DENOMINAZIONE
VICTOZA 6 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE IN PENNA PRERIEMPITA
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nel diabete, analoghi del peptide-1 simil-glucagone (GLP1).
PRINCIPI ATTIVI
1 ml di soluzione contiene 6 mg di liraglutide. Una penna preriempitacontiene 18 mg di liraglutide in 3 ml. Analogo del peptide-1 simil-glucagone (GLP-1) umano prodotto con tecnologia del DNA ricombinante da Saccharomyces cerevisiae.
ECCIPIENTI
Sodio fosfato dibasico diidrato. Glicole propilenico. Fenolo. Acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Il farmaco e’ indicato per il trattamento di adulti, adolescenti e bambini di eta’ pari o superiore a 10 anni affetti da diabete mellito tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico – come monoterapia quando l’uso di metformina e’ considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni – in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
POSOLOGIA
Per migliorare la tollerabilita’ gastrointestinale, la dose iniziale e’ di 0,6 mg di liraglutide al giorno. Dopo almeno una settimana, la dose deve essere aumentata a 1,2 mg. Ci si attende che alcuni pazienti traggano beneficio aumentando la dose da 1,2 mg a 1,8 mg e, in base alla risposta clinica, dopo almeno una settimana, la dose puo’ essere aumentata a 1,8 mg per migliorare ulteriormente il controllo Quando Victoza viene aggiunto ad una sulfanilurea o all’insulina, e’ necessario considerare una riduzione della dose di sulfanilurea o di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. La combinazione terapeutica con sulfanilurea e’ valida solo per pazienti adulti. Non e’ necessario automonitorare la glicemia per aggiustare la dose di Victoza. L’automonitoraggio della glicemia e’ necessario per correggere la dose di sulfanilurea o di insulina, in particolare quando si inizia il trattamento con Victoza e l’insulina viene ridotta. Si raccomanda un approccio gradualeper la riduzione della dose di insulina. Popolazioni speciali. Pazienti piu’ anziani (> 65 anni). Non e’ richiesta la correzione della dosein base all’eta’. Compromissione della funzionalita’ renale. Non e’ richiesta correzione della dose per i pazienti con lieve, moderata o severa compromissione della funzionalita’ renale. Non vi e’ nessuna esperienza terapeutica in pazienti con uno stadio finale della funzionalita’ renale e Victoza percio’ non e’ raccomandato per l’uso in questi pazienti. Compromissione della funzionalita’ epatica. Non e’ raccomandata alcuna correzione della dose nei pazienti con lieve o moderata compromissione della funzionalita’ epatica. Victoza non e’ raccomandato perl’uso in pazienti con grave compromissione della funzionalita’ epatica. Popolazione pediatrica. Non e’ richiesto alcuna modifica della doseper adolescenti e bambini di eta’ pari o superiore a 10 anni. Non sono disponibili dati nei bambini di eta’ inferiore a 10 anni. Modo di somministrazione. Il farmaco non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare. Victoza si somministra una volta al giorno in qualsiasi momento, indipendentemente dai pasti, e puo’ essere iniettato per via sottocutanea nell’addome, nella coscia o nella parte superiore del braccio. Gli orari e il sito dell’iniezione possono essere variati senza necessita’ di correzione della dose. Tuttavia, una volta scelto l’orario del giorno piu’ conveniente, e’ preferibile iniettare Victoza all’incirca alla stessa ora.
CONSERVAZIONE
Conservare in frigorifero (2 gradi C – 8 gradi C). Non congelare. Conservare lontano dal comparto congelatore. Dopo il primo utilizzo: conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C o conservare in frigorifero (2 gradi C – 8 gradi C). Non congelare. Conservare il cappuccio sulla penna per proteggere il prodotto dalla luce.
AVVERTENZE
Liraglutide non deve essere usato nei pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Liraglutide non e’ un sostituto dell’insulina. E’ stata segnalata l’insorgenza di chetoacidosi diabetica in pazienti insulino-dipendenti a seguito di rapida interruzione o di riduzione della dose di insulina. Non vi e’ nessuna esperienza terapeutica nei pazienti affetti da insufficienzacardiaca congestizia di classe IV secondo la NYHA (New York Heart Association) e, pertanto, liraglutide non e’ raccomandato per l’uso in questi pazienti. L’esperienza clinica nei pazienti affetti da malattia infiammatoria intestinale e gastroparesi diabetica e’ limitata. L’uso di liraglutide non e’ raccomandato in questi pazienti poiche’ e’ associato a reazioni avverse gastrointestinali transitorie, tra cui nausea, vomito e diarrea. Pancreatite acuta. Pancreatite acuta e’ stata osservata durante l’uso di recettori agonisti del GLP-1. I pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta. Incaso di sospetto di pancreatite, liraglutide deve essere interrotta: se la pancreatite acuta e’ confermata, liraglutide non deve essere ripreso. Patologia tiroidea. Negli studi clinici sono stati riportati eventi avversi tiroidei, come il gozzo, in particolare nei pazienti con patologie tiroidee preesistenti. Liraglutide pertanto deve essere usatacon attenzione in questi pazienti. Ipoglicemia I pazienti trattati con liraglutide in combinazione con una sulfanilurea o con insulina potrebbero essere soggetti a un rischio maggiore di ipoglicemia. Il rischio di ipoglicemia puo’ essere ridotto diminuendo la dose di sulfanilurea o di insulina. Disidratazione Segni e sintomi di disidratazione, compresi compromissione renale e insufficienza renale acuta, sono stati riportati nei pazienti trattati con liraglutide. I pazienti trattati con liraglutide devono essere informati del potenziale rischio di disidratazione in caso di effetti indesiderati gastrointestinali e prendere precauzioni per evitare deplezione dei fluidi. Eccipienti. Il farmaco contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, quindi il medicinale e’ essenzialmente ‘senza sodio’.
INTERAZIONI
In vitro, liraglutide ha mostrato un potenziale molto basso di coinvolgimento in interazioni farmacocinetiche con altre sostanze attive correlate al citocromo P450 e al legame delle proteine plasmatiche. Il lieve ritardo dello svuotamento gastrico indotto da liraglutide puo’ influire sull’assorbimento di prodotti medicinali orali assunti in concomitanza. Gli studi di interazione non hanno mostrato alcun ritardo clinicamente rilevante nell’assorbimento e quindi nessun aggiustamento della dose e’ richiesto. Pochi pazienti trattati con liraglutide hanno riferito almeno un episodio di diarrea grave. La diarrea puo’ influire sull’assorbimento di prodotti medicinali orali assunti in concomitanza.Warfarin e altri derivati cumarinici. Non sono stati effettuati studidi interazione. Non e’ possibile escludere un’interazione clinicamente rilevante con sostanze attive a bassa solubilita’ o limitato indice terapeutico, quali il warfarin. All’inizio della terapia con liraglutide in pazienti trattati con warfarin o altri derivati cumarinici si raccomanda un monitoraggio piu’ frequente dell’INR (Rapporto Internazionale Normalizzato). Paracetamolo. Liraglutide non ha modificato l’esposizione totale di paracetamolo dopo una dose singola di 1000 mg. La C max del paracetamolo e’ diminuita del 31% e il t max mediano e’ stato ritardato fino a 15 min. Non e’ richiesta una correzione della dose perl’uso concomitante di paracetamolo. Atorvastatina. Liraglutide non hamodificato l’esposizione totale di atorvastatina in maniera clinicamente rilevante dopo la somministrazione di una dose singola di atorvastatina da 40 mg. Pertanto, non e’ richiesta la correzione della dose diatorvastatina quando somministrata con liraglutide. La C max dell’atorvastatina e’ diminuita del 38% e il t max mediano e’ stato ritardato da 1 ora a 3 ore con liraglutide. Griseofulvina Liraglutide non ha modificato l’esposizione totale di griseofulvina dopo la somministrazionedi una dose singola di griseofulvina da 500 mg. La C max della griseofulvina e’ aumentata del 37%, mentre il t max mediano non e’ cambiato.Non e’ richiesta la correzione della dose di griseofulvina e di altricomposti con bassa solubilita’ ed elevata permeabilita’. Digossina Lasomministrazione di una dose singola di digossina da 1 mg insieme a liraglutide ha portato a una riduzione dell’AUC della digossina del 16%; la C max e’ diminuita del 31%. Il t max mediano della digossina e’ stato ritardato da 1 ora a 1,5 ore. Sulla base di questi risultati, none’ richiesta la correzione della dose della digossina. Lisinopril La somministrazione di una dose singola di lisinopril da 20 mg insieme a liraglutide ha portato a una riduzione dell’AUC di lisinopril del 15%;la C max e’ diminuita del 27%. Il t max mediano di lisinopril e’ stato ritardato da 6 ora a 8 ore con liraglutide. Sulla base di questi risultati, non e’ richiesta la correzione della dose di lisinopril. Contraccettivi orali. Liraglutide ha ridotto la C max di etinilestradiolo elevonorgestrel rispettivamente del 12% e del 13%, successivamente alla somministrazione di una dose singola di un contraccettivo orale. Il T max e’ stato ritardato di 1,5 ore con liraglutide per entrambi i composti. Non si sono osservati effetti clinicamente rilevanti sull’esposizione generale di etinilestradiolo o levonorgestrel. Si prevede pertanto che l’effetto contraccettivo non venga alterato in caso di somministrazione concomitante con liraglutide. Insulina Nessuna interazione farmacocinetica o farmacodinamica e’ stata osservata tra liraglutide e insulina detemir quando e’ stata somministrata una singola dose da 0,5U/kg di insulina detemir e 1,8 mg di liraglutide allo steady state inpazienti con diabete tipo 2. Popolazione pediatrica. Non sono stati effettuati studi di interazione negli adulti.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. In cinque studi clinici di fase 3a condotti su larga scala e a lungo termine, oltre 2.500 pazienti adulti sono stati trattati con Victoza in monoterapia o in associazione a metformina, a una sulfanilurea (con o senza metformina) o a metforminapiu’ rosiglitazone. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza durante gli studi clinici riguardavano patologie gastrointestinali: nausea e diarrea sono state molto comuni, mentre vomito, stipsi, dolore addominale e dispepsia sono stati comuni. All’inizio della terapia, queste reazioni avverse gastrointestinali possono manifestarsi con maggiore frequenza e in genere si attenuano nell’arco di alcuni giorni o settimane di trattamento continuato. Anche mal di testa e rinofaringite sono stati comuni. Inoltre, l’ipoglicemia e’ stata comune, e moltocomune quando liraglutide veniva usato in associazione con una sulfanilurea. L’ipoglicemia grave e’ stata osservata principalmente in associazione a una sulfanilurea. Reazioni avverse: sono elencate le reazioni avverse individuate in studi controllati di fase 3a a lungo termine,studio LEADER (studio clinico a lungo termine con esito cardiovascolare) e a seguito di segnalazioni spontanee (post-marketing). Le frequenze di tutti gli eventi sono state calcolate sulla base della loro incidenza in studi clinici di fase 3a. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita’. Reazioni avverse da studi controllati di fase 3a, studio clinico a lungo termine su esiti cardiovascolari (LEADER) e segnalazioni spontanee (post-marketing). Infezioni ed infestazioni. Comune: nasofaringite, bronchite. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia, anoressia, appetito ridotto; non comune: disidratazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa, capogiro. Patologie cardiache. Comune: frequenza cardiaca aumentata. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, diarrea; comune: vomito, dispepsia, dolore addominale superiore, stipsi, gastrite, flautolenza, distensione dell’addome, malattia da reflusso gastroesofageo, fastidio addominale, mal di denti; raro: ostruzione intestinale; molto raro: pancreatite (incluso pancreatite necrotizzante).Patologie epatobiliari. Non comune: colelitiasi, colecistite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzioni cutanee; non comune: orticaria, prurito. Patologie renali e urinarie. Non comune:compromissione renale, insufficienza renale acuta. Patologie generalie condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza, reazioni in sede di iniezione; non comune: malessere. Esami diagnostici. Comune: lipasi aumentata, amilasi aumentata. Descrizione di reazioni avverse selezionate. In uno studio clinico con liraglutide in monoterapia, i tassi di ipoglicemia segnalati con liraglutide erano inferiori a quelli segnalati per i pazienti trattati con il principio attivo di confronto (glimepiride). Le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza erano le patologie gastrointestinali, le infezioni, le infestazioni. Ipoglicemia. La maggior parte degli episodi di ipoglicemia confermati negli studi clinici e’ stata di lieve entita’. Non e’ stato osservato nessun episodio di ipoglicemia grave nello studio con liraglutide in monoterapia. L’ipoglicemia grave puo’ verificarsi con frequenza non comune ed e’ stata principalmente osservata con liraglutide in associazione a sulfanilurea (0,02 eventi/paziente/anno). Con la somministrazione di liraglutide in associazione ad antidiabetici orali diversi dalle sulfaniluree si sono osservati pochissimi episodi (0,001 eventi/paziente/anno). Il rischio di ipoglicemia e’ basso con l’uso combinato di insulina basale e liraglutide (1,0 eventi per paziente all’anno). Nello studio clinico LEADER, episodi di ipoglicemia grave sono stati riportati ad un tasso piu’ basso con liraglutide rispetto al placebo (1,0 eventi contro 1,5 eventi ogni 100 pazienti/anno; tasso di incidenza stimato 0,69 [0,51 a 0,93]). Per i pazienti trattati con insulina premiscelata al basale e almeno per le successive 26 settimane, il tasso di ipoglicemia grave sia per liraglutide che per il placebo e’ stato di 2,2 eventi ogni 100 pazienti/anno. Reazioni avverse gastrointestinali. Con liraglutide in associazione a metformina, il 20,7% dei pazienti ha segnalato almeno un episodio di nausea e il 12,6% ha segnalato almeno un episodio di diarrea. Con liraglutide in associazione a una sulfanilurea, il 9,1% dei pazienti ha segnalato almeno un episodio di nausea e il 7,9% ha segnalato almeno un episodio di diarrea. La maggior parte degli episodi sono stati di entita’ da lieve a moderata e sisono manifestati in modo dose-dipendente. Con la continuazione della terapia, la frequenza e la gravita’ sono diminuite nella maggior partedei pazienti che avevano inizialmente manifestato nausea. I pazienti di eta’ >70 anni possono manifestare piu’ effetti gastrointestinali quando vengono trattati con liraglutide. I pazienti con lieve o moderatacompromissione della funzionalita’ renale (clearance della creatinina60-90 ml/min e 30-59 ml/min, rispettivamente) possono andare incontroa effetti gastrointestinali durante il trattamento con liraglutide. Colelitiasi e colecistiti. Alcuni casi di colelitiasi (0,4%) e colecistite (0,1%) sono stati segnalati durante gli studi clinici controllati a lungo termine di fase 3a condotti con liraglutide. Nello studio LEADER, la frequenza di colelitiasi e di colecistiti e’ stata rispettivamente dell’1,5% e dell’1,1% per il trattamento con liraglutide e dell’1,1% e dello 0,7% per il trattamento con il placebo. Ritiro dallo studio. Negli studi controllati a lungo termine (26 settimane o piu’), l’incidenza di ritiri dallo studio dovuti a reazioni avverse e’ stata del 7,8% per i pazienti trattati con liraglutide e del 3,4% per i pazienti trattati con il prodotto di confronto. Le reazioni avverse piu’ frequenti che hanno indotto al ritiro dallo studio per i pazienti trattati con liraglutide sono state nausea (2,8% dei pazienti) e vomito (1,5%). Reazioni in sede di iniezione. Negli studi controllati a lungo termine(26 settimane o piu’), sono state segnalate reazioni a livello del sito di iniezione in circa il 2% dei pazienti trattati con Victoza.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di liraglutide in donne in gravidanza. Gli studi su animali hanno evidenziato una tossicita’ riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani none’ noto. Liraglutide non deve essere usato durante la gravidanza; si raccomanda invece l’uso di insulina. Se una paziente desidera iniziareuna gravidanza o se si verifica una gravidanza, il trattamento con Victoza deve essere interrotto. Allattamento. Non e’ noto se liraglutideviene escreto nel latte materno. Gli studi condotti su animali hanno mostrato che il trasferimento nel latte di liraglutide e dei metaboliti con relazione strutturale simile e’ basso. Gli studi non-clinici hanno mostrato una riduzione della crescita neonatale correlata al trattamento in ratti lattanti. Poiche’ non vi e’ esperienza, Victoza non deve essere usato durante l’allattamento al seno. Fertilita’. Ad eccezione di una leggera diminuzione del numero di impianti viventi, gli studisu animali non hanno indicato effetti negativi diretti sulla fertilita’.
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
30 MESI
Confezionamento
PENNA