DENOMINAZIONE
XALUPRINE 20 MG/ML SOSPENSIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti antineoplastici, antimetaboliti, analoghi della purina.
PRINCIPI ATTIVI
1 ml di sospensione contiene 20 mg di mercaptopurina (come monoidrato). Eccipiente(i) con effetti noti: 1 ml di sospensione contiene 3 mg di aspartame, 1 mg di metilidrossibenzoato (come sale di sodio), 0,5 mgdi etilidrossibenzoato (come sale di sodio) e saccarosio (tracce). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Gomma xanthan, aspartame (E951), succo di lampone concentrato, saccarosio, metilparaidrossibenzoato di sodio (E219), etilparaidrossibenzoato di sodio (E215), sorbato di potassio (E202), idrossido di sodio, acqua purificata.
INDICAZIONI
Xaluprine e’ indicata per il trattamento della leucemia linfoblasticaacuta (ALL) in adulti, adolescenti e bambini.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Uso concomitante con vaccino contro la febbre gialla (vedere paragrafo 4.5).
POSOLOGIA
Xaluprine deve essere somministrata sotto il controllo di un medico oaltri professionisti sanitari esperti nella gestione di pazienti affetti da ALL. Posologia. La dose e’ determinata in base a un attento monitoraggio della tossicita’ ematologica e deve essere attentamente adattata al singolo paziente in conformita’ del protocollo di trattamento applicato. A seconda della fase di trattamento, le dosi di partenza o di arrivo variano generalmente tra 25 e 75 mg/m^2 di area di superficie corporea (BSA) al giorno, ma devono essere inferiori in pazienti conuna ridotta o assente attivita’ dell’enzima tiopurina metiltransferasi (TPMT) (vedere paragrafo 4.4). 25 mg/ m^2. BSA: 0,20 – 0,29 m^2; dose: 6 mg; volume: 0,3 ml. BSA: 0,30 – 0,36 m^2; dose: 8 mg; volume: 0,4ml. BSA: 0,37 – 0,43 m^2; dose: 10 mg; volume: 0,5 ml. BSA: 0,44 – 0,51 m^2; dose: 12 mg; volume: 0,6 ml. BSA: 0,52 – 0,60 m^2; dose: 14 mg; volume: 0,7 ml. BSA: 0,61 – 0,68 m^2; dose: 16 mg; volume: 0,8 ml. BSA: 0,69 – 0,75 m^2; dose: 18 mg; volume: 0,9 ml. BSA: 0,76 – 0,84 m^2; dose: 20 mg; volume: 1,0 ml. BSA: 0,85 – 0,99 m^2; dose: 24 mg; volume: 1,2 ml. BSA: 1,0 – 1,16 m^2; dose: 28 mg; volume: 1,4 ml. BSA: 1,17 – 1,33 m^2; dose: 32 mg; volume: 1,6 ml. BSA: 1,34 – 1,49 m^2; dose:36 mg; volume: 1,8 ml. BSA: 1,50 – 1,64 m^2; dose: 40 mg; volume: 2,0ml. BSA: 1,65 – 1,73 m^2; dose: 44 mg; volume: 2,2 ml. 50 mg/ m^2. BSA: 0,20 – 0,23 m^2; dose: 10 mg; volume: 0,5 ml. BSA: 0,24 – 0,26 m^2;dose: 12 mg; volume: 0,6 ml. BSA: 0,27 – 0,29 m^2; dose: 14 mg; volume: 0,7 ml. BSA: 0,30 – 0,33 m^2; dose: 16 mg; volume: 0,8 ml. BSA: 0,34 – 0,37 m^2; dose: 18 mg; volume: 0,9 ml. BSA: 0,40 – 0,44 m^2; dose:20 mg; volume: 1,0 ml. BSA: 0,45 – 0,50 m^2; dose: 24 mg; volume: 1,2ml. BSA: 0,51 – 0,58 m^2; dose: 28 mg; volume: 1,4 ml. BSA: 0,59 – 0,66 m^2; dose: 32 mg; volume: 1,6 ml. BSA: 0,67 – 0,74 m^2; dose: 36 mg; volume: 1,8 ml. BSA: 0,75 – 0,82 m^2; dose: 40 mg; volume: 2,0 ml. BSA: 0,83 – 0,90 m^2; dose: 44 mg; volume: 2,2 ml. BSA: 0,91 – 0,98 m^2; dose: 48 mg; volume: 2,4 ml. BSA: 0,99 – 1,06 m^2; dose: 52 mg; volume: 2,6 ml. BSA: 1,07 – 1,13 m^2; dose: 56 mg; volume: 2,8 ml. BSA: 1,14 – 1,22 m^2; dose: 60 mg; volume: 3,0 ml. BSA: 1,23 – 1,31 m^2; dose: 64 mg; volume: 3,2 ml. BSA: 1,32 – 1,38 m^2; dose: 68 mg; volume: 3,4 ml. BSA: 1,39 – 1,46 m^2; dose: 72 mg; volume: 3,6 ml. BSA: 1,47 – 1,55 m^2; dose: 76 mg; volume: 3,8 ml. BSA: 1,56 – 1,63 m^2; dose: 80 mg; volume: 4,0 ml. BSA: 1,64 – 1,70 m^2; dose: 84 mg; volume: 4,2 ml. BSA: 1,71 – 1,73 m^2; dose: 88 mg; volume: 4,4 ml. 75 mg/ m^2. BSA: 0,20 – 0,23 m^2; dose: 16 mg; volume: 0,8 ml. BSA: 0,24 – 0,26 m^2; dose: 20 mg; volume: 1,0 ml. BSA: 0,27 – 0,34 m^2; dose: 24 mg; volume: 1,2 ml. BSA: 0,35 – 0,39 m^2; dose: 28 mg; volume: 1,4 ml. BSA: 0,40 – 0,43 m^2; dose: 32 mg; volume: 1,6 ml. BSA: 0,44 – 0,49 m^2; dose: 36 mg; volume: 1,8 ml. BSA: 0,50 – 0,55 m^2; dose: 40 mg; volume: 2,0 ml. BSA: 0,56 – 0,60 m^2; dose: 44 mg; volume: 2,2 ml. BSA: 0,61 – 0,65 m^2; dose: 48 mg; volume: 2,4 ml. BSA: 0,66 – 0,70 m^2; dose: 52 mg; volume: 2,6 ml. BSA: 0,71 – 0,75 m^2; dose: 56 mg; volume: 2,8 ml. BSA: 0,76 – 0,81 m^2; dose: 60 mg; volume: 3,0 ml. BSA: 0,82 – 0,86 m^2; dose: 64 mg; volume: 3,2 ml. BSA: 0,87 – 0,92 m^2; dose: 68 mg; volume: 3,4 ml. BSA: 0,93 – 0,97 m^2; dose: 72 mg; volume: 3,6 ml. BSA: 0,98 – 1,03 m^2; dose: 76 mg; volume: 3,8 ml. BSA: 1,04 – 1,08 m^2; dose: 80 mg; volume: 4,0 ml. BSA: 1,09 – 1,13 m^2; dose: 84 mg; volume: 4,2 ml.BSA: 1,14 – 1,18 m^2; dose: 88 mg; volume: 4,4 ml. BSA: 1,19 – 1,24 m^2; dose: 92 mg; volume: 4,6 ml. BSA: 1,25 – 1,29 m^2; dose: 96 mg; volume: 4,8 ml. BSA: 1,30 – 1,35 m^2; dose: 100 mg; volume: 5,0 ml. BSA:1,36 – 1,40 m^2; dose: 104 mg; volume: 5,2 ml. BSA: 1,41 – 1,46 m^2; dose: 108 mg; volume: 5,4 ml. BSA: 1,47 – 1,51 m^2; dose: 112 mg; volume: 5,6 ml. BSA: 1,52 – 1,57 m^2; dose: 116 mg; volume: 5,8 ml. BSA: 1,58 – 1,62 m^2; dose: 120 mg; volume: 6,0 ml. BSA: 1,63 – 1,67 m^2; dose: 124 mg; volume: 6,2 ml. BSA: 1,68 – 1,73 m^2; dose: 128 mg; volume: 6,4 ml. La 6- mercaptopurina e’ metabolizzata dall’enzima polimorfico TPMT. I pazienti con attivita’ del TPMT scarsa o non ereditaria sonoa maggior rischio di grave tossicita’ derivante da dosi convenzionalidi mercaptopurina e richiedono di norma una sostanziale riduzione della dose. La genotipizzazione o la fenotipizzazione del TPMT possono essere impiegate per individuare i pazienti con una ridotta o assente attivita’ di TPMT. Il test del TPMT non puo’ sostituire il monitoraggio ematologico nei pazienti trattati con Xaluprine. La dose iniziale ottimale per pazienti con una deficienza omozigote non e’ stata stabilita (vedere paragrafo 4.4). Popolazioni speciali. Anziani. Non sono stati condotti studi specifici su pazienti anziani. E’ comunque raccomandabile monitorare la funzione renale ed epatica in questi pazienti, e in caso di scompensi si deve considerare l’opportunita’ di ridurre la dosedi Xaluprine. Insufficienza renale. Poiche’ la farmacocinetica della 6-mercaptopurina non e’ stata studiata formalmente nell’insufficienza renale, non sono possibili raccomandazioni specifiche in merito alla dose. Poiche’ una funzionalita’ renale compromessa puo’ avere come conseguenza una piu’ lenta eliminazione della mercaptopurina e dei suoi metaboliti e quindi un maggiore effetto cumulativo, si devono considerare dosi iniziali ridotte in pazienti con una ridotta funzionalita’ renale. E’ necessario monitorare con attenzione i pazienti per rilevare reazioni avverse connesse alla dose. Insufficienza epatica. Poiche’ la farmacocinetica della 6-mercaptopurina non e’ stata studiata formalmente nell’insufficienza epatica, non sono possibili raccomandazioni specifiche in merito alla dose. Data la possibilita’ di una ridotta eliminazione della mercaptopurina, si devono considerare dosi iniziali ridotte in pazienti con una ridotta funzionalita’ epatica. E’ necessario monitorare con attenzione i pazienti per rilevare reazioni avverse connesse alla dose (vedere paragrafo 4.4). Sostituzione delle compresse con la sospensione orale e viceversa. La 6-mercaptopurina e’ disponibile anche in compresse. La sospensione orale e le compresse di 6-mecaptopurina non sono bioequivalenti rispetto alla concentrazione di picco nel plasma e si raccomanda quindi un monitoraggio ematologico intensificato del paziente in caso di sostituzione delle formulazioni (vedere paragrafo 5.2). Associazione con inibitori della xantina ossidasi. L’allopurinolo e altri inibitori della xantina ossidasi diminuiscono la velocita’ del catabolismo della 6-mercaptopurina. In caso di somministrazione concomitante di allopurinolo e 6-mercaptopurina e’ essenziale che la dose normale di 6-mercaptopurina sia ridotta a un quarto. Altri inibitori della xantina ossidasi devono essere evitati (vedere paragrafo 4.5).
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Tenere il flacone ben chiuso (vedere paragrafo 6).
AVVERTENZE
Citotossicita’ e monitoraggio ematologico. Il trattamento con 6-mercaptopurina causa mielosoppressione, che induce leucopenia, trombocitopenia e, meno frequentemente, anemia. E’ necessario un attento monitoraggio dei parametri ematologici durante la terapia. Poiche’ il numero dileucociti e piastrine continua a ridursi dopo aver sospeso la somministrazione, si deve interrompere immediatamente il trattamento al primosegnale di un forte calo anomalo di tale numero. La mielosoppressionee’ reversibile purche’ la 6-mercaptopurina sia sospesa tempestivamente. Alcuni individui con deficienza ereditaria dell’attivita’ dell’enzima TPMT sono molto sensibili all’effetto mielosoppresivo della 6- mercaptopurina e sono portati a sviluppare rapidamente una mielodepressione a seguito all’avvio del trattamento con 6-mercaptopurina. Tale problema potrebbe essere aggravato dalla somministrazione concomitante di sostanze attive che inibiscono il TPMT, quali olsalazina, mesalazina o sulfasalazina. In alcuni laboratori e’ possibile eseguire un test della deficienza di TPMT, sebbene tali test non abbiano dimostrato di individuare tutti i pazienti a rischio di grave tossicita’. E’ pertanto necessario un attento monitoraggio delle conte delle cellule ematiche. Per i pazienti con una deficienza omozigote di TPMT sono necessarie di norma riduzioni sostanziali della dose per evitare l’insorgenza di unamielosoppressione pericolosa per la sopravvivenza. E’ stata riferita una possibile associazione tra una diminuita attivita’ del TPMT e l’insorgenza di leucemie secondarie e mielodisplasie in individui trattaticon 6-mercaptopurina in combinazione con altri farmaci citotossici (vedere paragrafo 4.8). Immunosoppressione L’immunizzazione effettuata con vaccino derivante da organismo vivo puo’ potenzialmente causare infezione nei pazienti immunocompromessi. Pertanto, l’immunizzazione con vaccini vivi non e’ raccomandata. Epatotossicita’. Xaluprine e’ epatotossica ed e’ necessario un monitoraggio settimanale della funzionalita’ epatica durante la terapia. Nei pazienti con patologie epatiche preesistenti o trattati con altri farmaci potenzialmente epatotossici puo’essere consigliabile un monitoraggio piu’ frequente. Si deve avvertire il paziente di sospendere immediatamente Xaluprine nel caso si rendaevidente un ittero (vedere paragrafo 4.8). Tossicita’ renale. Durantel’induzione della remissione, la rapida lisi cellulare puo’ provocareiperuricemia e/o iperuricosuria, col rischio di nefropatia uratica; quindi devono essere monitorati i livelli di acido urico nel plasma e nell’urina. Idratazione e alcalinizzazione dell’urina possono ridurre al minimo le potenziali complicazioni renali. Pancreatite nel trattamento off-label di pazienti con malattie infiammatorie intestinali. E’ stata riferita l’insorgenza di pancreatite con una frequenza da >= 1/100a < 1/10 (“comune”) in pazienti trattati per l’indicazione non approvata di malattie infiammatorie intestinali. Mutagenesi e cancerogenesi.I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva, fra cui mercaptopurina hanno un rischio aumentato di sviluppare disordini linfoproliferativi e altreneoplasie maligne, in particolare tumori della pelle (melanoma e non melanoma), sarcomi (di Kaposi e non di Kaposi) e tumoredella cervice uterina in situ. L’aumento del rischio sembra essere correlato al grado e alla durata dell’immunosoppressione. E’ stato segnalato che la sospensione dell’immunosoppressione puo’ favorire la regressione parziale dei disordini linfoproliferativi. Di conseguenza, si raccomanda cautela nella somministrazione di un regime di trattamento abase di immunosoppressori multipli (comprese le tiopurine), poiche’ potrebbe causare disordini linfoproliferativi alcuni con decessi. La somministrazione simultanea di una combinazione di immunosoppressori multipli aumenta il rischio di disordini linfoproliferativi associati al virus di Epstein-Barr (EBV). Sono stati osservati incrementi delle aberrazioni cromosomiche nei linfociti periferici di pazienti leucemici, in un paziente con ipernefroma che riceveva una dose non stabilita di 6-mercaptopurina e in pazienti con malattia cronica renale trattati con dosi di 0,4 – 1,0 mg/kg/al giorno. In considerazione della sua azione sull’acido desossiribonucleico cellulare (DNA), la 6- mercaptopurinae’ potenzialmente cancerogena e si deve tener conto del rischio teorico di cancerogenesi con il trattamento. E’ stato riportato linfoma epatosplenico a cellule T in pazienti con malattia infiammatoria intestinale* trattati con azatioprina (il profarmaco di 6-mercaptopurina) o 6-mercaptopurina, con o senza trattamento concomitante con anticorpo anti-TNF alfa. Questo raro tipo di linfoma a cellule T ha un decorso aggressivo ed e’ generalmente fatale (vedere anche il paragrafo 4.8). La malattia infiammatoria intestinale (IBD) e’ un’indicazione non approvata Sindrome da attivazione macrofagica. La sindrome da attivazione macrofagica (MAS) e’ un disturbo noto e potenzialmente letale che puo’ svilupparsi in pazienti con malattie autoimmuni, in particolare la malattia infiammatoria intestinale (IBD) (indicazione non autorizzata), e lasomministrazione di mercaptopurina potrebbe aumentare la suscettibilita’ allo sviluppo di questa patologia. In caso di MAS certa o sospettala valutazione e il trattamento del paziente devono iniziare il primapossibile e la terapia con mercaptopurina deve essere sospesa. I medici devono prestare particolare attenzione ai sintomi d’infezione, ad esempio da EBV e citomegalovirus (CMV), in quanto sono noti fattori scatenanti della MAS. Infezioni I pazienti trattati con 6-mercaptopurina da sola o in combinazione con altri agenti immunosoppressori, come i corticosteroidi, hanno mostrato una maggiore sensibilita’ a infezioni virali, micotiche e batteriche, compresa infezione severa o atipica e riattivazione virale. La malattia infettiva e le complicazioni possono essere piu’ gravi in questi pazienti rispetto a quelli non trattati. Prima di iniziare il trattamento dovrebbero essere tenute in considerazione precedenti esposizioni o infezioni da virus varicella zoster. Considerare eventualmente le linee guida locali, compresa la terapia profilattica, se necessaria. Valutare l’opportunita’ di eseguire test sierologici per l’epatite B prima di iniziare il trattamento. Considerare eventualmente le linee guida locali, compresa la terapia profilattica,nei casi confermati positivi dai test sierologici. Nei pazienti che ricevono 6- mercaptopurina per l’ALL sono stati segnalati casi di sepsineutropenica. Pazienti con variante di NUDT15. I pazienti che hanno ereditato il gene NUDT15 mutato sono a maggiore rischio di tossicita’ severa da 6-mercaptopurina, come leucopenia precoce e alopecia, con le dosi convenzionali della terapia con tiopurine.
INTERAZIONI
La somministrazione di 6-mercaptopurina con il cibo potrebbe ridurre lievemente l’esposizione sistemica, ma e’ improbabile che cio’ abbia una rilevanza dal punto di vista clinico. Xaluprine puo’ quindi essere assunta con il cibo o a stomaco vuoto, ma i pazienti devono standardizzare il modo di somministrazione. La dose non deve essere assunta con latte o latticini poiche’ questi contengono xantina ossidasi, un enzima che metabolizza la 6-mercaptopurina e potrebbe quindi causare una riduzione delle concentrazioni di mercaptopurina nel plasma. Effetti della mercaptopurina su altri medicinali La somministrazione concomitantedel vaccino contro la febbre gialla e’ controindicata, a causa del rischio di malattia fatale nei pazienti immunocompromessi (vedere paragrafo 4.3). L’immunizzazione con altri vaccini derivanti da organismo vivo non e’ raccomandata nei soggetti immunocompromessi (vedere paragrafo 4.4). E’ stata riferita inibizione dell’effetto anticoagulante del warfarin in concomitanza all’assunzione della 6-mercaptopurina. In casodi somministrazione concomitante di anticoagulanti orali si raccomanda il monitoraggio del rapporto normalizzato internazionale (INR). Gli agenti citotossici possono ridurre l’assorbimento intestinale di fenitoina. Si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici di fenitoina. E’ possibile anche un’alterazione dei livelli di altri medicinali antiepilettici. I livelli sierici di antiepilettici devono essere attentamente monitorati durante la terapia con Xaluprine, provvedendo agli aggiustamenti della dose eventualmente necessari. Effetti di altri medicinali sulla mercaptopurina Quando Xaluprine viene somministratain concomitanza con l’allopurinolo e’ essenziale ridurre la dose di Xaluprine a un quarto rispetto a quella abituale, perche’ l’allopurinolo riduce la velocita’ di metabolismo della 6-mercaptopurina tramite xantina ossidasi. Anche altri inibitori della xantina ossidasi, quale ilfebuxostat, possono ridurre il metabolismo della mercaptopurina e la somministrazione concomitante non e’ raccomandata in quanto i dati sono insufficienti per determinare una adeguata riduzione della dose. Poiche’ vi sono evidenze in vitro che i derivati aminosalicilati (per esempio olsalazina, mesalazina o sulfasalazina) inibiscono l’enzima TPMT,che metabolizza la 6-mercaptopurina, questi devono essere somministrati con cautela ai pazienti che sono contemporaneamente in terapia con Xaluprine (vedere paragrafo 4.4).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Il principale effetto indesiderato della terapia con 6-mercaptopurina e’ la mielosoppressione che induce leucopenia e trombocitopenia. Per la 6-mercaptopurina c’e’ una carenza di documentazione clinica moderna che possa servire a supporto per la determinazione accurata della frequenza degli effetti indesiderati.Elenco delle reazioni avverse I seguenti eventi sono stati individuati quali reazioni avverse. Le reazioni avverse sono riportate per classe di organi e sistemi e per frequenza: molto comuni (>= 1/10), comuni (>= 1/100, < 1/10), non comuni (>= 1/1000, < 1/100), rari (>= 1/10 000, < 1/1000),molto rari (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita’. Infezioni e infestazioni. Non comune: infezioni batteriche e virali, infezioni associate a neutropenia. Neoplasie benigne, maligne e non specificate (compresi cisti e polipi). Rari: neoplasie, fra cui disordini linfoproliferativi, tumori della pelle (melanomi e non melanomi), sarcomi (di kaposi e non di kaposi) e tumore della cervice uterina in situ (vedere paragrafo 4.4). Molto rari: leucemia secondaria e mielodisplasia; non nota: linfoma epatosplenico a cellule t* (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comuni: mielosoppressione; leucopenia e trombocitopenia; comuni: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni: artralgia;rash cutaneo; febbre da farmaco; rari: edema facciale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: anoressia; non nota: ipoglicemia^(*). Patologie gastrointestinali. Comuni: stomatite, diarrea, vomito, nausea; non comuni: pancreatite, ulcerazioni del cavo orale; molto rari: ulcere a livello intestinale. Patologie epatobiliari. Comuni: stasi biliare, epatotossicit?; non comuni: necrosi epatica; non nota: ipertensione portale*, iperplasia rigenerativa nodulare*, sindrome ostruttiva sinusoidale*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: alopecia; non nota: reazione di fotosensibilit?. Disturbi dell’apparato riproduttivo e mammari. Rari: oligospermia transitoria. Infezioni e infestazioni. Non comune: infezioni batteriche e virali, infezioniassociate a neutropenia. Neoplasie benigne, maligne e non specificate(compresi cisti e polipi). Rari: neoplasie, fra cui disordini linfoproliferativi, tumori della pelle (melanomi e non melanomi), sarcomi (dikaposi e non di kaposi) e tumore della cervice uterina in situ (vedere paragrafo 4.4). Molto rari: leucemia secondaria e mielodisplasia; non nota: linfoma epatosplenico a cellule t* (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comuni: mielosoppressione; leucopenia e trombocitopenia; comuni: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni: artralgia; rash cutaneo; febbre da farmaco; rari: edema facciale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni:anoressia; non nota: ipoglicemia^(*). Patologie gastrointestinali. Comuni: stomatite, diarrea, vomito, nausea; non comuni: pancreatite, ulcerazioni del cavo orale; molto rari: ulcere a livello intestinale. Patologie epatobiliari. Comuni: stasi biliare, epatotossicit?; non comuni: necrosi epatica; non nota: ipertensione portale*, iperplasia rigenerativa nodulare*, sindrome ostruttiva sinusoidale*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: alopecia; non nota: reazione di fotosensibilit?. Disturbi dell’apparato riproduttivo e mammari. Rari: oligospermia transitoria. *In pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD), un’indicazione non approvata. ^(*) Nella popolazione pediatrica. Descrizione di reazioni avverse selezionate. La 6-mercaptopurina e’ epatotossica negli animali e nell’uomo. I reperti istologici nell’uomo hanno mostrato necrosi epatica e stasi biliare. L’incidenza di fenomeni tossici a carico del fegato e’ molto variabile e puo’ verificarsi a qualsiasi dose, ma piu’ frequentemente quando si supera la doseraccomandata. Il monitoraggio della funzionalita’ epatica puo’ permettere di scoprire precocemente l’insorgenza di tossicita’ epatica, che e’ comunque reversibile se viene subito sospesa la somministrazione della 6-mercaptopurina. Si sono tuttavia verificati casi di danno epatico irreversibile con esito letale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Contraccezione in uomini e donne Le prove della teratogenicita’ della6-mercaptopurina nell’uomo sono incerte. Uomini e donne sessualmente attivi devono usare metodi contraccettivi efficaci, durante il trattamento e per almeno tre mesi dopo l’assunzione dell’ultima dose. Studi nell’animale indicano effetti embriotossici ed embrioletali (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza Xaluprine non deve essere somministrata a pazienti in gravidanza o con probabilita’ di essere in gravidanza senza un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Sono stati riferiti nascite premature e basso peso alla nascita in seguito a esposizione materna alla 6-mercaptopurina. Sono stati riportati anche anomalie congenite e aborti spontanei a seguito di esposizione materna o paterna. A seguito del trattamento della madre con 6-mercatopurina in associazione con altri agenti chemioterapici sono state riferite anomalie congenite multiple. Uno studio epidemiologico piu’ recente indica che nonvi e’ un rischio aumentato di nascite premature, basso peso alla nascita a termine o anomalie congenite nelle donne esposte alla mercaptopurina durante la gravidanza. Si raccomanda di monitorare i neonati delle donne esposte alla mercaptopurina durante la gravidanza per eventuali disturbi ematologici e del sistema immunitario. Allattamento La 6-mercaptopurina e’ stata rilevata nel colostro e nel latte di donne in trattamento con azatioprina; pertanto, le donne che assumono Xaluprine non devono allattare al seno. Fertilita’ Non e’ noto l’effetto della 6-mercaptopurina sulla fertilita’ nell’uomo, ma sono state riferite gravidanze portate a termine con successo dopo il trattamento della madre o del padre durante l’infanzia o l’adolescenza. Una oligospermia transitoria profonda e’ stata riferita a seguito di esposizione alla 6-mercaptopurina in associazione con corticosteroidi.
Forma farmaceutica
SOSPENSIONE ORALE
Scadenza
15 MESI
Confezionamento
FLACONE