WINCH 2CPS 150MG

SKU: 37766021 Category:

DENOMINAZIONE

WINCH CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.

PRINCIPI ATTIVI

WINCH 100 mg capsule rigide: ogni capsula rigida contiene fluconazolo100 mg. Eccipienti con effetti noti: ogni capsula rigida contiene anche 115 mg lattosio monoidrato. WINCH 150 mg capsule rigide: ogni capsula rigida contiene fluconazolo 150 mg. Eccipienti con effetti noti: ogni capsula rigida contiene anche 172,5 mg lattosio monoidrato. WINCH 200 mg capsule rigide: ogni capsula rigida contiene fluconazolo 200 mg.Eccipienti con effetti noti: ogni capsula rigida contiene anche 230 mg lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Lattosio monoidrato, amido pregelatinizzato, magnesio stearato, Silice colloidale anidra, Sodio laurilsolfato. Capsula: gelatina, Titanio diossido (E 171), ossido di ferro giallo (E 172) (solo nelle capsule da100 mg).

INDICAZIONI

WINCH e’ indicato nelle seguenti infezioni micotiche (vedere paragrafo 5.1). WINCH e’ indicato negli adulti per il trattamento di: meningite criptococcica (vedere paragrafo 4.4); coccidioidomicosi (vedere paragrafo 4.4); candidiasi invasiva; candidiasi delle mucose, incluse candidiasi orofaringea, candidiasi esofagea, candiduria e candidiasi mucocutanea cronica; candidiasi orale atrofica cronica (stomatite da protesi dentale), nel caso in cui igiene dentale e trattamento topico siano insufficienti; candidiasi vaginale, acuta o ricorrente, quando la terapia locale non e’ appropriata; balanite da Candida, quando la terapia locale non e’ appropriata; dermatomicosi, incluse tinea pedis, tinea corporis, tinea cruris, tinea versicolor e infezioni cutanee da Candida, quando sia indicata la terapia sistemica; tinea unguinium (onicomicosi), quando altri trattamenti non siano considerati appropriati. WINCHe’ indicato negli adulti per la profilassi di: recidiva di meningite criptococcica in pazienti ad alto rischio di ricaduta. Recidiva di candidiasi orofaringea o esofagea in pazienti affetti da HIV ad alto rischio di presentare ricadute. Per ridurre l’incidenza della candidiasi vaginale ricorrente (4 o piu’ episodi all’anno). Profilassi delle candidemie nei pazienti con neutropenia prolungata (es. pazienti con patologie ematologiche maligne sottoposti a chemioterapia o pazienti che ricevono trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (vedere paragrafo 5.1)). WINCH e’ indicato nei neonati a termine, lattanti, infanti, bambini e adolescenti da 0 a 17 anni: WINCH e’ usato nel trattamento delle candidiasi delle mucose (orofaringee e esofagee), candidiasi invasive,meningite criptococcica e nella profilassi delle candidiasi nei pazienti immunocompromessi. WINCH puo’ essere usato come terapia di mantenimento per prevenire le ricadute di meningite criptococcica nei bambiniad alto rischio di recidiva (vedere paragrafo 4.4). La terapia puo’ essere istituita prima che si conoscano i risultati delle colture o di altri test di laboratorio, ma, quando i risultati diventano disponibili, la terapia anti-infettiva deve essere adeguata conseguentemente. Bisogna tenere in considerazione le linee guida ufficiali per l’uso appropriato degli antimicotici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo, ai composti azolici correlati, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La somministrazione concomitante di terfenadina e’ controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con WINCH a dosi multiple >= 400 mg/die, sulla base dei risultati di uno studio di interazione con dosi multiple. La somministrazione concomitante di altri farmaci che prolungano l’intervallo QT e che sono metabolizzati tramite il citocromo P450 (CYP) 3A4, come cisapride, astemizolo, pimozide, chinidina e eritromicina, e’ controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con fluconazolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

POSOLOGIA

Posologia: il dosaggio deve essere basato sulla natura e sulla gravita’ dell’infezione micotica. Il trattamento delle infezioni che richiedono dosaggi multipli deve proseguire finche’ i parametri clinici o altri esami di laboratorio non dimostrino che l’infezione micotica attivasia scomparsa. Un periodo di trattamento inadeguato potrebbe portare alla recidiva dell’infezione attiva. Adulti. Criptococcosi. Trattamento della meningite criptococcica. Dose di carico: 400 mg il giorno 1; generalmente da 6 a 8 settimane. Nelle infezioni che costituiscono rischio per la vita la dose pu? essere aumentata fino a 800 mg. Dose successiva: da 200 mg a 400 mg/una volta al giorno. Terapia di mantenimentoper prevenire le ricadute di meningite criptococcica nei pazienti ad alto rischio di recidiva. Somministrare una dose da 200 mg/una volta al giorno. Indefinitamente alla dose giornaliera di 200 mg. Coccidioidomicosi: somministrare una dose da 200 mg a 400 mg. 11 mesi fino a 24 mesi o pi?, in base ai pazienti. 800 mg/die possono essere considerati per alcune infezioni e specialmente per le meningiti. Candidiasi invasive: dose di carico: 800 mg il giorno 1; in genere, la durata della terapia raccomandata per la candidemia ? di 2 settimane dopo i risultatidella prima emocoltura negativa e la risoluzione dei segni e sintomi attribuibili alla candidemia. Dose successiva: 400 mg/una volta al giorno. Trattamento della candidiasi delle mucose. Candidiasi orofaringea. Dose di carico: da 200 mg a 400 mg il giorno 1; da 7 a 21 giorni (fino a quando la candidasi orofaringea non ? in remissione). Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi pi? lunghi. Dose successiva: da 100 mg a 200 mg/una volta al giorno. Candidiasi esofagea. Dose di carico: da 200 mg a 400 mg il giorno 1; dose successiva: da 100 mg a 200 mg/una volta al giorno. Da 14 a 30 giorni (fino a quando la candidasi esofagea non ? in remissione). Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi pi? lunghi. Candiduria: somministrare una dose da 200 mg a 400 mg/una volta al giorno. Da 7 a 21 giorni. Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi pi? lunghi. Candidiasi atrofica cronica: somministrare una dose da 50 mg/una volta al giorno. 14 giorni. Candidiasi mucocutanea cronica: somministrare una dose da 50 mg a 100 mg/una volta al giorno. Fino a 28 giorni. Periodi pi? lunghi in base sia alla gravit? dell’infezione sia all’immunocompromissione o all’infezione di base. Prevenzione delle recidive delle candidiasi delle mucose nei pazienti affetti da hiv che sono ad elevato rischio di recidiva. Candidiasi orofaringea: somministrare una dose da 100 mg a 200 mg/una volta al giorno o 200 mg 3 volte a settimana. Periodo indefinito per i pazienti con immunosoppressione cronica. Candidiasi esofagea: somministrare una dose da 100 mg a 200 mg/una volta al giorno o 200 mg 3 volte asettimana. Periodo indefinito per i pazienti con immunosoppressione cronica. Candidiasi genitale. Candidasi vaginale acuta balanite da candida: somministrare una dose da 150 mg. Dose singola. Trattamento e profilassi delle ricadute della candidiasi vaginale (4 o pi? episodi all’anno): somministrare una dose da 150 mg ogni terzo giorno per un totale di 3 dosi (giorno 1, 4, e 7) seguiti da una dose di mantenimento di 150 mg una volta a settimana. Dose di mantenimento: 6 mesi. Dermatomicosi. Tinea pedis, tinea corporis, tinea cruris, infezioni da candida: somministrare una dose da 150 mg una volta a settimana o 50 mg una volta al giorno. Da 2 a 4 settimane, la tinea pedis pu? richiedere un trattamento fino a 6 settimane. Tinea versicolor: somministrare una dose da 300 mg a 400 mg una volta a settimana. Da 1 a 3 settimane. Somministrare una dose da 50 mg una volta al giorno. Da 2 a 4 settimane. Tineaunguium (onicomicosi): somministrare una dose da 150 mg una volta a settimana. Il trattamento deve essere continuato finch? l’unghia infetta non ? sostituita (l’unghia sana ricresce). La ricrescita delle unghie delle dita delle mani e dei piedi richiede normalmente da 3 a 6 mesie da 6 a 12 mesi, rispettivamente. Comunque, la velocit? della crescita pu? variare molto in base ai soggetti e all’et?. Dopo trattamento efficace di infezioni croniche di lungo termine, le unghie potrebbero restare alterate. Profilassi delle infezioni da candida in pazienti conneutropenia prolungata: somministrare una dose da 200 mg a 400 mg. Iltrattamento deve iniziare diversi giorni prima della prevista comparsa di neutropenia e continuare per 7 giorni dopo la ripresa dalla neutropenia, dopo che la conta dei neutrofili sar? salita oltre 1000 cellule per mm^3. I pazienti sottoposti a emodialisi devono ricevere il 100%della dose raccomandata dopo ogni seduta di emodialisi; nei giorni senza dialisi, i pazienti devono ricevere una dose ridotta in base alla clearance della creatinina. Compromissione epatica: sono disponibili dati limitati nei pazienti con compromissione epatica, quindi fluconazolo dev’essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazione della funzionalita’ epatica (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Popolazione pediatrica: nella popolazione pediatrica non bisogna superare la dose massima di 400 mg/die. Come per le analoghe infezioni negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. WINCH viene somministrato in dose singola giornaliera. Per i pazienti pediatrici con funzionalita’ renale compromessa, vedere il dosaggio al paragrafo “Compromissione renale”. La farmacocinetica del fluconazolo non e’ stata studiata nella popolazione pediatrica con insufficienza renale (per i “neonati a termine” che spesso mostrano principalmente immaturita’ renale vedere di seguito). Lattanti, infanti e bambini (da 28giorni a 11 anni). Clearance della creatinina: > 50 ml/min; dose raccomandata: 100%. Clearance della creatinina: <= 50 (nessuna emodialisi); dose raccomandata: 50%. Emodialisi regolare; dose raccomandata: 100%dopo ogni seduta di emodialisi. Adolescenti (da 12 a 17 anni): in base al peso e allo sviluppo puberale, il medico avra’ bisogno di valutare quale posologia sia la piu’ adeguata (adulti o bambini). I dati clinici indicano che i bambini hanno una clearance del fluconazolo piu’ elevata di quella riscontrata negli adulti. Una dose di 100, 200 e 400 mg negli adulti corrisponde a una dose di 3, 6 e 12 mg/kg nei bambini, per ottenere un’esposizione sistemica comparabile. La sicurezza e l’efficacia per l’indicazione candidiasi genitale nella popolazione pediatrica non sono state stabilite. I dati di sicurezza attualmente disponibili per le altre indicazioni pediatriche sono descritti al paragrafo 4.8. Nei casi in cui sia assolutamente necessario il trattamento dellacandidiasi genitale negli adolescenti (da 12 a 17 anni), la posologiadeve essere la stessa degli adulti.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

AVVERTENZE

Tinea capitis: il fluconazolo e’ stato studiato per il trattamento della tinea capitis nei bambini. E’ stato dimostrato che non e’ superiore alla griseofulvina e che il tasso generale di successo e’ stato inferiore al 20%. Quindi WINCH non deve essere usato per la tinea capitis.Criptococcosi: l’evidenza dell’efficacia del fluconazolo nel trattamento della criptococcosi di altri siti (es. criptococcosi cutanea e polmonare) e’ limitata, per cui non sono possibili raccomandazioni di dosaggio. Micosi endemiche profonde: l’evidenza dell’efficacia del fluconazolo nel trattamento delle micosi endemiche profonde quali paracoccidioidomicosi, sporotricosi linfocutanea e istoplasmosi e’ limitata, percui non sono possibili raccomandazioni di dosaggio. Candidiasi: gli studi hanno mostrato un aumento della prevalenza di infezioni da speciedi Candida diverse da C. albicans, le quali spesso sono intrinsecamente resistenti (ad es., C. krusei e C. auris) o mostrano una sensibilita’ ridotta a fluconazolo (C. glabrata). Tali infezioni potrebbero richiedere una terapia antifungina alternativa secondaria al fallimento del trattamento. Pertanto, si raccomanda ai medici prescrittori di tenere in considerazione la prevalenza della resistenza a fluconazolo in diverse specie di Candida. Sistema renale WINCH deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazioni della funzionalita’ renale (vedere paragrafo 4.2). Insufficienza surrenale: e’ noto che il ketoconazolo causa insufficienza surrenale e questo si potrebbe verificare, sebbene raramente, anche con il fluconazolo. Per l’insufficienza surrenale correlata al trattamento concomitante con prednisone, vedere paragrafo 4.5 “Effetti del fluconazolo su altri medicinali”. Sistema epatobiliare WINCH deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazioni della funzionalita’ epatica. WINCH e’ stato associato a rari casi di grave tossicita’ epatica, talvolta fatali, soprattutto nei pazienti con gravi patologie di base. Nei casi di epatotossicita’ associata al fluconazolo non e’ stato possibile stabilire una relazione conla dose giornaliera utilizzata, la durata della terapia, il sesso o l’eta’ del paziente. L’epatotossicita’ del fluconazolo si e’ generalmente rivelata reversibile alla sospensione del trattamento. I pazienti che nel corso della terapia con fluconazolo evidenziano alterazioni della funzionalita’ epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici piu’ gravi. I pazienti devono essere informati dei sintomi indicativi di effetti epatici gravi (astenia significativa, anoressia, nausea persistente, vomito e itterizia). Il trattamento con fluconazolo deve essere interrotto immediatamente e il paziente deve consultare il medico. Sistema cardiovascolare: alcuniazoli, incluso fluconazolo, sono stati associati ad un prolungamento dell’intervallo QT nell’elettrocardiogramma. Il fluconazolo provoca ilprolungamento dell’intervallo QT tramite l’inibizione del flusso di potassio attraverso i canali rettificanti (Ikr). Il prolungamento dell’intervallo QT provocato da altri medicinali (come l’amiodarone) puo’ essere amplificato mediante l’inibizione del citocromo P450 (CYP) 3A4. Durante la fase successiva alla commercializzazione, nei pazienti che assumevano WINCH si sono verificati casi molto rari di prolungamento dell’intervallo QT e di torsioni di punta. Questi casi comprendevano pazienti gravemente malati con molteplici fattori di rischio confondenti, come malattie strutturali del cuore, anomalie elettrolitiche e farmaci concomitanti che possono aver contribuito alle anomalie del ritmo. I pazienti con ipokaliemia e insufficienza cardiaca avanzata presentano un rischio maggiore di eventi di aritmie ventricolari e torsioni di punta potenzialmente fatali. WINCH deve essere somministrato con cautela nei pazienti che presentano potenziali condizioni di proaritmia. Lasomministrazione concomitante di altri medicinali che prolungano l’intervallo QT e che sono metabolizzati tramite il citocromo P450 (CYP) 3A4 e’ controindicata (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Alofantrina: e’ stato dimostrato che l’alofantrina prolunga l’intervallo QTc alla dose terapeutica raccomandata ed e’ un substrato del CYP3A4. L’uso concomitante di fluconazolo e alofantrina non e’ pertanto raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Reazioni dermatologiche: in corso di terapia con fluconazolo si sono verificati rari episodi di reazioni cutanee esfoliative,come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. I pazienti con AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazionicutanee gravi a molti medicinali. Qualora in un paziente in terapia con fluconazolo per infezioni micotiche superficiali si manifestasse rash cutaneo attribuibile al fluconazolo, il trattamento con questo medicinale dovra’ essere interrotto. Se i pazienti con infezioni micoticheinvasive/sistemiche sviluppano rash cutaneo, dovranno essere attentamente monitorati ed il trattamento con fluconazolo dovra’ essere sospeso, qualora si manifestassero lesioni bollose o eritema multiforme. Sono stati segnalati casi di reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Ipersensibilita’: in rari casi e’ stata segnalataanafilassi (vedere paragrafo 4.3). Citocromo P450: il fluconazolo inibisce moderatamente il citocromo CYP2C9 e CYP3A4. Il fluconazolo inibisce fortemente anche il citocromo CYP2C19. I pazienti trattati con WINCH in terapia concomitante con farmaci che hanno una stretta finestra terapeutica e sono metabolizzati attraverso il CYP2C9, il CYP2C19 e ilCYP3A4, devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.5). Terfenadina:la somministrazione concomitante di fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/una volta al giorno e terfenadina deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Eccipienti con effetti noti WINCH contiene lattosio monoidrato: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o damalassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioe’ essenzialmente “senza sodio”.

INTERAZIONI

L’uso concomitante dei seguenti medicinali e’ controindicato. Cisapride: sono stati riportati casi di eventi cardiaci tra cui torsioni di punta in pazienti sottoposti a somministrazione concomitante di fluconazolo e cisapride. Uno studio controllato ha riportato che una somministrazione concomitante di 200 mg di fluconazolo una volta al giorno e 20 mg di cisapride quattro volte al giorno porta ad un aumento significativo dei livelli plasmatici di cisapride ed un prolungamento dell’intervallo QTc. La somministrazione contemporanea di cisapride e fluconazolo e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). Terfenadina: in seguito al verificarsi di gravi episodi di disritmia conseguente al protrarsi dell’intervallo QTc in pazienti sottoposti a terapia concomitante con altri antimicotici azolici e terfenadina, sono stati condotti studi diinterazione. Uno studio condotto con una dose giornaliera di 200 mg di fluconazolo non ha dimostrato un prolungamento dell’intervallo QTc. Un altro studio con dosi giornaliere di fluconazolo pari a 400 mg e 800 mg ha dimostrato che la somministrazione di fluconazolo in dosi di 400 mg/una volta al giorno o superiori aumenta significativamente i livelli plasmatici della terfenadina nel caso di somministrazione concomitante. L’uso concomitante di fluconazolo a dosi di 400 mg/una volta algiorno o superiori e terfenadina e’ controindicato (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione concomitante di fluconazolo a dosi inferioria 400 mg/una volta al giorno e terfenadina deve essere attentamente monitorata. Astemizolo: l’uso concomitante di fluconazolo e astemizolo puo’ ridurre la clearance dell’astemizolo. I conseguenti aumenti delleconcentrazioni plasmatiche dell’astemizolo possono portare ad un prolungamento dell’intervallo QT e al verificarsi di rari casi di torsionidi punta. La somministrazione concomitante di fluconazolo e astemizolo e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). Pimozide: anche se non e’ stata studiata in vitro o in vivo , la somministrazione concomitante di fluconazolo e pimozide puo’ determinare l’inibizione del metabolismodella pimozide. I conseguenti aumenti delle concentrazioni plasmatiche possono portare ad un prolungamento dell’intervallo QT e al verificarsi di rari casi di torsioni di punta. La somministrazione concomitante di fluconazolo e pimozide e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). Chinidina: anche se non e’ stata studiata in vitro o in vivo , la somministrazione concomitante di fluconazolo e chinidina puo’ determinare l’inibizione del metabolismo della chinidina. L’uso della chinidina e’stato associato al prolungamento dell’intervallo QT e al verificarsi di rari casi di torsioni di punta. La somministrazione concomitante difluconazolo e chinidina e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). Eritromicina: l’uso concomitante di fluconazolo ed eritromicina potrebbe aumentare il rischio di cardiotossicita’ (prolungamento dell’intervallo QT, torsioni di punta) e quindi di morte cardiaca improvvisa. La somministrazione concomitante di fluconazolo e di eritromicina e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). L’uso concomitante dei seguenti medicinali non e’ raccomandato. Alofantrina: il fluconazolo puo’ aumentare le concentrazioni plasmatiche dell’alofantrina a causa dell’effetto inibitorio sul CYP3A4. L’uso concomitante di fluconazolo e alofantrina potrebbe aumentare il rischio di cardiotossicita’ (prolungamento dell’intervallo QT, torsioni di punta) e quindi di morte cardiaca improvvisa.L’uso di questi due farmaci in associazione deve pertanto essere evitato (vedere paragrafo 4.4). Usare con cautela in caso di uso concomitante con amiodarone: l’uso concomitante di fluconazolo e amiodarone puo’ determinare il prolungamento dell’intervallo QT. Deve essere adottata la dovuta cautela qualora sia necessario l’uso concomitante di fluconazolo e amiodarone, soprattutto con fluconazolo ad alte dosi (800 mg). L’uso concomitante dei seguenti medicinali comporta precauzioni e aggiustamenti posologici. Effetti di altri medicinali sul fluconazolo. Rifampicina: la somministrazione concomitante di fluconazolo e rifampicina ha comportato una riduzione del 25% dell’AUC ed una riduzione del 20% dell’emivita del fluconazolo. Pertanto, nei pazienti che assumono contemporaneamente rifampicina, un incremento del dosaggio di fluconazolo deve essere preso in considerazione. Studi di interazione hanno mostrato che non si verificano variazioni clinicamente significative nell’assorbimento del fluconazolo durante la somministrazione concomitante di fluconazolo con alimenti, cimetidina, antiacidi oppure a seguito di irradiazione totale del corpo per trapianto di midollo. Idroclorotiazide: in uno studio di interazione farmacocinetica, la somministrazione concomitante di dosi multiple di idroclorotiazide a volontari sani che assumevano fluconazolo, ha aumentato la concentrazione plasmatica di fluconazolo del 40%. Un effetto di tale portata non dovrebbe richiedere una variazione nella posologia di fluconazolo in soggetti trattati contemporaneamente con diuretici. Effetti del fluconazolo su altri medicinali: il fluconazolo e’ un moderato inibitore del citocromo P450 (CYP) e degli isoenzimi 2C9 e 3A4 . Il fluconazolo e’ anche un potenteinibitore dell’isoenzima CYP2C19. Oltre alle interazioni osservate/documentate riportate qui di seguito, esiste il rischio di aumenti delleconcentrazioni plasmatiche di altri composti metabolizzati dagli isoenzimi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 somministrati in associazione al fluconazolo. Bisogna quindi usare molta cautela nel prescrivere queste associazioni e monitorare attentamente i pazienti. L’effetto inibente del fluconazolo sull’enzima permane 4-5 giorni dopo l’interruzione del trattamento, a causa della lunga emivita del fluconazolo (vedere paragrafo4.3). Alfentanil: durante il trattamento concomitante con fluconazolo(400 mg) e alfentanil per via endovenosa (20mcg/kg) in volontari sani, l’AUC10 dell’alfentanil e’ raddoppiata, probabilmente per l’inibizione del CYP3A4. Potrebbe essere necessario un aggiustamento posologico dell’alfentanil. Amitriptilina, nortriptilina : Il fluconazolo aumental’effetto dell’amitriptilina e della nortriptilina. La 5-nortriptilina e/o la S- amitriptilina possono essere misurate all’inizio della terapia concomitante e dopo una settimana di trattamento. Se necessario, il dosaggio dell’amitriptilina/nortriptilina deve essere aggiustato. Amfotericina B: la somministrazione concomitante di fluconazolo e amfotericina B nei topi normali infetti e in quelli immunodepressi ha evidenziato i seguenti risultati: un lieve effetto antifungino additivo nelle infezioni sistemiche da C. albicans , nessuna interazione nelle infezioni intracraniche da Cryptococcus neoformans , e un antagonismo deidue farmaci nelle infezioni sistemiche da Aspergillus fumigatus .

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse piu’ frequentemente segnalate (>1/10) sono cefalea, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito, aumento dell’alanina aminostransferasi, aumento dell’aspartato aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina ematica e rash. E’ stata segnalata una reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) correlata al trattamento con fluconazolo (vedere paragrafo 4.4). Durante il trattamento con fluconazolo sono state osservate e segnalate le seguenti reazioni avverse, con le frequenze seguenti: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; raro: agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia, neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: anafilassi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: diminuzione dell’appetito; raro: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipokaliemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: sonnolenza, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: convulsioni, parestesia, capogiri, alterazione del gusto; raro: tremore. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Non comune: vertigine. Patologie cardiache. Raro: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), prolungamento del qt (vedere paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, vomito, diarrea, nausea; non comune: stipsi, dispepsia, flatulenza, secchezza delle fauci. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dell’alanina aminotransferasi (vedere paragrafo 4.4), aumento dell’aspartato aminotransferasi (vedere paragrafo 4.4), aumento della fosfatasi alcalina ematica (vedere paragrafo 4.4); non comune: colestasi (vedere paragrafo 4.4), ittero (vedere paragrafo 4.4), aumento della bilirubina (vedere paragrafo 4.4); raro: insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4), necrosi epatocellulare (vedere paragrafo 4.4), epatite (vedere paragrafo 4.4), danno epatocellulare (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea(vedere paragrafo 4.4); non comune: eruzione da farmaci* (vedereparagrafo 4.4), orticaria (vedere paragrafo 4.4), prurito, aumento della sudorazione; raro: necrolisi epidermica tossica, (vedere paragrafo4.4), sindrome di stevens-johnson (vedere paragrafo 4.4), pustolosi esantematosa generalizzata acuta (vedere paragrafo 4.4), dermatite esfoliativa, angioedema, edema facciale, alopecia; non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: fatica, malessere, astenia, febbre. *inclusa eruzione fissa da farmaci Popolazione pediatrica: la tipologia e l’incidenza delle reazioni avverse e delle alterazioni dei parametri di laboratorio riscontrati nel corso degli studi clinici pediatrici, ad esclusione dell’indicazione per la candidiasi genitale, sono paragonabili a quelli osservati negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: uno studio osservazionale ha indicato un rischio aumentato di aborto spontaneo nelle donne trattate con fluconazolo durante il primo trimestre. Nei neonati le cui madri erano sottoposte a terapia con alti dosaggi di fluconazolo (400-800 mg/die) per coccidioidomicosi per un periodo di almeno 3 mesi o piu’, sono state riportate anomalie congenite multiple (che includono brachicefalia, displasia auricolare,fontanella anteriore gigante, osteocampsia femorale e sinostosi radio-omerale). Il rapporto tra l’uso del fluconazolo e tali eventi non e’ chiaro. Studi negli animali hanno mostrato tossicita’ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il fluconazolo a dosaggi standard e per brevi periodi di trattamento non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Il fluconazolo ad alti dosaggi e/o per periodi di trattamento prolungati deve essere usato in gravidanza soltanto per infezioni che costituiscono rischio per la vita. I dati relativi a diversemigliaia di donne in gravidanza trattate con una dose cumulativa <=150 mg di fluconazolo, somministrato nel primo trimestre, non mostrano alcun aumento del rischio complessivo di malformazioni del feto. In un ampio studio osservazionale di coorte, l’esposizione nel primo trimestre a fluconazolo orale era associata a un piccolo incremento del rischio di malformazioni muscoloscheletriche, corrispondente a circa 1 casoin piu’ su 1000 donne trattate con dosi cumulative <=450 mg rispetto a donne trattate con azoli topici e a circa 4 casi in piu’ su 1000 donne trattate con dosi cumulative superiori a 450 mg. Il rischio relativo aggiustato era pari a 1,29 (IC al 95%: da 1,05 a 1,58) per 150 mg difluconazolo orale e 1,98 (IC al 95%: da 1,23 a 3,17) per dosi superiori a 450 mg di fluconazolo. Allattamento: il fluconazolo passa nel latte materno e raggiunge concentrazioni simili ai livelli plasmatici (vedere paragrafo 5.2). L’allattamento puo’ essere continuato dopo la somministrazione di una dose singola di 150 mg di fluconazolo. Si sconsiglia l’allattamento dopo l’uso ripetuto o dopo alti dosaggi di fluconazolo. I benefici dell’allattamento in termini di sviluppo e salute devono essere considerati con i bisogni clinici della madre relativamente all’assunzione di WINCH, nonche’ ai potenziali eventi avversi derivanti dalla somministrazione di WINCH o dalla condizione materna preesistente sul neonato in allattamento. Fertilita’: il fluconazolo non ha avuto effetti sulla fertilita’ di ratti maschi o femmine (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

CAPSULE RIGIDE

Scadenza

36 MESI

Confezionamento

BLISTER