WAKIX 30CPR RIV 4,5MG FL

SKU: 44839013 Category:

DENOMINAZIONE

WAKIX COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio’ permettera’ la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta).

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per il sistema nervoso.

PRINCIPI ATTIVI

Wakix 4,5 mg compressa rivestita con film: cCiascuna compressa contiene pitolisant cloridrato, equivalenti a 4,45 mg di pitolisant. Wakix 18 mg compressa rivestita con film: ciascuna compressa contiene pitolisant cloridrato, equivalenti a 17,8 mg di pitolisant. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, crospovidone tipoA, talco, magnesio stearato, silice colloidale anidra. Rivestimento: alcool poli(vinilico), titanio diossido (E171), macrogol 3350, talco.

INDICAZIONI

Wakix e’ indicato negli adulti per il trattamento della narcolessia con o senza cataplessia (vedere anche paragrafo 5.1).

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Compromissione severa (Child-Pugh C) della funzionalita’ epatica. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Il trattamento deve essere iniziato da un medico con esperienza nellaterapia dei disturbi del sonno. Posologia. Wakix deve essere usato alla dose minima efficace, in base alla risposta e alla tollerabilita’ del singolo paziente, secondo uno schema di aumento graduale della dose, senza superare la dose di 36 mg/die. Settimana 1: dose iniziale di 9mg (due compresse da 4,5 mg) al giorno. Settimana 2: la dose puo’ essere aumentata a 18 mg (una compressa da 18 mg) al giorno o diminuita a4,5 mg (una compressa da 4,5 mg) al giorno. Settimana 3: la dose puo’essere aumentata a 36 mg (due compresse da 18 mg) al giorno. In qualsiasi momento la dose puo’ essere diminuita (fino a 4,5 mg al giorno) oaumentata (fino a 36 mg al giorno) in base al giudizio del medico e alla risposta del paziente alla terapia. La dose totale giornaliera deve essere somministrata in una dose singola al mattino durante la colazione. Mantenimento dell’efficacia: poiche’ la disponibilita’ di dati sull’efficacia a lungo termine e’ limitata (vedere paragrafo 5.1), il medico deve valutare con regolarita’ se il trattamento mantiene la sua efficacia. Popolazioni particolari. Anziani: negli anziani la disponibilita’ di dati e’ limitata, percio’, il dosaggio deve essere adattato alla funzionalita’ renale ed epatica. Compromissione della funzionalita’ renale: in pazienti con compromissione della funzionalita’ renale, la dose massima giornaliera deve essere di 18 mg. Compromissione dellafunzionalita’ epatica. In pazienti con compromissione moderata (Child-Pugh B) della funzionalita’ epatica, la dose giornaliera puo’ essere aumentata due settimane dopo l’inizio del trattamento, senza superare la dose massima di 18 mg (vedere paragrafo 5.2). Pitolisant e’ controindicato in pazienti con compromissione severa (Child-Pugh C) della funzionalita’ epatica (vedere paragrafo 4.3). In pazienti con compromissione lieve della funzionalita’ epatica non e’ necessario alcun adattamento della dose. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di pitolisant non sono state ancora definite nei bambini e nei giovani dieta’ compresa tra 0 e 18 anni. Non ci sono datidisponibili. Metabolizzatori lenti: in confronto ai metabolizzatori rapidi del CYP2D6, nei metabolizzatori lenti del CYP2D6 sono state osservate esposizioni sistemiche maggiori (fino a 3 volte). Nello schema di aumento della titolazione, l’incremento della dose deve tener conto di questa maggiore esposizione. Modo di somministrazione: per uso orale.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Disturbi psichiatrici. Pitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con storia di disturbi psichiatrici quali ansia severa o depressione severa, con rischio di ideazione suicidaria. E’ stata segnalata ideazione suicidaria in pazienti con anamnesi psichiatrica trattati con pitolisant. Compromissione della funzionalita’ epatica o renale Pitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con compromissione moderata della funzionalita’ renale o epatica (Child-Pugh B) e il dosaggio deve essere adattato, come riportato nel paragrafo 4.2. Patologie gastrointestinali Disturbi gastrici sono stati riportati con pitolisant, percio’ esso deve essere somministrato con cautela in pazienti con patologie associate alla ipersecrezione di acido gastrico (vedere paragrafo 4.8) o se somministrato in concomitanza con irritanti gastrici, come corticosteroidi o FANS. Disturbi della nutrizione.Pitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con obesita’ severa o anoressia severa (vedere paragrafo 4.8). In caso di significativa variazione del peso corporeo, il trattamento deve essere rivalutato dal medico. Patologie cardiache. In due studi dedicati alla valutazione del QT, dosi sovraterapeutiche di pitolisant (da 3 a 6 voltela dose terapeutica, ovvero da 108 mg a 216 mg) hanno prodotto un prolungamento da lieve a moderato dell’intervallo QTc (10-13 ms). Negli studi clinici, nessun particolare segnale relativo alla sicurezza nei confronti della funzione del cuore e’ stato rilevato alle dosi terapeutiche di pitolisant. Tuttavia, i pazienti con malattie cardiache, che assumono altri medicinali che prolungano il QT o noti per aumentare il rischio di patologie della ripolarizzazione, oppure che assumono medicinali che aumentano in modo significativo la C max di pitolisant e il rapporto delle AUC (vedere paragrafo 4.5) o pazienti con compromissione severa della funzionalita’ renale o compromissione moderata della funzionalita’ epatica (vedere paragrafo 4.4) devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.5). Epilessia: nei modelli animali sonostate riferite convulsioni a dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). Negli studi clinici, e’ stato riportato un caso di aggravamento dell’epilessia in un paziente epilettico. Si deve usare cautela in pazienti conepilessia severa. Donne in eta’ fertile: le donne in eta’ fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e almeno fino a 21 giorni dopo l’interruzione del trattamento (in base all’emivita di pitolisant e suoi metaboliti). Pitolisant puo’ ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Pertanto, se la paziente sta utilizzando contraccettivi ormonali, devono essere adottati adeguati metodicontraccettivi alternativi (vedere paragrafi 4.5 e 4.6). Interazioni farmacologiche. L’associazione di pitolisant con substrati del CYP3A4 che abbiano un margine terapeutico ristretto deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5). Effetto rebound. Non e’ stato segnalato alcun effetto rebound durante gli studi clinici. Tuttavia, l’interruzione del trattamento deve essere monitorata.

INTERAZIONI

Antidepressivi: gli antidepressivi triciclici o tetraciclici (ad es. imipramina, clomipramina, mirtazapina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant, poiche’ mostrano attivita’ antagonista verso il recettore H1 dell’istamina e possono annullare l’effetto dell’istamina endogena rilasciata nel cervello con il trattamento. Antistaminici: gli antistaminici (antagonisti del recettore H1) che attraversano la barriera ematoencefalica (ad es. feniramina maleato, clorfenamina, difenidramina, prometazina, mepiramina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant. Sostanze che prolungano il QT o note per aumentare il rischio di patologie della ripolarizzazione L’associazione con pitolisant deve essere effettuata con un attento monitoraggio (vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacocinetiche. Medicinali che influenzano il metabolismo di pitolisant. Induttori enzimatici: la somministrazione di pitolisant in associazione con rifampicina in dosi multiple diminuisce in modo significativo la C max media di pitolisant e il rapporto delle AUCrispettivamente di circa il 39% e il 50%. Pertanto, la somministrazione di pitolisant in associazione con potenti induttori del CYP3A4 (es.rifampicina, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) deve essere effettuata con cautela. A causa del suo potente effetto di induzione del CYP3A4, l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) deve essere assunta con cautela se in concomitanza con pitolisant. Quando entrambi i principi attivi vengono associati deve essere effettuato un monitoraggioclinico e, infine, un adattamento del dosaggio durante l’associazionee una settimana dopo il trattamento con l’induttore. In uno studio clinico a dosi multiple, l’associazione di pitolisant con probenecid ha diminuito l’AUC di pitolisant di circa il 34%. Inibitori di CYP2D6. Lasomministrazione di pitolisant in associazione con paroxetina aumentain modo significativo la C max media di pitolisant e il rapporto delle AUC 0-72h , rispettivamente di circa il 47% e il 105%. Dato l’aumento di 2 volte dell’esposizione a pitolisant, la sua associazione con inibitori del CYP2D6 (ad es. paroxetina, fluoxetina, venlafaxina, duloxetina, bupropione, chinidina, terbinafina, cinacalcet) deve essere effettuata con cautela. Si puo’ considerare un adattamento del dosaggio durante l’associazione. Medicinali di cui pitolisant puo’ influenzare ilmetabolismo. Substrati di CYP3A4 e CYP2B6: sulla base di dati in vitro , pitolisant e i suoi principali metaboliti possono indurre CYP3A4 eCYP2B6 a concentrazioni terapeutiche e, per estrapolazione, CYP2C, UGT e P-gp. Non sono disponibili dati clinici sull’entita’ di questa interazione. Percio’, l’associazione di pitolisant con substrati di CYP3A4, che abbiano un margine terapeutico ristretto (ad es. immunosoppressori, docetaxel, inibitori della chinasi, cisapride, pimozide, alofantrina), deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4). Con altri substrati del CYP3A4, CYP2B6 (ad es. efavirenz, bupropione), del CYP2C (ad es. repaglinide, fenitoina, warfarin), P-gp (ad es. dabigatran, digossina) e della UGT (ad es. morfina, paracetamolo, irinotecan) si deve usare cautela, con un monitoraggio clinico della loro efficacia. L’associazione di pitolisant con contraccettivi orali deve essere evitata e si deve usare un altro metodo contraccettivo affidabile. Substrati di OCT1. Pitolisant mostra un’inibizione superiore al 50% verso gli OCT1 (trasportatori per i cationi organici 1) a 1,33 mcM, la IC 50 estrapolata dipitolisant e’ 0,795 mcM. Sebbene la rilevanza clinica di questo effetto non sia definita, si consiglia cautela quando pitolisant viene somministrato con un substrato della OCT1 (ad es. metformina (biguanidi)) (vedere paragrafo 5.2). L’associazione di pitolisant con modafinil o sodio oxibato, trattamenti abituali della narcolessia, e’ stata valutata in volontari sani, a dosi terapeutiche. Non e’ stata dimostrata alcuna interazione farmacologica o farmacocinetica clinicamente rilevante con modafinil o con sodio oxibato. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse al farmaco (ADR) segnalate piu’ frequentemente con pitolisant sono: insonnia (8,4%), cefalea (7,7%), nausea (4,8%), ansia (2,1%), irritabilita’ (1,8%), capogiri (1,4%), depressione (1,3%), tremore (1,2%), disturbi del sonno(1,1%), affaticamento (1,1%), vomito (1,0%), vertigini (1,0%), dispepsia (1,0%), aumento di peso (0,9%), dolore addominale alto (0,9%). Le ADR piu’ gravi sono la diminuzione anomala del peso (0,09%) e l’abortospontaneo (0,09%). Le seguenti reazioni avverse sono state riferite con pitolisant durante gli studi clinici che hanno coinvolto pazienti nell’indicazione narcolessia e in altre indicazioni, e sono elencate diseguito secondo la terminologia MedDRA, in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), rara (>=1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000); all’interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita’. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: riduzione dell’appetito, aumento dell’appetito, ritenzione di liquidi; raro: anoressia, iperfagia, disturbo dell’appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia, ansia, irritabilit?, depressione, disturbo del sonno; non comune: agitazione, allucinazione, allucinazione visiva, uditiva, labilit? affettiva, sogni anormali, alterazione del sonno, insonnia intermedia, insonnia iniziale, insonnia terminale, nervosismo, tensione, apatia, incubi, irrequietezza, attacco di panico, diminuzione della libido, aumento della libido, ideazione suicidaria; raro: comportamento anormale, stato confusionale, umore depresso, eccitabilit?, pensieri ossessivi, disforia, allucinazione ipnopompica, sintomo depressivo, allucinazione ipnagogica, compromissione dello stato mentale. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiro, tremore; non comune: discinesia, disturbo dell’equilibrio, cataplessia, alterazione dell’attenzione, distonia, fenomeno on -off, ipersonnia, emicrania, iperattivit? psicomotoria sindrome delle gambe senza riposo, sonnolenza, epilessia, bradicinesia, parestesia; raro: perdita di coscienza, cefalea muscolotensiva, compromissione della memoria, scarsa qualit? del sonno. Patologie dell’occhio. Non comune: acuit? visiva ridotta, blefarospasmo. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Comune: vertigini; non comune: tinnitus. Patologie cardiache. Non comune: extrasistoli, bradicardia. Patologie vascolari. Non comune: ipertensione, ipotensione, vampata di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: sbadiglio. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, dispepsia; non comune: bocca secca, dolore addominale, diarrea, disturbo addominale, dolore all’addomesuperiore, stipsi, malattia da reflusso gastroesofageo, gastrite, dolore gastrointestinale, iperacidit?, parestesia orale, disturbo allo stomaco; raro: distensione dell’addome, disfagia, flatulenza, odinofagia, enterocolite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eritema, prurito, eruzione cutanea, iperidrosi, sudorazione; raro: eruzione cutanea tossica, fotosensibilit?. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, dolore alla schiena, rigidit? muscolare, debolezza muscolare, dolore muscoloscheletrico, mialgia, dolore agli arti; raro: dolore al collo, dolore toracico, muscoloscheletrico. Patologie renali e urinarie. Non comune: pollachiuria. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Raro: aborto spontaneo. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: metrorragia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune:astenia, dolore toracico, sentirsi strano, malessere, edema, edema periferico; raro: dolore, sudorazione notturna, senso di oppressione. Esami diagnostici. Non comune: aumento di peso, diminuzione di peso, enzimi epatici aumentati; raro: aumento della creatinfosfochinasi. Non comune: prolungamento dell’intervallo qt dell’elettrocardiogramma, prolungato, aumento della frequenza cardiaca, aumento della gamma-glutamiltransferasi aumentata; raro: condizione fisica generale anormale, alterazione della ripolarizzazione all’elettrocardiogramma, inversione dell’onda t dell’elettrocardiogramma. Descrizione di reazioni avverse selezionate cefalea e insonnia: durante gli studi clinici, sono stati segnalati episodi di cefalea e insonnia (frequenza dal 7,7% all’8,4%). La maggior parte di queste reazioni avverse erano da lievi a moderate. Sei sintomi persistono e’ necessario prendere in considerazione una dose giornaliera ridotta o l’interruzione. Disturbi gastrici: durante glistudi clinici, sono stati segnalati disturbi gastrici causati da iperacidita’ nel 3,5% dei pazienti trattati con pitolisant. Questi effettisono stati per lo piu’ da lievi a moderati. Se persistono, e’ possibile iniziare un trattamento con inibitore della pompa protonica. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioniavverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta’ fertile: le donne in eta’ fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e almeno fino a 21 giorni dopo l’interruzione del trattamento (in base all’emivita di pitolisant e suoi metaboliti). Pitolisant e suoi metaboliti possono ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Pertanto, se la donna sta utilizzando contraccettivi ormonali, devono essere adottati adeguati metodicontraccettivi alternativi (vedere paragrafo 4.5). Gravidanza: i datirelativi all’uso di pitolisant in donne in gravidanza non esistono o sono in quantita’ limitata. Gli studi sugli animali hanno mostrato unatossicita’ riproduttiva, tra cui teratogenicita’. Nei ratti, pitolisant e suoi metaboliti hanno dimostrato di attraversare la placenta (vedere paragrafo 5.3). Pitolisant non deve essere usato durante la gravidanza, a meno che il possibile beneficio non superi il rischio potenziale per il feto. Allattamento: uno studio su animali ha dimostrato l’escrezione di pitolisant e dei suoi metaboliti nel latte. Pertanto, l’allattamento con latte materno e’ controindicato durante il trattamento con pitolisant (vedere paragrafo 4.3). Fertilita’. Studi su animali hanno mostrato effetti sui parametri relativi al liquido seminale, senzaun impatto significativo sulla capacita’ riproduttiva dei maschi, e una riduzione della percentuale di feti vivi nelle femmine trattate (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

COMPRESSE RIVESTITE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

FLACONE