta una dose di Verzenios, la paziente deve essereistruita ad assumere la dose successiva all’orario previsto; non deveessere assunta una dose aggiuntiva. Modifiche della dose: la gestionedi alcuni eventi avversi puo’ richiedere l’interruzione della terapiae/o la riduzione della dose come indicato di seguito. Raccomandazioniper le modifiche della posologia in caso di reazioni avverse. Dose raccomandata. Dose di verzenios terapia in associazione: 150 mg due volte al giorno. Prima modifica della dose. Dose di verzenios terapia in associazione: 100 mg due volte al giorno. Seconda modifica della dose. Dose di verzenios terapia in associazione: 50 mg due volte al giorno. Raccomandazioni per la gestione delle tossicita’ ematologiche: i parametri ematochimici devono essere monitorati prima dell’inizio della terapia con Verzenios, ogni due settimane per i primi due mesi, mensilmente per i successivi due mesi e come clinicamente indicato. Prima dell’inizio del trattamento, sono raccomandate conte assolute dei neutrofili (ANC) >= 1 500/mm^3, delle piastrine >= 100 000 / mm^3 ed emoglobina>= 8 g/dL. Grado di tossicita’^a,b: grado 1 o 2. Non e’ richiesto alcun aggiustamento di dose. Grado di tossicita’^a,b: grado 3. Sospenderela dose fino a che la tossicita’ torna al grado 2 o inferiore. Non e’richiesta una riduzione della dose. Grado di tossicita’^a,b: grado 3 ricorrente o grado 4. Sospendere la dose fino a che la tossicita’ torna al grado 2 o inferiore. Riprendere alla dose immediatamente inferiore. Pazienti che richiedono la somministrazione di fattori di crescita emopoietici. Sospendere la somministrazione di abemaciclib per almeno 48 ore dopo l’ultima somministrazione di fattori di crescita emopoietici e fino a che la tossicita’ torna al grado 2 o inferiore. Riprenderealla dose immediatamente inferiore a meno che la dose sia gia’ stata ridotta a causa della tossicita’ che ha portato all’utilizzo del fattore di crescita. ^a Criteri per una Terminologia Comune degli Eventi Avversi del National Cancer Institute (NCI Common Terminology Criteria for Adverse Events, CTCAE) ^b ANC: Grado 1: ANC < LLN – 1 500 / mm^3; Grado 2: ANC 1 000 – <1 500 / mm^3; Grado 3: ANC 500 – <1000 / mm^3; Grado 4: ANC <500 / mm^3 LLN = Lower Limit of Normal (limite inferiore di normalita’). Raccomandazioni per la gestione della diarrea Il trattamento con farmaci antidiarroici, come loperamide, deve essere iniziatoal primo segno di feci molli. Grado di tossicita’^a: grado 1. Non e’ richiesto alcun aggiustamento della dose. Grado di tossicita’^a: grado2. Se la tossicita’ non torna entro 24 ore al grado 1 o inferiore, sospendere la somministrazione fino a risoluzione. Non e’ richiesta riduzione della dose. Grado di tossicita’^a: grado 2 che persiste o ricorre dopo la riassunzione della stessa dose nonostante le misure massime di supporto; grado 3 o 4 o ospedalizzazione richiesta. Sospendere la somministrazione fino a che il grado di tossicita’ torna al grado 1 o inferiore. Riprendere alla dose immediatamente inferiore. ^a NCI CTCAE.Raccomandazioni per la gestione dell’aumento delle transaminasi: l’alanina aminotransferasi (ALT) e l’aspartato aminotransferasi (AST) devono essere monitorate prima dell’inizio della terapia con Verzenios, ogni due settimane per i primi due mesi, mensilmente per i successivi due mesi e come clinicamente indicato. Grado di tossicita’^a: grado 1 (>uln – 3.0 x uln) grado 2 (> 3.0 – 5.0 x uln). Non e’ richiesto alcun aggiustamento della dose. Grado di tossicita’^a: grado 2 persistente oricorrente, o grado 3 (> 5.0 – 20.0 x uln). Sospendere la somministrazione fino a che la tossicita’ risolve al valore al basale o torna al grado 1. Riprendere alla dose immediatamente inferiore. Grado di tossicita’^a: aumento di ast e/o alt > 3 x uln con bilirubina totale > 2 x uln, in assenza di colestasi. Interrompere abemaciclib. Grado di tossicita’^a: grado 4 (> 20.0 x uln). Interrompere abemaciclib. ^a NCI CTCAE ULN = Upper Limit of Normal (limite superiore di normalita’) Raccomandazioni per la gestione della malattia polmonare interstiziale (ILD -Interstitial Lung Disease)/polmonite. Grado di tossicita’^a: grado 1 o 2. Non e’ richiesto alcun aggiustamento della dose. Grado di tossicita’^a: tossicita’ di grado 2 persistente o ricorrente che con le misure massime di supporto non ritorna alla condizione basale o al grado 1 entro 7 giorni. Sospendere la somministrazione fino a che la tossicita’ si risolve tornando alle condizioni basali o al grado 1. Riprendere alla dose immediatamente inferiore. Grado di tossicita’^a: grado 3 or 4. Interrompere abemaciclib. ^a NCI CTCAE. Raccomandazioni per la gestione di eventi di tromboembolismo venoso (TEV). Carcinoma mammario in fase iniziale. Grado di tossicita’^a: tutti i gradi (1, 2, 3, o 4). Sospendere la somministrazione e trattare come indicato clinicamente. Abemaciclib puo’ essere ripreso quando il paziente e’ clinicamente stabile. Carcinoma mammario avanzato o metastatico. Grado di tossicita’^a: grado 1 o 2. Non e’ richiesta alcuna modifica della dose. Grado di tossicita’^a: grado 3 o 4. Sospendere la somministrazione e trattare comeindicato clinicamente. Abemaciclib puo’ essere ripreso quando il paziente e’ clinicamente stabile. ^a NCI CTCAE. Raccomandazioni per la gestione delle tossicita’ non ematologiche (escluse diarrea e aumento delle transaminasi, ILD/polmonite e TEV). Grado di tossicita’^a: grado 1 o 2. Non e’ richiesto alcun aggiustamento della dose. Grado di tossicita’^a: tossicita’ di grado 2 persistente o ricorrente che con le misure massime di supporto non ritorna alla condizione basale o al grado 1 entro 7 giorni; grado 3 or 4. Sospendere la dose fino a che la tossicita’ torna al grado 1 o inferiore. Riprendere alla dose immediatamente inferiore. ^a NCI CTCAE. Inibitori CYP3A4: l’uso concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 deve essere evitato.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione speciale di conservazione.

AVVERTENZE

Neutropenia: la neutropenia e’ stata riportata in pazienti che hanno ricevuto abemaciclib. E’ raccomandata la modifica della dose per le pazienti che sviluppano neutropenia di Grado 3 o 4 (vedere paragrafo 4.2). Eventi fatali di sepsi neutropenica si sono verificati in < 1% delle pazienti con carcinoma mammario metastatico. Le pazienti devono essere istruite a segnalare al loro medico qualsiasi episodio di febbre. Infezioni / infestazioni: nelle pazienti in trattamento con abemaciclibpiu’ terapia endocrina e’ stata riportata una percentuale piu’ alta di infezioni rispetto alle pazienti trattate con terapia endocrina. L’infezione polmonare senza neutropenia concomitante e’ stata riportata in pazienti che hanno ricevuto abemaciclib. Eventi fatali si sono verificati in < 1% delle pazienti con carcinoma mammario metastatico. Le pazienti devono essere monitorate per segni e sintomi di infezioni e trattate come clinicamente appropriato. Tromboembolismo venoso: eventi tromboembolici venosi sono stati riportati nelle pazienti trattate con abemacicib piu’ terapia endocrina. Le pazienti devono essere monitorateper segni e sintomi di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare e trattate come clinicamente appropriato. In base al grado di TEV, abemaciclib puo’ richiedere la modifica della dose (vedere paragrafo 4.2). Aumento delle transaminasi: sono stati riportati aumenti di ALT e AST in pazienti trattate con abemaciclib. In base all’aumento dei livelli di ALT o AST, abemaciclib puo’ richiedere una modifica della dose (vedere paragrafo 4.2). Diarrea: la diarrea e’ la reazione avversa piu’ comune. In tutti gli studi clinici, il tempo mediano di comparsa del primo evento di diarrea e’ stato di circa 6-8 giorni, e la durata mediana della diarrea e’ stata da 7 a 12 giorni (Grado 2) e da 5 a 8 giorni(Grado 3). La diarrea puo’ essere associata a disidratazione. Le pazienti devono iniziare il trattamento con agenti antidiarroici come loperamide al primo segno di feci molli, aumentare l’assunzione di liquidiper via orale e informare il proprio medico. La modifica della dose e’ raccomandata per pazienti che sviluppano diarrea >= Grado 2 (vedere paragrafo 4.2). Malattia polmonare interstiziale (ILD)/polmonite ILD/polmonite sono state riportate in pazienti in trattamento con abemaciclib. Monitorare i pazienti per i sintomi polmonari indicativi di ILD/polmonite e trattare come clinicamente appropriato. In base al grado di ILD/polmonite, puo’ essere necessario modificare il dosaggio di abemaciclib (vedere paragrafo 4.2). Interrompere permanentemente abemaciclibin pazienti con ILD/polmonite di Grado 3 o 4. Uso concomitante di induttori del CYP3A4: l’uso concomitante di induttori del CYP3A4 deve essere evitato a causa del rischio di ridotta efficacia di abemaciclib (vedere paragrafo 4.5). Crisi viscerale: non ci sono dati sull’efficaciae la sicurezza di abemaciclib in pazienti con crisi viscerale. Lattosio: le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioe’ essenzialmente “senza sodio”.

INTERAZIONI

Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di abemaciclib: Abemaciclib e’ metabolizzato principalmente dal CYP3A4. Inibitori del CYP3A4: la co-somministrazione di abemaciclib con gli inibitori del CYP3A4 puo’ aumentare le concentrazioni plasmatiche di abemaciclib. Nelle pazienti con carcinoma in fase avanzata e/o metastatico, la cosomministrazione dell’inibitore del CYP3A4 claritromicina ha determinato un aumento dell’esposizione plasmatica ad abemaciclib di 3,4 volte e un aumento di 2,5 volte dell’esposizione plasmatica combinata di abemaciclib e dei suoi metaboliti attivi, corretta per la potenza riferita alla frazione libera. L’uso di inibitori potenti del CYP3A4 insieme ad abemaciclib deve essere evitato. Se e’ necessaria la co-somministrazione di inibitori potenti del CYP3A4, la dose di abemaciclib deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.2), seguita da un attento monitoraggio della tossicita’. Esempi di inibitori potenti del CYP3A4 includono, ma non si limitano a: claritromicina, itraconazolo, ketoconazolo, lopinavir/ritonavir, posaconazolo o voriconazolo. Evitare il pompelmo o il succo di pompelmo. Non e’ necessario alcun aggiustamento della dose per le pazienti trattate con inibitori del CYP3A4 deboli o moderati. Tuttavia, devono essere attentamente monitorati i segni di tossicita’. Induttori del CYP3A4 La co-somministrazione di abemaciclib con l’induttore potente del CYP3A4 rifampicina ha determinato una riduzione della concentrazione plasmatica di abemaciclib del 95% e una riduzione del 77% dell’AUC 0-infinito di abemaciclib e dei suoi metaboliti attivi, corretta perla potenza riferita alla frazione libera. L’uso concomitante di induttori potenti del CYP3A4 (inclusi, ma non limitati a: carbamazepina, fenitoina, rifampicina e erba di San Giovanni) deve essere evitato a causa del rischio di ridotta efficacia di abemaciclib. Effetti di abemaciclib sulla farmacocinetica di altri medicinali. Medicinali che sono substrato di trasportatori: Abemaciclib e i suoi principali metaboliti attivi inibiscono i trasportatori renali, come il trasportatore dei cationi organici 2 (OCT2), la proteina di estrusione multifarmaco e di tossine (MATE1) e la MATE2-K. In vivo, possono verificarsi interazioni di abemaciclib con substrati clinicamente rilevanti di questi trasportatori, come dofetilide o creatinina (vedere paragrafo 4.8). In uno studio clinico di interazione farmacologica con metformina (substrato di OCT2, MATE1 e 2) co-somministrata con 400 mg di abemaciclib, e’ stato osservato un piccolo aumento (37%) ma non clinicamente rilevante dell’esposizione plasmatica della metformina. Questo e’ risultato essere dovuto ad una ridotta secrezione renale con filtrazione glomerulare inalterata. Nei soggetti sani, la co-somministrazione di abemaciclib e di loperamide, substrato della glicoproteina P (P-gp), ha determinato un aumento dell’esposizione plasmatica di loperamide del 9% dell’AUC 0-infinito e del 35% della C max. Questo non e’ stato considerato clinicamente rilevante. Tuttavia, sulla base dell’inibizione in vitro della P-gp e della proteina di resistenza del tumore mammario (BCRP) osservate con abemaciclib, in vivo possono verificarsi interazioni di abemaciclib con i substrati di questi trasportatori aventi un indice terapeuticoristretto, come digossina o dabigatran etexilato. In uno studio clinico condotto su pazienti con carcinoma mammario non e’ stata osservata un’interazione farmacocinetica clinicamente rilevante tra abemaciclib e anastrozolo, fulvestrant, exemestane, letrozolo o tamoxifene. Attualmente non e’ noto se abemaciclib possa ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali ad azione sistemica.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse piu’ comuni sono diarrea, infezioni, neutropenia, leucopenia, anemia, stanchezza, nausea, vomito, alopecia e appetito ridotto. Tra le reazioni avverse piu’ comuni, gli eventi di Grado >= 3 sono stati inferiori al 5% ad eccezione di neutropenia, leucopenia e diarrea. Elenco delle reazioni avverse. Nei seguenti elenchi, le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e frequenza secondo MedDRA. Le classificazioni di frequenza sono: molto comune >= 1/10, comune (da >= 1/100 a < 1/10), non comune (da >= 1/1 000 a < 1/100), raro (da >= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non noto (la frequenza non puo’ essere stimata sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine di gravita’ decrescente. Reazioni averse riportate negli studi difase 3 di abemaciclib in associazione con la terapia endocrina^a (N =3 559). Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni^b. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia, leucopenia,anemia, trombocitopenia, linfopenia^h; non comune: neutropenia febbrile^e. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: appetito ridotto. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: mal di testa^f, disgeusia^g, capogiro^g. Patologie dell’occhio. Comune: lacrimazione aumentata. Patologie vascolari. Comune: tromboembolismo venoso^c. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: ild/polmonite^d. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, vomito, nausea, stomatite^f; comune: dispepsia^f. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: alopecia^g, prurito^g, eruzione cutanea^g; comune: patologia delle unghie^f, cute secca^e. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: debolezza muscolare^e. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia^e, stanchezza. Esami diagnostici. Molto comune: alanina aminotransferasi aumentata^g, aspartato aminotransferasi aumentata^g. ^a Abemaciclib in associazione con anastrozolo, letrozolo, exemestane, tamoxifene, o fulvestrant. ^b Infezioni includonotutti i termini preferiti riportati che sono parte del gruppo Infezioni e infestazioni della Classificazione per sistemi e organi ^c Eventitromboembolici venosi includono trombosi venosa profonda (TVP), embolismo polmonare, trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena ascellare e della succlavia, TVP della vena cava inferiore e trombosi venosa pelvica. ^d Malattia polmonare interstiziale (Interstitial lung disease – ILD)/polmonite per il carcinoma mammario in fase iniziale(Early Breast Cancer -EBC) includono tutti i termini preferiti riportati che sono parte dell’SMQ MedDRA malattia polmonare interstiziale. Per il carcinoma mammario metastatico (metastatic Breast Cancer – mBC) i termini preferiti includono malattia polmonare interstiziale, polmonite, polmonite organizzativa, fibrosi polmonare e bronchiolite obliterante. ^e ADR (Adverse Drug Reaction, reazioni avverse) considerate solo nel contesto mBC (MONARCH 2 e MONARCH 3). ^f ADR considerate solo nel contesto EBC (monarchE). ^g Frequenza comune nel contesto EBC (monarchE), molto comune nel contesto mBC (MONARCH 2 e MONARCH 3). ^h Frequenza comune nel contesto mBC (MONARCH 2 e MONARCH 3), molto comune nel contesto EBC (monarchE). Descrizione di reazioni avverse selezionate. Neutropenia: la neutropenia e’ stata segnalata frequentemente in tuttigli studi. Nello studio monarchE, la neutropenia e’ stata segnalata nel 45,8% dei pazienti. Una diminuzione di Grado 3 o 4 della conta dei neutrofili (sulla base dei risultati di laboratorio) e’ stata segnalata nel 19,1% dei pazienti trattati con abemaciclib in associazione a terapia endocrina con un tempo mediano di insorgenza di 30 giorni e un tempo mediano di risoluzione di 16 giorni. La neutropenia febbrile e’ stata segnalata nello 0,3% dei pazienti. Negli studi MONARCH 2 e MONARCH 3, la neutropenia e’ stata segnalata nel 45,1% dei pazienti. Una diminuzione di Grado 3 o 4 della conta dei neutrofili (sulla base dei risultati di laboratorio) e’ stata segnalata nel 28,2% delle pazienti trattate con abemaciclib in associazione con inibitori dell’aromatasi o fulvestrant. Il tempo mediano di insorgenza della neutropenia di Grado 3 o 4 era da 29 a 33 giorni e il tempo mediano per la risoluzione era di 11-15 giorni. La neutropenia febbrile e’ stata riportata nello 0,9%dei pazienti. E’ raccomandata la modifica della dose per le pazienti che sviluppano neutropenia di Grado 3 o 4 (vedere paragrafo 4.2). Diarrea: la diarrea e’ stata la reazione avversa riportata piu’ comunemente. L’incidenza e’ stata maggiore durante il primo mese di trattamento con abemaciclib e si e’ ridotta successivamente. Nello studio monarchE, il tempo mediano di insorgenza del primo evento di diarrea di qualsiasi grado e’ stato di 8 giorni. La durata mediana della diarrea e’ stata di 7 giorni per il Grado 2 e di 5 giorni per il Grado 3. Negli studi MONARCH 2 e MONARCH 3, il tempo mediano di insorgenza del primo evento di diarrea di qualsiasi grado e’ stato approssimativamente da 6 a 8giorni. La durata mediana della diarrea e’ stata da 9 a 12 giorni peril Grado 2 e da 6 a 8 giorni per il Grado 3. La diarrea si e’ risoltao e’ passata ad un grado inferiore con un trattamento di supporto come loperamide e/o aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.2). Aumento delle transaminasi: nello studio monarchE, sono stati riportati frequentemente aumenti di ALT e AST (rispettivamente 12,3% e 11,8%) in pazienti che ricevevano abemaciclib in associazione con terapia endocrina. Aumenti di ALT o AST di Grado 3 o 4 (sulla base dei risultati di laboratorio) sono stati riportati nel 2,6% e nell’1,6% dei pazienti. Iltempo mediano di insorgenza dell’aumento delle ALT di Grado 3 o 4 e’ stato di 118 giorni e il tempo mediano di risoluzione e’ stato di 14,5giorni. Il tempo mediano di insorgenza dell’aumento delle AST di Grado 3 o 4 e’ stato di 90,5 giorni e il tempo mediano di risoluzione e’ stato di 11 giorni. Negli studi MONARCH 2 e MONARCH 3, sono stati riportati frequentemente aumenti di ALT e AST (rispettivamente 15,1% e 14,2%) nelle pazienti trattate con abemaciclib in associazione a inibitoridell’aromatasi o fulvestrant. Aumenti delle ALT o AST di Grado 3 o 4 (sulla base dei risultati di laboratorio) sono stati riportati nel 6,1% e nel 4,2% delle pazienti. Il tempo mediano di insorgenza dell’aumento di ALT di Grado 3 o 4 e’ stato da 57 a 61 giorni e il tempo medianodi risoluzione e’ stato di 14 giorni. Il tempo mediano di insorgenza dell’aumento di AST di Grado 3 o 4 e’ stato da 71 a 185 giorni e il tempo mediano di risoluzione e’ stato da 13 a 15 giorni.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta’ fertile/contraccezione nelle donne: le donne in eta’ fertile devono usare un metodo contraccettivo altamente efficace (ad es.una contraccezione a doppia barriera) durante il trattamento e per almeno 3 settimane dopo il completamento della terapia (vedere paragrafo4.5). Gravidanza: non ci sono dati sull’uso di abemaciclib in donne in gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato tossicita’ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Verzenios non e’ raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in eta’ fertile che non facciano uso di misurecontraccettive. Allattamento: non e’ noto se abemaciclib sia escreto nel latte umano. Non e’ possibile escludere un rischio per i neonati/lattanti. Le pazienti che assumono abemaciclib non devono allattare. Fertilita’: l’effetto di abemaciclib sulla fertilita’ negli esseri umaninon e’ noto. Mentre nei ratti non sono stati osservati effetti sulla fertilita’ maschile, gli effetti citotossici sul tratto riproduttivo maschile nei topi, ratti e cani indicano che abemaciclib puo’ compromettere la fertilita’ nei maschi. Non sono stati osservati effetti avversi sugli organi riproduttivi femminili nei topi, ratti o cani, ne’ effetti sulla fertilita’ femminile e sullo sviluppo embrionale precoce neiratti (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

COMPRESSE RIVESTITE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

BLISTER