XERMELO 90CPR RIV 250MG

SKU: 45682010 Category:

DENOMINAZIONE

XERMELO 250 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa rivestita con film contiene una quantita’ di telotristat etiprato equivalente a 250 mg di telotristat etile. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 168 mg di lattosio. Per l’elencocompleto degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio, idrossipropilcellulosa, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, silice colloidale anidra. Rivestimento con film: poli(vinile alcool) (E1203), titanio diossido (E171), macrogol 3350 (E1521), talco (E553b).

INDICAZIONI

Xermelo e’ indicato per il trattamento della diarrea da sindrome carcinoide in associazione con la terapia con analogo della somatostatina (SSA) in pazienti adulti non adeguatamente controllati con la terapia SSA.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

Posologia: la dose raccomandata e’ di 250 mg tre volte al giorno (tid). In base ai dati attualmente disponibili, la risposta clinica viene raggiunta solitamente entro 12 settimane di trattamento. Si raccomandadi rivalutare il beneficio della continuazione della terapia in un paziente che non risponda entro questo periodo di tempo. Sulla base dell’alta variabilita’ inter-individuale osservata, non puo’ essere escluso l’accumulo in una sottopopolazione di pazienti con sindrome carcinoide. Pertanto, l’assunzione di dosi maggiori non e’ raccomandata (vedere paragrafo 5.2). Dosi dimenticate: in caso di una dose dimenticata, ipazienti devono assumere la dose successiva all’orario successivo pianificato. I pazienti non devono assumere una dose doppia per compensare una dose dimenticata. Popolazioni speciali. Anziani: non sono disponibili raccomandazioni specifiche sul dosaggio per i pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: non e’ richiesta una modifica della dose nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa, che non richiedono dialisi (vedere paragrafo 5.2). Si raccomanda come misura precauzionale che i pazienti con insufficienza renale severa siano monitorati per i segni di ridotta tollerabilita’. L’uso di Xermelo non e’ raccomandato in pazienti con malattia renale allo stadio finale che richiedono dialisi (eGFR < 15mL/min richiede dialisi) in quanto l’efficacia e la sicurezza di Xermelo in questi pazienti non sono state stabilite. Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica lieve (punteggio Child Pugh A), potrebbe essere necessario ridurre la dose a 250 mg due volte al giorno, secondo la tollerabilita’. In pazienti con compromissione epatica moderata (punteggio Child Pugh B), potrebbe essere necessario ridurre la dose a 250 mg unavolta al giorno, secondo la tollerabilita’. L’uso di telotristat non e’ raccomandato nei pazienti con compromissione epatica severa (punteggio Child Pugh C) (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: non vi e’ un rilevante utilizzo di telotristat nella popolazione pediatrica per l’indicazione di sindrome carcinoide. Modo di somministrazione: uso orale. Xermelo deve essere assunto con il cibo (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Innalzamento degli enzimi epatici: nel corso di studi clinici si sonoosservati innalzamenti degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.8). Se clinicamente indicato, si raccomanda il monitoraggio di laboratorio degli enzimi epatici prima e durante la terapia con telotristat. In pazienti con compromissione epatica, e’ raccomandato il continuo monitoraggio delle reazioni avverse e del peggioramento della funzionalita’ epatica. Nei pazienti che sviluppano sintomi indicativi di una disfunzione epatica devono essere eseguiti i test per gli enzimi epatici e la terapia con telotristat deve essere sospesa se si sospetta un danno epatico. La terapia con telotristat non deve essere ripresa a meno che il danno epatico non possa essere associato ad un’altra causa. Stipsi: telotristat riduce la frequenza delle evacuazioni. E’ stata segnalata stipsi nei pazienti che utilizzano una dose piu’ elevata (500 mg). I pazienti devono essere monitorati per individuare la comparsa di segni e sintomi di stipsi. Se si sviluppa stipsi, sara’ necessario rivalutare l’uso di telotristat e di altre terapie concomitanti che hanno effetti sulla motilita’ intestinale. Disturbi depressivi: nel corso degli studi clinici e successivamente all’immissione in commercio, in alcuni pazienti trattati con telotristat sono stati segnalati depressione, umore depresso e interesse ridotto (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvisati di riferire al medico qualsiasi sintomo di depressione, umore depresso e interesse ridotto. Eccipienti. Lattosio: Xermelo contiene lattosio. I pazienti che presentano rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioe’ essenzialmente ‘senza sodio’.

INTERAZIONI

Effetto di altri medicinali su Xermelo. Octreotide a breve durata d’azione: la co-somministrazione di octreotide a breve durata d’azione con Xermelo diminuisce significativamente l’esposizione sistemica di telotristat etile ed il suo metabolita attivo telotristat (vedere paragrafo 5.2). Se e’ necessario il trattamento combinato di Xermelo con octreotide a breve durata, quest’ultimo deve essere somministrato almeno 30 minuti dopo la somministrazione di Xermelo. Inibitori della carbossilesterasi 2 (CES2): l’IC 50 dell’inibizione di loperamide sul metabolismo di telotristat etile da parte della CES2 era 5.2 mcM. (vedere paragrafo 5.2). In studi clinici di fase 3, telotristat e’ stato abitualmente somministrato in associazione a loperamide, senza nessuna evidenzadi problematiche di sicurezza. Effetto di Xermelo su altri medicinali. Substrati del CYP2B6: telotristat ha indotto CYP2B6 in vitro (vedereparagrafo 5.2). L’uso concomitante di Xermelo potrebbe ridurre l’efficacia dei medicinali che sono substrati del CYP2B6 (per es. acido valproico, bupropione, sertralina), diminuendo la loro esposizione sistemica. Si raccomanda il monitoraggio per efficacia subottimale. Substratidel CYP3A4: l’uso concomitante di Xermelo potrebbe ridurre l’efficacia dei medicinali che sono substrati del CYP3A4 (per es. midazolam, everolimus, sunitinib, simvastatina, etinilestradiolo, amlodipina, ciclosporina…), diminuendo la loro esposizione sistemica (vedere paragrafo5.2). Si raccomanda il monitoraggio per efficacia subottimale. Substrati della carbossilesterasi 2 (CES2): l’uso concomitante di Xermelo potrebbe modificare l’esposizione dei medicinali che sono substrati della CES2 (per es. prasugrel, irinotecan, capecitabina e flutamide) (vedere paragrafo 5.2). Se la co-somministrazione e’ inevitabile, monitorare per efficacia non ottimale e reazioni avverse.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse segnalate piu’ comunemente nei pazienti trattati con telotristat sono state dolore addominale (26%), aumento della gamma-glutamil transferasi (11%) e affaticamento (10%). Queste reazioni sono state generalmente di intensita’ lieve o moderata. La reazione avversa segnalata piu’ frequentemente che ha determinato l’interruzione di telotristat e’ stata il dolore addominale, nel 7,1% dei pazienti (5/70). Elenco delle reazioni avverse:di seguito sono elencate le reazioni avverse segnalate in un insieme di dati di sicurezza aggregati, relativi a 70 pazienti affetti da sindrome carcinoide trattati con telotristat etile 250 mg tre volte al giorno in associazione con terapia a base di SSA nel corso degli studi clinici controllati con placebo. Le reazioni avverse sono elencate per classificazione per sistemi e organi del MedDRA e per frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune ( >= 1/10), comune ( >= 1/100, <1/10), non comune ( >= 1/1.000, <1/100), raro ( >= 1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non puo’ esseredefinita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita’. Reazioni avverse segnalate in pazienti trattati conXermelo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: appetito ridotto. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, umore depresso.Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale ^a, nausea; comune: distensione addominale, stipsi, flatulenza; non comune: fecaloma ^c, ostruzione intestinale. Patologie epatobiliari. Molto comune: gamma-glutamil transferasi aumentata ^b; comune: alanina aminotransferasi aumentata (ALT), aspartato aminotransferasi aumentata (AST), fosfatasi alcalina (ALP)ematica aumentata. Patologie generali e condizioni relative alla sededi somministrazione. Molto comune: stanchezza; comune: edema periferico, piressia. ^a Dolore addominale (incluso dolore addominale alto e basso). ^b Aumento della gamma-glutamil transferasi (compresi termini preferiti di gamma-glutamil transferasi aumentata, gamma-glutamil transferasi e prove di funzionalita’ epatica anormale/aumento degli enzimi epatici per i quali la gamma-glutamil transferasi e’ aumentata). ^c Ilfecaloma e’ stato osservato solo in uno studio clinico alla dose di 500 mg tid (due volte la dose raccomandata). Descrizione di reazioni avverse selezionate. Innalzamento degli enzimi epatici: sono stati segnalati innalzamenti dell’ALT >3 volte il limite superiore della norma (ULN) o ALP >2 ULN in pazienti sottoposti a terapia con telotristat, la maggior parte dei quali riferiti a una dose piu’ elevata (500 mg). Questi effetti non sono stati associati ad innalzamenti concomitanti della bilirubina sierica totale. Gli innalzamenti sono risultati ampiamente reversibili con l’interruzione o la riduzione della dose oppure sonotornati nella norma mantenendo il trattamento alla stessa dose. Per la gestione clinica degli enzimi epatici elevati, vedere paragrafo 4.4.Patologie gastrointestinali: l’evento avverso segnalato piu’ frequentemente nei pazienti trattati con telotristat etile 250 mg tid e’ statoil dolore addominale (25,7%; 18/70) rispetto al placebo (19,7%; 14/71). La distensione addominale e’ stata riportata nel 7,1% dei pazienti (5/70) che hanno ricevuto telotristat etile 250 mg tid, rispetto al 4,2% nel gruppo placebo (3/71). La flatulenza e’ stata osservata nel 5,7% dei pazienti (4/70) e nel 1,4% (1/71) rispettivamente nel gruppo telotristat etile 250 mg e gruppo placebo. La maggior parte degli eventi e’ stata di intensita’ lieve o moderata e non ha limitato il trattamento in studio. E’ stata segnalata stipsi nel 5,7% dei pazienti (4/70) nel gruppo trattato con telotristat etile 250 mg e nel 4,2% dei pazienti (3/71) nel gruppo trattato con placebo. Nella popolazione generale di sicurezza (239 pazienti) e’ stata osservata stipsi grave in 3 pazienti trattati con una dose piu’ elevata (500 mg). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta’ fertile: le donne in eta’ fertile devono essere avvisate di utilizzare una contraccezione adeguata durante il trattamento contelotristat. Gravidanza: non sono disponibili dati sull’uso di telotristat etile nelle donne in stato di gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita’ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Xermelo non e’ raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta’ fertile che non utilizzano contraccezione. Allattamento: non e’ noto se telotristat etile e il suo metabolita vengano escreti nel latte materno umano. Il rischio per i neonati/lattanti non puo’ essere escluso. Xermelo non deve essere usato durante l’allattamento. Fertilita’: non sono stati condotti studi sull’effetto di telotristat sulla fertilita’ umana. Negli studi sugli animali, telotristat non ha determinato nessuneffetto sulla fertilita’ (vedere paragrafo 5.3).

Forma farmaceutica

COMPRESSE RIVESTITE

Scadenza

60 MESI

Confezionamento

BLISTER