VYDURA 2CPR 75MG

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DENOMINAZIONE

VYDURA 75 MG LIOFILIZZATO ORALE (Medicinale sottoposto a monitoraggioaddizionale. Cio’ permettera’ la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita’ di segnalazione delle reazioni avverse.)

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Analgesici, antagonisti del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP).

PRINCIPI ATTIVI

Ciascun liofilizzato orale contiene rimegepant solfato, equivalente a75 mg di rimegepant. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Gelatina, mannitolo (E421), aroma di menta, sucralosio.

INDICAZIONI

VYDURA e’ indicato per il trattamento acuto di emicrania con o senza aura negli adulti; il trattamento preventivo di emicrania episodica negli adulti che hanno almeno 4 attacchi di emicrania al mese.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia; trattamento acuto di emicrania: la dose raccomandata e’ di75 mg di rimegepant al bisogno, una volta al giorno. Profilassi di emicrania: la dose raccomandata e’ di 75 mg di rimegepant a giorni alterni. La dose massima giornaliera e’ di 75 mg di rimegepant. VYDURA puo’essere assunto con o senza cibo. Medicinali concomitanti: l’assunzione di un’altra dose di rimegepant deve essere evitata per 48 ore in caso di somministrazione concomitante di moderati inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Popolazioni speciali; anziani (eta’ >= 65 anni):l’esperienza con rimegepant in pazienti di eta’ >= 65 anni e’ limitata. Non e’ necessario alcun aggiustamento della dose in quanto la farmacocinetica di rimegepant non e’ influenzata dall’eta’ (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: non e’ necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa. La compromissione renale severa ha determinato un aumento > 2 volte dell’AUC non legata, ma meno del 50% dell’AUC totale (vedere paragrafo 5.2). Prestare cautela durante l’uso frequente in pazienti con compromissione renale severa. Rimegepant non e’ stato studiato in pazienticon malattia renale in stadio terminale e in pazienti in dialisi. L’uso di rimegepant in pazienti con malattia renale in stadio terminale (CLcr < 15 mL/min) deve essere evitato. Compromissione epatica: non e’ necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh A) o moderata (Child-Pugh B). Le concentrazioni plasmatiche (AUC non legata) di rimegepant sono state significativamente superiori in soggetti con compromissione epatica severa (Child-Pugh C) (vedere paragrafo 5.2). L’uso di rimegepant in pazienti concompromissione epatica severa deve essere evitato. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di VYDURA nei pazienti pediatrici (< 18 anni di eta’) non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: VYDURA e’ per uso orale. Il liofilizzato orale deve essere posizionato sulla lingua o sotto la lingua. Si sciogliera’ in bocca e sara’ possibile assumerlo senza liquidi. I pazienti devono essere informati di aprire il blister con le mani asciutte e difare riferimento al foglio illustrativo per le istruzioni complete.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall’umidita’.

AVVERTENZE

Reazioni da ipersensibilita’, incluse dispnea ed eruzione cutanea, sisono verificate in meno dell’1% dei pazienti trattati con rimegepant in studi clinici (vedere paragrafo 4.8). Reazioni da ipersensibilita’,inclusa ipersensibilita’ grave, possono verificarsi dopo giorni dallasomministrazione. Se si verifica una reazione da ipersensibilita’, e’necessario interrompere rimegepant e iniziare una terapia adeguata. VYDURA non e’ raccomandato: in pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafo 4.2); in pazienti con malattia renale in stadio terminale (CLcr < 15 mL/min) (vedere paragrafo 4.2); per l’uso concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5); per l’uso concomitante con potenti o moderati induttori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Cefalea causata da uso eccessivo di farmaci: l’uso eccessivo di qualsiasi tipo di medicinale per la cefalea puo’ aggravare talecondizione. Se si riscontra o si sospetta questa situazione, si deve ottenere una consulenza medica e si deve interrompere il trattamento. La diagnosi di cefalea causata da uso eccessivo di farmaci deve esseresospettata in pazienti con cefalee frequenti o giornaliere nonostantel’uso o per via dell’uso regolare di medicinali per la cefalea acuta.

INTERAZIONI

Rimegepant e’ un substrato del CYP3A4, della glicoproteina P (P-gp) edel trasportatore di efflusso BCRP (Breast Cancer Resistant Protein -proteina di resistenza del cancro al seno) (vedere paragrafo 5.2). Inibitori del CYP3A4: gli inibitori del CYP3A4 aumentano le concentrazioni plasmatiche di rimegepant. La somministrazione concomitante di rimegepant e potenti inibitori del CYP3A4 (ad esempio claritromicina, itraconazolo, ritonavir) non e’ raccomandata (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione concomitante di rimegepant con itraconazolo ha portato a un aumento significativo dell’esposizione di rimegepant (AUC di 4 volte e C max di 1,5 volte). La somministrazione concomitante di rimegepant con medicinali che inibiscono moderatamente il CYP3A4 (ad esempio diltiazem, eritromicina, fluconazolo) puo’ aumentare l’esposizione a rimegepant. La somministrazione concomitante di rimegepant con fluconazolo ha portato a un aumento dell’esposizione di rimegepant (AUC di 1,8volte) senza effetti rilevanti sulla C max . L’assunzione di un’ulteriore dose di rimegepant deve essere evitata per 48 ore in caso di somministrazione concomitante con moderati inibitori del CYP3A4 (ad esempio fluconazolo) (vedere paragrafo 4.2). Induttori del CYP3A4: gli induttori del CYP3A4 diminuiscono le concentrazioni plasmatiche di rimegepant. La somministrazione concomitante di VYDURA con induttori del CYP3A4 potenti (ad esempio fenobarbital, rifampicina, erba di San Giovanni [Hypericum perforatum]) o moderati (ad esempio bosentan, efavirenz, modafinil) non e’ raccomandata (vedere paragrafo 4.4). E’ possibile che l’effetto di induzione del CYP3A4 duri fino a 2 settimane dopo l’interruzione dell’induttore del CYP3A4 potente o moderato. La somministrazione concomitante di rimegepant e rifampicina ha determinato una riduzione significativa (AUC ridotta dell’80% e C max del 64%) dell’esposizione di rimegepant, con possibile perdita di efficacia. Inibitori solo di P-gp e BCRP: e’ possibile che gli inibitori di P-gp e del trasportatore di efflusso di BCRP aumentino le concentrazioni plasmatiche di rimegepant. L’assunzione di un’altra dose di VYDURA deve essere evitata per 48 ore in caso di somministrazione concomitante di potenti inibitori di P-gp (ad esempio ciclosporina, verapamil, chinidina). La somministrazione concomitante di rimegepant e ciclosporina (un potente inibitore di P-gp e BCRP) o chinidina (un inibitore selettivo di P-gp) ha portato a un aumento significativo di analoga entita’ dell’esposizione arimegepant (AUC e C max > 50%, ma meno di due volte).

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: la reazione avversa piu’ comune e’ stata la nausea riportata nel trattamento acuto (1,2%) e nella profilassi dell’emicrania (1,4%). La maggior parte delle reazioni e’ stata di entita’ lieve o moderata. Reazioni da ipersensibilita’, incluse dispnea ed eruzione cutanea severa, si sono verificate in meno dell’1% dipazienti trattati. Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avversesono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. La categoria di frequenza corrispondente a ciascuna reazione al farmaco si basa sulla seguente convenzione (CIOMS III): molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100);raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). Elenco delle reazioni avverse. Trattamento acuto. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni da ipersensibilita’, incluse dispnea ed eruzione cutanea severa. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Profilassi.Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Sicurezza a lungo termine: la sicurezza a lungo termine di rimegepant e’ stata valutata in duestudi di estensione in open-label della durata di un anno; 1662 pazienti hanno ricevuto rimegepant per almeno 6 mesi e 740 hanno ricevuto rimegepant per 12 mesi per il trattamento acuto o profilattico. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Reazioni da ipersensibilita’: reazioni da ipersensibilita’, incluse dispnea ed eruzione cutanea severa, si sono verificate in meno dell’1% dei pazienti trattati in studi clinici. Reazioni da ipersensibilita’ possono verificarsi giorni dopo lasomministrazione, e si verifica ipersensibilita’ severa ritardata. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all’utilizzo di rimegepant in donne in gravidanza sono limitati. Gli studi sugli animali hanno mostrato che rimegepant non ha effetti embriocidi e non e’ stato osservato potenziale teratogeno a esposizioni clinicamente rilevanti. Effetti avversi sullosviluppo embriofetale (riduzione del peso corporeo del feto e aumentodelle modificazioni scheletriche nei ratti) sono stati osservati soloa livelli di esposizione associati a tossicita’ materna (circa 200 volte superiore rispetto all’esposizione clinica) in seguito alla somministrazione di rimegepant durante la gravidanza (vedere paragrafo 5.3).A scopo precauzionale, e’ preferibile evitare l’uso di VYDURA durantela gravidanza. Allattamento: in uno studio monocentrico su 12 donne in fase di allattamento con latte materno e trattate con una dose singola di rimegepant 75 mg, sono state rilevate concentrazioni minime di rimegepant nel latte materno. La percentuale relativa di una dose materna stimata in grado di raggiungere il lattante e’ inferiore all’1%. Non ci sono dati relativi agli effetti sulla produzione di latte materno. I benefici dell’allattamento con latte materno per lo sviluppo e la salute devono essere considerati unitamente all’esigenza clinica dellamadre di assumere VYDURA e a qualsiasi potenziale reazione avversa per il lattante dovuta a rimegepant o alla condizione materna pre-esistente. Fertilita’: gli studi sugli animali non hanno mostrato alcun impatto clinicamente rilevante sulla fertilita’ femminile e maschile (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

LIOFILIZZATO ORALE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

BLISTER