DENOMINAZIONE
ZOELY 2,5 MG/1,5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio’ permettera’ la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ormoni sessuali e modulatori dell’apparato genitale, progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse.
PRINCIPI ATTIVI
Compresse attive bianche rivestite con film: ogni compressa rivestitacon film contiene 2,5 mg di nomegestrolo acetato e 1,5 mg di estradiolo (come emiidrato). Compresse placebo gialle rivestite con film: la compressa non contiene principi attivi.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa (compresse attive bianche rivestite con film ecompresse placebo gialle rivestite con film): lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina (E460), crospovidone (E1201), talco (E553b), magnesio stearato (E572), silice colloidale anidra. Rivestimento dellacompressa (compresse attive bianche rivestite con film): poli(vinil alcool) (E1203), titanio diossido (E171), macrogol 3350, talco (E553b).Rivestimento della compressa (compresse placebo gialle rivestite con film): poli(vinil alcool) (E1203), titanio diossido (E171), macrogol 3350, talco (E553b), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido nero (E172).
INDICAZIONI
Contraccezione orale. La decisione di prescrivere Zoely deve tenere in considerazione gli attuali fattori di rischio individuali della donna, in particolare quelli relativi alla tromboembolia venosa (TEV), e il rischio di TEV associato a Zoely in confronto ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
I contraccettivi ormonali combinati (COC) non devono essere utilizzati nelle seguenti condizioni. Poiche’ non sono ancora disponibili dati epidemiologici riguardanti i COC contenenti 17beta-estradiolo, le controindicazioni dei COC contenenti etinilestradiolo sono considerate valide anche per Zoely. Se una qualsiasi delle condizioni seguenti dovesse verificarsi per la prima volta durante l’uso del medicinale, l’assunzione del medicinale deve essere immediatamente interrotta. Presenza orischio di tromboembolia venosa (TEV). Tromboembolia venosa – TEV in atto (sotto terapia con anticoagulanti) o all’anamnesi (ad es. trombosi venosa profonda [TVP] o embolia polmonare [EP]); predisposizione nota, ereditaria o acquisita, alla tromboembolia venosa, come resistenza all’APC (fattore V Leiden incluso), deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S. Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata. Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di fattori di rischio multipli. Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA). Tromboembolia arteriosa – tromboembolia arteriosa in atto, anamnesi di tromboembolia arteriosa (ad es. infarto miocardico) o condizione prodromica (ad es. angina pectoris); malattia cerebrovascolare – ictus in atto, anamnesi di ictus o condizione prodromica (ad es. attacco ischemico transitorio [ transient ischaemic attack , TIA]); predisposizione nota, ereditaria o acquisita,alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, anticoagulante del lupus); anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali; rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto a fattori di rischio multipli o presenza di un singolo fattore di rischio grave come: diabete mellito con sintomi vascolari; ipertensione severa; dislipoproteinemia severa. Pancreatite o anamnesi di pancreatite se associata a ipertrigliceridemia severa; presenza o anamnesi di malattia epatica severa fino al ritorno alla normalita’ dei valori di funzionalita’ epatica; presenza o anamnesi di tumori epatici (benigni o maligni); tumori maligni dipendenti dasteroidi sessuali noti o sospetti (ad es. tumori degli organi genitali o della mammella); presenza o anamnesi di meningiomi; emorragia vaginale non diagnosticata; ipersensibilita’ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
POSOLOGIA
Posologia. Deve essere assunta una compressa ogni giorno, per 28 giorni consecutivi. Ogni confezione inizia con 24 compresse attive bianche, seguite da 4 compresse placebo gialle. Una volta terminata una confezione si inizia immediatamente la confezione successiva, senza interrompere l’assunzione giornaliera delle compresse e indipendentemente dalla presenza o assenza del sanguinamento da sospensione. Il sanguinamento da sospensione inizia generalmente dopo 2-3 giorni dall’assunzione dell’ultima compressa bianca e puo’ non essere ancora terminato all’inizio della nuova confezione. Popolazioni particolari. Compromissione renale. Benche’ non siano disponibili dati in pazienti con compromissione renale, e’ improbabile che la compromissione renale abbia effetti sull’eliminazione di nomegestrolo acetato ed estradiolo. Compromissioneepatica. Non sono stati condotti studi clinici in pazienti con insufficienza epatica. Poiche’ il metabolismo degli ormoni steroidei puo’ essere compromesso nelle pazienti con malattia epatica severa, l’uso delmedicinale non e’ indicato in queste donne fino a che i valori di funzionalita’ epatica non siano ritornati normali. Modo di somministrazione. Uso orale. Come prendere il medicinale. Le compresse devono essereassunte ogni giorno approssimativamente alla stessa ora, indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere assunte con un po’ di liquido, secondo necessita’, nell’ordine indicato sul blister. Alla confezione sono allegate etichette adesive che recano l’indicazione dei 7 giorni della settimana. La donna deve scegliere l’etichetta che inizia con il giorno in cui comincia ad assumere le compresse e applicarla sulblister. Come iniziare a prendere il farmaco. In assenza di una contraccezione ormonale precedente (nel mese passato). La prima compressa deve essere assunta il primo giorno del ciclo naturale (cioe’ il primo giorno delle mestruazioni). In tal caso non e’ necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato (contraccettivi orali combinati, anello vaginale o cerotto transdermico). La donna deve assumere il farmaco preferibilmente il giorno successivo all’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del contraccettivo orale combinato precedente, al piu’ tardi il giorno successivo all’intervallo senza assunzione di compresse o con assunzione di compresse placebo del contraccettivo orale combinato precedente. In caso di anello vaginale o cerotto transdermico, la donna deve iniziare ad assumere il medicinale preferibilmenteil giorno della rimozione del dispositivo, al piu’ tardi il giorno previsto per l’applicazione successiva. Passaggio da un metodo a base disolo progestinico (minipillola, impianto, iniettabile) o di un dispositivo intrauterino ormonale (intra uterine system, IUS) Il passaggio dalla minipillola puo’ avvenire in un giorno qualsiasi e il farmaco deve essere assunto il giorno successivo. Un impianto o IUS puo’ essere rimosso in un giorno qualsiasi e il medicinale deve essere assunto il giorno della rimozione. Nel caso di un contraccettivo iniettabile, il farmaco deve essere assunto il giorno nel quale sarebbe stata prevista l’iniezione successiva. In tutti questi casi, alla donna deve essere consigliato di utilizzare un metodo di barriera aggiuntivo fino a che siano trascorsi 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse attive bianche. Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza L’assunzione puo’ essere iniziata immediatamente. In tal caso non e’ necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. Alla donna deve essere consigliata l’assunzione tra i giorni 21 e 28 dopo un parto o dopo un aborto nelsecondo trimestre di gravidanza. In caso di inizio piu’ tardivo, alladonna deve essere consigliato l’uso di un metodo di barriera aggiuntivo fino a che non siano trascorsi 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse attive bianche. Tuttavia, se sono gia’ avvenuti rapporti sessuali, prima di iniziare l’uso del contraccettivo orale combinato deve essere esclusa una gravidanza, oppure la donna deve attendere la comparsa del primo ciclo mestruale. Come comportarsi in caso di dimenticanza di una o piu’ compresse Le raccomandazioni seguenti si riferiscono esclusivamente alla dimenticanza delle compresse attive bianche:in caso di ritardo inferiore a 24 ore nell’assunzione di una qualsiasi compressa attiva, la protezione contraccettiva non e’ ridotta. La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda e quindi assumere le compresse successive all’ora abituale. In caso di ritardo pari o superiore a 24 ore nell’assunzione di una qualsiasi compressa attiva, la protezione contraccettiva puo’ essere ridotta. Il comportamento da tenersi in caso di dimenticanza si basa su due regole fondamentali: sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta di compresse attive bianche per una soppressione adeguata dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio; quante piu’ compresse attive bianche sono state dimenticate e quanto piu’ vicino sono alle 4 compresse placebo gialle, tantomaggiore e’ il rischio di gravidanza. Giorno 1-7. La donna deve assumere l’ultima compressa bianca dimenticata non appena se ne ricorda, anche se cio’ significa assumere due compresse contemporaneamente. Quindi continua ad assumere le compresse all’ora abituale. Inoltre, fino a che non siano trascorsi 7 giorni di assunzione ininterrotta di compresse bianche, deve essere utilizzato un metodo di barriera, ad esempio un preservativo. In caso di rapporti sessuali nei 7 giorni precedenti, deve essere considerata l’eventualita’ di una gravidanza. Giorno 8-17.La donna deve assumere l’ultima compressa bianca dimenticata non appena se ne ricorda, anche se cio’ significa assumere due compresse contemporaneamente. Quindi continua ad assumere le compresse all’ora abituale. A condizione che la donna abbia assunto correttamente le compressenei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, non e’ necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Tuttavia, se ha dimenticato piu’ di 1 compressa, la donna deve essere istruita ad adottare ulteriori misure precauzionali fino a che non siano trascorsi 7 giorni di assunzione ininterrotta di compresse bianche. Giorno 18-24. Il rischio di affidabilita’ ridotta e’ imminente per la vicinanza con la fase di assunzione delle compresse placebo gialle. Tuttavia, modificando loschema di assunzione delle compresse, puo’ ancora essere prevenuta una riduzione della protezione contraccettiva. Attenendosi ad una delle due opzioni seguenti non e’ quindi necessario adottare ulteriori misure contraccettive, a condizione che la donna abbia assunto correttamente tutte le compresse nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Avvertenze. In presenza di una qualsiasi delle condizioni o fattori di rischio citati di seguito, l’idoneita’ del medicinale deve essere discussa con la donna. In caso di peggioramento o prima comparsa di una qualsiasi delle condizioni o dei fattori di rischio citati, la donna deve essere avvisata di contattare il proprio medico per stabilire se l’uso del farmaco debba essere interrotto. Tutti i dati riportati di seguito si basano sui dati epidemiologici ottenuti con COC contenenti etinilestradiolo. Il medicinale contiene 17beta-estradiolo. Poiche’ non sono ancora disponibili dati epidemiologici riguardanti i COC contenenti estradiolo, le avvertenze sono considerate valide anche per il farmaco. Rischio di tromboembolia venosa (TEV). L’uso di un qualsiasi contraccettivo ormonale combinato (COC) aumenta il rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al mancato uso. I medicinali contenenti levonorgestrel, norgestimato o noretisterone sono associati al rischio piu’ basso di TEV. Non e’ ancora nota l’entita’ del rischio associato al medicinale in confronto a questi medicinali a rischio piu’ basso. La decisione di utilizzare un qualsiasi medicinale diverso da quelli notoriamente associati al rischio piu’ basso di TEV deve essere presa esclusivamente dopo un colloquio con la donna, per assicurarsi che abbia compreso il rischio di TEV associato ai COC, come i suoi fattori di rischio attuali influenzino tale rischio e che il rischio di TEV e’ massimo nel primo anno del primo utilizzo. Inoltre, vi sono alcune evidenze che suggeriscono che il rischio e’ maggiore se l’uso di un COC viene ripreso dopo un’interruzione di 4 settimane o piu’. Tra le donne che non utilizzano un COC e che non sono in gravidanza, circa 2 su 10.000 sviluppano una TEV nell’arco di un anno. Tuttavia, ogni singola donna puo’presentare un rischio molto piu’ elevato a seconda dei propri fattoridi rischio preesistenti. Gli studi epidemiologici in donne che utilizzano contraccettivi ormonali combinati a basse dosi (<50 mcg di etinilestradiolo) hanno evidenziato che, su 10.000 donne, da 6 a 12 sviluppano una TEV in un anno. Si ritiene che, su 10.000 donne che utilizzano un COC contenente levonorgestrel, circa 6 sviluppino una TEV nell’arcodi un anno. Non e’ ancora nota l’entita’ del rischio di TEV associatoa COC contenenti nomegestrolo acetato in combinazione con estradiolo in confronto al rischio legato ai COC contenenti levonorgestrel a basse dosi. Il numero di TEV per anno con i COC a basse dosi e’ inferiore al numero atteso nelle donne durante la gravidanza o nel periodo postparto. La TEV puo’ essere fatale nell’1-2% dei casi. In casi estremamente rari, nelle donne che utilizzavano COC e’ stata segnalata trombosi a carico di altri vasi sanguigni, ad es. delle vene o arterie epatiche, mesenteriche, renali o retiniche. ? Punto medio dell’intervallo paria 5-7 per 10.000 anni-donna, basato su un rischio relativo per i COC contenenti levonorgestrel in confronto al non uso pari a circa 2,3-3,6. Fattori di rischio di TEV. Il rischio di complicanze tromboembolichevenose nelle donne che utilizzano COC puo’ aumentare considerevolmente in una donna che presenta ulteriori fattori di rischio, in particolare se i fattori di rischio sono multipli. Il medicinale e’ controindicato se la donna presenta fattori di rischio multipli che comportano unrischio elevato di trombosi venosa. Se una donna presenta piu’ di un fattore di rischio, e’ possibile che l’aumento del rischio sia maggiore della somma dei singoli fattori; in tal caso deve essere tenuto in considerazione il suo rischio complessivo di TEV. Se il rapporto tra benefici e rischi e’ considerato negativo non deve essere prescritto alcun COC. Fattori di rischio di TEV. Obesit? (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m^2): il rischio aumenta considerevolmente con l’aumento dell’imc. Questo aspetto ? particolarmente importante in presenza di altri fattori di rischio. Immobilizzazione prolungata, chirurgia maggiore, qualsiasi intervento chirurgico alle gambe o alla pelvi, neurochirurgia o trauma maggiore: in tali situazioni ? opportuno interrompere l’uso della pillola (in caso di interventi di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane in anticipo) e non riprenderlo prima che sianotrascorse due settimane dopo la completa mobilizzazione. Per evitare una gravidanza non voluta deve essere utilizzato un altro metodo contraccettivo. Se l’uso del medicinale non ? stato precedentemente interrotto, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico. Anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa pregressa in un fratello/sorella o genitore in et? relativamente giovane, ad es. Prima dei 50 anni): in caso di sospetta predisposizione ereditaria, la donna deve consultare uno specialista prima che si decida l’uso di un qualsiasi coc. Altre condizioni mediche associate a tev: neoplasia maligna, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico- emolitica, malattia infiammatoria intestinale cronica (malattia di crohn o colite ulcerosa) eanemia falciforme. Et? pi? avanzata: in particolare sopra i 35 anni. Non esiste consenso sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale nell’esordio o nella progressione della trombosi venosa. L’aumento del rischio di tromboembolia in gravidanza e soprattutto nelle 6 settimane di puerperio deve essere tenuto in considerazione. Sintomi di TEV (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare)Qualora si presentino sintomi, le donne devono essere istruite a rivolgersi con urgenza al medico e a informare l’operatore sanitario dell’uso di un COC. I sintomi di trombosi venosa profonda (TVP) possono comprendere: gonfiore unilaterale della gamba e/o del piede o lungo una vena della gamba; dolore o sensibilita’ eccessiva alla gamba, che puo’ manifestarsi solo stando in piedi o durante la deambulazione; calore eccessivo della gamba interessata; arrossamento o alterazione del colore della cute della gamba. I sintomi di embolia polmonare (EP) possono comprendere: respiro affannoso o respiro rapido inspiegabili a esordioimprovviso; tosse improvvisa, che puo’ essere associata a emottisi; dolore toracico pungente; sensazione severa di stordimento o capogiro; battito cardiaco rapido o irregolare. Alcuni sintomi (ad es. “respiro affannoso”, “tosse”) non sono specifici e possono essere erroneamente interpretati come eventi piu’ comuni o meno severi (ad es. infezioni delle vie respiratorie). Altri segni di occlusione vascolare possono comprendere: dolore improvviso, gonfiore e lieve colorazione bluastra diun’estremita’. Se l’occlusione interessa l’occhio, i sintomi possono comprendere un offuscamento della vista in assenza di dolore, che puo’progredire fino alla perdita della vista. Talvolta, la perdita della vista puo’ manifestarsi pressoche’ immediatamente.
INTERAZIONI
Interazioni. Nota: consultare le informazioni prescrittive dei medicinali somministrati in concomitanza per individuare potenziali interazioni. Interazioni di altri medicinali con il medicinale. Le interazionitra i contraccettivi orali e i medicinali induttori enzimatici possono indurre metrorragia e/o fallimento contraccettivo. Metabolismo epatico: possono verificarsi interazioni con sostanze che inducono gli enzimi del CYP450 e, quindi, riducono le concentrazioni degli ormoni sessuali e l’efficacia dei contraccettivi orali combinati, compreso questo farmaco. Queste sostanze comprendono soprattutto anticonvulsivanti (ades. carbamazepina, topiramato, fenitoina, fenobarbital, primidone, oxcarbazepina, felbamato), antinfettivi (ad es. rifampicina, rifabutina,griseofulvina), erba di San Giovanni, bosentan egli inibitori della proteasi HIV o del virus dell’epatite C (HCV) (ad es. ritonavir, boceprevir, telaprevir) e gli inibitori non nucleosidici della transcrittasiinversa (ad es. efavirenz). L’induzione enzimatica si puo’ manifestare dopo alcuni giorni di trattamento. La massima induzione enzimatica si osserva in genere entro alcune settimane. Dopo l’interruzione della terapia farmacologica, l’induzione enzimatica puo’ persistere per circa 28 giorni. Deve essere utilizzato un metodo contraccettivo di barriera anche durante l’uso concomitante di un induttore enzimatico e nei 28 giorni successivi alla sua sospensione. In caso di trattamento prolungato con sostanze induttrici degli enzimi epatici deve essere preso in considerazione un metodo contraccettivo alternativo. Se la terapia farmacologica concomitante prosegue dopo che sono terminate le compresse attive della confezione blister attuale, la confezione blister successiva deve essere iniziata immediatamente senza l’abituale intervallo con compresse placebo. La somministrazione concomitante di inibitori forti del CYP3A4 (ad es. ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina) o moderati (ad es. fluconazolo, diltiazem, eritromicina) puo’ aumentare le concentrazioni sieriche degli estrogeni o dei progestinici. Non sono stati effettuati studi di interazione con il medicinale, ma due studi con rifampicina e ketoconazolo, rispettivamente, sono stati effettuati con una combinazione ad alte dosi di nomegestrolo acetato- estradiolo (nomegestrolo acetato 3,75 mg + 1,5 mg di estradiolo) in donne in post – menopausa. L’uso concomitante di rifampicina riduce l’AUC 0-infinito di nomegestrolo acetato del 95% e aumenta l’AUC 0-tlast di estradiolo del 25%. L’uso concomitante di ketoconazolo (dose singola da 200 mg) non modifica il metabolismo dell’estradiolo, ma sono stati osservati aumenti privi di rilevanza clinica del picco di concentrazione (85%) e dell’AUC 0-infinito (115%) di nomegestrolo acetato. Conclusioni simili sono attese nelle donne in eta’ fertile. Effetti di questo farmaco su altri medicinali. I contraccettivi contenenti etinilestradiolo possono ridurre le concentrazioni di lamotrigina del 50% circa. Prestareattenzione, in particolare, quando si inizia la somministrazione di un contraccettivo combinato, anche contenente estradiolo, in una donna che riceve una terapia ben equilibrata con lamotrigina. Altre interazioni. Negli studi clinici con il regime terapeutico di associazione contro l’HCV costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell’ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente piu’ frequenti nelle donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo, come i COC.Le donne che utilizzavano medicinali contenenti estrogeni diversi dall’etinilestradiolo, come l’estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell’ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno; tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, e’ necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituitoda ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Sono stati condotti sei studi clinici multicentrici della durata massima di un anno per valutare la sicurezza del medicinale. Sono state arruolate in totale 3.434 donne di eta’ compresa tra 18 e 50 anni, che hanno completato 33.828 cicli. Le reazioni avverse possibilmente correlate che sono state osservate con il medicinale negli studi clinici o durante l’uso post-marketing sono elencate nella tabella seguente. Tutte le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000,<1/100) e raro (>=1/10.000, <1/1.000). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento dell’appetito, ritenzione idrica; raro: diminuzione dell’appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: riduzione della libido, depressione/umore depresso, alterazioni dell’umore; raro: aumento della libido. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, emicrania; raro: accidente cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio, disturbi dell’attenzione. Patologie dell’occhio. Raro: intolleranza alle lenti a contatto/occhio secco. Patologie vascolari. Non comune: vampate; raro: tromboembolia venosa. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea; non comune: distensione addominale; raro: bocca secca. Patologie epatobiliari. Raro: colelitiasi, colecistite. Patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: acne; non comune: iperidrosi, alopecia, prurito, pelle secca, seborrea; raro: cloasma,ipertricosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: sensazione di pesantezza. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: sanguinamento da sospensione anomala; comune: metrorragia, menorragia, dolore mammario, dolore pelvico; non comune: ipomenorrea, gonfiore mammario, galattorrea, spasmo uterino, sindrome premestruale, massa in sede mammaria, dispareunia, secchezza vulvovaginale; raro: odore vaginale, fastidio vulvovaginale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: irritabilit?, edema; raro: fame. Esami diagnostici. Comune: aumento del peso corporeo; non comune: aumento degli enzimi epatici. I sinonimi o le condizioni correlate non compaiono nell’elenco, ma devono essere tenuti in considerazione. Oltre alle reazioni avverse sopra indicate, nelle donne che utilizzavano il farmaco sono state segnalate reazioni di ipersensibilita’ (frequenza non nota). Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Nelle donne che utilizzavanoCOC e’ stato osservato un aumento del rischio di eventi trombotici e tromboembolici arteriosi e venosi, comprendenti infarto miocardico, ictus, attacchi ischemici transitori, trombosi venosa ed embolia polmonare. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e’ richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/it/content/segnalazioni-reazioni-avverse .
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Il medicinale non e’ indicato durante la gravidanza. Se si verifica una gravidanza durante l’assunzione del farmaco, l’ulteriore assunzione deve essere interrotta. La maggior parte degli studi epidemiologici non ha rivelato ne’ un aumento del rischio di difetti alla nascita nei lattanti di donne che hanno fatto uso di contraccettivi orali combinati contenenti etinilestradiolo prima della gravidanza, ne’ un effetto teratogeno in caso di assunzione accidentale di contraccettivi orali combinati contenenti etinilestradiolo nelle fasi precoci della gravidanza. I dati clinici su un numero limitato di gravidanze esposte indicano assenza di effetti avversi del medicinale sul feto o neonato. Negli studi sugli animali e’ stata osservata una tossicita’ riproduttiva con la combinazione nomegestrolo acetato / estradiolo. L’aumentato rischio di TEV nel periodo postparto deve essere tenuto in considerazione al momento di riprendere l’uso del farmaco. Allattamento. Piccole quantita’ di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno, ma non vi sono prove di effetti avversi sulla salute del bambino. L’allattamento puo’ essere influenzato dai contraccettivi orali combinati, perche’ questi possono ridurre la quantita’ e modificare la composizione del latte materno. Pertanto,l’uso dei contraccettivi orali combinati non deve essere raccomandatofino allo svezzamento completo e alle donne che desiderano allattare deve essere proposto un metodo contraccettivo alternativo. Fertilita’.Il medicinale e’ indicato per la prevenzione della gravidanza.
Forma farmaceutica
COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BLISTER