WELLBUTRIN 30CPR 150MG RM FL

SKU: 49440011 Category:

DENOMINAZIONE

WELLBUTRIN COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antidepressivi.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene bupropione cloridrato 150 mg o 300 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: alcol polivinilico, gliceril dibeenato. Rivestimento della compressa. Primo rivestimento: etilcellulosa, povidone k-90, macrogol 1450. Secondo rivestimento: macrogol 1450, dispersione di copolimero di acido metacrilico etil acrilato (eudragit l30 d-55), silicio diossido, trietilcitrato. Inchiostro: inchiostro da stampa nero(Opacode S-1-17823). Opacode S-1-17823 contenente fissante gomma lacca = 45% (20% esterificato) ferro ossido nero (E172) e ammonio idrossido 28%.

INDICAZIONI

WELLBUTRIN e’ indicato per il trattamento degli episodi di depressione maggiore.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

WELLBUTRIN e’ controindicato nei pazienti con ipersensibilita’ al bupropione o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.WELLBUTRIN e’ controindicato nei pazienti che assumono qualsiasi altro medicinale contenente bupropione, in quanto l’incidenza delle convulsioni e’ dose dipendente e per evitare il sovradosaggio. WELLBUTRIN e’controindicato nei pazienti affetti da patologie convulsive o con anamnesi positiva per convulsioni. WELLBUTRIN e’ controindicato nei pazienti in cui sia presente un tumore del sistema nervoso centrale. WELLBUTRIN e’ controindicato nei pazienti che, in qualsiasi momento durante il trattamento, interrompano bruscamente l’assunzione dell’alcol o di qualsiasi medicinale noto per essere associato al rischio di convulsioni in caso di sospensione (in particolare benzodiazepine e agenti benzodiazepino-simili). WELLBUTRIN e’ controindicato nei pazienti con cirrosi epatica grave. WELLBUTRIN e’ controindicato nei pazienti con diagnosi, attuale o precedente, di bulimia o anoressia nervosa. L’uso concomitante di WELLBUTRIN e inibitori della monoaminoossidasi (MAO-inibitori) e’ controindicato. Devono trascorrere almeno 14 giorni tra l’interruzione dei MAO-inibitori irreversibili e l’inizio del trattamento conWELLBUTRIN. Per quanto riguarda i MAO-inibitori reversibili e’ sufficiente un periodo di 24 ore.

POSOLOGIA

Posologia. Uso negli adulti: la dose iniziale raccomandata e’ di 150 mg, assunti una volta al giorno. Negli studi clinici non e’ stata stabilita la dose ottimale. Se non si osserva un miglioramento dopo 4 settimane di trattamento con 150 mg, la dose puo’ essere aumentata a 300 mg, assunti una volta al giorno. E’ necessario un intervallo di almeno 24 ore tra le dosi successive. Per il bupropione, l’insorgenza dell’azione terapeutica e’ stata osservata 14 giorni dopo l’inizio del trattamento. Come per tutti gli altri antidepressivi, il pieno effetto antidepressivo di WELLBUTRIN puo’ non essere evidente fino a dopo diverse settimane di trattamento. I pazienti affetti da depressione devono essere trattati per un periodo sufficiente di almeno 6 mesi per assicurareche siano liberi dai sintomi. L’insonnia e’ un evento avverso molto comune ed e’ spesso transitoria. L’insonnia puo’ essere ridotta evitando di assumere la dose al momento di andare a dormire (a condizione checi siano almeno 24 ore tra le dosi). Pazienti precedentemente trattati con WELLBUTRIN compresse a rilascio prolungato: quando i pazienti passano dal trattamento con le compresse di bupropione a rilascio prolungato, due volte al giorno, al trattamento con le compresse di WELLBUTRIN compresse a rilascio modificato, somministrare, quando possibile, la stessa dose giornaliera totale. Popolazione pediatrica: l’uso di WELLBUTRIN non e’ indicato nei bambini e negli adolescenti di eta’ inferiore ai 18 anni (vedere paragrafo 4.4). La sicurezza e l’efficacia di WELLBUTRIN in pazienti di eta’ inferiore ai 18 anni non sono state determinate. Anziani: l’efficacia negli anziani non e’ stata dimostrata inmodo certo. In uno studio clinico i pazienti anziani hanno seguito lostesso regime posologico utilizzato negli adulti (vedere Uso negli adulti). Non si puo’ escludere una maggiore sensibilita’ in alcuni soggetti anziani. Pazienti con compromissione epatica. WELLBUTRIN deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4). A causa di un aumento della variabilita’ della farmacocinetica nei pazienti con insufficienza da lieve a moderata, la dose raccomandata in tali pazienti e’ di 150 mg una volta al giorno. Pazienti con danno renale: la dose raccomandata in questi pazienti e’ di 150 mg una volta al giorno, in quanto in tali pazienti il bupropione edi suoi metaboliti attivi possono accumularsi in modo piu’ elevato delsolito (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: le compressedi WELLBUTRIN devono essere deglutite intere. Le compresse non devonoessere tagliate, frantumate o masticate, in quanto cio’ puo’ portare ad un aumento del rischio di effetti avversi incluse le convulsioni. Le compresse di WELLBUTRIN possono essere assunte con o senza cibo. Sospensione della terapia. Sebbene non siano state osservate reazioni da sospensione (misurate come segnalazioni spontanee piuttosto che con scale di valutazione) negli studi clinici con WELLBUTRIN, dovrebbe essere preso in considerazione un periodo di riduzione graduale della dose.Il bupropione e’ un inibitore selettivo della ricaptazione neuronale delle catecolamine e non puo’ essere escluso un effetto rebound o reazioni da sospensione.

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidita’ e dalla luce.

AVVERTENZE

Convulsioni: la dose raccomandata di compresse a rilascio modificato di bupropione non deve essere superata, in quanto il bupropione e’ associato ad un rischio di convulsioni dose-correlato. L’incidenza complessiva delle convulsioni con le compresse a rilascio modificato di bupropione negli studi clinici con dosi fino a 450 mg al giorno e’ stata pari a circa 0,1%. Esiste un aumento del rischio di convulsioni che si presentano con l’uso di WELLBUTRIN in presenza di fattori di rischio predisponenti che abbassano la soglia delle convulsioni. Pertanto, WELLBUTRIN deve essere somministrato con cautela in pazienti con una o piu’ condizioni che predispongono ad un abbassamento della soglia delle convulsioni. Tutti i pazienti devono essere valutati per i fattori di rischio predisponenti, che includono: somministrazione concomitante di altri medicinali noti per abbassare la soglia delle convulsioni (per esempio antipsicotici, antidepressivi, antimalarici, tramadolo, teofillina, steroidi sistemici, chinoloni e antistaminici sedativi); abuso dialcol (vedere anche paragrafo 4.3); anamnesi di trauma cranico; diabete trattato con ipoglicemizzanti o insulina; uso di prodotti stimolanti o anoressizzanti. WELLBUTRIN deve essere sospeso, e non e’ raccomandato, nei pazienti che presentano convulsioni durante il trattamento. Interazioni (vedere paragrafo 4.5): a causa delle interazioni farmacocinetiche, i livelli plasmatici di bupropione o dei suoi metaboliti possono essere alterati, aumentando cosi’ il rischio di comparsa di effetti indesiderati (per esempio xerostomia, insonnia, convulsioni). Pertanto si deve prestare attenzione quando il bupropione e’ somministrato in concomitanza a medicinali che ne possano indurre o inibire il metabolismo. Il bupropione inibisce il metabolismo operato dal citocromo P450 2D6. Si consiglia cautela nel caso siano somministrati contemporaneamente medicinali metabolizzati da tale enzima. In letteratura e’ statodimostrato che farmaci che inibiscono il CYP2D6 possono portare a concentrazioni ridotte di endoxifene, che e’ il metabolita attivo di tamoxifene. Pertanto l’uso di bupropione, che e’ un inibitore del CYP2D6 deve essere evitato quando possibile durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafo 4.5). Neuropsichiatria. Suicidio/pensieri suicidi o peggioramento clinico: la depressione e’ associata ad un aumento del rischio di pensieri suicidi, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Tale rischio persiste fino a che si verifica una remissione significativa. Poiche’ un miglioramento puo’ non manifestarsi durante le prime settimane di trattamento, o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino a quando non compaia tale miglioramento. E’ comune esperienza clinica che il rischio di suicidio puo’ aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Pazienti con anamnesi positiva per eventi correlati al suicidio o che manifestano un grado significativo di ideazione suicida prima dell’inizio del trattamento, e’ noto che siano a rischio maggiore di ideazione suicida o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una meta-analisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo, in pazienti adulti con disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicida nella fascia di eta’ inferiore ai 25 anni dei pazienti trattati con gli antidepressivi rispetto a placebo. La terapia farmacologica deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (e chi si prende cura di loro) devono essere avvertitiin merito alla necessita’ di monitorare la comparsa di qualsiasi peggioramento del quadro clinico, comportamenti o pensieri suicidi e cambiamenti del comportamento non usuali e, se tali sintomi si presentano, devono immediatamente consultare un medico. Si deve riconoscere che lacomparsa di alcuni sintomi neuropsichiatrici puo’ essere correlata o allo stato patologico di base o alla terapia farmacologica (vedere di seguito Sintomi neuropsichiatrici compresi mania e disturbo bipolare; vedere paragrafo 4.8). Si deve prendere in considerazione la modifica del regime terapeutico, compresa la possibile interruzione del trattamento, nei pazienti che presentino la comparsa di ideazione/comportamenti suicidi, specialmente se tali sintomi sono gravi, con inizio improvviso, o non inclusi nella sintomatologia d’esordio. Sintomi neuropsichiatrici compresi mania e disturbo bipolare: sono stati riportati sintomi neuropsichiatrici (vedere paragrafo 4.8). In particolare, e’ stata osservata sintomatologia psicotica e maniacale, principalmente in pazienti con anamnesi positiva per malattie psichiatriche. Inoltre episodidi depressione maggiore possono costituire la premessa di un disturbobipolare. In generale si ritiene (sebbene non sia stabilito da studi clinici controllati) che trattare tale episodio solo con un antidepressivo possa aumentare la probabilita’ di manifestare un episodio misto/maniacale nei pazienti a rischio per disturbo bipolare. Dati clinici limitati sull’uso di bupropione in associazione con stabilizzanti dell’umore in pazienti con anamnesi di disturbi bipolari, indicano una bassa percentuale di passaggio a mania. Prima di iniziare un trattamento con un antidepressivo, i pazienti devono essere adeguatamente selezionati per determinare se siano a rischio di disturbo bipolare; tale selezione deve includere una dettagliata anamnesi psichiatrica, compresa l’anamnesi familiare per suicidio, disturbo bipolare e depressione. Datinell’animale indicano un potenziale di abuso. Tuttavia, studi sulla possibilita’ di abuso nell’uomo e l’ampia esperienza clinica mostrano che il bupropione ha un basso potenziale di abuso. L’esperienza clinicacon il bupropione nei pazienti che ricevono terapia elettroconvulsivante (ECT) e’ limitata. Si deve esercitare cautela nei pazienti che ricevono terapia elettroconvulsivante (ECT) in concomitanza con il trattamento con bupropione. Ipersensibilita’: WELLBUTRIN deve essere immediatamente sospeso se i pazienti presentano reazioni di ipersensibilita’ durante il trattamento. I medici devono essere informati che i sintomipossono progredire o ripresentarsi a seguito della sospensione di WELLBUTRIN e si devono assicurare che il trattamento sintomatico sia somministrato per un periodo di tempo adeguato (almeno una settimana). I sintomi tipicamente includono rash cutaneo, prurito, orticaria o doloretoracico, ma reazioni piu’ gravi possono includere angioedema, dispnea/broncospasmo, shock anafilattico, eritema multiforme o sindrome di Stevens-Johnson.

INTERAZIONI

Poiche’ gli inibitori delle monoamino-ossidasi A e B aumentano anche la via catecolaminergica, con un meccanismo differente dal bupropione,l’uso concomitante di WELLBUTRIN ed inibitori delle monoaminoossidasi(MAO-inibitori) e’ controindicato (vedere paragrafo 4.3) in quanto esiste un aumento della possibilita’ di reazioni avverse a seguito dellaloro co-somministrazione. Devono trascorrere almeno 14 giorni tra l’interruzione dei MAO-inibitori irreversibili e l’inizio del trattamentocon WELLBUTRIN. Per quanto riguarda i MAO-inibitori reversibili e’ sufficiente un periodo di 24 ore. Effetti del bupropione su altri medicinali: sebbene non metabolizzati dall’isoenzima CYP2D6, il bupropione ed il suo metabolita principale idrossibupropione, inibiscono la via del CYP2D6. La co-somministrazione di bupropione e desipramina a volontari sani noti per essere forti metabolizzatori dell’isoenzima CYP2D6 hafatto registrare un grande aumento (2-5 volte) della C max e della AUC della desipramina. L’inibizione del CYP2D6 si e’ mantenuta per almeno 7 giorni dall’ultima dose di bupropione. La terapia concomitante conmedicinali con ridotto indice terapeutico, che sono metabolizzati in modo predominante dal CYP2D6, deve essere iniziata alle dosi piu’ basse dell’intervallo posologico del medicinale concomitante. Tali medicinali includono alcuni antidepressivi (per esempio desipramina, imipramina), antipsicotici (per esempio risperidone, tioridazina), beta-bloccanti (per esempio metoprololo), inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) ed antiaritmici Tipo 1C (per esempio propafenone, flecainide). Se WELLBUTRIN viene aggiunto al regime terapeutico dipazienti che assumono gia’ tali medicinali, deve essere presa in considerazione la necessita’ di diminuire la dose del medicinale originale. In tali casi l’atteso beneficio del trattamento con WELLBUTRIN deve essere attentamente confrontato con i potenziali rischi. Vi sono statesegnalazioni post marketing di sindrome da serotonina, una condizionepotenzialmente pericolosa per la vita, quando WELLBUTRIN e’ co-somministrato con un agente serotoninergico, quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o gli inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (SNRI) (vedere paragrafo 4.4). I farmaci che richiedono l’attivazione metabolica da parte del CYP2D6 alfine di essere efficaci (es. tamoxifene), possono avere una ridotta efficacia quando somministrati in concomitanza con inibitori del CYP2D6, come il bupropione (vedere paragrafo 4.4). Sebbene citalopram (un SSRI) non sia primariamente metabolizzato dal CYP2D6, in uno studio, il bupropione ha aumentato la C max e l’AUC di citalopram del 30% e del 40%, rispettivamente. La somministrazione concomitante di digossina e bupropione puo’ ridurre i livelli di digossina. Sulla base di un confronto tra studi clinici, nei volontari sani, l’AUC 0-24h della digossinae’ diminuita e la clearance renale e’ aumentata. I medici devono essere consapevoli del fatto che i livelli di digossina possono aumentare con la sospensione di buproprione e che il paziente deve essere monitorato per la possibile tossicita’ della digossina. Effetti di altri medicinali sul bupropione: il bupropione e’ metabolizzato primariamente nel suo principale metabolita attivo, idrossibupropione, dal citocromo P450 CYP2B6 (vedere paragrafo 5.2). La somministrazione concomitante di medicinali che possono influenzare il metabolismo del bupropione indotto dall’isoenzima CYP2B6 (per esempio substrati del CYP2B6: ciclofosfamide, ifosfamide e inibitori del CYP2B6: orfenadrina, ticlopidina, clopidogrel) puo’ determinare un aumento dei livelli plasmatici di bupropione ed una riduzione dei livelli del metabolita attivo idrossibupropione. Le conseguenze cliniche dell’inibizione del metabolismo del bupropione indotto dall’enzima CYP2B6 e le conseguenti modifiche del rapporto bupropione-idrossibupropione non sono attualmente note. Poiche’ il bupropione e’ metabolizzato in maniera preponderante, si consiglia cautela quando il bupropione e’ co-somministrato con medicinali noti per indurre il metabolismo (per esempio carbamazepina, fenitoina, ritonavir, efavirenz) o inibire il metabolismo (per esempio valproato), in quanto questi possono influenzarne efficacia clinica e tollerabilita’. In una serie di studi in volontari sani, ritonavir (100 mg due volte al giorno o 600 mg due volte al giorno) o ritonavir piu’ lopinavir 400 mg due volte al giorno hanno ridotto l’esposizione di bupropione e deisuoi principali metaboliti in modo dose dipendente dal 20% all’80% circa (vedere paragrafo 5.2). In modo analogo, efavirenz 600 mg una volta al giorno per due settimane ha ridotto l’esposizione al bupropione di circa il 55% in volontari sani. Le conseguenze cliniche di una esposizione ridotta non sono chiare, ma possono includere una diminuita efficacia nel trattamento della depressione maggiore. I pazienti che ricevono uno di questi farmaci associato a bupropione possono necessitare di dosi incrementate di bupropione, ma la dose massima raccomandata per bupropione non deve essere superata. Altre informazioni sulle interazioni: la somministrazione di WELLBUTRIN a pazienti che ricevono in concomitanza o levodopa o amantadina deve avvenire con cautela. Dati clinici limitati indicano una piu’ elevata incidenza di effetti indesiderati (per esempio nausea, vomito ed eventi neuropsichiatrici – vedere paragrafo 4.8) nei pazienti trattati con bupropione in concomitanza conlevodopa o amantadina. Sebbene i dati clinici non evidenzino un’interazione farmacocinetica tra bupropione ed alcol, vi sono state rare segnalazioni di eventi avversi neuropsichiatrici o di ridotta tolleranza all’alcol in pazienti che hanno assunto alcol durante il trattamento con bupropione. Il consumo di alcol durante il trattamento con WELLBUTRIN deve essere ridotto al minimo o evitato. Non esistono studi di farmacocinetica con bupropione e benzodiazepine in co-somministrazione. Considerando le vie metaboliche in vitro , non vi sono basi per giustificare tale interazione. In seguito a co-somministrazione di bupropione con diazepam in volontari sani, vi e’ stata meno sedazione rispetto alla sola somministrazione di diazepam. Non vi e’ stata una valutazione sistematica dell’associazione di bupropione con antidepressivi (a parte desipramina e citalopram), benzodiazepine (a parte diazepam), o neurolettici. Anche l’esperienza clinica con l’Erba di San Giovanni e’ limitata. L’uso concomitante di WELLBUTRIN e sistemi transdermici per il rilascio di nicotina puo’ dare come risultato aumenti della pressione arteriosa.

EFFETTI INDESIDERATI

L’elenco di seguito riportato fornisce informazioni sugli effetti indesiderati identificati dall’esperienza clinica, suddivisi per incidenza e secondo la Classificazione per Sistemi e Organi. Gli effetti indesiderati sono ordinati in base alla frequenza usando la seguente convenzione; molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: anemia, leucopenia e trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario*. Comune: reazioni di ipersensibilita’ come orticaria; molto raro: reazioni di ipersensibilita’ pi? gravi comprese angioedema, dispnea/broncospasmoe shock anafilattico. Sono state riportate anche artralgia, mialgia efebbre in associazione con rash ed altri sintomi indicativi di ipersensibilita’ ritardata. Tali sintomi possono assomigliare alla malattia da siero. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; non comune: perdita di peso; molto raro: alterazioni del glucosio ematico; non nota: iponatriemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia (vedere paragrafo 4.2); comune: agitazione, ansia; non comune: depressione (vedere paragrafo 4.4), confusione; molto raro: aggressivita’, ostilita’, irritabilita’, agitazione, allucinazioni, sogni anomali compresi incubi, depersonalizzazione, delirio, ideazione paranoica; non nota: ideazione suicida e comportamento suicida***, psicosi. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: tremori, vertigini, alterazioni del gusto; non comune: disturbi della concentrazione; raro: convulsioni (vedere di seguito**); molto raro: distonia, atassia, parkinsonismo, mancanza di coordinazione, riduzione della memoria, parestesie, sincope; non nota: sindrome da serotonina****. Patologie dell’occhio. Comune: disturbi visivi. Patologie dell’orecchio e dellabirinto. Comune: acufeni. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia; molto raro: palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: aumento (avolte grave) della pressione arteriosa, arrossamenti; molto raro: vasodilatazione, ipotensione posturale; patologie gastrointestinali. Molto comune: xerostomia, disturbi gastrointestinali compresi nausea e vomito; comune: dolore addominale, stipsi. Patologie epatobiliari. Molto raro: incremento degli enzimi epatici, ittero, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo*. Comune: rash, prurito, sudorazione; molto raro: eritema multiforme, sindrome di stevens johnson, esacerbazione della psoriasi; non nota: sindrome da lupus eritematoso sistemico aggravata, lupus eritematoso cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: contrazioni muscolari. Patologie renali e urinarie. Molto raro: pollachiuria e/o ritenzione urinaria, incontinenza urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, dolore toracico, astenia. * L’ipersensibilita’ si puo’ manifestare come reazioni cutanee. Vedere “Disturbi del sistema immunitario” e “Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo”. ** L’incidenza delle convulsioni e’ circa dello 0,1% (1/1.000). Il tipo piu’ comune di convulsioni sono le convulsioni tonico-cloniche generalizzate, un tipo di convulsioni che in alcuni casi puo’ avere per risultato confusione post-ictale o riduzione della memoria (vedere paragrafo 4.4). *** Casi di ideazione suicida e comportamento suicida sono stati segnalati durante la terapia con bupropione o subito dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). **** La sindrome da serotonina puo’ verificarsi come conseguenza di un’interazione tra bupropione e un medicinale serotoninergico quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)o gli inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (SNRI) (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo “www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse”.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: alcuni studi epidemiologici sugli esiti della gravidanza a seguito di esposizione materna al bupropione nel primo trimestre hanno riportato un’associazione con aumento del rischio di alcune malformazioni cardiovascolari congenite in particolare difetti del setto ventricolare e difetti cardiaci relativi al tratto di efflusso ventricolare sinistro. Questi risultati non sono coerenti tra gli studi. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita’ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). WELLBUTRIN non deve essere usato in gravidanza. Le donne in gravidanza devono essere incoraggiate a smettere di fumare senza l’impiego di una terapia farmacologica. Allattamento: Bupropione ed i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno umano. Una decisione se astenersi dall’allattamento al seno o astenersi dalla terapia con WELLBUTRIN deve esserepresa tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il neonato e del beneficio della terapia con WELLBUTRIN per la madre. Fertilita’: non vi sono dati sull’effetto di bupropione sulla fertilita’ umana. Unostudio di riproduzione nel ratto non ha mostrato segni di ridotta fertilita’ (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

COMPRESSE RILASCIO MODIFICATO

Scadenza

18 MESI

Confezionamento

FLACONE