DENOMINAZIONE
ZEFLUGYN
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antimicotici per uso sistemico, derivati triazolici.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula rigida contiene fluconazolo 50 mg. Eccipiente (i) con effetti noti: ogni capsula rigida contiene anche 48,95 mg di lattosio. Ogni capsula rigida contiene fluconazolo 100 mg. Eccipiente (i) con effetti noti: ogni capsula rigida contiene anche 97,90 mg di lattosio. Zeflugyn 100 mg capsule rigide contiene giallo tramonto FCF (E 110). Ogni capsula rigida contiene fluconazolo 150 mg. Eccipiente (i) con effetti noti: ogni capsula rigida contiene anche 146,85 mg lattosio. Ogni capsula rigida contiene fluconazolo 200 mg Eccipiente (i) con effetti noti: ogni capsula rigida contiene anche 195,80 mg lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
ZEFLUGYN 50 mg capsule rigide. Eccipienti: lattosio, silice colloidale diossido, amido di mais, magnesio stearato, sodio laurilsolfato. Opercoli: gelatina, titanio diossido E 171, ossido di ferro giallo E 172.ZEFLUGYN 100 mg capsule rigide Eccipienti: lattosio, silice colloidale diossido, amido di mais, magnesio stearato, sodio laurilsolfato. Opercoli: gelatina, titanio diossido E 171, ossido di ferro giallo E 172,Patent blu V E 131, giallo tramonto FCF E 110. ZEFLUGYN 150 mg capsule rigide. Eccipienti: lattosio, silice colloidale diossido, amido di mais, magnesio stearato, sodio laurilsolfato. Opercoli: gelatina, titanio diossido E 171, ossido di ferro giallo E 172, indigotina E 132, giallo chinolina E 104. ZEFLUGYN 200 mg capsule rigide. Eccipienti: lattosio, silice colloidale diossido, amido di mais, magnesio stearato, sodio laurilsolfato. Opercoli: gelatina, titanio diossido E 171, indigotina E 132, giallo chinolina E 104.
INDICAZIONI
ZEFLUGYN e’ indicato nelle seguenti infezioni micotiche (vedere paragrafo 5.1). ZEFLUGYN e’ indicato negli adulti per il trattamento di: meningite criptococcica (vedere paragrafo 4.4); coccidioidomicosi (vedere paragrafo 4.4); candidiasi invasiva; candidiasi delle mucose, incluse candidiasi orofaringea, candidiasi esofagea, candiduria e candidiasimucocutanea cronica; candidiasi orale atrofica cronica (stomatite da protesi dentale), nel caso in cui igiene dentale e trattamento topico siano insufficienti; candidiasi vaginale, acuta o ricorrente, quando la terapia locale non e’ appropriata; balanite da Candida , quando la terapia locale non e’ appropriata; dermatomicosi, incluse tinea pedis ,tinea corporis , tinea cruris , tinea versicolor e infezioni cutanee da Candida , quando sia indicata la terapia sistemica; tinea unguinium(onicomicosi), quando altri trattamenti non siano considerati appropriati. ZEFLUGYN e’ indicato negli adulti per la profilassi di: recidivadi meningite criptococcica in pazienti ad alto rischio di ricaduta. Recidiva di candidiasi orofaringea o esofagea in pazienti affetti da HIV ad alto rischio di presentare ricadute. Per ridurre l’incidenza della candidiasi vaginale ricorrente (4 o piu’ episodi all’anno). Profilassi delle candidemie nei pazienti con neutropenia prolungata (es. pazienti con patologie ematologiche maligne sottoposti a chemioterapia o pazienti che ricevono trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (vedere paragrafo 5.1). ZEFLUGYN e’ indicato nei neonati a termine, lattanti, infanti, bambini e adolescenti di eta’ compresa tra 0 e 17 anni: ZEFLUGYN e’ usato nel trattamento delle candidiasi delle mucose (orofaringee e esofagee), candidiasi invasive, meningite criptococcica e nella profilassi delle candidiasi nei pazienti immunocompromessi. ZEFLUGYN puo’ essere usato come terapia di mantenimento per prevenire le ricadute di meningite criptococcica nei bambini ad alto rischio di recidiva (vedere paragrafo 4.4). La terapia puo’ essere istituita prima che si conoscano i risultati delle colture o di altri test di laboratorio, ma,quando i risultati diventano disponibili, la terapia anti-infettiva deve essere adeguata conseguentemente. Bisogna tenere in considerazionele linee guida ufficiali per l’uso appropriato degli antimicotici.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo, ai composti azolici correlati, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La somministrazione concomitante di terfenadina e’ controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con ZEFLUGYN a dosi multiple >= 400 mg/ die , sulla base dei risultati di uno studio di interazione con dosi multiple. La somministrazione concomitante di altri farmaci che prolungano l’intervallo QT e che sono metabolizzati tramite il citocromo P450 (CYP) 3A4, come cisapride, astemizolo, pimozide, chinidina e eritromicina, e’ controindicata nei pazienti sottoposti a terapia con fluconazolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
POSOLOGIA
Posologia: la dose giornaliera di fluconazolo dovrebbe essere basata sulla natura e severita’ dell’infezione micotica. La terapia per le infezioni che richiedono dosi multiple dovrebbe proseguire fino a quandoi parametri clinici ed i test di laboratorio non indicano che l’infezione micotica attiva e’ risolta. Un periodo inadeguato di trattamento puo’ portare alla recidiva dell’infezione attiva. Adulti. Criptococcosi. Trattamento della meningite criptococcica. Dose di carico: 400 mg al giorno; dose successiva: da 200 mg a 400 mg/die generalmente da 6 a 8 settimane. Nelle infezioni che costituiscono rischio per la vita la dose pu? essere aumentata fino a 800 mg. Terapia di mantenimento per prevenire le ricadute di meningite criptococcica nei pazienti ad alto rischio di recidiva: somministrare 200 mg/die per un periodo indefinitamente alla dose giornaliera di 200 mg. Coccidioidomicosi: somministrare una dose da 200 mg a 400 mg per un periodo di 11 mesi fino a 24 mesio pi?, in base ai pazienti. 800 mg/die possono essere considerati peralcune infezioni e specialmente per le meningiti. Candidiasi invasive. Dose di carico: 800 mg il giorno 1; dose successiva: 400 mg/die. In genere, la durata della terapia raccomandata per la candidemia ? di 2 settimane dopo i risultati della prima emocoltura negativa e la risoluzione dei segni e sintomi attribuibili alla candidemia. Trattamento della candidiasi delle mucose. Candidiasi orofaringea. Dose di carico: da 200 mg a 400 mg il giorno 1, dose successiva: da 100 mg a 200 mg/dieper un periodo da 7 a 21 giorni (fino a quando la candidasi orofaringea non ? in remissione). Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi pi? lunghi. Candidiasi esofagea. Dose dicarico: da 200 mg a 400 mg il giorno 1; dose successiva: da 100 mg a 200 mg/die per un periodo da 14 a 30 giorni (fino a quando la candidasi esofagea non ? in remissione). Nei pazienti con grave compromissioneimmunitaria si possono usare periodi pi? lunghi. Candiduria: somministrare una dose da 200 mg a 400 mg/die per un periodo da 7 a 21 giorni.Nei pazienti con grave compromissione immunitaria si possono usare periodi pi? lunghi. Candidiasi atrofica cronica: somministrare una dose da 50 mg/die per un periodo di 14 giorni. Candidiasi mucocutanea cronica: somministrare una dose da 50 mg a 100 mg/die per un periodo fino a28 giorni. Periodi pi? lunghi in base sia alla gravit? dell’infezionesia all’immuno compromissione o all’infezione di base. Prevenzione delle recidive delle candidiasi delle mucose nei pazienti affetti da hivche sono ad elevato rischio di recidiva. Candidiasi orofaringea: somministrare una dose da 100 mg a 200 mg/die o 200 mg 3 volte a settimanaper un periodo indefinito per i pazienti con immunosoppressione cronica. Candidiasi esofagea: somministrare una dose da 100 mg a 200 mg/dieo 200 mg 3 volte a settimana per un periodo indefinito per i pazienticon immunosoppressione cronica. Candidiasi genitale. Candidasi vaginale acuta e balanite da candida: somministrare una dose da 150 mg in dose singola. Trattamento e profilassi delle ricadute della candidiasi vaginale (4 o pi? episodi all’anno): somministrare una dose da 150 mg ogni terzo giorno per un totale di 3 dosi (giorno 1, 4, e 7) seguiti dauna dose di mantenimento di 150 mg una volta a settimana per un eriodo della dose di mantenimento: 6 mesi. Dermatomicosi. Tinea pedis, tinea corporis, tinea cruris, infezioni da candida: somministrare una doseda 150 mg una volta a settimana o 50 mg una volta al giorno per un periodo da 2 a 4 settimane, la tinea pedis pu? richiedere un trattamentofino a 6 settimane. Tinea versicolor: somministrare una dose da 300 mg a 400 mg una volta a settimana per un periodo da 1 a 3 settimane oppure somministrare una dose da 50 mg una volta al giorno per un periododa 2 a 4 settimane. Tinea unguium (onicomicosi): somministrare una dose da 150 mg una volta a settimana. Il trattamento deve essere continuato finch? l’unghia infetta non ? sostituita (l’unghia sana ricresce).La ricrescita delle unghie delle dita delle mani e dei piedi richiedenormalmente da 3 a 6 mesi e da 6 a 12 mesi, rispettivamente. Comunquela velocit? della crescita pu? variare molto in base ai soggetti e all’et?. Dopo trattamento efficace di infezioni croniche di lungo termine, le unghie potrebbero restare alterate. Profilassi delle infezioni da candida in pazienti con neutropenia prolungata: somministrare una dose da 200 mg a 400 mg. Il trattamento deve iniziare diversi giorni prima della prevista comparsa di neutropenia e continuare per 7 giorni dopo la ripresa dalla neutropenia, dopo che la conta dei neutrofili sar?salita oltre 1000 cellule per mm^3. Popolazioni speciali. Anziani: ildosaggio deve essere adeguato in base alla funzionalita’ renale (vedere “Compromissione renale”). Compromissione renale: non sono necessariadattamenti quando si effettua una terapia in unica dose. Quando invece si effettua una terapia con dosi ripetute di fluconazolo nei pazienti con insufficienza renale (inclusa la popolazione pediatrica), dovra’ essere somministrata una dose iniziale compresa tra 50 mg e 400 mg, sulla base della dose giornaliera raccomandata per l’indicazione. Dopoquesta dose iniziale di carico, il dosaggio giornaliero (a seconda dell’indicazione) dovra’ essere modificato in base allo schema seguente.Clearance della creatinina: > 50 ml/min; dose raccomandata (percentuale): 100%. Clearance della creatinina: <= 50 ml/min (nessuna dialisi);dose raccomandata (percentuale): 50%. Dialisi regolare; dose raccomandata (percentuale): 100% dopo ogni seduta di dialisi. I pazienti sottoposti a dialisi regolare devono ricevere il 100% della dose raccomandata dopo ogni seduta di dialisi; nei giorni senza dialisi, i pazienti devono ricevere una dose ridotta in base alla clearance della creatinina. Compromissione epatica: sono disponibili dati limitati nei pazienticon compromissione epatica, quindi fluconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazione della funzionalita’ epatica (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Popolazione pediatrica: nella popolazione pediatrica non deve essere superata la dose massima giornaliera di 400 mg. Come per le infezioni negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. Il fluconazolo si somministra in dose singola giornaliera. Per i pazienti pediatrici con compromissione della funzionalita’ renale, vedere il dosaggio riportato alparagrafo “Compromissione renale”. La farmacocinetica del fluconazolonella popolazione pediatrica con insufficienza renale non e’ stata studiata nella popolazione pediatrica con insufficienza renale (per i “neonati a termine” che spesso mostrano principalmente immaturita’ renale vedere di seguito).
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
Tinea capitis: il fluconazolo e’ stato studiato per il trattamento della tinea capitis nei bambini. E’ stato dimostrato che non e’ superiore alla griseofulvina e che il tasso generale di successo e’ stato inferiore al 20%. Quindi ZEFLUGYN non deve essere usato per la tinea capitis . Criptococcosi L’evidenza dell’efficacia del fluconazolo nel trattamento della criptococcosi di altri siti (es. criptococcosi cutanea e polmonare) e’ limitata, per cui non sono possibili raccomandazioni di dosaggio. Micosi endemiche profonde: l’evidenza dell’efficacia del fluconazolo nel trattamento delle micosi endemiche profonde quali paracoccidioidomicosi, sporotricosi linfocutanea e istoplasmosi e’ limitata, per cui non sono possibili raccomandazioni di dosaggio. Sistema renale: ZEFLUGYN deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazioni della funzionalita’ renale (vedere paragrafo 4.2). Insufficienza surrenalica: e’ noto che il ketoconazolo causa insufficienza surrenalica e questo si potrebbe verificare, sebbene raramente, anche con ilfluconazolo. L’insufficienza surrenalica correlata al trattamento concomitante con prednisone e’ descritta al paragrafo 4.5 “Effetti del fluconazolo su altri medicinali”. Sistema epatobiliare ZEFLUGYN deve essere somministrato con cautela nei pazienti con alterazioni della funzionalita’ epatica (vedere paragrafo 4.2). Il fluconazolo e’ stato associato a rari casi di grave tossicita’ epatica, talvolta fatali, soprattutto nei pazienti con gravi patologie di base. Nei casi di epatotossicita’ associata al fluconazolo non e’ stato possibile stabilire una relazione con la dose giornaliera utilizzata, la durata della terapia, ilsesso o l’eta’ del paziente. L’epatotossicita’ del fluconazolo si e’ generalmente rivelata reversibile alla sospensione del trattamento: i pazienti che nel corso della terapia con fluconazolo evidenziano alterazioni della funzionalita’ epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici piu’ gravi. I pazientidevono essere informati dei sintomi indicativi di effetti epatici gravi (astenia significativa, anoressia, nausea persistente, vomito e itterizia). Il trattamento con fluconazolo deve essere interrotto immediatamente e il paziente deve consultare il medico. Reazioni dermatologiche: in corso di terapia con fluconazolo si sono verificati rari episodi di reazioni cutanee esfoliative tra cui la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica; i pazienti con AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a molti farmaci. Qualora in un paziente in terapia con fluconazolo per infezioni micotiche superficiali si manifestasse rash cutaneo attribuibile al farmaco, il trattamento con questo agente dovra’ essere interrotto. Se i pazienti con infezioni micotiche invasive/sistemiche sviluppano rash cutaneo dovranno essere attentamente monitorati ed il trattamento con fluconazolo dovra’ essere sospeso qualora si manifestassero lesioni bollose o un eritema multiforme. Sono stati segnalati casi di reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Candidosi: gli studi hanno mostrato un aumento della prevalenza di infezioni da specie di Candida diverse da C. albicans , le quali spesso sono intrinsecamente resistenti (ad es., C. krusei e C. auris ) o mostrano una sensibilita’ ridotta a fluconazolo ( C. glabrata ). Tali infezioni potrebbero richiedere una terapia antifungina alternativa secondaria al fallimento del trattamento. Pertanto, si raccomanda ai medici prescrittori di tenere in considerazione la prevalenza della resistenza a fluconazolo in diverse specie di Candida. Ipersensibilita’: in rari casi e’ stata segnalata anafilassi (vedere paragrafo 4.3). Citocromo P450: il fluconazolo inibisce potentemente il citocromo CYP2C9 e inibisce moderatamente il citocromo CYP3A4. Il fluconazolo inibisce anche il citocromo CYP2C19. I pazienti trattati con ZEFLUGYN in terapia concomitante con farmaci chehanno una stretta finestra terapeutica e sono metabolizzati attraverso il CYP2C9, il CYP2C19 e il CYP3A4, devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.5). Terfenadina: la somministrazione concomitante di fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/ die e terfenadina deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Sistema cardiovascolare: alcuni azoli, incluso il fluconazolo, sono stati associati ad un prolungamento dell’intervallo QT nell’elettrocardiogramma. Durante la fase successiva alla commercializzazione, nei pazienti che assumevano fluconazolo si sono verificati casi molto rari di prolungamento dell’intervallo QT e di torsioni di punta. Questi casi comprendevano pazienti gravemente malati con molteplici fattori di rischio confondenti, come malattie strutturali del cuore, anomalie elettrolitiche e farmaci concomitanti che possono aver contribuito alle anomalie del ritmo. Il fluconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti che presentano queste potenziali condizioni di proartimia. La somministrazione concomitante di altri medicinali che prolungano l’intervallo QT e che sono metabolizzati tramite il citocromo P450 (CYP) 3A4 e’ controindicata(vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Alofantrina: e’ stato dimostrato che l’alofantrina prolunga l’intervallo QTc alla dose terapeutica raccomandata ed e’ un substrato del CYP3A4. L’uso concomitante di fluconazolo e alofantrina non e’ pertanto raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Eccipienti. Le capsule contengono lattosio: i pazienti affetti da rari problemi di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o damalassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Zeflugyn 100 mg capsule rigide contiene giallo tramonto FCF (E 110): puo’ causare reazioni allergiche.
INTERAZIONI
L’uso concomitante dei seguenti medicinali e’ controindicato: Cisapride Sono stati riportati casi di eventi cardiaci tra cui torsioni di punta in pazienti sottoposti a somministrazione concomitante di fluconazolo e cisapride. Uno studio controllato ha riportato che una somministrazione concomitante di 200 mg di fluconazolo una volta al giorno e 20mg di cisapride quattro volte al giorno porta ad un aumento significativo dei livelli plasmatici di cisapride ed un prolungamento dell’intervallo QTc. La somministrazione contemporanea di cisapride e fluconazolo e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). Terfenadina In seguito alverificarsi di gravi episodi di disritmia conseguente al protrarsi dell’intervallo QTc in pazienti sottoposti a terapia concomitante con altri antimicotici azolici e terfenadina, sono stati condotti studi di interazione. Uno studio condotto con una dose giornaliera di 200 mg di fluconazolo non ha dimostrato un prolungamento dell’intervallo QTc. Unaltro studio con dosi giornaliere di fluconazolo pari a 400 mg e 800 mg ha dimostrato che la somministrazione di fluconazolo in dosi di 400mg/ die o superiori aumenta significativamente i livelli plasmatici della terfenadina nel caso di somministrazione concomitante. L’uso concomitante di fluconazolo a dosi di 400 mg/ die o superiori e terfenadina e’ controindicato (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione concomitante di fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/ die e terfenadina deve essere attentamente monitorata. Astemizolo L’uso concomitante di fluconazolo e astemizolo puo’ ridurre la clearance dell’astemizolo. I conseguenti aumenti delle concentrazioni plasmatiche dell’astemizolo possono portare ad un prolungamento dell’intervallo QT e al verificarsi dirari casi di torsioni di punta. La somministrazione concomitante di fluconazolo e astemizolo e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). Pimozide Anche se non e’ stata studiata in vitro o in vivo , la somministrazione concomitante di fluconazolo e pimozide puo’ determinare l’inibizione del metabolismo della pimozide. I conseguenti aumenti delle concentrazioni plasmatiche possono portare ad un prolungamento dell’intervallo QT e al verificarsi di rari casi di torsioni di punta. La somministrazione concomitante di fluconazolo e pimozide e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). Chinidina Anche se non e’ stata studiata in vitroo in vivo , la somministrazione concomitante di fluconazolo e chinidina puo’ determinare l’inibizione del metabolismo della chinidina. L’uso della chinidina e’ stato associato al prolungamento dell’intervallo QT e al verificarsi di rari casi di torsioni di punta. La somministrazione concomitante di fluconazolo e chinidina e’ controindicata (vedereparagrafo 4.3). Eritromicina L’uso concomitante di fluconazolo ed eritromicina potrebbe aumentare il rischio di cardiotossicita’ (prolungamento dell’intervallo QT, torsioni di punta) e quindi di morte cardiacaimprovvisa. La somministrazione concomitante di fluconazolo e di eritromicina e’ controindicata (vedere paragrafo 4.3). L’uso concomitante dei seguenti medicinali non e’ raccomandato: Alofantrina Il fluconazolo puo’ aumentare le concentrazioni plasmatiche dell’alofantrina a causa dell’effetto inibitorio sul CYP3A4. L’uso concomitante di fluconazolo e alofantrina potrebbe aumentare il rischio di cardiotossicita’ (prolungamento dell’intervallo QT, torsioni di punta) e quindi di morte cardiaca improvvisa. L’uso di questi due farmaci in associazione deve pertanto essere evitato (vedere paragrafo 4.4). Amiodarone L’uso concomitante di fluconazolo e amiodarone puo’ determinare il prolungamento dell’intervallo QT. Pertanto e’ necessario prestare attenzione quando entrambi i farmaci sono combinati, in particolare con alte dosi di fluconazolo (800 mg). L’uso concomitante dei seguenti medicinali comporta precauzioni e aggiustamenti posologici Effetti di altri medicinali sul fluconazolo Rifampicina: la somministrazione concomitante di fluconazolo e rifampicina ha comportato una riduzione del 25% dell’AUC ed una riduzione del 20% dell’emivita del fluconazolo. Pertanto, nei pazienti che assumono contemporaneamente rifampicina, un incremento del dosaggio di fluconazolo deve essere preso in considerazione. Studi di interazione hanno mostrato che non si verificano variazioni clinicamente significative nell’assorbimento del fluconazolo durante la somministrazione concomitante di fluconazolo con alimenti, cimetidina, antiacidi oppure a seguito di irradiazione totale del corpo per trapianto di midollo. Idroclorotiazide In uno studio di interazione farmacocinetica, la somministrazione concomitante di dosi multiple di idroclorotiazide a volontari sani che assumevano fluconazolo, ha aumentato la concentrazioneplasmatica di fluconazolo del 40%. Un effetto di tale portata non dovrebbe richiedere una variazione nella posologia di fluconazolo nei soggetti trattati contemporaneamente con diuretici. Effetti del fluconazolo su altri medicinali Il fluconazolo e’ un potente inibitore dell’isoenzima 2C9 del citocromo P450 (CYP) e un moderato inibitore dell’isoenzima CYP3A4. Il fluconazolo e’ anche un inibitore dell’isoenzima CYP2C19. Oltre alle interazioni osservate/documentate riportate qui di seguito, esiste il rischio di aumenti delle concentrazioni plasmatiche di altri composti metabolizzati dagli isoenzimi CYP2C9 e CYP3A4 somministrati in associazione al fluconazolo. Bisogna quindi usare molta cautela nel prescrivere queste associazioni e monitorare attentamente i pazienti. L’effetto inibente del fluconazolo sull’enzima permane 4-5 giorni dopo l’interruzione del trattamento, a causa della lunga emivita delfluconazolo (vedere paragrafo 4.3). Alfentanil Durante il trattamentoconcomitante con fluconazolo (400 mg) e alfentanil per via endovenosa(20 mcg/kg) in volontari sani, l’AUC 10 dell’alfentanil e’ raddoppiata, probabilmente per l’inibizione del CYP3A4. Potrebbe essere necessario un aggiustamento posologico dell’alfentanil. Amitriptilina, nortriptilina Il fluconazolo aumenta l’effetto dell’amitriptilina e della nortriptilina. La 5-nortriptilina e/o la S- amitriptilina possono essere misurate all’inizio della terapia concomitante e dopo una settimana ditrattamento. Se necessario, il dosaggio dell’amitriptilina/nortriptilina deve essere aggiustato. Amfotericina B. La somministrazione concomitante di fluconazolo e amfotericina B nei topi normali infetti e in quelli immunodepressi ha evidenziato i seguenti risultati: un lieve effetto antifungino additivo nelle infezioni sistemiche da C. albicans , nessuna interazione nelle infezioni intracraniche da Cryptococcus neoformans , e un antagonismo dei due farmaci nelle infezioni sistemiche da A. fumigatus . Il significato clinico dei risultati ottenuti in questi studi non e’ noto.
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse piu’ frequentemente segnalate (> 1/10) sono cefalea, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito, aumento dell’alanina aminostransferasi, aumento dell’aspartato aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina ematica e rash. Durante il trattamento con fluconazolo sono state osservate e segnalate le seguenti reazioni avverse, con le frequenze seguenti: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, <1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). E’ stata segnalata una reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) correlata al trattamento con fluconazolo (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; raro: agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia, neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: anafilassi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: diminuzione dell’appetito; raro: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipokaliemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: sonnolenza, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: convulsioni, parestesia, capogiri, alterazione del gusto; raro: tremore. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Non comune: vertigine. Patologie cardiache. Raro: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), prolungamento del qt (vedere paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, vomito, diarrea, nausea; non comune: stipsi,dispepsia, flatulenza, secchezza delle fauci. Patologie epatobiliari.Comune: aumento dell’alanina aminotransferasi (vedere paragrafo 4.4),aumento dell’aspartato aminotransferasi (vedere paragrafo 4.4), aumento della fosfatasi alcalina ematica (vedere paragrafo 4.4); non comune: colestasi (vedere paragrafo 4.4), ittero (vedere paragrafo 4.4), aumento della bilirubina (vedere paragrafo 4.4); raro: insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4), necrosi epatocellulare (vedere paragrafo 4.4), epatite (vedere paragrafo 4.4), danno epatocellulare (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash (vedere paragrafo 4.4); non comune: eruzione da farmaco* (vedere paragrafo 4.4), orticaria (vedere paragrafo 4.4), prurito, aumento della sudorazione; raro: necrolisi epidermica tossica, (vedere paragrafo 4.4), sindrome di stevens-johnson (vedere paragrafo 4.4), pustolosi esantematosa generalizzata acuta (vedere paragrafo 4.4), dermatite esfoliativa, angioedema, edema facciale, alopecia; non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: fatica, malessere, astenia, febbre. * inclusa eruzione fissa da farmaci. Popolazione pediatrica: la tipologia e l’incidenza degli effetti indesiderati e delle alterazioni dei parametri di laboratorio riscontrati nel corso degli studi clinici pediatrici, ad esclusione dell’indicazione per la candidiasi genitale, sono paragonabili a quelli osservati negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permetteun monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: uno studio osservazionale ha indicato un rischio aumentato di aborto spontaneo nelle donne trattate con fluconazolo durante il primo trimestre. In neonati di madri affette da coccidioidomicosi, trattate con fluconazolo ad alti dosaggi (400-800 mg/ die ) per un periodo >= 3 mesi, sono state riportate anomalie congenite multiple (che includono brachicefalia, displasia auricolare, fontanella anteriore gigante, ricurvamento femorale e sinostosi radio-omerale). Il rapporto tra l’uso di fluconazolo e tali eventi non e’ chiaro. Studi negli animali hanno mostrato tossicita’ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il fluconazolo a dosaggi standard e per brevi periodi di trattamento non deveessere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Il fluconazolo ad alti dosaggi e/o per periodi di trattamento prolungati deve essere usato in gravidanza soltanto per infezioni che costituiscono rischio per la vita. I dati relativi a diverse migliaia di donne in gravidanza trattate con una dose cumulativa <= 150 mg di fluconazolo, somministrato nel primo trimestre, non mostrano alcun aumento del rischio complessivo di malformazioni del feto. In un ampio studio osservazionaledi coorte, l’esposizione nel primo trimestre a fluconazolo orale era associata a un piccolo incremento del rischio di malformazioni muscoloscheletriche, corrispondente a circa 1 caso in piu’ su 1000 donne trattate con dosi cumulative <= 450 mg rispetto a donne trattate con azolitopici e a circa 4 casi in piu’ su 1000 donne trattate con dosi cumulative superiori a 450 mg. Il rischio relativo aggiustato era pari a 1,29 (IC al 95%: da 1,05 a 1,58) per 150 mg di fluconazolo orale e 1,98 (IC al 95%: da 1,23 a 3,17) per dosi superiori a 450 mg di fluconazolo. Allattamento Il fluconazolo passa nel latte materno e raggiunge concentrazioni inferiori ai livelli plasmatici. L’allattamento puo’ esserecontinuato dopo la somministrazione di una dose singola standard pario inferiore a 200 mg di fluconazolo. Si sconsiglia l’allattamento dopo l’uso ripetuto o dopo alti dosaggi di fluconazolo. Fertilita’: il fluconazolo non ha avuto effetti sulla fertilita’ di ratti maschi o femmine (vedere paragrafo 5.3).
Forma farmaceutica
CAPSULE RIGIDE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BLISTER